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La Cicerchiata

 


La storia della Cicerchiata affonda le sue radici nella tradizione culinaria dell'Umbria, una regione ricca di storia e cultura gastronomica. Questo dolce tradizionale ha origini antiche e ha attraversato generazioni, diventando un simbolo della cucina umbra e delle festività locali.

Il termine "cicerchiata" deriva dal dialetto umbro e potrebbe essere collegato alla parola "cicerchia", un legume antico che un tempo era diffuso nella regione e che potrebbe essere stato utilizzato nella preparazione di dolci rustici. Tuttavia, nel corso del tempo, il significato del termine potrebbe essersi evoluto per indicare il dolce a base di palline di pasta fritta unite con miele o zucchero fuso.

La Cicerchiata era originariamente preparata durante le festività religiose e le celebrazioni familiari, come Natale, Capodanno e Pasqua, quando le famiglie si riunivano per condividere momenti di gioia e convivialità. La sua preparazione era un'occasione per riunire le generazioni e tramandare le tradizioni culinarie di famiglia.

La ricetta tradizionale della Cicerchiata è rimasta pressoché invariata nel corso dei secoli, utilizzando ingredienti semplici e facilmente reperibili, come farina, uova, burro, scorza di limone e miele o zucchero per la decorazione. La preparazione di questo dolce richiede tempo e dedizione, poiché le palline di pasta devono essere formate e fritte una alla volta, prima di essere unite insieme con il miele fuso o lo zucchero.

Oggi, la Cicerchiata è ancora ampiamente apprezzata in Umbria e viene preparata durante le festività e le occasioni speciali come un omaggio alla tradizione e alla cultura culinaria della regione. La sua storia ricca e antica la rende un piatto emblematico dell'Umbria, da gustare e apprezzare insieme alla famiglia e agli amici.

Questo dolce è una sorta di frittella dolce, preparata con piccole palline di pasta fritta e poi unite insieme con miele o zucchero fuso, formando una sorta di "torta" dalla forma rotonda.


Ecco una ricetta tradizionale per preparare la Cicerchiata:

Ingredienti:

500g di farina

4 uova

50g di burro fuso

Scorza di limone grattugiata

Un pizzico di sale

Olio per friggere

Miele o zucchero fuso per la decorazione


Per il miele fuso:

200g di miele

Scorza di limone


Istruzioni:

In una ciotola grande, mescola la farina con il burro fuso, le uova, la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. Lavora bene l'impasto fino a ottenere una consistenza omogenea e morbida. Se necessario, aggiungi un po' d'acqua per ottenere la giusta consistenza.

Dividi l'impasto in piccole porzioni e forma delle palline delle dimensioni di una noce.

In una padella capiente, scalda abbondante olio per friggere a fuoco medio-alto. Quando l'olio è caldo, friggi le palline di pasta fino a quando diventano dorate e croccanti. Assicurati di girarle regolarmente per una cottura uniforme.

Una volta cotte, scola le palline di pasta fritta su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.

Nel frattempo, prepara il miele fuso riscaldando il miele con la scorza di limone in una piccola pentola a fuoco basso fino a quando diventa liquido.

Una volta che tutte le palline di pasta sono state fritte e scolate, uniscile insieme su un piatto da portata formando un cerchio o una forma rotonda.

Versa il miele fuso sopra le palline di pasta, assicurandoti di distribuirlo uniformemente su tutta la superficie.

Lascia raffreddare leggermente prima di servire la cicerchiata tagliata a fette.


La Cicerchiata è un dolce tradizionale che viene spesso preparato durante le festività e le occasioni speciali in Umbria. La sua consistenza croccante e la dolcezza del miele la rendono una delizia per il palato, amata da grandi e piccini. Buon appetito!






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La Barbotta

 


La Barbotta è una torta salata tipica della Lunigiana, una regione storica della Toscana nord-occidentale situata in provincia di Massa-Carrara.

