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Biscottini di Prosto

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I biscottini di Prosto (biscotìn de Prost in dialetto) sono dei biscotti tradizionali di Prosto, frazione del comune di Piuro, in Valchiavenna.
La ricetta nasce oltre un secolo fa, quando i biscotti venivano preparati in casa in occasione delle feste, in particolare della Festa Patronale Dell'Assunta il 15 agosto. In queste occasioni i biscotti venivano cotti nell'unico forno locale: quello "Al Mulino" della famiglia Del Curto.
I biscottini richiedono, come ingredienti, farina, zucchero e soprattutto una grande quantità di burro e possono facilmente essere preparati in casa.
Benché propri del comune di Piuro, sono considerati un dolce caratteristico dell'intera Valchiavenna e solitamente chiudono il pasto nei ristoranti tipici.
Sono stati dichiarati un prodotto agroalimentare tradizionale della Lombardia.

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Fruittella

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Le Fruittella sono delle caramelle morbide alla frutta distribuite dalla Perfetti Van Melle.

Storia
Le caramelle Fruittella furono inventate nel 1951 da un produttore di caramelle di Cracovia, in Polonia. I fratelli Van Melle ne acquisirono i diritti e lanciarono sul mercato olandese le Fruittella nello stesso anno. In seguito il prodotto fu commercializzato in quasi tutto il mondo, diventando uno dei prodotti più celebri dell'azienda. In Italia per diverso tempo la Fruittella fu distribuita dalla Perugina.

Promozione
Negli anni novanta in diversi paesi europei la campagna pubblicitaria utilizzò il brano musicale I'm Too Sexy dei Right Said Fred, cambiando il testo in I'm Too Juicy (in italiano Sono troppo succosa). Nello stesso periodo invece, in Italia invece fu riadattato il testo del brano Il capello di Edoardo Vianello. I versi della canzone Non è un capello, ma un crine di cavallo..., furono cambiati in Non è una gomma, non è una caramella...

Varianti
Attualmente vengono prodotte numerose varianti della Fruittella. Sono state infatti lanciate sul mercato caramelle di diversi gusti, molti dei quali anche non strettamente legati alla frutta, come cioccolato, caramello o liquirizia. Inoltre sono state introdotte sul mercato versioni senza zucchero, con forme differenti, gommose o ripiene.



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Hoşaf

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L'Hoşaf (turco, dal persiano خوشآب hoix ab che significa "acqua dolce") è un dolce della cucina turca a base di frutta secca come uvetta o prugne, albicocche, fichi e altri frutti, bolliti in acqua con una miscela di zucchero e lasciati raffreddare. L'hoşaf può anche contenere cannella o chiodi di garofano per dargli una buona fragranza. L'hoşaf viene solitamente consumato accompagnando piatti senza succhi di frutta, come pilaf, börek e makarna (pasta), nonché cacık. Viene consumato soprattutto durante il Ramadan, come tradizione. A differenza della composta di frutta (composta anche in turco), che a volte viene consumato calda, l'hoşaf viene sempre servito freddo.


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Hwachae

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Il hwachae (화채; 花菜) è un tipico punch coreano a base di frutta o petali di fiori commestibili. Il hwachae viene preparato immergendo frutta o fiori in acqua zuccherata od omija-cha (un tè coreano a base di bacche di magnolia). Nella Corea del Sud il dolce può essere mescolato con bevande gassate e/o succhi di frutta. Il hwachae viene spesso guarnito con pinoli prima di essere servito.

Tipologie
Risultano esserci circa trenta tipi di hwachae tradizionali.

Frutta
  • Aengdu-hwachae (앵두 화채) - preparato usando ciliegie di Nanchino e acqua imbevuta di miele. È associato al dano, il quinto giorno del quinto mese lunare.
  • Bae-hwachae (배화채) - con pezzi di nashi (una pera coreana) intagliati a forma di fiore e omija-cha.
  • Boksunga-hwachae (복숭아 화채) - fatto con pesche conservate nel miele e acqua zuccherata.
  • Chamoe-hwachae (참외 화채) - fatto con fette di melone orientale, ciliegie, fette di sedano e succo di bacche di magnolia.
  • Cheondoboksunga-hwachae (천도 복숭아 화채) - prodotto con nettarine conservata nel miele e acqua zuccherata.
  • Milgam-hwachae (밀감 화채) o gyul-hwachae (귤 화채) - con pezzi di agrumi (in genere amanatsu), succo di limone, zucchero e acqua.[6] È una specialità locale dell'isola di Jeju, dove vengono coltivati gli agrumi usati per preparare tale dolce.
  • Mogwa-hwachae (모과 화채) - fatto con fette di mela cotogna cinese sotto conserva, miyagawa e acqua addolcita. Viene lasciato marinare per venti giorni prima di essere servito.
  • Omija-hwachae (오미자 화채) - composta da omija-cha e fette di nashi decorative.
  • Podo-hwachae (포도 화채) - fatto con uva sbucciata bollita in acqua zuccherata, ciliegie e acqua addolcita.
  • Sagwa-hwachae (사과 화채) - realizzato con pezzetti di mela a forma di fiore e omija-cha.
  • Sansa-hwachae (산사 화채) - contenente gelatina di biancospino cinese (sansa-pyeon) affettata e ammollata in acqua dolcificata.
  • Santtalgi-hwachae (산딸기 화채) - contenente lamponi coreani e acqua addolcita. È associato a Yudu, il quindicesimo giorno del sesto mese lunare.
  • Subak-hwachae (수박 화채; "punch anguria") - a base di pezzetti di anguria e di altri frutti, cubetti di ghiaccio e succo di anguria. È un rinomato rinfresco estivo.
  • Ttalgi-hwachae (딸기 화채) - un hwachae con fragole.
  • Yuja-hwachae (유자 화채) - con yuzu e nashi tagliate à la julienne, melograno e acqua addolcita.


