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Mizu shingen mochi

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Il mizu shingen mochi (水信玄餅), noto anche come goccia di pioggia dolce o torta d'acqua, è un dessert giapponese gelatinoso a base di acqua e agar. Tale alimento si caratterizza per la sua colorazione trasparente che lo rende simile a una goccia d'acqua e per la sua quasi totale assenza di calorie.

Storia
Il mizu shingen mochi fu concepito nel 2013 e lanciato l'anno seguente dall'azienda alimentare Kinseiken Seika con sede nella Prefettura di Yamanashi, vicino a Tokyo, con l'intenzione di creare un dolce gelatinoso a base di acqua. Il nome del dolce è composto dalle parole mizu (), che significa "acqua", e shingen mochi, che indica una tortina di riso morbida prodotta dalla stessa Kinseiken. Nel 2014, il dolce divenne un fenomeno di Internet e diversi individui viaggiarono in Giappone per assaggiarlo. Il mizu shingen mochi guadagnò attenzione internazionale anche grazie allo chef di New York Darren Wong che, dopo averlo rinominato "torta goccia di pioggia" (raindrop cake), lo presentò al mercato di Smorgasburg, presso Williamsburg, a Brooklyn, durante il mese di aprile del 2016. Nello stesso periodo, vari siti web di informazione e vari programmi televisivi, fra cui The Today Show, BuzzFeed e ABC News dedicarono servizi e articoli all'insolito budino.

Caratteristiche e preparazione
Il mizu shingen mochi è composto da acqua minerale (originariamente proveniente dal Monte Kaikoma, nelle Alpi giapponesi) e agar. L'alimento ha una consistenza gelatinosa, è poco saporito, si scioglie rapidamente in bocca, ed è pressoché privo di calorie. Alcuni lo ritengono una valida alternativa vegetariana e vegana alla gelatina animale con le alghe.
Per preparare il mizu shingen mochi bisogna creare un composto di acqua e agar che, dopo essere stato riscaldato e modellato a piacere, viene lasciato raffreddare. Il dessert va consumato entro venti/trenta minuti per evitare che si sciolga od evapori. Il dolce può essere condito con il kuromitsu, uno sciroppo simile alla melassa, o la farina di soia (kinako). e può essere decorato all'interno con frutti e fiori commestibili.



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Anmitsu

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L'anmitsu (あんみつ, raramente 餡蜜) è un dessert giapponese preparato con agar agar e fagioli azuki.

Preparazione
L'agar si scioglie nell'acqua (o nel succo di frutta, come il succo di mela) per formare la gelatina. Viene servito in una ciotola assieme ad una marmellata dolce di fagioli azuki (chiamata anko, da cui deriva l'an di anmitsu) e piselli bolliti, gyūhi e frutta mista, come fette di pesca, mikan, pezzi di ananas e ciliegie. L'anmitsu di solito viene servito con a parte dello sciroppo dolce nero chiamato mitsu (che completa il nome "anmitsu"), che viene versato sulla gelatina prima di essere mangiato. Solitamente l'anmitsu si mangia con cucchiaio e forchetta.

Varianti
Ci sono alcune varianti di questo dolce. Il mitsumame viene fatto senza la pasta di fagioli, e il mame significa che i piselli vengono serviti con lo sciroppo e l'anko. Il cream anmitsu è una variante in cui si sostituisce l'anko con una pallina di gelato al tè matcha. È comune anche usare shiratama dango per coprirlo.


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Zigulì

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Le Zigulì sono caramelle zuccherate alla frutta create dalla Falqui negli anni sessanta.
Sono disponibili nei seguenti gusti: albicocca, amarena, arancia, banana, fragola, limone, liquirizia, mandarino, mirtillo, pesca, yogurt (fragola, mirtillo, lampone), vitamina C (fragola, limone, arancia), multivitaminiche (frutti di bosco, arancia/limone/fragola).


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Trifle

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Il trifle è un dolce inglese. Si tratta di un alimento a base di frutta, crema pasticcera e biscotti savoiardi o pan di spagna imbevuti di vino liquoroso come lo Sherry, che contribuisce a inumidire l'alimento. Il dolce può anche essere guarnito con panna montata e altri ingredienti. Esistono diverse varianti del dolce.

Storia
Il termine trifle venne usato per la prima volta da Thomas Dawson nel suo libro di cucina inglese Good Houswifes Jewell, pubblicato nel 1585. In tale ricettario, tuttavia, il trifle ha però molti più elementi in comune con il cosiddetto fruit fool ed è a base di crema, zenzero e acqua di rose. Nell'opera The Art of Cookery Made Plain and Easy (1747) di Hannah Glasse apparve la prima ricetta contenente la gelatina che, secondo l'autrice, doveva essere ottenuta dalle corna dei cervi rossi o dalle ossa delle zampe dei vitelli. Anni più tardi, nel 1861, anche il poeta Oliver Wendell Holmes descrisse dei trifle a base di gelatina.

Varianti
In sostituzione al tipico Sherry, il trifle può contenere altri tipi di vini e alcolici fra cui lo Sherry dolce, il Porto, il Madera o il Punsch. Le versioni analcoliche del dolce rimpiazzano tali bevande con succhi di frutta o il Ginger ale. Una variante popolare del dolce contiene il pan di spagna imbevuto nella gelatina alla frutta. Esistono inoltre delle varietà prive di frutta e contenenti cioccolato, caffé o vaniglia.