È considerata un piatto povero della tradizione contadina, preparata con ingredienti semplici e genuini.

Esistono diverse varianti della Barbotta, ma gli elementi principali sono:

Base: Farina di ceci o, in alcune versioni, un misto di farina di grano e di ceci.

Verdura: Tradizionalmente si utilizzano le cipolle di Treschietto, una varietà locale dalla forma allungata e dal sapore dolce. In alternativa, si possono usare altri tipi di cipolle o altre verdure come i fiori di zucca.

Formaggio: Solitamente si usa il Parmigiano Reggiano o il Pecorino grattugiato.

Altri ingredienti: Uova, olio d'oliva extravergine, latte (in alcune varianti), sale e pepe.

La preparazione è abbastanza semplice:

Si soffrigge la cipolla tritata nell'olio.

Si impasta la farina con l'uovo, il formaggio grattugiato, il latte (se previsto), sale e pepe.

Si stende l'impasto in una teglia unta d'olio.

Si distribuisce il soffritto di cipolle sull'impasto.

Si cuoce in forno caldo per circa 30-40 minuti, fino a doratura.

La Barbotta viene tradizionalmente servita calda o tiepida, come piatto unico o come antipasto.

Si può accompagnare con salumi locali, formaggi freschi e un buon bicchiere di vino rosso.




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Baci di dama

 


I baci di dama sono dei deliziosi biscotti friabili originari del Piemonte, in Italia. Sono composti da due gusci di pasta di nocciole o mandorle uniti da uno strato di cioccolato fondente, che ricorda proprio due labbra che si baciano, da cui deriva il loro nome.

La loro origine è incerta, ma si pensa che siano nati alla fine del XIX secolo a Tortona, in provincia di Alessandria. Una leggenda narra che siano stati creati da un pasticcere in onore di Margherita di Savoia, futura regina d'Italia, e che il loro nome sia un omaggio al suo matrimonio con Umberto I.

I baci di dama sono un dolce tipico del periodo natalizio, ma sono perfetti da gustare in ogni momento dell'anno. Sono un ottimo accompagnamento per un caffè o un tè, o possono essere gustati come dessert dopo un pasto.

Se volete provare a prepararli a casa, ecco una ricetta semplice:

Ingredienti:

100 g di farina di nocciole o mandorle

100 g di zucchero semolato

100 g di burro

1 uovo

1 pizzico di sale

100 g di cioccolato fondente


Preparazione:

In una ciotola, setacciare la farina di nocciole o mandorle e lo zucchero.

Aggiungere il burro a temperatura ambiente tagliato a cubetti e lavorare con le dita fino a ottenere un composto sabbioso.

Unire l'uovo e il sale e impastare fino a ottenere un impasto omogeneo.

Avvolgere l'impasto nella pellicola trasparente e far riposare in frigorifero per 30 minuti.

Preriscaldare il forno a 180°C.

Foderare una teglia con carta da forno.

Formare con l'impasto delle palline di circa 2 cm di diametro e disporle sulla teglia.

Cuocere in forno per 15-20 minuti, o fino a doratura.

Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria.

Sfornare i baci di dama e lasciarli raffreddare completamente.

Immergere la metà di ogni biscotto nel cioccolato fuso e unirli a due a due, in modo da formare dei baci.

Disporre i baci di dama su una griglia per farli asciugare completamente.

Conservare i baci di dama in un contenitore ermetico in un luogo fresco e asciutto.

I baci di dama sono un dolce semplice da preparare, ma molto gustoso e raffinato. Sono un'idea regalo perfetta per gli amanti dei dolci e un modo delizioso per concludere un pasto.





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Torta alla Nutella: Un'Esplosione di Golosità dalla Tradizione Italiana

 


Tra i dessert più amati e indulgenti della cucina italiana, la Torta alla Nutella si distingue per la sua irresistibile combinazione di dolcezza e cremosità. Questo dolce è diventato un'icona della cultura gastronomica italiana, con una storia che riflette l'amore del paese per il cioccolato e la creatività culinaria. Scopriamo insieme la storia e la preparazione di questo delizioso dessert.

