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Torta lunare

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La torta lunare (月餅, 月饼, yuèbǐng, yüeh-ping, jyutping: jyut beng) è un dolce cinese tradizionalmente consumato durante la Festa di metà autunno, una delle festività cinesi più importanti. La torta lunare deriva il suo nome dal fatto che la festa di metà autunno è dedicata all'osservazione ed al culto della Luna.
Le torte lunari tradizionali sono rotonde o rettangolari, hanno un diametro di circa 10 cm ed una profondità di 4–5 cm. Un ripieno spesso e pastoso, composto tradizionalmente di anko o di pasta di semi di loto, è circondato da una crosta sottile (2-3mm) e può a volte contenere tuorli salati di uova d'anatra. Le torte lunari vengono solitamente consumate come accompagnamento al tè. In tempi moderni, è diventata pratica comune regalare le torte lunari ai propri clienti o familiari, pratica che ha portato alla creazione di torte sempre più fantasiose e lontane dalla tradizione. Il contenuto calorico di una torta lunare è approssimativamente di 1000 calorie per una torta di 10 cm (tuttavia l'apporto calorico può variare a seconda dei ripieni).


Descrizione generale

La maggior parte delle torte lunari consistono di una sfoglia di pasta tenera e sottile che avvolge un ripieno denso e dolce, e può contenere uno o due tuorli d'uovo salati interi posti al centro, a simboleggiare la luna piena. Molto raramente, le torte possono essere servite anche cotte al vapore o fritte, ma la cottura tradizionale è al forno.
Tradizionalmente, le torte lunari hanno una stampa di caratteri cinesi che simboleggiano "longevità" e "armonia", anche se spesso si trovano caratteri che indicano il nome della pasticceria che ha prodotto il dolce oppure il tipo di ripieno che vi si può trovare. A volte i caratteri possono essere decorati con una cornice stampata che rappresenta la luna, la dea della luna Chang'e, dei fiori, dei tralci di vite o un coniglio (simbolo cinese della luna).

Storia

Festa di metà autunno

La festa di metà autunno è collegata al culto ed alle leggende di Chang'e, la mitologica dea lunare dell'immortalità.
Secondo il Libro dei riti (Li Ji), l'antico testo cinese che raccoglieva gli usi e i costumi cerimoniali, l'imperatore doveva ogni anno offrire sacrifici al sole in primavera ed alla luna in autunno. Il quindicesimo giorno dell'ottavo mese del calendario lunare cade il giorno chiamato di "mezzo autunno". La notte del giorno di mezzo autunno è chiamata "notte della luna". Durante la dinastia Song (420), questo giorno fu ufficialmente istituito come Festa di metà autunno.
Grazie al ruolo centrale che rivestono all'interno della festa di metà autunno, le torte lunari sono rimaste popolari fino ai giorni nostri. L'importanza cerimoniale delle torte lunari hanno fatto sì che, recentemente, la festa di metà autunno iniziasse ad essere chiamata anche "festa delle torte lunari".


La rivoluzione Ming

Secondo una leggenda popolare cinese, il rovesciamento del governo mongolo degli Yuan fu facilitato proprio dall'opportunità di passare messaggi segreti nelle torte lunari.
Le torte lunari furono usate come mezzo di comunicazione per distribuire lettere segrete dai rivoluzionari della dinastia Ming, durante lo spionaggio volto a ribaltare il governo straniero della dinastia Yuan in Cina. Si dice che l'idea sia stata concepita da Zhu Yuanzhang (朱元璋) e dal suo consigliere Liu Bowen (劉伯溫), i quali misero in giro delle voci secondo le quali si stesse diffondendo un'epidemia mortale, e che il solo modo per evitarla era mangiare delle torte lunari speciali. Questo incoraggiò la distribuzione veloce delle torte lunari, che venivano usate in realtà per nascondere messaggi segreti che avrebbero dovuto coordinare i cinesi Han durante la rivolta del quindicesimo giorno dell'ottavo mese lunare.
Un altro metodo di nascondere messaggi era quello di stampare sulla faccia della torta lunare un semplice rompicapo o mosaico, e poi impacchettare quattro torte insieme. Per leggere il messaggio criptato, ognuna delle quattro torte lunari doveva essere tagliata in quattro parti. I 16 pezzi di torta, allora, dovevano essere riarrangiati in modo da poter leggere il messaggio. Successivamente, i pezzi dovevano essere mangiati per eliminare ogni traccia.