Piatti simili
  • In Scozia viene preparato il tipsy laird, che si distingue dal trifle in quanto preparato con il Drambuie o il Whisky.
  • Negli Stati Uniti meridionali viene preparata la tipsy cake, un dolce al cucchiaio contenente Brandy.
  • La cosiddetta Russian cake o creole trifle di New Orleans è una variante creola del trifle preparata usando pezzi di torta avanzati e rum bianco.
  • In Austria viene preparata la punschtorte, un dolce alla frutta ricavato dagli scarti di torte cucinate precedentemente.
  • La zuppa inglese, che viene preparata nell'Italia centrale, è un'altra specialità non dissimile dal trifle che viene preparata usando l'Alchermes o il Rosolio.


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Sorbetto

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Il sorbetto è un dolce freddo al cucchiaio considerato il progenitore del gelato alla frutta; si tratta di una preparazione semidensa a base di sciroppo di zucchero, succo o polpa di frutta o anche vini e liquori.
Talvolta confuso con la granita e con la gramolata, si differenzia da queste per la consistenza più simile al gelato (grana più fine).

Etimologia
Sorbetto, con possibile accostamento a sorbire, deriva dal turco şerbet a sua volta dall'arabo شراب sharāb ("bibita fresca"). È anche possibile che شراب sharāb possa derivare da una radice semitica ŚRP/ŚRB di possibile origine indoeuropea e quindi imparentata già in antichità col latino sorbēre.


Storia
L'esistenza del sorbetto è documentata nei testi dell'antichità classica. A Roma, l'imperatore Nerone faceva arrivare a tal proposito il ghiaccio proveniente dall'Appennino. In Sicilia gli Arabi impararono ad usare la neve dell'Etna mista a sale marino come eutettico per mantenere bassa la temperatura del sorbetto durante la sua lavorazione (vista l'assenza di alternativi sistemi frigoriferi). Simili metodi erano usati nella zona del Cadore dove soprattutto il ghiaccio è economico e facilmente reperibile.
In questo contesto è considerata rilevante l'invenzione di un pescatore di Aci Trezza, paesino a nord di Catania. Egli realizzò il primo prototipo di gelatiera, proprio sfruttando le caratteristiche eutettiche della miscela sale neve. Divenne poi famoso un suo nipote, tale Francesco Procopio dei Coltelli, che all'inizio del XVII secolo portò a Parigi l'invenzione dell'avo, dando origine al primo caffè d'Europa (Le Procope) ed all'industria del gelato.


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Solero

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Il solero è un gelato su stecco di proprietà della Unilever, distribuito in Italia dalla Algida. In alcune nazioni, come per esempio l'Iran è conosciuto col nome di Salar. Il prodotto è stato lanciato sul mercato britannico nel 1994 e nel 1995 nel resto del mondo.

Descrizione
Il solero si caratterizza per essere composto da due differenti gusti alla frutta che compongono la parte interna del gelato e la parte esterna. In alcune varianti (come nel caso del Solero Ice) la parte esterna era simile a quella di un ghiacciolo. L'unica variante sul tema è stata rappresentata dai Solero Shots, prodotti nel 1999, che erano costituiti da una confezione in plastica, in cui all'interno si trovavano della palline di ghiaccio al sapore di frutta. La variante Solero Smoothie, lanciata nel 2007, si rifà ad un gelato creato negli Stati Uniti negli anni venti.


Varianti
Di seguito alcune delle varianti prodotte del Solero.
  • Solero Exotic - Frutta esotica (1996)
  • Solero Red Fruits - Fragola e lampone (1996)
  • Solero Shots - vari gusti - (1999)
  • Solero Ice - Fragola e limone (2000)
  • Solero Smoover - Frutti esotici (2002)
  • Solero Orange Fresh - Arancia (2006)
  • Solero Smoothie - Fragola e banana (2007)
  • Solero Smoothie - More e banana (2007)
  • Solero Fruity - Melone e Ananas (2006)
  • Solero Berry Berry - frutti di bosco (2010)


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Skittles

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Gli Skittles sono un prodotto di confetteria alla frutta distribuiti dalla Wrigley Company, una divisione della Mars.
Hanno gusci duri di zucchero che portano la lettera S e sono costituiti per lo più da zucchero, sciroppo di mais, olio idrogenato di palma e succo di frutta.
Nell'estate 2018, gli Skittles approdano in Italia.

Varietà
  • Sour
  • Original
  • Wild Berry
  • Tropical
  • Desserts
  • Darkside



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Zaleti

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Biscotti a base di farina di mais, dal caratteristico colore giallo e aspetto rustico.

Ingredienti
  • 350 g farina gialla (meglio se di qualità "Marano")
  • 250 g farina bianca
  • 100 g zucchero
  • 150 g burro
  • 90 g uvetta
  • 70 g pinoli
  • 2 uova intere
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 pizzico lievito
  • 1 pizzico vaniglia
  • 1 scorza di limone
  • 1 bicchierino di grappa
  • 1 pizzico di sale
Preparazione
  1. Mescolare le due farine con il lievito, unire il burro e lo zucchero precedentemente mescolato con le uova;
  2. Aggiungere l'uvetta precedentemente ammorbidita in acqua tiepida (con l'aggiunta eventuale di un bicchierino di grappa), i pinoli, il latte, la scorza di limone, la vaniglia e impastare;
  3. Formare dei piccoli panetti di forma ovoidale e disporli su di una piastra da forno;
  4. Cuocere in forno per 20-25 minuti a calore sostenuto.
Consigli
  • Le uova dovrebbero essere inserite nell'impasto a temperatura ambiente, per cui devono essere estratte dal frigorifero almeno un'ora prima, e possibilmente sbattute a lungo prima di essere incorporate, per ridurre il classico odore da uovo.
  • Per avere una maggiore lievitazione si può aggiungere un cucchiaino raso di bicarbonato di sodio.



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