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Panone

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Il Panone è un dolce natalizio tipico della zona di Bologna e in particolare di Molinella (Panone di Molinella De.C.O.). Si tratta di un prodotto da forno ricco di ingredienti, a base di cacao, canditi, cioccolata, uva sultanina. È prodotto tradizionalmente in pani quadrati o rettangolari nel periodo natalizio.
C'è un altro dolce famoso dell'Emilia Romagna famoso nel periodo natalizio quasi alla forma di zuccotto con la variante che all'interno dell'impasto viene messo per l'appunto la zucca.


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Spongata

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La spongata, o spungata, è un dolce tipico del periodo natalizio diffuso in alcune zone delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Massa-Carrara e La Spezia. È un dolce di antiche tradizioni, con molta probabilità di origine ebraica (precisamente portata in Italia da ebrei provenienti dalla Spagna)[3], tanto che la spongata fu inviata in dono al duca Francesco Sforza di Milano nel 1454. I primi luoghi che si contendono la produzione artigianale sono Brescello, Pontremoli, Fivizzano e Sarzana. Famosa è quella di Busseto.
Il nome deriva probabilmente da spongia, spugna, per l'aspetto spugnoso e irregolare della sua superficie.
È una torta con una base di pasta simile alla pasta brisée, riempita con marmellata di mele e pere, frutta candita, pinoli e mandorle, e ricoperta da un secondo strato di sfoglia. Questo strato viene bucherellato fittamente per facilitarne la cottura in forno e infine modellato con uno stampo di legno.


Riconoscimenti di tipicità
La Regione Emilia-Romagna ha ottenuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il riconoscimento dei seguenti prodotti tipici:
  • Spongata di Busseto
  • Spongata di Corniglio
  • Spongata, spunghèda
  • Spongata di Piacenza, spungada, spungheda
  • Spongata di Reggio Emilia
  • Spongata, spunghéda


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Banoffee pie

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La banoffee pie (quache volta italianizzato in torta banoffee) è un dolce inglese a base di banane, panna e toffee (a base di latte condensato bollito o dulce de leche), abbinati a una base di biscotti al burro o ricavata da biscotti al burro sbriciolati.  Alcune versioni della ricetta includono cioccolato, caffè o entrambi gli ingredienti.
Il suo nome, a volte scritto "banoffi", è una parola macedonia che unisce le parole "banana" e "toffee".

Storia
Il credito per l'invenzione della banoffee pie è rivendicato da Nigel Mackenzie e Ian Dowding, rispettivamente proprietario e chef dell'Hungry Monk Restaurant di Jevington, nell'East Sussex. Essi sostengono di aver sviluppato il dessert nel 1971 modificando una ricetta americana inattendibile che si sarebbe dovuta nominare "Blum's Coffee Toffee Pie", contenente del soffice caramello preparato bollendo una lattina di latte condensato non aperta per diverse ore. Dopo aver apportato vari cambiamenti, tra cui l'aggiunta di mele o mandarini, Mackenzie propose l'aggiunta di banane. Dowding in seguito dichiarò che "capimmo subito di aver fatto bene". Mackenzie propose il nome "Banoffi Pie" e il piatto divenne così popolare tra i suoi clienti che i due ristoratori "non poterono toglierlo" dal menù.
La ricetta fu pubblicata in The Deeper Secrets of the Hungry Monk del 1974, e ristampata nel libro di cucina del 1997 In Heaven with The Hungry Monk. Dowding dichiarò che il suo "cucciolo odia la base di briciole biscottate e quell'orribile crema spray". Era inoltre il pudding preferito di Margaret Thatcher.
La ricetta venne in seguito adottata in molti altri ristoranti in tutto il mondo. Nel 1984, un certo numero di supermercati iniziò a venderla facendo credere che fosse una ricetta americana. Ciò spinse Nigel Mackenzie a offrire un premio di 10.000 dollari statunitensi a chiunque avesse potuto smentire la loro pretesa di essere stati gli inventori inglesi del dolce.
"Banoffee" è un lemma che fa parte della lingua inglese e descrive qualsiasi cibo o prodotto che abbia il sapore o l'odore di banana e caramello. Una ricetta per la torta, che contiene una base di biscotti sbriciolati, viene spesso stampata su scatole di latte condensato della Nestlé, sebbene quella ricetta preveda che il contenuto della lattina venga bollito con burro e zucchero aggiuntivi invece che nella lattina chiusa (presumibilmente per motivi di sicurezza).
La banoffee pie sarebbe dovuta essere servita al presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al leader nordcoreano Kim Jong-un durante il loro incontro al vertice del marzo 2019, ma non lo fu quando la riunione terminò bruscamente.


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Subak-hwachae

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Il subak-hwachae (수박 화채) è una varietà di hwachae (un tipico punch coreano) a base di anguria. Questo alimento rinfrescante viene spesso consumato durante l'estate in tutta la Corea.

