La pagnotta pasquale è uno dei dolci più rappresentativi della tradizione romagnola, simbolo della festa di Pasqua e testimone di antichi rituali domestici legati alla cucina contadina. Realizzata con un impasto ricco e lievitato, arricchito da uova, strutto, zucchero, scorza di limone e uvetta, questa pagnotta dalla forma a cupola unisce morbidezza, aromaticità e sapore autentico, rendendola protagonista dei pranzi e delle colazioni pasquali.
Diffusa principalmente nelle province di Cesena, Mercato Saraceno e Sarsina, la pagnotta pasquale è riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T.) e continua a essere preparata secondo ricette tramandate di generazione in generazione. Oltre al suo ruolo gastronomico, il dolce conserva un forte valore simbolico: rappresenta la rinascita e la convivialità della Pasqua, accompagnando le famiglie nei momenti di festa e nelle tradizioni religiose locali.
La pagnotta pasquale affonda le sue radici nella cultura contadina romagnola, dove la produzione di dolci festivi era strettamente legata ai cicli agricoli e alle celebrazioni religiose. La lievitazione lenta e naturale, spesso favorita dal calore dello “scaldaletto” collocato sotto le lenzuola, riflette il rapporto antico tra cibo e ambiente domestico, dove ogni gesto culinario aveva un valore rituale.
Tradizionalmente, la pagnotta veniva consumata la mattina di Pasqua insieme all’uovo benedetto e proseguiva nei giorni successivi, rappresentando un dolce da condividere con parenti e amici. Questa usanza sottolinea il ruolo della pagnotta come dolce di festa, simbolo di abbondanza e prosperità, e la sua presenza sulle tavole pasquali è un legame tra presente e memoria storica.
La pagnotta pasquale si distingue dalle altre preparazioni dolciarie della regione, come la panina dolce o pepata, la panina gialla e la panina unta, per dimensioni maggiori, aromi più ricchi e un procedimento di lievitazione più complesso. La Sagra della pagnotta, che si tiene ogni anno a Sarsina nelle due domeniche precedenti la Pasqua, testimonia la vitalità di questa tradizione e il suo valore culturale.
La pagnotta pasquale si caratterizza per l’impasto soffice, lievitato e aromatico. Gli ingredienti principali includono:
Farina di grano: base dell’impasto, conferisce struttura e morbidezza.
Pasta da pane già lievitata: per favorire una lievitazione più ricca e uniforme.
Uova: arricchiscono l’impasto di sapore e colore, garantendo una doratura naturale.
Strutto: elemento tradizionale che rende la pagnotta più friabile e aromatica.
Zucchero: dolcifica e contribuisce alla doratura superficiale.
Scorza di limone grattugiata: aromatizza con delicatezza.
Liquore all’anice: dona una nota distintiva e caratteristica al dolce.
Lievito di birra: essenziale per la corretta lievitazione.
Uvetta: aggiunta tradizionale per conferire dolcezza e contrasto di consistenze.
Il risultato è un dolce voluminoso, dalla forma a cupola, con una crosticina dorata e croccante e un interno morbido, profumato e leggermente umido, che si mantiene soffice per diversi giorni se conservato correttamente.
La preparazione richiede tempi lunghi e attenzione alla lievitazione, che è alla base della morbidezza finale della pagnotta.
Procedimento passo passo:
Impasto iniziale: In una ciotola capiente, unire la farina con la pasta da pane già lievitata. Aggiungere uova, zucchero, strutto, scorza di limone, liquore all’anice e lievito di birra. Impastare fino a ottenere un composto omogeneo e morbido.
Prima lievitazione: Lasciare lievitare l’impasto in un ambiente caldo per diverse ore, fino al raddoppio del volume. In passato, questo veniva favorito posizionando il contenitore sotto lo scaldaletto (preparato con braci).
Formatura: Dare all’impasto la forma a pagnotta o a cupola.
Decorazione superficiale: Spennellare con uova sbattute e incidere un taglio semplice o a croce sulla sommità per favorire la cottura uniforme.
Cottura: Cuocere in forno preriscaldato fino a ottenere una doratura uniforme della superficie, tipicamente per tempi variabili a seconda della grandezza della pagnotta.
Raffreddamento e conservazione: Lasciare raffreddare completamente prima del consumo. La pagnotta si conserva bene per diversi giorni in un luogo asciutto o in contenitori chiusi.
Ricetta Tradizionale della Pagnotta Pasquale
Ingredienti per una pagnotta di circa 1 kg:
500 g di farina di grano
100 g di pasta da pane già lievitata
150 g di zucchero
80 g di strutto
3 uova intere
Scorza grattugiata di 1 limone
2 cucchiai di liquore all’anice
10 g di lievito di birra
80 g di uvetta
Procedimento:
Mescolare la farina con la pasta da pane e il lievito sciolto in poca acqua tiepida.
Aggiungere zucchero, strutto, uova, scorza di limone e liquore. Impastare fino a ottenere un composto elastico.
Unire l’uvetta e incorporarla bene all’impasto.
Lasciare lievitare in luogo caldo fino al raddoppio.
Dare forma a pagnotta, spennellare con uova sbattute e incidere la superficie.
Cuocere in forno preriscaldato fino a doratura completa.
Far raffreddare prima di servire o conservare.
La pagnotta pasquale, grazie alla sua dolcezza e aromaticità, si abbina bene a diverse bevande e pietanze:
Bevande calde: caffè, tè o latte per colazioni e merende pasquali.
Vini dolci: Moscato, Vin Santo o passiti, che ne esaltano gli aromi di limone e anice.
Formaggi delicati: ottima con formaggi freschi come ricotta o caprini morbidi.
Frutta secca e confetture: noci, mandorle e marmellate possono accompagnare fette di pagnotta per dessert o buffet.
La pagnotta pasquale è un simbolo della tradizione gastronomica romagnola, un dolce che combina sapori, aromi e tecniche di lievitazione antiche, capaci di trasformare ingredienti semplici in una preparazione festiva e conviviale. La sua presenza sulle tavole pasquali non è solo un piacere per il palato, ma anche un richiamo alla memoria storica e culturale della regione, testimoniando l’abilità artigianale e il rispetto per le ricette tradizionali.
Ogni boccone racconta la storia della Pasqua in Romagna, tra lievitazioni lente, profumi di limone e anice e la dolcezza dell’uvetta che rende la pagnotta un dolce celebrativo capace di unire passato e presente. La sua preparazione, pur semplice nei passaggi, richiede pazienza e attenzione, ma ripaga con un risultato che porta sulla tavola non solo gusto, ma anche storia e tradizione.






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