La Nutella, quel delizioso spalmabile al cioccolato e nocciola, è stata creata nel 1964 dall'azienda italiana Ferrero. La ricetta originale è stata ideata dall'imprenditore Pietro Ferrero, che ha creato un prodotto che si è rapidamente conquistato i palati di milioni di persone in tutto il mondo. La Torta alla Nutella, che utilizza la Nutella come ingrediente principale, è diventata una delle variazioni più popolari di questo dolce.

La Torta alla Nutella si è diffusa in tutto il mondo grazie alla sua semplicità e alla sua irresistibile bontà. È diventata una presenza fissa nei menu dei ristoranti italiani e delle pasticcerie di tutto il mondo, diventando un simbolo della dolcezza e della gioia che la cucina italiana può offrire.

Preparare una Torta alla Nutella è un'esperienza che delizia non solo il palato, ma anche gli occhi e il cuore. Ecco una ricetta classica per preparare questo delizioso dessert:

Ingredienti:

200g di Nutella

200g di farina

150g di zucchero

3 uova

100g di burro

1 bustina di lievito per dolci

100ml di latte

Una spruzzata di vaniglia (facoltativa)

Zucchero a velo per guarnire (facoltativo)


Istruzioni:

Preriscalda il forno a 180°C e imburra e infarina una teglia da torta.

In una ciotola grande, sbatti le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.

Aggiungi il burro fuso e il latte al composto di uova e zucchero, mescolando bene.

Aggiungi la Nutella al composto e mescola fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea.

Aggiungi la farina setacciata e il lievito al composto, mescolando delicatamente fino a incorporare gli ingredienti secchi.

Versa il composto nella teglia preparata e livella la superficie con una spatola.

Inforna la torta nel forno preriscaldato e cuoci per circa 25-30 minuti, o fino a quando uno stecchino inserito nel centro della torta non esce pulito.

Una volta cotta, lascia raffreddare la torta nella teglia per alcuni minuti, poi trasferiscila su una griglia per raffreddare completamente.

Guarnisci la Torta alla Nutella con una spolverata di zucchero a velo, se desiderato, e tagliala a fette per servirla.


La Torta alla Nutella è molto più di un semplice dessert: è un'esperienza di puro piacere per il palato, che celebra la dolcezza e la creatività della cucina italiana. Prepararla è un modo per condividere momenti di dolcezza e gioia con amici e familiari, creando ricordi indimenticabili intorno a un tavolo imbandito di bontà. Che sia servita in una festa o semplicemente come dolce coccola dopo una giornata faticosa, la Torta alla Nutella continua a conquistare i cuori di persone di tutte le età, rimanendo un simbolo di dolcezza e felicità nella tradizione culinaria italiana.


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Tiramisù: Il Dolce Italiano che Conquista i Cuori con la sua Soffice Eleganza

 


Benvenuti nel delizioso mondo del Tiramisù, un dessert iconico della cucina italiana che incanta i palati di tutto il mondo con la sua combinazione di savoiardi inzuppati nel caffè, crema di mascarpone e cacao in polvere. Dietro a ogni cucchiaiata di questo dolce si cela una storia culinaria ricca di tradizione e passione.

Il Tiramisù ha origini dibattute, ma la sua ricetta moderna è comunemente attribuita alla regione del Veneto, in particolare alla città di Treviso o a quella di Padova. La sua fama ha iniziato a diffondersi negli anni '70 e '80 del secolo scorso, diventando presto un piatto iconico della cucina italiana.

