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Life Savers

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Life Savers è un marchio di caramelle e mentine americane a forma di salvagente inventate nel 1912 da Clarence Crane. Si possono considerare come le antagoniste delle caramelle Polo.

Storia
Creazione
Le caramelle Life Savers sono state inventate nel 1912 da Clarence Crane, un produttore di cioccolato del Cleveland, Ohio, che voleva creare un prodotto che non si sciogliesse con il caldo dell'estate. Così ingaggiò un produttore farmaceutico che lo aiutasse a creare una caramella dalla forma piatta e tonda con un buco centrale, diversa da quelle rettangolari famose in tutta Europa. Crane riuscì a creare il buco in mezzo alla caramella grazie a uno strumento usato dai farmacisti per produrre pillole. Il risultato fu una caramella che richiamava l'aspetto classico del salvagente rosso e bianco utilizzato, ad esempio, a bordo delle navi. Il fatto poi che questo modello di salvagente fosse divenuto particolarmente famoso a causa dell'affondamento del Titanic, avvenuto proprio nel 1912, convinse Crane a chiamare le sue caramelle "Life Savers", il termine inglese per "salvagente".

Vendita e successo
Il prodotto originale venne inizialmente commercializzato come mentina per l'alito e non come caramella. La prima confezione originale mostrava un vecchio marinaio che lanciava un salvagente a una ragazza che stava nuotando. Le caramelle Life Savers sono diventate famose anche perché erano confezionate in un involucro in alluminio che le manteneva fresche. L'involucro veniva fabbricato manualmente fino al 1919, quando fu progettata una macchina per automatizzare il processo.
Il successo del marchio arrivò quando il proprietario Noble collaborò con la catena di negozi United Cigar Stores per vendere le Life Savers a 5 centesimi nei loro negozi posizionandole alla cassa e sostituendole ai chiodi di garofano come cura per il cattivo alito.

Cambio di proprietà
Clarence Crane registrò il suo marchio Life Savers come "Crane's Peppermint Life Savers" e vendette i diritti nel 1913, prima che le caramelle diventassero popolari, a Edward Noble e J. Roy Allen di New York per 2,900 dollari.
Noble e Allen formarono la società Mint Prods. Co. per commercializzare la caramella, fornita inizialmente da Crane, che in seguito non trasse mai beneficio dal successo delle Life Savers.
Nel 2000 Kraft Foods ha comprato il marchio Life Savers introducendo nuovi gusti.
Nel 2004 l'azienda di gomme da masticare William Wrigley Jr ha comprato i diritti Life Savers dalla Kraft in un accordo di 1,5 milioni di dollari che comprendeva anche il marchio Altoids.

Produzione
Le Life Savers sono state prodotte in Michigan fino al 2002.
Nel 2002 la produzione è stata spostata in Canada perché il costo dello zucchero lì è più basso.

Gusti
Il gusto originale della caramella era Pep-O-Mint, menta piperita. In seguito sono state aggiunti più di 40 gusti e varietà di sapori e colori.
Nel 1918 è stato introdotto il gusto Wint-O-Green.
Nel 1935 è stata creata per la prima volta la confezione popolare con 5 gusti che conteneva arancia, limone, lime, ananas e ciliegia.
Dal 1920 al 1930 Noble si è concentrato nel creare nuovi gusti alla frutta tra cui fragola, cocco, mandarino e altri ancora. La tecnologia per creare caramelle alla frutta era un po' diversa da quella utilizzata per le caramelle alla menta e il processo per perfezionarle ha richiesto molto tempo e sforzo.
Nel 1921 era in circolazione il gusto di violetta, introvabile al giorno d'oggi.
Nel 1992, quando il marchio apparteneva ancora alla Kraft, è stata introdotta la linea di caramelle gommose Gummi Savers, ma ne è stata iniziata la commercializzazione solo nel 1993, in concomitanza con lo spot pubblicitario programmato per maggio.
Nel 2004 la classica confezione da 5 gusti è stata cambiata, sostituendo i gusti del classico rotolo con i gusti arancia, ciliegia, ananas, lampone e cocomero.
Negli anni seguenti sono stati introdotti i gusti anice, rum, coca-cola e birra e nel 2007 le versione Life Savers senza zucchero.
Nel 2008 sono state introdotte le gomme da masticare anch'esse in diversi gusti.
Nel 2009 sono state aggiunte al marchio le caramelle gommose ricoperte di zucchero.

