Le Strauben (in italiano: frittelle tirolesi) sono uno dei dolci più scenografici e amati dell'Alto Adige e delle regioni alpine, soprattutto durante i mercatini di Natale, le sagre di paese o le feste popolari. Si tratta di una pastella leggera, versata a spirale direttamente nell’olio bollente con un imbuto speciale, che crea un intreccio croccante e dorato, simile a un nido o a un ricamo. Dopo la frittura, le Strauben vengono cosparse generosamente di zucchero a velo e spesso servite con confettura di mirtilli rossi o crema dolce.
Ma dietro questa delizia fritta si cela una lunga tradizione: le Strauben sono un simbolo di convivialità e allegria, un dolce che nasce da una cucina semplice e contadina, ma che ha saputo conquistare il cuore (e il palato) di chiunque le assaggi.
Il termine "Strauben" deriva dal tedesco "straub", che significa "arricciato", "disordinato", proprio per la forma irregolare e intrecciata che caratterizza questo dolce. Le origini delle Strauben risalgono al Medioevo, quando venivano preparate nelle occasioni speciali o durante il carnevale, per celebrare l’abbondanza prima della Quaresima.
In Tirolo, in particolare, le Strauben erano spesso legate a feste religiose e matrimoni. Si dice che durante i banchetti nuziali, le donne del villaggio preparassero questi dolci usando una padella comune al centro della piazza, versando la pastella a spirale per propiziare l’unione della coppia. Un dolce rito propiziatorio, insomma, oltre che una prelibatezza.
Ancora oggi, le Strauben vengono preparate in modo tradizionale durante eventi folkloristici e manifestazioni culturali in Alto Adige, Austria e Baviera.
Ingredienti per circa 6 Strauben
250 g di farina 00
2 uova
250 ml di latte intero
1 cucchiaio di grappa o acquavite di frutta (facoltativo)
1 cucchiaino di zucchero
Un pizzico di sale
Olio di semi per friggere (preferibilmente arachide)
Zucchero a velo per decorare
Per accompagnare:
Confettura di mirtilli rossi (classica)
Oppure crema pasticcera o marmellata a piacere
Preparazione passo-passo
Prepara la pastella: In una ciotola capiente, sbatti le uova con lo zucchero e il pizzico di sale. Aggiungi gradualmente il latte e la grappa (se usata), poi incorpora lentamente la farina setacciata. Mescola con una frusta a mano o elettrica fino a ottenere una pastella liscia e fluida, senza grumi.
Lascia riposare: Copri la ciotola e lascia riposare la pastella per circa 20–30 minuti a temperatura ambiente. Questo passaggio aiuta a ottenere una consistenza più omogenea in frittura.
Scalda l’olio: In una padella dal fondo spesso (diametro consigliato: 20–24 cm), scalda abbondante olio di semi fino a circa 170–180°C. Se non hai un termometro, puoi verificare la temperatura versando una goccia di pastella: se sfrigola e sale subito in superficie, l’olio è pronto.
Forma le Strauben: Versa la pastella in un imbuto con beccuccio (oppure in un flacone da cucina con foro ampio) e, tenendo l’imbuto sopra l’olio caldo, disegna una spirale continua e irregolare. Non preoccuparti della precisione: la bellezza delle Strauben sta proprio nella loro forma disordinata.
Friggi fino a doratura: Cuoci le frittelle un paio di minuti per lato, fino a quando risultano dorate e croccanti. Scola su carta assorbente e prosegui fino a esaurire la pastella.
Servi calde: Spolvera le Strauben con abbondante zucchero a velo e servile con confettura di mirtilli rossi, crema o marmellata a piacere.
Le Strauben, con la loro leggerezza fragrante e il contrasto tra il dolce della pastella e l’acidulo della confettura di mirtilli rossi, si sposano perfettamente con bevande calde come tè neri speziati, vin brulé o caffè lungo. Durante l’inverno, il loro profumo si mescola all’aroma di cannella e spezie che riempie l’aria dei mercatini alpini.
Per un tocco moderno, alcuni chef le propongono accompagnate da una ganache al cioccolato fondente o da una crema di castagne, restando fedeli alla filosofia montana degli ingredienti semplici ma intensi.
Le Strauben sono più di un dolce: rappresentano un gesto di comunità. Prepararle insieme, in casa o durante le feste, è un modo per riscoprire la lentezza, il valore della condivisione e il piacere di creare qualcosa con le proprie mani.
Perfette per una merenda invernale, per una festa di paese o anche per sorprendere gli ospiti con una ricetta alpina poco conosciuta al di fuori delle valli dolomitiche, le Strauben portano con sé una storia fatta di tradizioni antiche, mani esperte e risate attorno a un tavolo.
In un’epoca in cui tutto sembra omologato, le Strauben ci ricordano la bellezza delle cose imperfette: ogni spirale è diversa, ogni morso è un piccolo viaggio tra i monti.
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