Il ricciolino o risolen è
un tipico biscotto dolce della tradizione mantovana,
dalla forma allungata e dentellato.
Pan co' santi
16:44 |
Il pan co' santi, pane
co' Santi o pane dei Santi è un tipico
dolce senese che viene preparato nel periodo della festa
di Ognissanti. È la versione senese dei dolci con uvetta e
frutta secca tipici di questo periodo dell'anno preparati in tutta
Italia, la sua particolarità consiste nello spiccato odore di pepe
nero e il (relativamente) basso contenuto in zucchero. Ha ottenuto il
riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale.
Questo dolce consiste in una sorta di
pane morbido, con crosta sottilissima croccante o morbida a seconda
dei gusti di chi lo prepara. L'impasto, a base di farina di
frumento, strutto di maiale e olio, è dolcificato con
miele e aromatizzato con pepe nero. Nell'impasto vengono infine
amalgamati noci e uvetta rinvenuta nel vinsanto; proprio questi
ultimi due ingredienti vengono detti i "santi". Infine la
pagnotta viene dorata con il tuorlo d'uovo.
La dolcezza viene regolata secondo i
gusti; le fette abbrustolite di una versione molto poco dolce viene
servita con gli arrosti.
Il pan co' santi andrebbe
accompagnato con un bicchiere di vinsanto o (se meno dolce
e più "pepato") con un vino rosso invecchiato. "Il
vino d'elezione per accompagnarlo era il Vin Santo nuovo insieme
"all'assaggio" del vino dell'ultima vendemmia in prima
svinatura ancora aspro e incompleto".
Recentemente è comparso sugli scaffali
dei supermercati una variante chiamata Pane santo pasquale che,
nelle intenzioni dei produttori, vorrebbe essere una nuova
interpretazione del classico pane co' Santi, incrociato con
la colomba pasquale.
Schiacciata di Pasqua
12:21 |
La schiacciata di Pasqua è
un dolce tipico pasquale, come la colomba, caratteristico
di Livorno, Pisa e dintorni, la cui tradizione risale verso la metà
dell'Ottocento come prodotto della campagna di Fucecchio e zone
limitrofe.
Contrariamente a quanto il nome
potrebbe far pensare, la schiacciata di Pasqua non è di forma
schiacciata ed è molto diversa dalle focacce locali: si
tratta infatti di un dolce molto lievitato con un impasto lavorato e
fermentato in modo naturale.
Ingredienti della schiacciata di Pasqua
sono: farina bianca, zucchero, burro, olio, uova, lievito di birra,
anici, vin santo, liquore, sale, miele, arancio e limone.
Dondurma
23:08 |
Dondurma è il gelato tipico
turco. I suoi ingredienti base di solito sono: panna o latte intero,
panna montata, zucchero, salep (una farina derivata dai tuberi
essiccati di alcune orchidee selvatiche, con funzione addensante, che
rende il gelato semisolido e resistente allo scioglimento anche alle
alte temperature estive) e mastica (una resina vegetale aromatica
ottenuta dal lentisco, che serve a dare al composto il suo aroma
distintivo e la sua caratteristica consistenza gommosa, appiccicosa e
filante, simile a quella di un chewing gum).
Una variante contenente una maggior
quantità di salep e dunque più solida, che si mangia a fette,
talvolta con forchetta e coltello, è il cosiddetto "gelato di
Maraş" (in turco Maraş dondurması) che prende il nome
dall'omonima provincia dell'Anatolia meridionale (attualmente
chiamata Kahramanmaraş), da cui si ritiene abbia origine.
Il dondurma si consuma anche in Grecia,
soprattutto nel nord del Paese, dov'è stato portato negli Anni '20
del XX sec. dai profughi turchi grecofoni costretti ad abbandonare il
proprio paese in quel periodo. In Grecia si è sviluppata una
variante più soffice e malleabile dell'originale gelato turco,
chiamata kaimaki.
Storia
Originariamente in Turchia vi era solo
questo gelato a base di salep e mastica e la sua ricetta fu tenuta
segreta per 300 anni dall'Impero ottomano, finché a metà del XIX
secolo, un mercante siriano riuscì a trafugarla da Istanbul a
Damasco, dove ne sviluppò una versione locale, chiamata booza. La
variante siriana è più leggera e ariosa dell'originale dondurma
turco.
Buccellato di Lucca
19:00 |
Il Buccellato di Lucca è
un tipico dolce lucchese che si degusta in qualsiasi
periodo dell'anno, e in particolare durante le manifestazioni
della Esaltazione della Santa Croce e del Palio della
Balestra che si tengono a Lucca nel mese di settembre.