Confezione
Oltre che nella classica confezione a forma di rotolo contenente 5 gusti differenti, le Life Savers vengono vendute anche in altre confezioni quali sacchetti, pacchetti e scatole.

Valori nutrizionali
Quattro caramelle di una confezione Life Savers al gusto frutta equivalgono a 45 calorie con lo zero percento di grassi, proteine e sodio, 11 grammi di carboidrati e 9 grammi di zucchero.

Cultura di massa
Le caramelle Life Savers sono state sponsor per eventi e manifestazioni e vengono citate anche in film e videogame.
In Horse Feathers - I fratelli Marx al college Thelma Todd cade da una barca e chiede a Groucho Marx di lanciarle un salvagente, in inglese Life Saver. Marx tira fuori un pacchetto di caramelle dalla tasca e gliene lancia una.
In Robin Hood - Un uomo in calzamaglia Latrine salva la vita allo sceriffo di Ruttingham pugnalato da Robin Hood usando una pillola magica (una Life Saver).
Nel Videogame Croc 2 il giocatore può comprare Gummi Savers e usarle per saltare più in alto.

Curiosità
  • Il nome Life Savers deriva dalla particolare forma dei salvagenti bianchi che diventarono obbligatori sulle navi in seguito al disastro del Titanic nel 1912. È probabile che l'inventore abbia attribuito questo nome in seguito alla morte del figlio avvenuta per soffocamento da caramella e per evitare che altri bambini facessero la stessa fine.
  • Lo slogan iniziale recitava For That Stormy Breath e offriva una soluzione per migliorare unalito tempestoso.
  • Lo slogan attuale che si trova sul sito ufficiale recita "A hole lot of fun", che in inglese è un gioco di parole in quanto "a whole lot of fun" significa "un sacco di divertimento" e cambiando la parola "whole" con "hole" si ottiene "un buco di divertimento".
  • L'inventore delle Life Savers, Clarence Crane, era il padre di Harold Hart Crane, famoso poeta statunitense.
  • Il marchio originale delle caramelle Life Savers era Crane's Peppermint Life Savers.
  • Lo zucchero nelle caramelle è stato sostituito con uno zucchero a ridotto contenuto calorico.
  • Nel 1996 venne venduto un gioco di nome Chomp basato sulle caramelle gommose Life Savers.
  • Il primo spot pubblicitario delle caramelle gommose Gummi Savers ritraeva le caramelle che danzavano il conga. In seguito le caramelle furono scelte per sponsorizzare gli MTV Rock and Skate, concerti estivi ed eventi sportivi del 1998, e successivamente per il videogame Croc 2.
  • La pubblicità delle Caramelle gommose è stata creata dalla Pixar e diretta da John Lasseter (Toy Story, A Bug's Life, Toy Story 2, Cars) e ha vinto un Clio Award.





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Johnnycake

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Johnnycake (anche jonnycake, johnny cake, journey cake, shawnee cake e johnny bread), letteralmente: la torta di Johnny è una focaccia di farina di mais preparata sulla costa atlantica del Nord America da Terranova fino in Giamaica.
Probabilmente ha origine dai nativi americani. È ancora mangiata nelle Antille, nella Repubblica Dominicana, alle Bahamas, in Colombia, e alle Bermuda, come negli Stati Uniti. In Australia la johnnycake è fatta con farina di grano e cotta sulle ceneri o fritta in padella.
La johnnycake moderna è tipica della cucina dello stato del New England e spesso viene considerata originaria del Rhode Island. Una johnnycake moderna è una pastella di polenta fritta, che è fatta da farina gialla o bianca mescolata con sale e acqua calda o latte, e talvolta zuccherata. Nel sud degli Stati Uniti è nota come hoecake.





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Granola

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La Granola o Knuspermüsli è una miscela di fiocchi d'avena, miele e frutta secca solitamente consumata durante la colazione. Venne ideata da John Harvey Kellogg, l'inventore dei Cornflakes, nel 1878, tramite la ricottura di fiocchi integrali, come alimento pensato per favorire una corretta alimentazione. Non va confusa con la Granula, un alimento simile composto da granella di farina di frumento integrale, inventata da James Caleb Jackson nel 1863 e considerata la prima miscela di cereali per la prima colazione mai inventata.







