La tsampa è un
alimento tipico del Tibet e del Ladakh,
nell'Himalaya indiano occidentale.
È una specie di dado, un ammasso
di farina di orzo al quale si aggiunge burro di yak.
Pertanto la tsampa, più che un piatto,
è un ingrediente: difatti i tibetani usano dire «bere tè misto a
burro e tsampa». Solitamente la tsampa è fatta di orzo, spezie
e sale. Gli ingredienti sono amalgamati tra di loro fino ad ottenere
un impasto omogeneo, più o meno denso a seconda delle dosi liquide e
solide. Viene comunemente consumato nei monasteri buddisti di queste
regioni.
La tsampa è un ingrediente comodo da
preparare e conservare ed è spesso utilizzato da sherpa, nomadi e
altri viaggiatori.
Avrete bisogno di:
250g di orzo perlato
biologico oppure di orzo solubile;
acqua;
tè (anche aromatizzato);
burro;
sale o zucchero a piacere;
una padella antiaderente di buon
spessore;
una ciotola.
Se si usa dell'orzo perlato, un pezzo
di stoffa pulita; un macinino da caffè o un macinaspezie.
Se si utilizza dell'orzo perlato si
deve porre l'orzo perlato in una ciotola. Coprire con acqua fredda
(uno o due centimetri sopra l'orzo) e lasciarlo a mollo per una notte
ad assorbire quanta più acqua possibile. Al mattino dovrà essersi
gonfiato il doppio della dimensione originale, e dovrà essere bianco
e opaco. Sgocciolarlo accuratamente e stenderlo su un panno pulito.
Arrotolare la stoffa e strizzare per far uscire quanta più acqua
possibile. Srotolare, e ridistribuire l'orzo in mezzo alla stoffa,
con le dita.
Nel frattempo, scaldare una padella
antiaderente a fiamma media. Quando è ben calda, gettarci una o due
manciata di orzo, mescolare con un cucchiaio di legno, per evitare
che i grani si attacchino. Inizialmente diventerà traslucido, poi di
nuovo opaco, finché non comincerà a tostarsi.
Mescolare in continuazione, fino a
quando i chicchi non saranno di un piacevole color nocciola. Dovranno
essere abbastanza asciutti e simili alla ghiaia.
Trasferire l'orzo tostato in un grande
vassoio e lasciarlo raffreddare. Ripetere il processo fino a che
tutto l'orzo sarà tostato. Si può conservare intero e aggiungerlo a
stufati dieci minuti prima della fine della cottura oppure macinare
con un macinacaffè o macinaspezie, fino ad ottenere la consistenza
della farina.
Se si usa dell'orzo solubile tutto il
procedimento descritto prima può essere saltato.
Nella sua forma più comune, la tsampa
può essere preparata ponendo in una terrina sufficientemente
capiente il tè e versando la farina d'orzo tostato. Si impasta
usando le dita fino a sciogliere tutto l'orzo nel tè ed ottenere una
pasta liscia (prelevando piccole quantità di questa pasta si possono
fare dei rotolini o delle palline).
A questo impasto base può essere
aggiunto del burro (la ricetta originale prevede il burro di yak ma
va bene anche il burro di vacca) per amalgamare ulteriormente la
farina d'orzo e il tè e rendere il tutto più nutriente. Se piace,
si può aggiungere anche del sale. Si può ottenere anche una
preparazione dolce aggiungendo dello zucchero alla farina d'orzo
prima di aggiungere il tè. In questo caso ovviamente non va aggiunto
il sale.
La tsampa, completa di burro e
preparata con una consistenza più liquida, può essere fritta in
padella prima di essere mangiata e la si può accompagnare con carne
e/o verdure.
Determinare la corretta quantità di tè
e di farina d'orzo non è semplice e dipende dai gusti. Versando
troppo tè rispetto alla farina si ottiene una consistenza fangosa,
viceversa con poco tè e troppo orzo la preparazione rimane
polverosa, bisogna provare e trovare le giuste proporzioni.