Preparazione
Per preparare il subak-hwachae bisogna tagliare a metà un'anguria. La polpa del frutto viene quindi rimossa, tagliata a cubetti e privata dei semi. In seguito, ai cubetti di anguria vengono aggiunti pezzetti di altri frutti a piacere, ghiaccio e vari dolcificanti (succo di anguria, zucchero e miele). La bevanda può anche essere diluita con acqua e resa alcolica con l'aggiunta di soju. La scorza dell'anguria che è stata scartata durante la preparazione può essere utilizzata come scodella.


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Gelo di mellone

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Il gelo di mellone (gelu di muluni in siciliano), anche detto gelo d'anguria, è un tipico dolce al cucchiaio siciliano, tradizionalmente preparato a Ferragosto.

Etimologia
L'ingrediente principale è l'anguria e la fuorviante denominazione "gelo di mellone" deriva dall'impropria traduzione del termine "muluni" che in siciliano significa appunto "anguria".

Preparazione
Preparare il succo d'anguria mediante lo schiacciamento della sola polpa in un setaccio, oppure in un passatutto, così da ottenere un poltiglia semi-liquida, priva dei semi.
Versare il succo in una casseruola bassa e larga, poi aggiungendo la frumina a piccole dosi, ben mescolando in modo da non formare grumi, quindi incorporare lo zucchero.
Una volta ottenuto un composto omogeneo, porre la casseruola a fuoco basso e lasciarla per il tempo necessario a sobbollire, sempre mescolando con un cucchiaio di legno, oltre a qualche minuto per restringere e addensare.
Togliere dal fuoco e con un mestolo inserire il composto nello stampo o negli stampini, generalmente di forma tronco-conica, lasciandolo raffreddare e compattare a temperatura ambiente e poi metterli in frigo per almeno un paio d'ore.

Ingredienti
  • Succo d'anguria 1 l
  • Zucchero semolato 100 g (N.B.: la quantità di zucchero varia sensibilmente in rapporto alla dolcezza del frutto)
  • Frumina (amido di grano) 80 g

Varianti
Moltissime sono le diversità nella preparazione del composto che, a seconda della zona o delle tradizioni familiari, possono contemplare l'aggiunta di vari ingredienti, tra i quali chiodi di garofano, cannella, fiori di gelsomino e la granella di cioccolato amaro; quest'ultima per imitare la presenza dei semi d'anguria.


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Torta all'ananas

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La torta all'ananas (in taiwanese, ㄈㄥˋ ㄌㄧˊ ㄙㄨ, traslitterato ông-lâi-so͘, in cinese 鳳梨 酥S, fènglí sūP) è un dolce tradizionale taiwanese a base di burro, farina, uova, zucchero e ananas a fette o in confettura.

Storia
L'ananas era alla base dell'economia di Taiwan durante il periodo coloniale giapponese (1895 - 1945). In questa epoca, gli industriali nipponici importarono in Taiwan una grande varietà di cultivar di ananas e aprirono numerosi impianti di lavorazione. Alla fine degli anni trenta, Taiwan era divenuta il terzo esportatore di ananas nel mondo. Tuttavia, quando l'economia interna dell'isola iniziò a incentrarsi sulla vendita di ananas freschi prodotti domesticamente, le panetterie locali iniziarono a guarnire i loro dolci con questi frutti.
Sebbene la torta all'ananas fosse un alimento di origini storiche consumato durante le cerimonie, la promozione governativa del dolce e il fenomeno della globalizzazione durante il Novecento contribuirono a diffondere la sua notorietà. I dolci all'ananas sono oggi fra i souvenir più venduti a Taiwan. Dal 2005, il governo della città di Taipei tiene un festival culturale annuale per promuovere la crescita dell'industria turistica locale e le vendite della torte all'ananas. Nel 2013, le entrate delle panetterie di torte all'ananas di Taiwan ammontavano a 1,2 miliardi di dollari statunitensi e le vendite di questi dolci alla frutta rafforzarono le economie agricole nelle zone rurali del paese.

Simbolismo
In lingua taiwanese la parola "ananas" (王 梨; ông-lâi) suona simile a una frase che significa "sorgere, prosperare e fiorire" (旺 來; ōng-lâi). Questa frase comunica il desiderio di veder nascere molti figli in una famiglia. Di conseguenza, le torte di ananas vengono spesso donate come regali di fidanzamento o in segno di augurio in un contesto quotidiano.

Varietà
Le pasticcerie specializzate nella vendita di questo dolce hanno inventato diverse variazioni della tipica torta all'ananas. In esse, il ripieno può contenere tuorli d'uovo o frutti secchi come i mirtilli o le fragole. Le panetterie possono anche aggiungere della polpa di melone invernale oltre alla marmellata di ananas: una pratica originariamente praticata per rendere più appetibile l'ananas. Tuttavia, nelle panetterie contemporanee, l'aggiunta di melone invernale nel ripieno viene a volte considerata un indice di bassa qualità del prodotto. L'annuale festival dedicato al dolce all'ananas lancia spesso un concorso in cui varie panetterie competono fra loro per creare torte all'ananas contenenti prodotti insoliti come, ad esempio, riso o tè taiwanese.