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Campanile (dolce)

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Il Campanile (còrso: u campanile ) è un dolce còrso generalmente a forma di corona, fatto di pasta lievitata. Il dolce è tipico della cucina corsa ed è un dolce tradizionale di Pasqua: le uova sode affondate nella pasta, simili a piccole campane all'interno di una torre campanaria, rappresentano la rinnovata fertilità della terra dopo la fine dell'inverno e ricordano la tradizione di sciogliere le campane a Pasqua, dopo averle legate il Venerdì Santo. Il campanile è simile ad alcuni dolci pasquali del sud Italia, come il siciliano u campanaru (che ha lo stesso significato).


Ingredienti


I suoi ingredienti principali sono farina di frumento, lievito, sale, uova, zucchero, uova sode, tuorlo d'uovo, strutto (sdruttu) o olio d'oliva, aquavita e uvette. Le uvette si fanno imbibire nell'aquavita, quindi tutti gli ingredienti tranne le uova sode e il tuorlo sono impastati per formare una pasta. Dopo averla lasciata lievitare, la pasta viene modellata in forma di ciambella, e le uova bollite, bloccate con nastri di pasta, vengono affondate in essa. Il tuorlo d'uovo viene spennellato sulla pasta per renderla dorata, e il dolce viene cotto in forno caldo per 50 minuti.  

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Salsa di mele

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La salsa di mele è un contorno dolce diffuso in diversi paesi europei e nel Nord America.

Caratteristiche
La salsa di mele è un alimento a base di mele dal gusto dolce e speziato. Viene spesso usata per insaporire alimenti salati come l'arrosto di maiale e le verdure. In Germania si consuma con le frittelle di patate, nei Paesi Bassi con le patate fritte mentre negli USA funge da ingrediente per le torte di mele e si consuma con il pane da toast. In Francia, dove viene chiamata compote, viene servita a temperatura ambiente e si consuma con il boudin aux pommes (un sanguinaccio con la salsa di mele). Inoltre, la salsa di mele è una valida sostituta di altri grassi alimentari, come l'olio o il burro, per la cottura degli alimenti. In commercio sono disponibili delle versioni confezionate e a basso costo della salsa di mele. In passato, il contorno veniva preparato per l'inverno in quanto è un alimento che si conserva a lungo.

Preparazione
La salsa di mele si prepara cuocendo delle mele con l'acqua o il sidro di mele. Se vengono usate varietà di mele acide come, ad esempio, la Bramley, la salsa di mele risulterà particolarmente fluida. In seguito vengono aggiunti zucchero, spezie (di solito cannella e pimento), miele o succo di limone a piacere. Le versioni in commercio contengono aromi o dolcificanti.

Varianti
Un alimento simile alla salsa di mele è il burro di mele, inventato in Belgio e nei Paesi Bassi e caratterizzato da una maggiore quantità di sidro (8 litri per 100 chilogrammi).

Proprietà
Essendo ricca di pectina (che può essere aggiunta durante il processo di cottura), la salsa di mele è un rimedio casalingo per combattere la diarrea. Inoltre, la salsa di mele rientra fra gli alimenti della dieta BRAT, ideata per aiutare i bambini che soffrono di diarrea e problemi di stomaco.


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Cupcake

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Un cupcake (letteralmente, in lingua inglese, "torta in tazza"), chiamata anche fairy cake in Inghilterra e patty cake in Australia, è una mini-torta cotta in un pirottino di ceramica, imburrato e infarinato, oppure in uno stampo di carta da forno come quello utilizzato per la preparazione dei muffin.
La ricetta originale, old-fashioned cupcake, prevede una glassatura, detta "frosting" (glassa reale, naspro, ghiaccia, pasta di zucchero o crema al burro), una farcitura (crema) e una decorazione, si può variare dalle più moderne guarnizioni in zucchero colorato o cioccolato plastico alla più classica ciliegia, in questa forma originale corrisponde al tradizionale pasticcino italiano, il "sospiro", di origine meridionale o siciliana.