Il Buccellato di Lucca deriva il
proprio nome dal latino buccella, ovvero boccone: per
gli antichi romani il buccellatum era un pane rotondo
formato da una corona di panini ovvero buccellae. Anche il
moderno Buccellato di Lucca, in origine, presentava infatti una forma
a ciambella e veniva portato dai lucchesi sulle proprie mense come
dolce domenicale recandolo inserito dalla mano all'altezza
dell'avambraccio, dopo aver assistito alla Messa. Oggi si trova
anche in forma dritta, più comoda al trasporto all'interno di un
sacchetto.
Il Buccellato di Lucca è un dolce
semplice, nato sulla nobilitazione del pane. Esternamente appare
di un colore marrone scuro e lucido, derivante dalla spennellatura di
uno strato di zucchero e uovo. Sul lato superiore il Buccellato
presenta un leggero taglio che ne facilita la lievitatura.
All'interno presenta una pasta dolce e morbida ricca di uva
passa e anici.
Il Buccellato di Lucca non ha una
ricetta riconosciuta, come accade spesso per i dolci
appartenenti ad una tradizione locale, e ogni forno e pasticceria
ritiene di custodirne il segreto per una perfetta riuscita.
Comunque la base per la realizzazione
del Buccellato è la seguente:
- farina (500 g)
- zucchero (150 g)
- Lievito di birra (20 g)
- 1 bicchiere di latte
- uva passa (50 g)
- 2 cucchiaini di semi di anice
- un pizzico di sale
- burro (50 g)
- 2 uova
Impastare la farina, lo zucchero, il
burro, il lievito, il sale ed una delle due uova ammorbidendo con il
latte e un po' di acqua tiepida, realizzando la fontana. Formare
una palla di impasto morbida inserendo man mano anche l'uvetta
(eventualmente ammorbidita con del liquore) ed i semi di anice.
Lasciare lievitare l'impasto circa per 1 ora.
Dopo la lievitatura, realizzare dei
salsicciotti di pasta (o delle ciambelle) effettuando un leggero
taglio con un coltello sulla parte superiore della pasta, in modo da
favorirne la lievitatura. Lasciare lievitare ancora per 1 ora.
Infine spennellare la superficie
superiore della pasta con un misto di zucchero e uovo e far cuocere a
forno caldo per circa 1 ora.
Esistono diverse maniere di consumare
il Buccellato di Lucca. In primis il Buccellato è un dolce fresco e
dunque può essere mangiato a fette sorseggiando un buon bicchiere di
vino, meglio se liquoroso. Altri tipici accostamenti possono essere i
seguenti: con panna fresca e fragole, panna e caffè o ricotta e rum.
- Il Buccellato è il dolce tipico di Lucca, ma esiste anche un buccellato siciliano, con ingredienti diversi
- Un adagio lucchese recita "Chi viene a Lucca e non mangia il buccellato è come non ci fosse mai stato", sottolineando il legame storico di questo dolce con le tradizioni cittadine.
Mizu shingen mochi
22:59 |
Il mizu shingen mochi (水信玄餅),
noto anche come goccia
di pioggia dolce o torta
d'acqua, è un dessert giapponese gelatinoso a
base di acqua e agar. Tale alimento si caratterizza
per la sua colorazione trasparente che lo rende simile a
una goccia d'acqua e per la sua quasi totale assenza di calorie.
Il mizu shingen mochi fu
concepito nel 2013 e lanciato l'anno seguente dall'azienda alimentare
Kinseiken Seika con sede nella Prefettura di Yamanashi, vicino
a Tokyo, con l'intenzione di creare un dolce gelatinoso a
base di acqua. Il nome del dolce è composto dalle
parole mizu (水), che
significa "acqua", e shingen mochi, che indica
una tortina di riso morbida prodotta dalla stessa Kinseiken. Nel
2014, il dolce divenne un fenomeno di Internet e diversi
individui viaggiarono in Giappone per assaggiarlo. Il mizu
shingen mochi guadagnò attenzione internazionale anche grazie
allo chef di New York Darren Wong che, dopo averlo rinominato "torta
goccia di pioggia" (raindrop cake), lo presentò al mercato di
Smorgasburg, presso Williamsburg, a Brooklyn, durante il
mese di aprile del 2016. Nello stesso periodo, vari siti web di
informazione e vari programmi televisivi, fra cui The Today
Show, BuzzFeed e ABC News dedicarono servizi e
articoli all'insolito budino.