Stili tradizionali

Ripieni

A seconda delle diverse culture regionali, le torte lunari possono essere ripiene di ingredienti diversi:
  • pasta di semi di loto (蓮蓉, lían róng): considerato come il ripieno originale delle torte lunari, la pasta di semi di loto si trova in tutte le varianti regionali e non cinesi.
  • anko (o pasta di fagioli dolci; 豆沙, dòu shā): sebbene questo sia il ripieno più comune per le torte lunari che si vendono nelle chinatown di tutto il mondo, in alcune varianti regionali si preferiscono altri tipi di paste di fagioli, come i fagioli mungo o i fagioli neri.
  • pasta di jojoba (棗泥, zǎo ní): è una pasta dolce fatta dei frutti maturi della piante di jojoba (datteri). Il ripieno è di colore rosso scuro e di sapore leggermente acidulo.
  • cinque noccioli (五仁, wǔ rén): questo ripieno consiste di cinque tipi di frutta secca e semi, sminuzzati grossolanamente e tenuti insieme da sciroppo di maltosio. Le ricette sono diverse da regione a regione, ma i frutti più comunemente usati sono: semi di zucca, semi di cocomero, noci, arachidi, mandorle e semi di sesamo. In genere, la miscela può contenere anche melone invernale caramellato, prosciutto di Jinhua o pezzi di zucchero roccioso.


Pasta

Ciò che è considerato "tradizionale" nella preparazione delle torte lunari dipende ampiamente dalla regione di produzione. In molte regioni, i tipi di ripieno possono cambiare di molto, ma le varietà di pasta sono più limitate. Sebbene si producano delle torte vegetariane nelle quali la pasta è ammassata con olii vegetali, in genere si preferisce usare il lardo animale per conferire un sapore più deciso. Nella cucina cinese, sono tre i tipi principali di paste per le torte lunari:
  • gommosa: questo tipo di pasta, che presenta un colore marrone-rossiccio ed una patina lucida, è il tipo più comune di pasta nelle torte lunari cantonesi. Per merito dell'esportazione, è anche il tipo di torta che si trova comunemente nelle chinatown del Nord America e dei paesi occidentali in generale. Questa pasta si ottiene attraverso la combinazione di uno sciroppo di zucchero denso, acqua di soda (碱面 Na2CO3), farina ed olio, che le donano una consistenza gommosa eppure tenera ed un sapore piuttosto forte. Per aumentare la gommosità dell'impasto, si può aggiungere ulteriormente sciroppo di maltosio.
    La pasta può essere cotta anche all'interno di formine raffiguranti pesci o porcellini (cantonese: jue zai bang; 豬仔餅) e venduta dalle pasticcerie come comuni snack.
  • a falde: la pasta a falde è più comune delle varianti di torte di Suzhou e Taiwan. L'impasto viene sovrapposto arrotolando insieme strati alternati di pasta oleosa e farina precedentemente fritta in olio. La consistenza di questa pasta è simile alla pasta sfoglia.
  • tenera: alcune varianti minori delle torte lunari preferiscono utilizzare una pasta tenera, piuttosto che gommosa o a falde. La consistenza di questo tipo di pasta è simile a quella della pasta frolla occidentale, che si usa per numerosi tipo di torte o pasticci. La pasta tenera delle torte lunari è principalmente un impasto omogeneo di zucchero, olio, farina ed acqua.