Storia
L'origine di questo dolce risale al secolo XIX. Prima della invenzione degli appositi stampi, queste tortine venivano cotte in casseruole, tazze, scodelle; da ciò deriverebbe quindi il nome del dolce e potrebbe derivare anche dal fatto che in passato la tazza era il più semplice e comune mezzo nella misurazione degli ingredienti di qualsiasi ricetta.
La ricetta base dei cupcake è simile a qualsiasi altra torta: burro, zucchero, uova e farina. Possono essere pertanto applicate molte varianti alla ricetta base con la differenza che la preparazione di una tortina piccola risulta molto più semplice e veloce. È uno dei dolci serviti più frequentemente nelle celebrazioni di compleanni e di varie festività negli Stati Uniti e ha avuto una grande diffusione anche in Europa, soprattutto grazie a vari programmi televisivi di cucina.


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Cheesecake

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Il cheesecake (in italiano dolce al formaggio) è una torta fredda composta da una base di pasta biscotto su cui poggia un alto strato di crema di formaggio fresco, zuccherato e trattato con altri ingredienti.
La base è solitamente costituita da biscotti sbriciolati e poi reimpastati con l'aggiunta di tuorlo d'uovo o burro, oppure da biscotti inumiditi di caffè, sciroppo o liquore oppure può essere fatta di pan di Spagna o pasta frolla.
I formaggi che si utilizzano per preparare la crema sono formaggi freschi e molto morbidi come la ricotta, il mascarpone, Philadelphia o altri formaggi da spalmare.
La ricetta è spesso arricchita con l'aggiunta di frutta fresca, frutta candita, frutta secca o cioccolato sulla parte superiore della torta.

Storia
Il primo riferimento letterario, secondo Callimaco, è da attribuirsi a Egimio, autore di un testo sull'arte di fare torte al formaggio, il πλακουντοποιικόν σύγγραμμα plakountopoiikón sýngramma. Catone il censore nel De Agri Cultura (del II secolo a.C.) cita la placenta, un dolce realizzato con due dischi di pasta condita con formaggio e miele e aromatizzata con foglie di alloro. Secondo gli storici nel 776 a.C. nell'isola di Delos in Grecia veniva servita agli atleti durante i primi giochi olimpici un dolce a base di formaggio di pecora e miele. La ricetta si ritrova anche nell'antica Roma.

Stili
Il dolce al formaggio può essere principalmente di due tipi: cotto e crudo. Ne esistono diverse varianti, realizzate nelle differenti nazioni in cui la torta è diffusa. È un dolce tipico della Gran Bretagna.

Stile anglosassone
Stile inglese, irlandese, australiano e neozelandese
In Irlanda, Australia e Nuova Zelanda, la torta al formaggio è tipicamente preparata con una base di biscotti sbriciolati e burro, sormontata da un composto di frutta. Il ripieno comune è una miscela di crema di formaggio, zucchero e panna, non cotto. Si può anche trovare caffè, tè, cioccolato, Irish Cream, cioccolato bianco e anche marshmallow. Il cheesecake irlandese può anche contenere un mix di panna e Baileys tra gli strati. In Nuova Zelanda i Māori chiamano questa torta "Purini keke o te tīhi" (letteralmente "dessert alla torta di formaggio") e la base è ottenuta con i biscotti neozelandesi "afghan cookies" sbriciolati.

Stile statunitense e canadese
Gli Stati Uniti e il Canada possiedono molte varianti locali del cheesecake:
  • Il New York cheesecake è un tipo di torta che si basa su creme ottenute dalla crema di latte, uova e tuorli che conferiscono alla stessa una speciale consistenza liscia. Questo si cuoce in una speciale tortiera alta 13–15 cm. Alcune ricette consigliano di usare ricotta e limone per una  consistenza e un sapore diverso, oppure di aggiungere un filo di cioccolato e fragole oppure frutti di bosco che costituiscono una variante della salsa alla ricetta di base.
  • Il cheseecake alla panna acida è una variante della ricetta tradizionale che utilizza la panna acida invece della panna. Questa variante rende il cheesecake più resistente al gelo ed è il metodo con cui sono fatte anche le torte gelato.
  • Cheesecake Pennsylvania Dutch è uno stile che comporta l'utilizzo di un tipo di formaggio leggermente piccante, formato dalla ricotta e dall'acqua, e chiamato anche formaggio contadino.
  • Il Philadelphia cheesecake è notevolmente più saporito del dolce al formaggio allo stile di New York.
  • Il Farmer's cheesecake è l'applicazione contemporanea dell'uso tradizionale di cottura per conservare il formaggio fresco, spesso viene cotto al forno con frutta fresca come una normale torta.
  • Cheesecake Paese è una variante che comporta l'uso del latticello per ottenere una consistenza compatta, limitando il pH (acidità in aumento) per aumentare la durata di conservazione.
  • I dolci di formaggio senza lattosio sono una tipologia di varianti che possono essere preparate sia con crema di formaggio senza lattosio o come imitazione usando ricette vegane che uniscono creme non casearie con altri ingredienti privi di lattosio.
  • La torta di burro Gui è una variante di St.Louis che ha uno strato di pan di Spagna regolare con il cheesecake.
  • Il Californian Cheesecake è un tortino tipico della California. Viene aromatizzato con la "vanilla bean paste".