Il nome "Tiramisù" deriva dal verbo italiano "tirami su", che significa "tirami su" o "sollevami", suggerendo l'effetto energizzante e rinvigorente che questo dolce può avere. La sua popolarità è cresciuta rapidamente, conquistando non solo l'Italia ma anche il resto del mondo, diventando uno dei dessert più amati e imitati.



Preparazione:

Ingredienti (per 6-8 porzioni):

500g di mascarpone

4 uova, tuorli e albumi separati

150g di zucchero semolato

200ml di caffè espresso, raffreddato

200g di savoiardi (o ladyfingers)

Cacao in polvere, per decorare


Istruzioni:

In una ciotola, sbattere i tuorli d'uovo con lo zucchero semolato fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.

Aggiungere il mascarpone al composto di uova e zucchero, mescolando delicatamente fino a ottenere una crema liscia e omogenea.

In un'altra ciotola, montare gli albumi a neve ferma utilizzando una frusta elettrica o uno sbattitore.

Incorporare gli albumi montati alla crema di mascarpone, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non smontarli.

Preparare il caffè espresso e lasciarlo raffreddare leggermente.

Immergere rapidamente i savoiardi nel caffè espresso raffreddato uno alla volta, stando attenti a non farli ammorbidire troppo.

Disporre uno strato di savoiardi inzuppati sul fondo di una teglia o di coppette da dessert.

Coprire con uno strato di crema al mascarpone e livellare con una spatola.

Ripetere l'operazione alternando strati di savoiardi e crema al mascarpone fino ad esaurimento degli ingredienti, assicurandosi di terminare con uno strato di crema al mascarpone sulla parte superiore.

Coprire la teglia o le coppette con della pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero per almeno 4 ore, o preferibilmente durante la notte, affinché il tiramisù si compatti e i sapori si amalgamino.

Prima di servire, spolverare abbondantemente la superficie del tiramisù con del cacao in polvere utilizzando un setaccio.


Il Tiramisù è un dolce che incanta i sensi con la sua delicatezza e il suo equilibrio di sapori. Con la sua cremosa consistenza, il suo sapore deciso di caffè e il tocco amaro del cacao, questo dessert è una vera delizia per il palato e un'esperienza culinaria indimenticabile. Che si tratti di un'occasione speciale o di un semplice momento di dolcezza, il Tiramisù è sempre una scelta vincente per concludere un pasto con stile e gusto. Buon appetito!







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Torta Pinza: un dolce della tradizione veneta, ricetta e segreti

  



La Torta Pinza è un dolce tipico del Veneto, legato in particolare alle zone rurali e montane. La sua storia affonda le radici nella cultura contadina, dove veniva preparata in occasione di diverse festività, tra cui il Natale, l'Epifania e il Carnevale.

La Pinza si distingue per la sua semplicità e genuinità. Gli ingredienti principali sono farina di mais, uvetta, fichi secchi, noci e semi di finocchio, a cui si possono aggiungere altri elementi come grappa, pinoli e mele. La sua preparazione non richiede particolari abilità culinarie, rendendola un dolce accessibile anche ai meno esperti.

La Torta Pinza non è solo un semplice dolce, ma rappresenta anche un simbolo di prosperità e abbondanza. La sua forma rotonda richiama il ciclo della vita e delle stagioni, mentre gli ingredienti utilizzati, come l'uva passa e i fichi secchi, rappresentano i frutti della terra. La tradizione vuole che la Pinza venga tagliata a fette e distribuita tra i commensali come segno di buon auspicio per l'anno nuovo.

Esistono diverse varianti della Torta Pinza, a seconda delle zone e delle usanze locali. Alcune ricette prevedono l'utilizzo di lieviti, mentre altre preferiscono una versione più rustica senza lievitazione. La Pinza può essere gustata da sola o accompagnata da un bicchierino di vino dolce o grappa.

Negli ultimi anni, la Torta Pinza sta riscoprendo il suo fascino e la sua bontà. Sempre più persone, incuriosite dalla sua storia e dalle sue caratteristiche, si cimentano nella sua preparazione, riscoprendo un pezzo di tradizione veneta autentica e genuina.

