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Sorbetto

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Il sorbetto è un dolce freddo al cucchiaio considerato il progenitore del gelato alla frutta; si tratta di una preparazione semidensa a base di sciroppo di zucchero, succo o polpa di frutta o anche vini e liquori.
Talvolta confuso con la granita e con la gramolata, si differenzia da queste per la consistenza più simile al gelato (grana più fine).

Etimologia
Sorbetto, con possibile accostamento a sorbire, deriva dal turco şerbet a sua volta dall'arabo شراب sharāb ("bibita fresca"). È anche possibile che شراب sharāb possa derivare da una radice semitica ŚRP/ŚRB di possibile origine indoeuropea e quindi imparentata già in antichità col latino sorbēre.


Storia
L'esistenza del sorbetto è documentata nei testi dell'antichità classica. A Roma, l'imperatore Nerone faceva arrivare a tal proposito il ghiaccio proveniente dall'Appennino. In Sicilia gli Arabi impararono ad usare la neve dell'Etna mista a sale marino come eutettico per mantenere bassa la temperatura del sorbetto durante la sua lavorazione (vista l'assenza di alternativi sistemi frigoriferi). Simili metodi erano usati nella zona del Cadore dove soprattutto il ghiaccio è economico e facilmente reperibile.
In questo contesto è considerata rilevante l'invenzione di un pescatore di Aci Trezza, paesino a nord di Catania. Egli realizzò il primo prototipo di gelatiera, proprio sfruttando le caratteristiche eutettiche della miscela sale neve. Divenne poi famoso un suo nipote, tale Francesco Procopio dei Coltelli, che all'inizio del XVII secolo portò a Parigi l'invenzione dell'avo, dando origine al primo caffè d'Europa (Le Procope) ed all'industria del gelato.


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Solero

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Il solero è un gelato su stecco di proprietà della Unilever, distribuito in Italia dalla Algida. In alcune nazioni, come per esempio l'Iran è conosciuto col nome di Salar. Il prodotto è stato lanciato sul mercato britannico nel 1994 e nel 1995 nel resto del mondo.

Descrizione
Il solero si caratterizza per essere composto da due differenti gusti alla frutta che compongono la parte interna del gelato e la parte esterna. In alcune varianti (come nel caso del Solero Ice) la parte esterna era simile a quella di un ghiacciolo. L'unica variante sul tema è stata rappresentata dai Solero Shots, prodotti nel 1999, che erano costituiti da una confezione in plastica, in cui all'interno si trovavano della palline di ghiaccio al sapore di frutta. La variante Solero Smoothie, lanciata nel 2007, si rifà ad un gelato creato negli Stati Uniti negli anni venti.


Varianti
Di seguito alcune delle varianti prodotte del Solero.
  • Solero Exotic - Frutta esotica (1996)
  • Solero Red Fruits - Fragola e lampone (1996)
  • Solero Shots - vari gusti - (1999)
  • Solero Ice - Fragola e limone (2000)
  • Solero Smoover - Frutti esotici (2002)
  • Solero Orange Fresh - Arancia (2006)
  • Solero Smoothie - Fragola e banana (2007)
  • Solero Smoothie - More e banana (2007)
  • Solero Fruity - Melone e Ananas (2006)
  • Solero Berry Berry - frutti di bosco (2010)


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Skittles

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Gli Skittles sono un prodotto di confetteria alla frutta distribuiti dalla Wrigley Company, una divisione della Mars.
Hanno gusci duri di zucchero che portano la lettera S e sono costituiti per lo più da zucchero, sciroppo di mais, olio idrogenato di palma e succo di frutta.
Nell'estate 2018, gli Skittles approdano in Italia.

Varietà
  • Sour
  • Original
  • Wild Berry
  • Tropical
  • Desserts
  • Darkside



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Zaleti

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Biscotti a base di farina di mais, dal caratteristico colore giallo e aspetto rustico.

Ingredienti
  • 350 g farina gialla (meglio se di qualità "Marano")
  • 250 g farina bianca
  • 100 g zucchero
  • 150 g burro
  • 90 g uvetta
  • 70 g pinoli
  • 2 uova intere
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 pizzico lievito
  • 1 pizzico vaniglia
  • 1 scorza di limone
  • 1 bicchierino di grappa
  • 1 pizzico di sale
Preparazione
  1. Mescolare le due farine con il lievito, unire il burro e lo zucchero precedentemente mescolato con le uova;
  2. Aggiungere l'uvetta precedentemente ammorbidita in acqua tiepida (con l'aggiunta eventuale di un bicchierino di grappa), i pinoli, il latte, la scorza di limone, la vaniglia e impastare;
  3. Formare dei piccoli panetti di forma ovoidale e disporli su di una piastra da forno;
  4. Cuocere in forno per 20-25 minuti a calore sostenuto.
Consigli
  • Le uova dovrebbero essere inserite nell'impasto a temperatura ambiente, per cui devono essere estratte dal frigorifero almeno un'ora prima, e possibilmente sbattute a lungo prima di essere incorporate, per ridurre il classico odore da uovo.
  • Per avere una maggiore lievitazione si può aggiungere un cucchiaino raso di bicarbonato di sodio.



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Pestil

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Il pestil (turco) è una polpa di frutta secca che si presenta come una spessa lastra, tradizionalmente preparata nella cucina turca per il consumo nei mesi invernali.

Etimologia
La parola turca pestil è un prestito linguistico dalle parole greche παστίλλα, παστῖλος ("pastilla", "pastilos"), che nel periodo bizantino denotavano diversi tipi di dolci.