Stile dell'Europa meridionale
Stile italiano
  • Nella cucina dell'antica Roma si preparava una torta ripiena di miele e ricotta. Alcune ricette richiedono anche foglie di alloro che potrebbe essere stato usato come conservante.
  • I cheesecake italiani sono solitamente guarniti con ricotta o mascarpone, zucchero, vaniglia e, talvolta, orzo in fiocchi e frutta candita.
  • Un altro cheesecake italiano è la torta alla robiola (chiamata anche robiolina), torta tipica della provincia di Pavia.
  • Il cheesecake italianizzato (chiamato "classico" dai romagnoli) è tipico della provincia di Bologna e della provincia di Ravenna.
  • La torta laurina di ricotta è una crostata chiusa con un ripieno al cioccolato fondente, ricotta, panna da cucina e rum, tipica del Lazio.
  • La pastiera napoletana preparata con la ricotta si può considerare un cheesecake classico della regione Campania. Un altro cheesecake molto famoso in Campania è il cheesecake alla bufala d'orzo, fatto con il formaggio di bufala e aromatizzato all'orzo.
  • La mozzarellacake è un cheesecake dolce fatto con mozzarella di bufala presentato dalla chef Rosanna Marziale nel suo libro "Evviva la mozzarella - Proposte gourmand con la Bufala campana".
  • Lo sfogghiu, o sfoglio, è una specialità di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo e viene realizzato con pasta frolla ripiena di tuma, zucchero, cioccolata e cannella.
  • Anche la cassata siciliana si può considerare una sorta di cheesecake italiano essendo ripiena prevalentemente di ricotta di pecora.

Stile francese
  • I cheesecake francesi sono molto leggeri e sono in genere solo 3–5 cm di altezza. Questa varietà possiede una leggerezza e un sapore unico da attribuire al formaggio Neufchâtel.

Stile greco
  • Il cheesecake greco comporta l'utilizzo di formaggio mizithra e si chiama tiropita (nella versione salata) e mizithropita (nella versione dolce). Principalmente consiste in una miscela di strati di burro con una crema di formaggio. In altre varianti si utilizza invece la pasta sfoglia. La tiropita, non dolce ma salata, viene servita come antipasto o come secondo piatto leggero.

Stile maltese
  • Kejk bil-ġobon (torta al formaggio) di Malta. Si tratta di una torta al formaggio con salsa al caramello salato. La base è fatta con tipici biscotti maltesi sbriciolati (Figolla e Biskuttini tar-raħal) e farina di mandorle. La crema invece è fatta con ricotta, formaggio spalmabile (secondo  la tradizione inglese), zucchero di canna, uova, golden syrup, sale marino e vaniglia. Per la salsa al caramello: panna liquida, burro, zucchero di canna e sale.

Stile scandinavo
Stile svedese
  • La torta di formaggio svedese, o ostkaka, ha uno stile molto diverso rispetto alle cheesecaketradizionali: non è stratificata ed è tradizionalmente prodotta con l'aggiunta di caglio al latte, che viene poi cotto in un forno e servito caldo. Poiché il processo di coagulazione del latte è complesso, ricette alternative destinate alla cottura domestica suggeriscono di usare la ricotta come base per simulare la consistenza del dolce. La cheesecake svedese è tradizionalmente accompagnata con marmellata e panna o gelato.

Stile islandese
  • Il Reykjavíkurostakaka (Cheesecake di Reykjavík) si prepara utilizzando lo skyr, un formaggio morbido a base di latte acido. La stessa torta con l'aggiunta di cioccolato diventa il Sukkulaðiostakaka (Cheesecake al cioccolato) e con l'aggiunta del caffè diventa ilKaffiostakaka (Cheesecake al caffè).