Varianti regionali nella Cina continentale e a Taiwan

Tra i numerosi tipi di varianti regionali delle torte lunari, i più ampiamente consumati sono:
  • torta lunare di Pechino: la torta lunare della capitale cinese ha due varianti. La prima, chiamata di qiang, è stata influenzata dalla regione di Suzhou, ha quindi un impasto leggero e spumoso piuttosto che a sfoglia. La seconda variante, chiamata fan mao, è invece composta dall'impasto bianco a falde. I due ripieni più comuni si ottengono dai boccioli di biancospino di montagna e di glicine. Le torte lunari pechinesi, in genere, sono meticolosamente decorate.
  • torta lunare cantonese: originaria della provincia cinese del Guangdong, la torta lunare cantonese ha numerose varianti. Gli ingredienti più comunemente usati per il ripieno sono pasta di semi di loto, pasta di semi di melone, frutta secca, prosciutto, pollo, anatra, maiale arrosto, funghi e tuorli d'uovo. Le versioni più elaborate contengono quattro tuorli d'uovo interi, che rappresentano le quattro fasi lunari. Alcune forme recenti e contemporanee (assolutamente non tradizionali) vendute ad Hong Kong possono contenere anche cioccolata, gelato o gelatina di frutta.
  • torta lunare di Chaoshan: variante a pasta a falde, la torta lunare di Chaoshan è stata largamente influenzata dalla variante di Suzhou, tuttavia è più grande di questa, di dimensioni simili alla varietà cantonese (anche se più sottile). I ripieni usati variano moltissimo, ma la particolarità di questa torta è la pasta, in cui il sapore del lardo dopo l'arrostimento viene enfatizzato.
  • torta lunare di Ningbo: prevalentemente prodotta nella provincia del Zhejiang, questa variante ha una copertura compatta. I ripieni, principalmente salati, prediligono prosciutto e alghe. Le torte lunari di Ningbo sono particolarmente conosciute per i loro sapori salati e piccanti.
  • torta lunare di Suzhou:: una delle più antiche varianti di torta lunare, quella di Suzhou è attestata più di mille anni fa. Più piccola della maggior parte delle altre varianti tradizionali, all'interno di questo tipo si possono avere più di una dozzina di variazioni distinte. La torta di Suzhou è conosciuta per il suo impasto a falde, particolarmente generoso nella distribuzione di zucchero e lardo. Queste torte hanno ripieni sia dolci che salati, ma per questi ultimi si predilige in genere un macinato di carne di maiale che andrà servito caldo. Per quanto riguarda i ripieni di dolci, il più comune è composto da sesamo nero arrostito (椒鹽, jiāoyán').
  • torta lunare dello Yunnan: conosciuta anche con il nome di t'o nel dialetto locale, questa variante regionale ha la particolarità di essere impastata con una combinazione di farine di tipi diversi, come farina di riso, di grano e di grano saraceno. Nella variante dello Yunnan, i ripieni sono quasi esclusivamente dolci.
  • torta lunare di Taiwan: il tipo più tradizionale di torta lunare che si trova nell'isola di Taiwan è ripiena di pasta di fagioli rossi addolcita, e a volte vi si può trovare un mochi al centro. Tra le varianti tradizionali taiwanesi, però, la più comune è una torta ripiena di fagioli mungo (lü dou, nel quale si troverà generalmente un tuorlo d'anatra saltato) o pasta di patata dolce viola (all'interno del quale, invece, può trovarsi un intero uovo d'anatra salato o un altro tipo di snack salato). In tempi recenti, si vendono molto nell'isola varianti del dolce a basso contenuto di grassi, senza lardo oppure con gelato. I ripieni contemporanei più popolari sono tè verde, cioccolato e tiramisù.





Stili contemporanei

Negli anni, sia l'impasto sia la composizione dei ripieni delle torte lunari si sono ampiamente diversificati, in particolar modo a causa della spinta commerciale della competizione tra diversi produttori. Molti di questi stili contemporanei sono popolari soprattutto tra i giovani delle grandi città e tra i cinesi che vivono all'estero, dove sono inevitabili contaminazioni con la cucina occidentale.
I primi cambiamenti nella produzione delle torte lunari sono avvenuti per quanto riguarda il ripieno, quando furono inseriti degli ingredienti un tempo considerati "inusuali", sebbene oggi siano passati a far parte della tradizione di alcune varianti regionali (tra questi, la pasta di patata dolce viola (芋泥, yù ní), l'ananas e il durian, introdotti inizialmente tra le comunità cinesi del sudest asiatico, dove l'utilizzo dei frutti tropicali è la norma nella cucina locale). La pasta esterna, successivamente, si è evoluta con l'introduzione della "torta lunare dalla pelle nevosa", la variante ammassata con farina di riso glutinoso. Un altro cambiamento è avvenuto nelle dimensioni delle torte, che sono state prodotte in versioni "mini" per consentire il consumo individuale.
Negli anni più recenti, grazie alla diffusione di stili di vita salutista, sono apparse per la prima volta anche torte lunari a ridotto contenuto di grassi. Tra queste, torte con ripieno di yogurt, confetture di frutta e gelato senza grassi. Hanno fatto la loro apparizione sul mercato perfino torte lunari ad alto contenuto di fibre e senza zucchero. Queste varianti ultramoderne sono impacchettate singolarmente e sono state create in modo da dare al cliente la scelta della dimensione e del tipo di ripieno più congeniale.
Le torte lunari contemporanee, seppure sempre più popolari, hanno anche i propri detrattori. Gli ingredienti sempre più costosi hanno portato ad un aumento di prezzo del prodotto, causando l'ipotesi di una "bolla di mercato delle torte lunari" in Cina. Alcuni critici culinari hanno a volte sottolineato che le "torte lunari al cioccolato" altro non sono che cioccolato a forma di torta lunare, mentre altri iniziano a chiedersi se le catene di produttori alimentari non inventino sapori sempre più esotici solamente per approfittare della richiesta sul mercato, senza molte preoccupazioni per il risultato finale.




