I savoiardi, che prendono il
nome dalla regione originaria della Savoia, sono biscotti dolci e
leggeri dalla consistenza molto friabile e spugnosa. La forma, un
cilindro schiacciato con gli spigoli smussati, ricorda un grosso dito
e per questa ragione in inglese vengono chiamati lady fingers,
cioè dita di dama, mentre in Francia vengono chiamati biscuit à
la cuillère, cioè biscotto a [forma di] cucchiaio.
I savoiardi sono uno degli ingredienti
principali per il tiramisù, e nella tradizione culinaria napoletana,
durante il periodo di carnevale, si intingono nel sanguinaccio.
A livello industriale i savoiardi
vengono oggi prodotti in gran parte nella provincia di Verona.
Storia
La loro origine è incerta, alcune
fonti li fanno risalire al tardo XV secolo, quando furono creati
presso la corte dei duchi di Savoia in omaggio ad una visita del re
di Francia.
I savoiardi in Italia
In Molise sono conosciuti come
prestofatti e sono attestati dalla Regione come prodotto
agroalimentare tradizionale.
I savoiardi sono conosciuti in tutte le
regioni italiane che hanno subito l'influenza dei Savoia. Per tale
motivo sono diffusissimi in Sardegna, dove venivano prodotti in
passato nelle famiglie, con il nome anche di "pistoccus de
caffè", e dove tuttora fanno parte della tradizione dolciaria
artigianale. Sono diffusi anche in Sicilia, che ebbe un re sabaudo
nel Settecento, dove la ricetta è stata reinterpretata dalla
tradizione pasticcera isolana, in particolare a Caltanissetta dove
vengono chiamati raffiolini e sono venduti insieme alla carta da
forno.
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