Stile finlandese
  • Il Juustokakku ilman liivatetta (Cheesecake senza gelatina) è il cheesecake tipico della Finlandia, conosciuto e diffuso soprattutto nelle zone di Helsinki, servito con una confettura di more e frutti rossi.

Stile dell'Europa centrale
Stile tedesco
  • Il Käsekuchen prevede l'utilizzo di formaggio quark e la base di pasta frolla. NellaKäsesahnetorte (torta alla crema di formaggio) si aggiunge la crema e non viene cotta.
Stile nederlandese e belga
  • Nei Paesi Bassi ed in Belgio viene preparato con cioccolato fuso. Il cheesecake belga comprende anche una base di speculaas, biscotti tradizionali (chiamato Cheesecake met speculaas bodem).

Stile dell'Europa orientale
Stile polacco
  • La sernik (torta di formaggio) polacca, uno dei dolci più popolari della Polonia, è composta principalmente da twaróg, un tipo di formaggio fresco, al quale spesso viene aggiunta dell'uva sultanina (in polacco rodzynki).
Stile ungherese
  • La Sajttorta (torta di formaggio) ungherese, è uno dei dolci più diffusi di Budapest, si ottiene mescolando del muesli alla base, per la crema invece sii utilizza formaggio morbido ungherese, panna da cucina e miele ungherese.

Stile rumeno e bulgaro
  • La prăjitură cu brânză (torta al formaggio) rumena, è un dolce molto popolare nella moderna Romania: la base si ottiene da una miscela di cuscus bollito, burro fuso, miele di castagno, nocciole tritate; la farcia al formaggio si ottiene con un formaggio di latte vaccino, crema pasticcera e panna montata; la copertura invece si fa con una crema di castagne bollite.
  • In Bulgaria nelle cheesecake si usa la crema di formaggio. Spesso le arachidi vengono aggiunti alla miscela.
Stile georgiano
  • Torti Qvelit' (ტორტი ყველით, Torta al formaggio) della Georgia. La base è formata da burro, uova di oca, zucchero e farina. La farcia invece è formata da latte di capra o di pecora, formaggio Akhladamogvanili (ახლადამოყვანილი), zucchero di canna e panna per dolci.

Stile armeno
  • Vegan Shorrakarkandak (շոռակարկանդակ, torta al formaggio) dell'Armenia, chiamata anche Tofucake of Yerevan. La torta in stile armeno è figlia della globalizzazione e della moda vegana, infatti, questa torta è diffusa solo ed esclusivamente tra l'élite armena della capitale.

Stile dell'America centrale e meridionale
  • La torta di formaggio brasiliana e argentina di solito è sormontata da uno strato di marmellata.

Stile asiatico
Le torte di formaggio asiatiche includono matcha (polvere di tè verde giapponese), latte e mango, sono di norma più delicate di sapore, e sono talvolta leggere e spugnose. Rispetto ai suoi omologhi, è anche notevolmente meno dolce.

Stile giapponese
La cheesecake giapponese è realizzata con amido di mais e uova.

Stile nepalese
  • Panira madhye keka è la torta al formaggio tipica del Nepal, chiamata dagli americani "Nepalese Layered Cheesecake", è una cheesecake formata da tre strati: cioccolato bianco, cioccolato al latte e cioccolato fondente, tutti fatti con ricotta di pecora.

Stile vietnamita
  • Bánh pho mát. Chiamata anche Cheesecake Việt Nam, “Bánh pho mát” significa “torta al formaggio”. 

Stile mongolo
  • Byaslagtai (Бяслагтай) è la torta al formaggio tipica della Mongolia. Questa torta è fatta con il formaggio di yak e con lo zenzero.

Stile africano
Stile sudafricano
  • La Rose Cheesecake è una torta al formaggio tipica del Sudafrica, è chiamata anche Kaaskoek (in lingua Afrikaans). Si ottiene con lo sciroppo di rose.
Stile somalo
  • La Doolshaha formaajaha è una torta al formaggio della Somalia. Ha una struttura diversa dalle classiche cheesecake che si trovano in giro per il mondo, infatti la crema e la base sono mescolate insieme: formaggio fresco, zucchero di canna, burro, sale, olio di oliva, acqua, cuscus bollito, latte di capra o pecora, farina e uova. La torta viene cotta in forno e poi divisa in piccoli rombi e servita.