Ripieni

I ripieni delle torte lunari contemporanee si sono diversificati fino ad includere qualsiasi cibo possa diventare una pasta. Torte ripiene di patata dolce viola o ananas, che erano considerate molto inusuali al tempo della loro invenzione, ora sono diventate quasi tradizione in alcune regioni. Per dare un gusto moderno al dolce tradizionale, sono stati introdotti ripieni come caffè, cioccolato, frutta secca (noci ecc...), frutta fresca (ananas, melone, prugne, litchi ecc...), verdure (patata dolce ecc...) e perfino prosciutto. Sta diventato sempre più comune, inoltre, cambiare la consistenza del ripieno da una pasta densa e farinosa ad una crema simile alla crema pasticcera.
Altri esempi includono:
  • philadelphia
  • filamenti di carne essiccata (rousong, 肉鬆)
  • tiramisù
  • tè verde
  • torta pandan
  • durian
  • gelato (di diversi gusti)
  • cioccolata
  • caffè
  • arachidi
  • mango
  • pomelo
  • sago
Alcune pasticcerie e ristoranti hanno tentato di fare un salto di mercato, spesso con risultati eccellenti. Le torte lunari ricoperte d'oro sono state talmente popolari quando sono apparse per la prima volta, che è ormai possibile trovare torte intere fatte di oro puro. Per quanto riguarda i ripieni, le leccornie tradizionali cinesi come il ginseng ed il nido d'uccello sono state presto seguite dall'orecchia di mare e dalla pinna di squalo. Anche compagnie alimentari straniere con mercato florido in Cina si sono inserite nella "corsa alla torta lunare". L'azienda produttrice di gelati Häagen-Dazs è stata tra le prime a creare una torta lunare ripiena di gelato, con una scelta di impasto esterno variabile tra la "tradizionale" pelle nevosa oppure impasti al cioccolato belga bianco, al latte o fondente. Altre catene produttrici di gelati e ristoranti hanno presto seguito l'esempio, tanto che non è raro trovare torte lunari ripiene di ingredienti occidentali quali crema ganache allo champagne, whisky di malto, caramello di sale vulcanico e perfino tartufo nero, caviale e foie gras.


Paste

Le torte lunari cosiddette "nevose" sono apparse per la prima volta sul mercato all'inizio degli anni '80. Queste torte non sono cotte, hanno pasta chiara o colorata e vengono servite fresche. Sono due i tipi principali di pasta con cui sono fatte:
  • riso glutinoso: la pasta ottiene una consistenza simile a quella del mochi giapponese. Queste torte sono conosciute colloquialmente con il nome di "torte lunari dalla pelle nevosa" o "torte lunari dalla pelle di ghiaccio" (冰皮 o 冰皮月餅).
  • gelatinosa: la pasta è fatta di miscele gelificate come agar, gelatina o konnyaku e viene aromatizzata con una vasta gamma di aromatizzanti alla frutta.


Varianti di altri Paesi

Indonesia

In Indonesia ci sono centinaia di tipi di torne lunari, dalle varianti tradizionali a quelle più moderne. I tipi tradizionali sono stati importati durante il periodo delle invasioni cinesi e giapponesi, sono rotondi a simboleggiare la luna, hanno una pasta bianca e sono piuttosto sottili. I ripieni comuni includono maiale, cioccolato, formaggio, latte, durian, jackfruit ed altri frutti tropicali.

Giappone

In Giappone, le torte lunari sono conosciute con il nome di geppei (月餅), una traduzione diretta del nome cinese. Associate alla cultura cinese, si vendono durante tutto il corso dell'anno nelle chinatown della nazione. Il tipo più comune di ripieno è quello di azuki (pasta di fagioli rossi), ma si usano anche ripieni di diversi tipi di fagioli e anche di castagne. Diversamente da quanto accade nelle altre nazioni, in Giappone è rarissimo trovare torte che contengano tuorli d'uovo.