Oltre ad essere un dolce tipico della tradizione veneta, la Torta Pinza ha ispirato anche diverse ricette creative e rivisitazioni moderne. Pasticceri e chef sperimentano con nuovi ingredienti e accostamenti, dando vita a versioni innovative che valorizzano il gusto classico della Pinza in chiave moderna.


Alcune idee per un gusto rinnovato:

Pinza con cioccolato: Un'aggiunta golosa per gli amanti dei sapori intensi. Il cioccolato, in granella o fuso, si sposa perfettamente con la rusticità della base di farina di mais, creando un contrasto irresistibile.

Pinza con ricotta e frutta secca: Un ripieno morbido e cremoso arricchito con uvetta, noci e pinoli. La ricotta dona un tocco di freschezza che bilancia la dolcezza degli altri ingredienti.

Pinza con marmellata: Un abbinamento semplice ma efficace. La marmellata, a scelta tra gusti classici come albicocca o ciliegia, dona una nota acidula che contrasta la dolcezza della Pinza.

Pinza monoporzione: Per una versione più pratica e sfiziosa, la Torta Pinza può essere preparata in monoporzioni utilizzando degli stampini per muffin o cupcake. Perfetta per una merenda o un dessert finger food.

Pinza salata: Una variante originale e saporita. La base di farina di mais viene arricchita con formaggi, salumi e verdure, creando un tortino rustico e sfizioso.

La Torta Pinza si presta quindi a molteplici interpretazioni, dando spazio alla fantasia e alla creatività in cucina. Che sia nella sua versione tradizionale o in una rivisitazione moderna, la Pinza rimane un dolce simbolo di bontà, tradizione e cultura veneta.

Non abbiate paura di sperimentare e di personalizzare la Torta Pinza secondo i vostri gusti. Provate ad aggiungere nuovi ingredienti, a variare le spezie o a creare accostamenti originali. La Pinza è un dolce versatile che si adatta a molteplici interpretazioni, regalando sempre un'esperienza di gusto unica e autentica.


Ingredienti:

500 g di farina di mais macinata grossa

200 g di zucchero

100 g di burro

2 uova

100 ml di latte

1 bustina di lievito in polvere per dolci

100 g di uvetta

50 g di fichi secchi

50 g di noci

1 cucchiaio di semi di finocchio

1 pizzico di sale

grappa q.b. (facoltativo)


Preparazione:

In una ciotola capiente, setacciare la farina di mais e mescolarla con il lievito.

In un'altra ciotola, lavorare il burro con lo zucchero fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungere le uova una alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta.

Unire al composto di burro e zucchero il latte e la grappa (se utilizzata).

Versare gradualmente il composto di liquidi nella ciotola con la farina di mais, mescolando con una spatola fino a ottenere un impasto omogeneo.

Unire all'impasto l'uvetta, i fichi secchi, le noci e i semi di finocchio, mescolando delicatamente.

Versare l'impasto in una tortiera unta e infarinata di circa 24 cm di diametro.

Cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 45-50 minuti, o fino a doratura.

Sfornare la Torta Pinza e lasciarla raffreddare completamente prima di servirla.


Consigli:

Per un sapore più rustico, potete utilizzare la farina di mais integrale.

Se l'uvetta è troppo dura, potete metterla in ammollo in acqua tiepida per 10 minuti prima di utilizzarla.

I fichi secchi possono essere sostituiti con altra frutta secca a vostra scelta, come prugne o datteri.

Potete aggiungere all'impasto anche altri ingredienti, come pinoli, cannella o scorza di limone grattugiata.

La Torta Pinza si conserva per 3-4 giorni a temperatura ambiente.