Fiori
I hwachae al gusto di fiori sono composti da fiori ricoperti di amido di fagioli mungo che vengono raffreddati in acqua ghiacciata e drenati. I hwachae a base di fiori sono solitamente guarniti di pinoli.
  • Jangmi-hwachae (장미 화채) - contenente petali di rosa e succo di bacche di magnolia levigata. 
  • Jindallae-hwachae – (진달래 화채) - con petali di rododendro coreano e omija-cha. È associato a Samjinnal, il terzo giorno del terzo mese lunare.
  • Songhwa-hwachae (송화 화채), songhwa-su (송화 수) o songhwa-milsu (송화 밀수); a base di polline essiccato di pino rosso del Giappone e acqua zuccherata. È una specialità della provincia storica di Gangwon.
  • Sunchae-hwachae (순채 화채) - realizzato con foglie di brasenia e acqua zuccherata o omija-cha.


Noodles
  • Changmyeon (창면) - dessert fresco per l'estate, composto da noodles a base di amido di fagioli mungo e omija-cha.
  • Hwamyeon (화면) - zuppa di noodle che presenta gli stessi ingredienti del changmyeon ad eccezione dei fiori.


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Kirchtagkrapfen

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Kirchtagskrapfen o anche noti come Festtagskrapfen o ancora come Krapfenbetteln sono un dessert tipicamente tirolese che si prepara e mangia nei giorni del Kirchtagsmichl o anche nel periodo dell'altrettanto noto Törggelen.
Non assomigliano ai Krapfen che si è soliti trovare nelle comuni pasticcerie.

Descrizione
Questi dolci sono di forma quadrata, per lo più oblunghi, e sono costituiti da due strati sottili di pasta lunghi circa 10 centimetri. Nel mezzo vi è un ripieno, solitamente una marmellata di papavero o di albicocche, ma a volte sono anche utilizzate marmellate di castagno o di mirtillo, e quindi fritti. A seconda del gusto, sono cosparsi di zucchero a velo.


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Ma'mul

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Il Maʿmūl (in arabo: معمول, anche chiamato ma'amoul, m'aamoul, m'amul, m'aamul) è un dolce tradizionale della cucina araba composto da pasta frolla farcita di datteri, fichi o frutta secca (pistacchi, noci o mandorle) e cotto in forno. Possono essere a forma di palle, biscotti a cupola o appiattiti.  Possono essere decorati a mano o tramite appositi stampi intagliati in legno. I maʿmūl riempiti di datteri sono anche conosciuti come menenas e sono a volte realizzati in forma di dattero.
I maʿmūl sono spesso realizzati qualche giorno prima della festa dell'ʿĪd al-fiṭr che sancisce la fine del digiuno del mese lunare di Ramadan e serviti con caffè e cioccolato. Sono popolari in tutto il mondo arabo, soprattutto nel Levante.
I maʿmūl derivano dal kahk, una specie di biscotto mangiato in Egitto per la ʿĪd al-fiṭr e a Pasqua. Il Kahk era mangiato in Egitto fin dalla XVIII dinastia, 3500 anni fa, e sono parte della festa della ʿĪd fin dal X secolo d.C..

Etimologia
La parola araba maʿmūl (in arabo: معمول) deriva dal verbo arabo <ʿamala>, che significa “fare”.

Diffusione
Molte famiglie ne tengono in casa tutto l'anno ma sono mangiati solitamente durante alcune feste religiose.
  • I musulmani li mangiano nelle notti di Ramadan e nelle feste dell'ʿĪd al-fiṭr e ʿĪd al-aḍḥa,
  • i cristiani cattolici e gli ortodossi li mangiano nei giorni che precedono la Quaresima, la domenica di Pasqua e all'Epifania. Nella tradizione cristiana dell'area mediterranea i biscotti sono contrassegnati con una croce o modellati in anelli a ricordo della corona di spine di Gesù;
  • sono popolari anche tra gli ebrei siriani, ebrei libanesi e ebrei egiziani, che mangiano maʿmūl riempiti di frutta secca durante la festa di Purim e maʿmūl ripieni di datteri per Rosh Hashanah e Hanukkah. I maʿmūl nella versione ebraica Mizrahì differiscono da quelli levantini o turchi per essere fatti solo con farina bianca senza semola.
Karabiǧ
Ne esiste una versione più elaborata chiamata Karabiǧ (o Kerebiç in Turchia) che viene mangiata in particolari occasioni. Questa versione prevede che piccole sfere di maʿmūl ripiene di frutta secca siano impilate in piramidi e servici con una crema di albumi chiamata naʿātife, sciroppo di zucchero e saponaria. Questa versione è popolare in Siria, Libano e altri paesi del Levante.


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