I bocconotti (o boconotti) sono dei
dolci tipici della tradizione lucana, pugliese, abruzzese e calabrese
con un ripieno che varia secondo le località in cui viene prodotto.
Storia
La leggenda popolare fa risalire la
prima elaborazione di questo dolce alla fine del Settecento, nel
territorio calabrese. In quel periodo infatti iniziò l'importazione
di cioccolato e caffè. Si narra che in un paese d'Abruzzo una
domestica, per omaggiare il suo padrone, goloso di questi due nuovi
prodotti, inventò un dolce che ricordava la tazzina di caffè
(naturalmente senza manico e coperchio) realizzando l'esterno con la
pasta frolla e riempiendo l'interno con caffè e cioccolato liquidi.
Alla prima cottura vide che il ripieno rimaneva troppo liquido;
allora decise di addensarlo con mandorle (che in Abruzzo venivano
importate dalla Puglia) e tuorli d'uova e di ricoprire la "tazzina"
con un coperchio che a cottura ultimata spolverò di zucchero a velo.
Quando il Padrone assaggiò il dolce ne rimase estasiato e chiese
alla sua domestica come si chiamava; la donna, che non gli aveva dato
nessun nome, improvvisò chiamandolo "Bocconotto" visto che
si mangiava in un boccone. Le dimensioni del bocconotto infatti sono
rimaste piccole fino agli anni '50 del XX secolo, quando iniziarono a
aumentare. Fino a quell'epoca si aggiungeva al ripieno anche un
chicco di caffè, a ricordo del caffè messo inizialmente e per
aromatizzare il ripieno.
Secondo altri invece il bocconotto
sarebbe originario dei contadini dell'entroterra murgiano che,
costretti a vivere in spazi stretti ed angusti, adattarono le
esigenze culinarie alla propria realtà. Le ridotte dimensioni dei
bocconotti, la possibilità di essere conservati anche per molti
giorni in ambiente naturale, nonché il loro alto grado nutrizionale,
ne hanno fatto per anni uno dei cavalli di battaglia della tradizione
culinaria meridionale.
Ancora oggi la tradizione della ricetta
si tramanda di famiglia in famiglia, con numerose varianti.
Origine del nome
Il nome deriva dal fatto che questi
dolci sono piccoli abbastanza da poter essere mangiati in un solo
boccone, magari accompagnati da vino passito.
Composizione
Esiste una variante dolce ed una
variante salata.
La variante dolce è sempre fatta di
pasta frolla con un ripieno che può essere di miele o pappa reale o
di crema pasticcera o di marmellata o di cioccolato secondo le
varianti regionali.
La versione salata varia sia nella
farcitura che nell'involucro: la pasta frolla è sostituita dalla
pasta sfoglia e si usa un impasto di funghi, rigaglie di pollo,
animelle e tartufo, anziché il cioccolato e le mandorle.
Nella versione dell'area brindisina, il
ripieno di confettura è solitamente di pera o di mela cotogna.
Prodotti agroalimentari tradizionali
Il Bocconotto di Castel Frentano è un
prodotto agroalimentare la cui tipicità è riconosciuta dalla
regione Abruzzo, caratterizzato dalla presenza nel ripieno di
cioccolato, cannella e mandorle tostate. Esiste anche una variante
pescarese uguale a quella di Castel Frentano con la sola aggiunta del
liquore Centerba.
La variante pugliese, prevede un
ripieno di mandorle e amarene, racchiuso nel medesimo involucro
compatto.
Tipico il boconotto di Bitonto, che si
fa risalire alle monache benedettine di Bitonto, dove la ricetta
prevede un ripieno di ricotta e canditi e meno zucchero nell'impasto.
La Calabria ha segnalato per l'elenco
dei PAT il Bucconotto di Mormanno provincia di Cosenza (bucchinotto
nella forma dialettale) di 4 cm di diametro che può essere ripieno
tanto di cioccolato che di marmellata e spolverato di zucchero al
velo.
Sempre in Calabria il buccunottu di
Amantea e Campora San Giovanni, ha una forma ovaleggiante con
l'esterno in pasta frolla ricoperta da zucchero a velo con un ripieno
di cioccolato, mandorle tostate tritate, zucchero, cannella e chiodi
di garofano. Si usa prepararlo a Pasqua.
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