Esperanto e cheesecake
La Fromaĝkuko è la torta simbolo degli esperantisti; infatti la cheesecake è uno dei dolci più comuni al mondo, la si trova in ogni cultura: un dolce comune per una lingua comune. La base classica della Fromaĝkuko è fatta con i Wafels al cacao.

Usi culinari e difficoltà
Quasi tutte le cheesecake moderne negli Stati Uniti prevedono l'uso di crema di formaggio; in Italia invece viene adoperata la ricotta, mentre in Germania e Polonia si usa il formaggio Quark. In generale le cheesecake sono spesso cotte in tortiere.
Il tipo di formaggio utilizzato influenza non solo la consistenza e il gusto della torta, ma anche la capacità di integrare alcuni sapori dei componenti. Quando la crema è troppo liquida, la struttura della torta regge con difficoltà, un modo efficace per aggirare il problema è quello di utilizzare la gelatina oppure l'amido di mais.
La variante della cheesecake con la ricotta di cottura presenta un problema molto diffuso: la tendenza della crema a rompersi una volta raffreddatasi la torta. Ciò è dovuto alla coagulazione delle uova sbattute nella crema. Ci sono vari metodi per evitare questo problema: uno è quello di cuocere la torta in acqua calda per garantire anche il riscaldamento; un secondo include la miscelazione di un po' d'amido di mais nella crema. Un altro metodo consiglia la cottura della cheesecake a una temperatura inferiore e lento raffreddamento in forno, spento, con la porta socchiusa. Se questi metodi non riescono a garantire la compattezza della torta, una pratica comune è quella di coprire la parte superiore della cheesecake con condimenti come la frutta, panna montata, o briciole di biscotto.
Un altro problema comune della cheesecake, in particolare della variante che comporta l'utilizzo della ricotta al forno, è che la base di biscotto diventa troppo morbida. Per fronteggiare il problema, si sostituiscono un quarto dei biscotti sbriciolati con uva e noci.



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Butterfinger

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Le Butterfinger sono delle barrette al cioccolato e burro di arachidi distribuite dalla Nestlè. Sono uno dei marchi di barrette più famose in Nord America.


Storia

Nel 1923 l'inventore Drew Seibold di Florence, Wisconsin, creò la prima barretta Butterfinger, una lunga barretta con uno ripieno croccante di burro d'arachidi ricoperto di cioccolato.
La barretta venne commercializzata dall'azienda Curtiss Candy Company di Chicago che per darle un nome indisse un concorso pubblico. Per il nome è stato scelto un termine slang che descrive una persona goffa, termine usato soprattutto in ambito sportivo per un atleta a cui spesso casca la palla.


La ricetta

Secondo una leggenda la ricetta originale della barretta Butterfinger è andata perduta quando la Nabisco ha comprato la Curtiss Candy Company nel 1981. Nabisco sviluppò ricette simili per mantenere alte le vendite e il consenso del pubblico riscuotendo ugualmente successo.
Alcuni fan del marchio hanno creato le loro ricette di dolci, gelati, biscotti, brownies, con lo stesso gusto della barretta.


Cambio di proprietà

Fino al 1981 il marchio Butterfinger è rimasto di proprietà dell'azienda originale Curtiss Candy Company.
Nel 1981 la Nabisco, National Biscuit Company, inventrice dei biscotti "Oreo", acquistò l'azienda Curtiss Candy e così anche il marchio Butterfinger.
Nel 1990 la Nestlè ha comprato il marchio Butterfinger e lo possiede tutt'oggi.