Vietnam

In Vietnam le torte lunari sono conosciute con il nome di bánh trung thu (letteralmente: "torta di metà autunno"). A differenza di ciò che accade in tutte le altre nazioni, qui le torte vengono sempre consumate a coppie. I ripieni vietnamiti tradizionali sono semi di loto, melone invernale ricoperto di zucchero, salsiccia cinese, arachidi e semi di sesamo, tuttavia esistono numerosi altri ripieni dolci e salati che possono includere ingredienti quali pollo arrosto, maiale, pinna di squalo, fagioli mungo, cocco e durian.


Filippine

Nelle Filippine, sebbene le torte lunari tradizionali siano ancora disponibili, è stata creata dai cinesi-filippini una variante chiamata hopia (letteralmente: "torta buona"). La hopia può avere diversi tipi di ripieni, anche salati. I più comuni sono: fagioli mungo, maiale, fagioli azuki e patata dolce viola.


Thailandia

In Thailandia, le torte lunari (in thailandese: ขนมไหว้พระจันทร์) sono vendute nelle pasticcerie cinesi durante i periodi di festa. A Bangkok, tuttavia, la vendita delle torte lunari non è limitata alla chinatown di Yaowarat, ma è estesa anche ai mercati e supermercati cittadini. Il tipo più popolare di torta lunare in Thailandia è quello con ripieno di durian, accompagnato da uno o due tuorli d'uovo saltati.



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Baklava

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Il (o anche la) baklava o baclava (turco: baklava) è un dessert ricco di zucchero (o miele) e frutta secca originario della Turchia. È molto popolare in quella cucina e in quasi tutte le cucine dell'Asia sud-occidentale, centrale e balcaniche. Oltre a quella turca, esistono diverse versioni, fra le quali quelle albanesi (bakllava), arabe (بقلاوة baqlāwa), armene (փախլավա pʼaḫlava), bosniache (baklava), bulgare (баклава), greche (μπακλαβά), israeliane (בַּקְלָוָה, בקלווה baqlava), persiane (باقلوا baqlavā), serbe (baklava/баклава), tunisine (بقلاوة baklewa).


Origini

La storia del baklava non è ben documentata. È stato rivendicato da molti gruppi etnici, ma molto probabilmente si tratta di un piatto turco proveniente dall'Asia Centrale, il quale è stato sviluppato nella sua forma attuale nelle cucine imperiali del Palazzo di Topkapi.
Molti dolci ottomani, utilizzando pasta, grano, sesamo, noci e frutta, sono simili a dolci analoghi della cucina bizantina, alcuni dei quali erano simili al börek, halva, e così via. Infatti, Speros Vryonis identifica il dolce greco antico chiamato alternativamente gastris (γάστρις), koptè (κοπτὴ σησαμίς), koptòn (κοπτόν), o koptoplakùs (κοπτός), menzionato nei Dipnosofisti di Ateneo, come il baklava, e lo definisce un "piatto preferito dai bizantini". Ma sebbene il gastris contenesse un ripieno di noci e miele, i suoi strati esterni non contenevano alcuna pasta, ma piuttosto una miscela di miele e sesamo simile ai moderni pasteli o halva.
Perry ha raccolto prove per dimostrare che pani a strati sono stati creati dai popoli turchi dell'Asia centrale, e sostiene che "l'anello mancante" tra i pani piegati e stratificati dell'Asia centrale (che non contengono noci) e la pasticceria moderna a base di pasta sfoglia come il baklava è il piatto azero Bakı pakhlavası, il quale utilizza strati di pasta e noci. Il tradizionale pakhlava , puskal o yupka usbeco, e specialità gastronomiche tartare come lo Yoka, tutti Börek dolci o salati composti da 10-12 strati di pasta, sono i primi esempi di pasta a strati nelle regioni turche. La pasta fillo sottile come quella usata oggi, probabilmente è stata sviluppata nelle cucine del Palazzo Topkapi.
Il Sultano era solito donare vassoi di baklava ai giannizzeri il 15 del mese di Ramadan in una processione cerimoniale chiamata Baklava Alayı.
Altre ipotesi sulle origini del baklava comprendono: che esso risalga all'antica Mesopotamia, e sia stato menzionato in un libro di cucina mesopotamica sui piatti a base di noce; che al-Baghdadi lo descriva nel suo libro di cucina del XIII secolo; che si tratti di un dolce popolare bizantino. Tuttavia Claudia Roden non ha trovato alcuna evidenza di ciò in fonti arabe o persiane anteriori al periodo ottomano.
Una delle più antiche ricette conosciute di un tipo di proto-baklava si trova in un libro di cucina cinese scritto nel 1330 sotto la Dinastia Yuan sotto il nome di güllach. Il "Güllaç" esiste ancora nella cucina turca. In questo dolce, strati di pasta fillo sovrapposti sono bagnati uno ad uno in latte riscaldato con lo zucchero. Esso si serve con noci e melograno fresco e generalmente viene mangiato durante il Ramadan.



