Nel silenzio ovattato di una cucina di montagna, mentre fuori la
neve avvolge i tetti e l’aria profuma di legna bruciata, c’è un
dolce che riesce a racchiudere in sé il calore dell’ospitalità e
la memoria di viaggi lontani: lo strudel di mele. Non è
soltanto un classico della tradizione trentina: è un racconto
avvolto in un rotolo di pasta sottile, un’eco antica che attraversa
secoli e imperi.
Lo strudel è il dessert delle Alpi, ma le sue
origini affondano nella storia gastronomica dell’Impero Ottomano.
Una storia che parla di migrazioni, contaminazioni e adattamenti
locali. Ripieno di mele, uvetta, pinoli e profumato di cannella, lo
strudel è diventato nel tempo uno dei dolci più amati del Nord
Italia, perfetto da gustare caldo, accompagnato da una pallina di
gelato alla vaniglia o da una leggera crema inglese.
Contrariamente a quanto si pensa, lo strudel di mele non è nato tra i pascoli alpini del Tirolo, ma ha radici lontane nella pasticceria turca. La sua antenata diretta è la baklava, un dolce composto da sottili strati di pasta fillo farciti con frutta secca e miele. Fu durante l’espansione ottomana nei Balcani che questa preparazione cominciò a trasformarsi: arrivando fino all’Ungheria, divenne rétes, un rotolo dolce con vari ripieni.
Nel Settecento, con l’avanzare dell’Impero Asburgico, la ricetta attraversò le Alpi, trovando nella zona del Tirolo un terreno fertile per nuove interpretazioni. Le mele, abbondanti in Trentino-Alto Adige, sostituirono parte della frutta secca, e nacque così il Apfelstrudel, presto diventato emblema dolciario della regione.
Da allora, lo strudel è diventato parte integrante della tradizione mitteleuropea, celebrato per la sua capacità di unire ingredienti semplici e di stagione in un equilibrio perfetto di sapori e consistenze.
RICETTA TRADIZIONALE DELLO STRUDEL DI MELE
Dosi per 6–8 persone
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di riposo dell’impasto: 30 minuti
Tempo di cottura: 40–45 minuti
Tempo totale: circa 1 ora e 45 minuti
Ingredienti per la pasta:
250 g di farina 00
1 uovo
1 pizzico di sale
2 cucchiai di olio di semi
100 ml di acqua tiepida
Ingredienti per il ripieno:
700 g di mele renette o golden
80 g di zucchero
60 g di uvetta sultanina
50 g di pinoli
1 cucchiaino di cannella in polvere
Scorza grattugiata di 1 limone
2 cucchiai di pangrattato
30 g di burro fuso
Zucchero a velo per decorare
PREPARAZIONE
Impasto della sfoglia
In una ciotola, setaccia la farina con un pizzico di sale. Aggiungi l’uovo, l’olio e l’acqua tiepida poco alla volta. Lavora l’impasto fino a ottenere una consistenza liscia ed elastica. Forma una palla, coprila con pellicola alimentare e lasciala riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente.Preparare il ripieno
Mentre l’impasto riposa, sbuccia le mele e tagliale a fettine sottili. Mettile in una ciotola con lo zucchero, la cannella, l’uvetta ammollata e strizzata, i pinoli, la scorza di limone e mescola bene. Lascia insaporire.Stendere la pasta
Su un canovaccio infarinato, stendi la pasta il più sottile possibile, fino a ottenere un rettangolo grande e quasi trasparente. Spennella la superficie con il burro fuso e cospargi con il pangrattato: questo servirà ad assorbire i liquidi rilasciati dalle mele in cottura.Farcitura e arrotolamento
Distribuisci uniformemente il ripieno sulla sfoglia, lasciando libero un bordo di circa 3 cm. Aiutandoti con il canovaccio, arrotola delicatamente la pasta su sé stessa, chiudendo bene i bordi laterali.Cottura
Trasferisci lo strudel su una teglia rivestita di carta forno, spennella con altro burro fuso e cuoci in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 40–45 minuti, finché la superficie non sarà dorata e croccante.Servizio
Una volta freddo, spolvera lo strudel con zucchero a velo. È delizioso servito tiepido, accompagnato da panna montata, gelato alla vaniglia o una crema leggera alla vaniglia.
Lo strudel di mele esprime tutto il meglio se accompagnato da un
calice di Moscato Giallo Trentino o di Gewürztraminer
Altoatesino: vini aromatici, leggermente dolci, capaci di
esaltare i sentori di frutta, spezie e burro.
Chi preferisce una
bevanda calda, può scegliere un tè nero con note di vaniglia o
cannella, oppure una tisana alla mela e rosa canina, che richiama i
profumi del ripieno senza sovrastarli.
Lo strudel di mele è molto più di un dolce casalingo: è un pezzo di storia europea che ancora oggi parla di incontri tra culture, adattamenti del gusto e rispetto per la stagionalità. Il suo impasto sottile, quasi invisibile, lascia spazio alla pienezza del ripieno, rendendolo un dolce umile e generoso al tempo stesso.
Prepararlo in casa significa non solo portare in tavola un dessert dal profumo inconfondibile, ma anche continuare a tramandare una tradizione che unisce Istanbul, Vienna e Trento sotto un unico involucro di pasta tirata a mano. Un dolce che sa scaldare l’anima e che, con la sua storia antica, non smette mai di raccontare.
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