Il mizu shingen mochi è
composto da acqua minerale (originariamente proveniente dal Monte
Kaikoma, nelle Alpi giapponesi) e agar. L'alimento ha una
consistenza gelatinosa, è poco saporito, si scioglie rapidamente in
bocca, ed è pressoché privo di calorie. Alcuni lo ritengono
una valida alternativa vegetariana e vegana alla gelatina
animale con le alghe.
Per preparare il mizu shingen
mochi bisogna creare un composto di acqua e agar che, dopo
essere stato riscaldato e modellato a piacere, viene lasciato
raffreddare. Il dessert va consumato entro venti/trenta minuti
per evitare che si sciolga od evapori. Il dolce può essere
condito con il kuromitsu, uno sciroppo simile alla melassa,
o la farina di soia (kinako). e può essere decorato
all'interno con frutti e fiori commestibili.
Anmitsu
13:00 |
L'anmitsu (あんみつ,
raramente 餡蜜) è
un dessert giapponese preparato con agar
agar e fagioli azuki.
L'agar si scioglie nell'acqua (o
nel succo di frutta, come il succo di mela) per formare la
gelatina. Viene servito in una ciotola assieme ad una marmellata
dolce di fagioli azuki (chiamata anko, da cui deriva
l'an di anmitsu) e piselli bolliti, gyūhi e
frutta mista, come fette di pesca, mikan, pezzi di ananas
e ciliegie. L'anmitsu di solito viene servito con a parte dello
sciroppo dolce nero chiamato mitsu (che completa il nome "anmitsu"),
che viene versato sulla gelatina prima di essere mangiato.
Solitamente l'anmitsu si mangia con cucchiaio e forchetta.
Ci sono alcune varianti di questo
dolce. Il mitsumame viene fatto senza la pasta di fagioli,
e il mame significa che i piselli vengono serviti con lo
sciroppo e l'anko. Il cream anmitsu è una variante in cui
si sostituisce l'anko con una pallina di gelato al tè matcha.
È comune anche usare shiratama dango per coprirlo.
Zigulì
20:23 |
Le Zigulì sono caramelle zuccherate alla frutta create
dalla Falqui negli anni sessanta.
Sono disponibili nei seguenti gusti:
albicocca, amarena, arancia, banana, fragola, limone, liquirizia,
mandarino, mirtillo, pesca, yogurt (fragola,
mirtillo, lampone), vitamina C (fragola, limone,
arancia), multivitaminiche (frutti di bosco, arancia/limone/fragola).
Trifle
13:50 |
Il trifle è
un dolce inglese. Si tratta di un alimento a base
di frutta, crema pasticcera e biscotti savoiardi o pan
di spagna imbevuti di vino liquoroso come lo Sherry,
che contribuisce a inumidire l'alimento. Il dolce può anche essere
guarnito con panna montata e altri ingredienti. Esistono
diverse varianti del dolce.
Il termine trifle venne usato
per la prima volta da Thomas Dawson nel suo libro di cucina
inglese Good Houswifes Jewell, pubblicato nel 1585. In tale
ricettario, tuttavia, il trifle ha però molti più
elementi in comune con il cosiddetto fruit fool ed è a
base di crema, zenzero e acqua di
rose. Nell'opera The Art of Cookery Made Plain and
Easy (1747) di Hannah Glasse apparve la prima ricetta
contenente la gelatina che, secondo l'autrice, doveva
essere ottenuta dalle corna dei cervi rossi o dalle ossa
delle zampe dei vitelli. Anni più tardi, nel 1861, anche
il poeta Oliver Wendell Holmes descrisse dei trifle a
base di gelatina.
In sostituzione al tipico Sherry,
il trifle può contenere altri tipi di vini e alcolici fra
cui lo Sherry dolce, il Porto, il Madera o il Punsch.
Le versioni analcoliche del dolce rimpiazzano tali bevande con succhi
di frutta o il Ginger ale. Una variante popolare del dolce
contiene il pan di spagna imbevuto nella gelatina alla frutta.
Esistono inoltre delle varietà prive di frutta e contenenti
cioccolato, caffé o vaniglia.
- In Scozia viene preparato il tipsy laird, che si distingue dal trifle in quanto preparato con il Drambuie o il Whisky.
- Negli Stati Uniti meridionali viene preparata la tipsy cake, un dolce al cucchiaio contenente Brandy.
- La cosiddetta Russian cake o creole trifle di New Orleans è una variante creola del trifle preparata usando pezzi di torta avanzati e rum bianco.
- In Austria viene preparata la punschtorte, un dolce alla frutta ricavato dagli scarti di torte cucinate precedentemente.
- La zuppa inglese, che viene preparata nell'Italia centrale, è un'altra specialità non dissimile dal trifle che viene preparata usando l'Alchermes o il Rosolio.
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