Varietà

Ciascuna regione possiede la sua variante. Si tratta di un piatto molto dolce costituito di pasta fillo, sciroppo di zucchero (il quale può essere sostituito con il miele) e, in base alle ricette di pistacchi, noci o nocciole.

Preparazione

Il baklava è un dolce complesso e stratificato, di sottili sfoglie di pasta fillo, proprio come foglie o fogli di carta, imburrate e appoggiate in una teglia: noci tritate più o meno finemente (le quali possono essere sostituite da pistacchi), vengono sparse sui vari strati, che vengono poi cotti al forno, prima di essere imbevuti con una soluzione di zucchero e succo di limone o miele e spezie con acqua di rose. Nelle tradizioni greca e turca, a questo punto viene tagliato in triangoli, quadrati o rettangoli, in Libano la forma prediletta è quella del diamante/rombo o sempre in Turchia, arrotolato e tagliato in fette circolari. Come quasi tutti i piatti molto diffusi, quasi ogni regione, o forse quasi ogni famiglia, ne conserva una ricetta diversa.
Tradizionalmente secondo gli Ortodossi il numero di strati che compongono il baklava ammonta a 33, in riferimento agli anni della vita di Cristo.



Marchio IGP

La Antep baklavası o Gaziantep Baklavas è una denominazione che designa un tipo di baklava il cui ingrediente principale è il pistacchio di Antep (Antep fıstığı) e prodotta nella provincia di Gaziantep in Turchia. Conosciuta per i suoi pistacchi, la città di Gaziantep ha più di un centinaio di pasticcerie e ha la fama di produrre il miglior baklava di tutta la Turchia.
Nel dicembre 2013, a livello europeo, la denominazione Antep Baklavası / Gaziantep Baklavas è stata riconosciuta indicazione geografica protetta (IGP).



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Tong sui

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Tong sui (caratteri cinesi: 糖水; pinyin: táng shuǐ; jyupting: tong seoi; traduzione: acqua zuccherata), o anche tim tong (caratteri cinesi: 甜湯; pinyin: tián tāng; jyupting: tim tong; traduzione: zuppa dolce), è un termine comune per indicare qualsiasi tipo di zuppa dolce o crema pasticcera calda che si serve come dessert alla fine dei pasti nella cucina cantonese. Essendo una specialità cantonese, il Tong sui si trova raramente in altre cucine regionali cinesi. Nelle comunità cantonesi all'estero, i dessert sotto forma di zuppa non vengono riconosciuti come facenti parte di una categoria a sé stante, e così il termine tong sui non viene mai usato.
Ad Hong Kong ed in Malesia esistono tantissime varietà di tong sui, cosicché nei tipici mercati alimentari e notturni si sono venute a creare bancarelle che vendono esclusivamente questi diversi tipi di dessert. Tali bancarelle sono divenute popolari anche nelle comunità sinofone oltreoceano, tanto che si possono trovare in diversi luoghi di Canada, Australia e Stati Uniti.
Nella cucina vietnamita, esiste un dessert simile al tong sui, che viene chiamato chè.


Varietà comuni

Nome italiano Nome cinese Descrizione
Zuppa di cumino nero 芝麻糊
Douhua 豆花, 豆腐花 pudding di tofu
Tong sui all'uovo 雞蛋糖水 popolare ad Hong Kong e nella Cina meridionale
Got fan 葛粉 zuppa di kudzu
Guilinggao 龜苓膏 zuppa di tartaruga scatola cinese dalle tre fasce
Hasma 雪蛤 dessert fatto con tube di Falloppio di rana essiccate, le quali si crede abbiano poteri benefici
Zuppa di fagioli rossi 紅豆湯, 紅豆沙
Sai mai lo, o Sago 西米露 dessert composto da tapioca perlacea, cocco e latte evaporato
Zuppa di fagioli mungo 綠豆湯, 綠豆沙 accompagnata a volte anche da alghe commestibili
6 sapori 六味
Zuppa di burro di arachidi 花生糊
Crema di uova al vapore 燉蛋
Crema di latte al vapore 燉奶
Zuppa di patate dolci 番薯糖水
Zuppa di mandorle dolci 杏仁糊
Zuppa di noci dolci 核桃糊