Consumo
Esso viene consumato sia in Turchia che nei paesi dei Balcani che facevano parte dell'Impero ottomano e del Caucaso. Di solito è fatto con albicocche, ma può anche essere composto da altri frutti come uva o fichi; quando è farcito con le noci si chiama köme.






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Trifle

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Il trifle è un dolce inglese. Si tratta di un alimento a base di frutta, crema pasticcera e biscotti savoiardi o pan di spagna imbevuti di vino liquoroso come lo Sherry, che contribuisce a inumidire l'alimento. Il dolce può anche essere guarnito con panna montata e altri ingredienti. Esistono diverse varianti del dolce.

Storia
Il termine trifle venne usato per la prima volta da Thomas Dawson nel suo libro di cucina inglese Good Houswifes Jewell, pubblicato nel 1585. In tale ricettario, tuttavia, il trifle ha però molti più elementi in comune con il cosiddetto fruit fool ed è a base di crema, zenzero e acqua di rose. Nell'opera The Art of Cookery Made Plain and Easy (1747) di Hannah Glasse apparve la prima ricetta contenente la gelatina che, secondo l'autrice, doveva essere ottenuta dalle corna dei cervi rossi o dalle ossa delle zampe dei vitelli. Anni più tardi, nel 1861, anche il poeta Oliver Wendell Holmes descrisse dei trifle a base di gelatina.

Varianti
In sostituzione al tipico Sherry, il trifle può contenere altri tipi di vini e alcolici fra cui lo Sherry dolce, il Porto, il Madera o il Punsch. Le versioni analcoliche del dolce rimpiazzano tali bevande con succhi di frutta o il Ginger ale. Una variante popolare del dolce contiene il pan di spagna imbevuto nella gelatina alla frutta. Esistono inoltre delle varietà prive di frutta e contenenti cioccolato, caffé o vaniglia.

Piatti simili
  • In Scozia viene preparato il tipsy laird, che si distingue dal trifle in quanto preparato con il Drambuie o il Whisky.
  • Negli Stati Uniti meridionali viene preparata la tipsy cake, un dolce al cucchiaio contenente Brandy.
  • La cosiddetta Russian cake o creole trifle di New Orleans è una variante creola del trifle preparata usando pezzi di torta avanzati e rum bianco.
  • In Austria viene preparata la punschtorte, un dolce alla frutta ricavato dagli scarti di torte cucinate precedentemente.
  • La zuppa inglese, che viene preparata nell'Italia centrale, è un'altra specialità non dissimile dal trifle che viene preparata usando l'Alchermes o il Rosolio.





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Paskha

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La paskha, anche nota come paska, pascha, e pasha, è un dolce pasquale russo diffuso nei paesi ortodossi e in Finlandia.
Tale dolce viene preparato durante la Settimana santa, al termine del digiuno della Grande Quaresima ortodossa. Durante le celebrazioni del sabato santo, viene portato nelle chiese per essere benedetto dopo la Veglia pasquale. Il nome del piatto deriva da "pascha", con cui si indica la pasqua ortodossa.

Caratteristiche
La paskha è un piatto tradizionale pasquale a base di formaggio quark, ha la forma di una piramide tronca ed è guarnito con spezie, canditi, liquori oltre ad essere ricoperto da una glassa dolce. Il dessert al formaggio è decorato con simboli religiosi tradizionali, fra cui il motivo "Chi Ro" (una croce a tre barre) e le lettere "X" e "B": iniziali cirilliche di Христосъ Воскресе ("Cristo è risorto!"), ovvero il tradizionale augurio pasquale. Di solito la paskha viene accompagnata da pani dolci e ricchi come i paska e i kulič.
La paskha ha diversi significati simbolici: il suo colore bianco simboleggia infatti la purezza di Cristo, l'agnello pasquale e la gioia della risurrezione mentre la sua forma piramidale rappresenta la Chiesa e la tomba di Cristo.

Preparazione
Sebbene il suo ingrediente principale sia il formaggio quark (tvorog), il dessert può essere preparato usando altri ingredienti fra cui burro, uova, smetana, uva passa, mandorle, vaniglia, spezie e frutta candita.
La paskha può essere preparata tramite cottura o a freddo. Se viene cotta è preparata usando la crema di uova, a cui vengono successivamente aggiunti gli altri ingredienti mentre se non viene cotto è invece ottenuta dalla cagliata cruda e altri ingredienti miscelati a temperatura ambiente. Dal momento che la cagliata cruda non può essere conservata per un lungo periodo di tempo, questi tipi di paskha sono in genere preparati in dimensioni più ridotte.
Inizialmente, il formaggio quark viene pressato al fine di eliminare la massima quantità di liquido possibile, viene quindi fatto passare due volte al setaccio per ottenere una massa omogenea. Se la paskha è cotta, questa massa viene quindi riscaldata. La padella contenente la miscela viene successivamente posta in un contenitore di acqua fredda e progressivamente raffreddata. Successivamente, la miscela ottenuta viene inserita in un assemblaggio di stampi (in legno o plastica) chiamato pasochnitsa (in russo: пасочница?) che viene a sua volta ricoperto da un telo. Lo stampo viene raffreddato (ma non congelato) per dodici ore in un luogo freddo. La paskha viene quindi estratta dallo stampo e la garza rimossa. Il piatto viene spesso servito con frutta candita, noci o fiori.


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