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Hummingbird cake

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L'hummingbird cake (traducibile dall'inglese in torta colibrì) è un dolce giamaicano anche divenuta popolare negli Stati Uniti meridionali a partire dalla fine degli anni sessanta. Si tratta di una torta a base di farina, zucchero, sale, olio vegetale, banane mature, ananas, cannella, noci pecan, estratto di vaniglia, uova e lievito. Viene spesso servita con una glassa cremosa al formaggio.

Etimologia
Originariamente conosciuta come doctor bird cake (un riferimento all'uccello indigeno della Giamaica conosciuto come Red-billed Streamertail), l'hummingbird cake prende il nome dal colibrì in quanto si presume che il suo sapore dolce fosse in grado di attirare questi uccelli, che si nutrono esclusivamente di nettare. Secondo un'altra interpretazione, il nome della torta alluderebbe alle sue striature gialle che ricorderebbero quelle del piumaggio dei suddetti volatili.


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Persipan

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Il persipan è un ingrediente dolciario tedesco.

Caratteristiche
Il persipan è simile al marzapane, ma è composto da semi di pesca o albicocca e ha un sapore leggermente amaro. Le albicocche coltivate per la produzione del persipan sono varianti più economiche di quelle in commercio e non sono commestibili. Il persipan contiene sciroppo di glucosio o sorbitolo. Fra gli alimenti contenenti il persipan vi sono i dominostein[3] e il Christstollen.
Il nome dell'alimento è una parola macedonia composta dal latino persicus ("pesca") e pan ("pane").


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Torta degli addobbi

Torta di riso.jpg


La torta degli addobbi (detta più semplicemente torta di riso) è un tipico dolce che appartiene alla tradizione culinaria bolognese. Veniva tradizionalmente preparato durante la "Festa degli addobbi", festa istituita fin dal XVII secolo per il decennale di una parrocchia in cui era uso esporre alle finestre, in segno di festa, dei drappi colorati. In tale occasione le case dei parrocchiani erano aperte alle visite di vicini e conoscenti e agli ospiti si offriva questa torta. Si preparava allora la "torta di riso" che veniva offerta tagliata in piccoli rombi, ciascuno sormontato da uno stuzzicadenti. Negli Addobbi o Corpus Domini "si portava in processione l'immagine del Corpus Domini: questa festa veniva celebrata ogni 10 anni nelle parrocchie in città, mentre in campagna ogni paese veniva diviso in 4 quartieri e ogni quartiere festeggiava una volta ogni 4 anni, a rotazione" (Babette, in "La cucina della Prateria bolognese")


Ricetta

(Depositata alla Camera di Commercio dell'Accademia italiana della cucina di "Bologna dei Bentivoglio" il 14 dicembre 2005)

Ingredienti

  • 1 litro di latte
  • 300 g di riso
  • 100 g di zucchero caramellato
  • 150 g di zucchero vanigliato
  • 4 tuorli d'uovo
  • 2 uova intere
  • 250 g di mandorle
  • 100 g di cedro candito
  • un bicchierino di liquore mandorla amara, cannella, chiodi di garofano
  • buccia grattata di un limone
  • pizzico di sale
  • facoltativo: 4-6 amaretti


Far bollire il latte, aggiungere il riso, la scorza grattata di limone, il pizzico di sale, lo zucchero vanigliato. Far cuocere il riso facendo assorbire quasi completamente il latte. Far raffreddare in una terrina il riso per far assorbire il latte rimasto dalla cottura. Nel frattempo sbattere le uova con lo zucchero caramellato (si può montare a neve l'albume a parte), incorporate le mandorle tritate, il cedro candito tagliato a cerchietti (per chi usa gli amaretti aggiungerli frantumati finemente); amalgamare il tutto con il liquore di mandorle amare. Mettere tutto in uno stampo imburrato e spolverato con pan grattato; l'impasto deve essere di 3-4 cm. Cuocere in forno scaldato a 180° per 20 minuti, poi abbassare a 150° e cuocere per altri 40-45 minuti. Come si forma una crosticina bionda e croccante togliere dal forno, lasciare intiepidire e bagnare con liquore dopo aver fatto dei forellini con uno stecchino. Togliere dalla teglia, tagliare la torta rigorosamente a losanghe e servirla.


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Treccia mochena

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La treccia mochena è un dolce tipico del Trentino.

Descrizione
Si tratta di un dolce simile per aspetto allo strudel, realizzato con pasta sfoglia sagomata a forma di treccia e farcito con crema pasticciera e marmellata di mirtilli.

Cenni storici
A dispetto del nome, la treccia mochena non è un dolce tipico della cucina tradizionale della Val dei Mocheni; è infatti assente dalla memoria popolare, e non compare nei ricettari antichi che ci sono pervenuti; anche gli ingredienti usati non sono, a loro volta, tipici della zona.
Il dolce è stato reinventato, sulla base di una non meglio specificata "antica ricetta locale", dal panificio Osler di Canezza (chiuso nel 2012); nonostante si tratti di un piatto recente, è entrato comunque (non senza resistenze e polemiche) tra quelli caratteristici della Valle.


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