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Aşure

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Aşure o budino di Noè è un dolce tipico turco fatto con cereali, cannella, legumi, mandorle, melograno, noci, pinoli, uvetta e zucchero. In origine, l'aşure, dato il suo importante apporto calorico, veniva cucinato nei mesi più freddi. Oggi invece, lo si può trovare durante tutto l'anno ma, in special modo, nel Giorno dell'Aşure (letteralmente, aşure significa "decimo" in arabo), il decimo giorno del Muharram, ossia il primo mese del calendario turco.
L'aşure è uno dei pochi dolci turchi a non contenere derivati animali, motivo per il quale è stato promosso, in particolar modo, dal gruppo religioso degli aleviti. Tradizionalmente, viene cucinato nei giorni di digiuno, coincidenti con la battaglia di Kerbela nella quale fu ucciso Al-Husayn ibn Ali, nipote del profeta Maometto.
Per commemorarne l'origine, l'aşure viene cucinato in grandi quantità e condiviso con amici, parenti, vicini e colleghi, indipendentemente dal loro credo religioso.


Etimologia

La parola di origine araba aşure significa "decimo". Infatti, secondo la tradizione turca, questo dolce viene preparato, specialmente, il decimo giorno del Muharram.
Il termine aşure ha però valore anche secondo l'origine etimologica turca: in turco indica, genericamente, un porridge misto. Lo troviamo in altri dolci come il Sütlaç (Sütlü Aş), un dolce a base di riso e latte. La parola turca deriva infatti, dal termine persiano ashur, ossia mischiato.

Ingredienti

Non esiste una sola ricetta per l'aşure dato che può cambiare, anche significativamente, tra regioni e famiglie diverse.
Tradizionalmente è detto che aşure deve avere almeno sette ingredienti; altri sostengono invece, ne deve contenere almeno dieci in accordo con il significato etimologico della parola araba. Gli aleviti invece, ne usano sempre dodici. Tra questi, quelli più frequentemente usati sono riso, legumi, zucchero, frutta secca, noci. Alcuni aggiungono anche scorsa di arancia o di limone. I condimenti possono essere semi di sesamo, chicchi di melograno e cannella. Ci sono anche varianti che prevedono l'aggiunta di lenticchie.


Storia e tradizioni

Secondo la tradizione, quando l'Arca di Noè approdò sul monte Ararat, Noè fece fronte alla carenza degli approvvigionamenti e alle crescenti richieste di cibo mettendo insieme tutto il cibo rimasto sulla nave. Da ciò deriverebbero gli insoliti abbinamenti che definiscono questo dolce.
Il giorno dell'aşure è un'importante ricorrenza musulmana, celebrata in onore del profeta Mosè. Inoltre, quel giorno stesso è la ricorrenza della fine della Battaglia di Karbala.

I sofisti turchi e balcanici accompagnano la preparazione dell'aşure con preghiere per la salute, la guarigione, il successo e lo spirito.

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Tangyuan

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Il tangyuan (cinese tradizionale: 湯圓; cinese semplificato: 汤圆; pinyin: tāng yuán) è una pietanza cinese fatta di farina di riso glutinoso, può essere a scelta vuoto o ripieno. La farina di riso glutinoso viene ammassata con una piccola quantità d'acqua a formare delle palline, che vengono cotte e servite nell'acqua della bollitura. Tradizionalmente, questo cibo era mangiato durante la festa delle lanterne, o Yuanxiao.

Nome

Storicamente, il piatto ha subito diverse variazioni di nomi, a partire dall'era dell'imperatore Yongle della Dinastia Ming, in cui si chiamava ufficialmente yuanxiao, nome palesemente derivato dal termine cinese per indicare la festa delle lanterne. Esso significa letteralmente "prima sera", ad indicare il primo plenilunio dopo il Capodanno cinese, il quale accade sempre in un novilunio. Tale nome è tutt'oggi utilizzato a nord della Cina.
Nel Cina del sud, la medesima pietanza assume il diverso nome di tangyuan, oppure tangtuan. Secondo una leggenda, il nome le fu cambiato durante il regno di Yuan Shikai, dall'anno 1912 al 1916, che disapprovava il nome yuanxiao in quanto omofono di un altro che significa "rimuovere Yuan" (元宵). Il nome tangyuan significa letteralmente "palle rotonde in zuppa", mentre tangtuan assume il simile significato di "gnocco rotondo in zuppa".