La Torta Pinza è un dolce semplice da preparare, ma dal gusto ricco e genuino. Perfetta per un fine pasto in famiglia o per una merenda genuina, la Pinza conquisterà il vostro palato con la sua bontà e vi farà immergere nella ricca tradizione culinaria veneta.

Buon appetito!



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Quali sono le origini del Tiramisù?

 


Il tiramisù, o tiramesù, è senza dubbio uno dei dolci italiani più celebri e amati in tutto il mondo. Questo delizioso dessert al cucchiaio, composto da strati di biscotti savoiardi inzuppati nel caffè e crema di mascarpone, ha conquistato il palato di milioni di persone con il suo gusto intenso e avvolgente.

Le origini del tiramisù sono oggetto di dibattito e leggende, con diverse versioni che si contendono il titolo di luogo di nascita di questo iconico dolce italiano. Una delle teorie più diffuse e accreditate vuole che il tiramisù abbia visto la luce a Treviso, presso il ristorante "Le Beccherie", grazie al genio creativo del pasticciere Roberto Linguanotto, soprannominato Loli. Questa versione è supportata da diverse fonti, tra cui Vin Veneto del 1981 e l'Accademia Italiana di Giuseppe Maffioli, oltre a numerosi portali internet di cucina.

Tuttavia, esistono anche altre versioni e racconti sulle origini del tiramisù. Alcuni sostengono che il dolce sia stato ideato a Siena, dove i pasticceri avrebbero creato questa prelibatezza in onore di Cosimo III durante una sua visita alla città. Queste divergenze nel racconto delle origini del tiramisù aggiungono fascino e mistero a uno dei dolci più amati d'Italia.

Indipendentemente dalla sua vera origine, ciò che rende il tiramisù così speciale è la sua combinazione di sapori e consistenze uniche. Per preparare il tiramisù secondo la ricetta originale, sono necessari pochi ingredienti: biscotti savoiardi, uova, zucchero, caffè, mascarpone e cacao in polvere. È interessante notare che nella ricetta originale non è previsto l'utilizzo di liquore, poiché il dolce era destinato a tutti, dai bambini agli anziani.

La forma tradizionale del tiramisù è rotonda, ma nel corso degli anni sono state sviluppate molte varianti e reinterpretazioni di questo classico dolce italiano. Ogni regione e ogni famiglia ha la propria versione del tiramisù, arricchendone la tradizione e mantenendone viva la magia attraverso i secoli.

Il tiramisù ha conquistato i palati di tutto il mondo grazie alla sua combinazione perfetta di dolcezza, cremosità e un leggero retrogusto di caffè. Questo dessert è diventato un simbolo della cucina italiana e viene apprezzato sia nelle occasioni speciali che nei momenti di dolcezza quotidiana.

Una delle caratteristiche più affascinanti del tiramisù è la sua versatilità. Pur mantenendo la sua essenza di base, è possibile personalizzare il tiramisù in molti modi diversi, aggiungendo ingredienti come liquori, cioccolato, frutta o persino varianti salate come il tiramisù al salmone affumicato.

Tuttavia, nonostante le numerose varianti e reinterpretazioni, è importante rispettare le radici e le tradizioni che hanno dato origine a questo straordinario dolce italiano. La ricerca delle vere origini del tiramisù continua a incuriosire gli appassionati di cucina e gli storici del cibo, aggiungendo un ulteriore livello di fascino a questo iconico dessert.

Oltre al suo delizioso sapore, il tiramisù rappresenta anche un legame con la storia e la cultura italiana. Ogni cucchiaiata di questo dolce è un viaggio nel tempo, che ci porta indietro alla sua nascita e ci permette di apprezzare la maestria dei pasticceri italiani che lo hanno creato.

Il tiramisù rimane un tesoro della cucina italiana, un dolce che continua a incantare e deliziare le persone di tutto il mondo. Le sue origini possono essere avvolte nel mistero, ma la sua bellezza e il suo gusto rimangono indiscussi, rendendolo un'icona culinaria senza tempo.


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