Strategie di marketing

Per pubblicizzare la barretta Butterfinger per la prima volta, la Curtiss Candy Company utilizzò una strategia di marketing che consisteva nel lanciare barrette gratis da un aeroplano sopra diverse città degli Stati Uniti. La barretta Butterfinger divenne così uno dei prodotti principali dell'azienda assieme alle famose barrette Baby Ruth.
Dal 1990 al 2001 alcuni personaggi del cartone animato I Simpson sono apparsi in più di 150 réclame del prodotto. Ogni pubblicità terminava con Bart Simpson che recitava una delle seguenti frasi ad effetto:
  • "Nobody better lay a finger on my Butterfinger!";
  • "Bite my Butterfinger!";
  • "Nothin' like a Butterfinger!".
Alcune di queste pubblicità sono state pubblicate insieme ai DVD de I Simpson.
Il primo aprile 2008 la Nestlè ha ideato una strategia di marketing giocando un pesce d'aprile ai suoi clienti, annunciando che, a causa di riscontri negativi con il pubblico, il nome Butterfinger sarebbe stato ritirato e sostituito con il nome The Finger. Per reggere il gioco quel giorno è stato creato un falso sito, sono state trasmesse immagini della nuova confezione, e distribuite barrette gratuite nel negozio 7-Eleven a 200.000 persone. Successivamente l'azienda ha rivelato lo scherzo e il falso sito è stato animato in modo da rimandare al sito ufficiale.
Nel 2009 la Nestlè ha mandato in onda una pubblicità della barretta Butterfinger che richiamava la vecchia rèclame con Bart Simpson.
Nel 2011 è stato prodotto il film horror Butterfinger the 13th per promuovere la barretta.
Negli ultimi anni negli Stati Uniti sono state distribuite barrette Butterfinger con scritte in lingua inglese e spagnola sulla confezione per attirare un pubblico più ampio.
Gli slogan attuali sono:
  • "Follow the Finger"
  • "Break out of the ordinary!"
Caratteristiche
Le barrette Butterfinger contengono un ripieno di burro d'arachidi color arancio di consistenza friabile e croccante ricoperto di cioccolato al latte.
Le altre varietà della barretta hanno caratteristiche simili.


Varietà
La classica barretta sottile è quella più conosciuta ma ci sono altre versioni di Butterfinger. A partire dal 1990 la Nestlè iniziò ad aggiungere elementi sempre nuovi alle barrette per migliorare il gusto del burro di arachidi.
I prodotti Butterfnger comprendono oggi oltre la classica barretta iniziale in diversi formati, la barretta Butterfinger con wafer all'interno in versione piccola e grande, le praline Butterfinger, i biscotti e il gelato Butterfinger dello stesso gusto della barretta.
Nel 2009 è stata pubblicata un'edizione limitata chiamata "Butterfinger Buzz" contenente in ciascuna barretta 80 milligrammi di caffeina, una quantità pari a quella contenuta nella maggior parte delle bibite con la caffeina.
Durante le festività vengono vendute barrette di forma diversa che richiamano la ricorrenza festeggiata.



Valori Nutrizionali

Una barretta contiene:
  • 6 grammi di grassi saturi
  • 135 grammi di sodio
  • 29 grammi di zucchero
  • 270 calorie, 100 delle quali dal contenuto di grassi.

Curiosità
  • Lo slogan originale della barretta è "Nobody better lay a finger on my Butterfinger", in italiano meglio che nessuno tocchi il mio Butterfinger;
  • Uno dei lati negativi delle barrette Butterfinger è che il burro di arachidi rimane impastato tra i denti;
  • La pagina ufficiale di Butterfinger su Facebook conta oltre 520.000 fan;
  • La barretta Butterfinger fu anche pubblicizzata nel fim Baby Take a Bow, con Shirley Temple;
  • Nel gennaio del 2002, per scherzare sul prodotto, in una scena dell'episodio de I Simpsonintitolato Dolce e amara Marge compare una barretta Butterfinger impossibile da bruciare, e il Commissario Winchester esclama "Persino il fuoco non la vuole."






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Torrone di Jijona

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Il torrone di Jijona è un torrone tipico della provincia di Alicante, in particolare della città di Jijona, composto da mandorle tritate e miele.
Esiste un organismo, chiamato Consejo Regulador de Jijona y Turrón de Alicante, che è incaricato di verificare che vengano soddisfatti tutti i requisiti perché il torrone possa essere considerato prodotto IGP (indicazione geografica protetta).
Si consuma in tutti i periodi dell'anno, ma è particolarmente diffuso durante l'epoca natalizia in tutta la nazione spagnola.


Caratteristiche

Le mandorle sono il suo ingrediente principale (anche se in proporzioni minori rispetto al torrone di Alicante).
Si ottiene a partire da una miscela di mandorle tostate mescolate con albume d'uovo e miele. Questa miscela viene tritata in mulini speciali fino a diventare una massa fluida uniforme; questa massa viene cucinata nuovamente in pentole chiamate "boixets". Mediante il movimento del "boix" si ottiene una miscela omogenea e si finisce versandola in alcuni stampi. Si lascia raffreddare fino ad ottenere il torrone ultimato (sono necessarie almeno 24 ore perché le mandorle liberino il loro olio).




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