Ingredienti

Sia nei tangyuan ripieni che in quelli vuoti, l'ingrediente principale è costituito dalla farina di riso glutinoso. Il ripieno dei tangyuan può essere sia dolce che salato.
I più popolari ripieni dolci sono:
  • Un pezzo di zucchero cristallizzato di canna;
  • Pasta di sesamo (semi di sesamo nero macinati ed uniti a zucchero e strutto) - questo è il ripieno più comune;
  • Anko;
  • Noccioline tagliuzzate e zucchero o, in alternativa, burro di arachidi.


Portata


Il tangyuan viene cotto in acqua bollita, e se ripieno viene servito insieme all'acqua di cottura, da qui proviene il nome di "zuppa".
I tangyuan non ripieni sono serviti come parti di una zuppa dolce, mangiata come dessert e conosciuta nella cucina cantonese come tong sui, letteralmente "acqua zuccherata". I tipi più comuni di zuppa dolce sono:
  • Zuppa di azuki
  • Zuppa di sesamo nero
  • Zuppa di zenzero e zucchero cristallizzato;
  • Jiuniang (酒釀, detto anche láozāo, 醪糟), riso glutinoso fermentato, osmanto dolce e zucchero cristallizzato.

Disponibilità

Le varietà più famose del dolce provengono da Ningbo e Wenzhou, località della provincia dello Zhejiang, ma sono tradizionalmente mangiate anche nel resto della Cina.
Originariamente, i tangyuan venivano associati alla festa delle lanterne e mangiati durante il suo svolgimento, ma in varie regioni hanno iniziato ad essere associati a tutto il periodo di festività del Capodanno cinese, oltre che al solstizio d'inverno. Al giorno d'oggi tale cibo può essere mangiato anche durante tutto l'anno, ed è possibile acquistarlo nei supermercati asiatici non solo in Cina, ma anche oltreoceano. Inoltre alcuni preferiscono friggere le palline, anziché bollirle.


Piatti simili

Nel Vietnam del sud esiste un piatto simile ai tangyuan, di nome chè xôi nước, servito in un liquido tiepido e dolce insaporito con radici grattugiate di zenzero. Nel Vietnam del nord vi è la variante bánh trôi, chiamata anche bánh trôi nước, e la bánh chay. Quest'ultima viene servita con il latte di cocco. Il Gulab jamun è un dessert indiano che ha delle caratteristiche simili, è fatto di palline di massa al latte fritte e servite in una ciotola di sciroppo.




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Kaymak

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Il kaymak (kajmak nelle cucine balcaniche) è un prodotto lattiero-caseario cremoso turco, simile alla clotted cream inglese, popolare anche in altri paesi dei Balcani, come la Bosnia-Erzegovina, la Croazia e la Serbia e nel Medio Oriente, in Asia centrale, Iran, Pakistan, Afghanistan, Azerbaigian e India. È composto da latte di bufala d'acqua o di mucca.
Il metodo tradizionale di produzione è quello di far bollire il latte lentamente, poi lasciarlo sobbollire per due ore a fuoco molto basso. Dopo che la fonte di calore è stata spenta, la panna viene scremata e lasciata raffreddare (e fermentare leggermente) per diverse ore o giorni. Il kaymak ha tipicamente una percentuale di grassi del latte del 60% circa. Ha una spessa consistenza cremosa (ma non del tutto compatta grazie alle fibre proteiche del latte) ed un gusto ricco.
Il kaymak viene largamente usato nella cucina turca nella preparazione e nella guarnizione di dolci (come il baklava ed il künefe) e di frutta intera glassata (come il fico o la mela cotogna). In Turchia, è venduto da un tipo di commerciante specializzato detto kaymakcı: nel suo negozio esso viene consumato anche semplicemente spalmato insieme a miele su fette (turco: Bal kaymak).
Nelle cucine balcaniche, invece, il kaymak si usa principalmente come contorno per vari tipi di carne o salumi e anche altri piatti saporiti, come ingrediente per alcuni prodotti di pasticceria salati o dolci, ma anche solo con pane, allo stesso modo come il burro o dei formaggi. Si possono distinguere due tipi: fresco (più soffice e più dolce) e stagionato, che è più compatto, spesso ha una sfumatura giallastra e il sapore più forte. Comunque, il kaymak non può essere conservato per dei periodi molto lunghi.


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