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Pudding

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Con il nome pudding si definiscono vari tipi di specialità alimentari diffuse nei paesi anglofoni.


Pudding salato

Un primo tipo di pudding, comune soprattutto nelle Isole Britanniche e in Australia consiste di una massa solida ottenuta dalla miscelazione di vari ingredienti, anche salati o a base di carne, con farina di grano o di altri cereali. Questo tipo di pudding è simile a una torta o a un pasticcio, o persino a una salsiccia. Può essere cotto al forno o bollito, e si consuma sia come pietanza principale sia come dessert. I pudding bolliti di vario tipo erano una pietanza comune a bordo delle navi militari inglesi dei secoli XVIII e XIX. Famosi sono il black pudding, a base di sangue e cereali, e il white pudding, a base di carne varia e cereali, ma esistono anche varianti vegetariane. Questi tipi di pudding si trovano spesso anche fritti, soprattutto in Scozia, nelle famose friggitorie di Fish and Chips.



Pudding dolce

Un secondo tipo di pudding, dolce e affine al budino, consiste in una mousse di zucchero o altri ingredienti dolci con agenti addensanti quali gelatina, uova, uva passa, fichi secchi, mandorle e altri ingredienti. Si consuma come dessert o snack dolce. Questo tipo di pudding dolce è quello di gran lunga più diffuso negli Stati Uniti, ed è quasi solo a questo tipo che si riferiscono la parola "pudding" usata in lingue diverse dall'inglese.

Pudding nella cultura di massa

Pudding è il nome dato ad uno dei personaggi del famoso manga One Piece





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Pesca Melba

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La Pesca Melba (in inglese Peach Melba, in francese Pêche Melba) è un dolce (secondo alcun fonti statunitensi definibile anche come sundae) inventato a Londra dallo chef francese Georges Auguste Escoffier in onore della leggendaria cantante d'opera australiana Nellie Melba, da lui molto ammirata.


Storia

La data di creazione trova molte fonti discordanti. Tutte concordano sul fatto che il piatto fu creato in onore della cantante lirica australiana Nellie Melba (il cui vero nome era Helen Porter Mitchell), che si era esibita più volte a Covent Garden fra gli anni Novanta dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, che Escoffier aveva avuto certamente l'occasione di servire in uno dei ristoranti presso cui lavorava, e della quale conosceva quindi la predilezione per pesche e lamponi, come pure per il gelato di vaniglia.
Alcune fonti riportano che il piatto fosse stato servito la prima volta nel 1892-1893, altre invece che lo stesso Escoffier pensò a questo dessert quando stava lavorando a Parigi nel 1905 al Ritz, ma che lo servì per la prima volta al Carlton Hotel aperto a Londra nel luglio del 1906 o sempre nel 1905 al Savoy di Londra. Tuttavia già nella novella La casa della gioia edita nel 1905 da Edith Wharton si fa chiaramente menzione del dessert, citato col nome francese.


Auguste Escoffier.



La confusione deriva forse dal fatto che il primo dolce servito a Nellie era più un'opera d'arte che non la versione più semplice nota oggigiorno, quindi è possibile che ci si riferisca ora all'aneddoto, ora all'introduzione del dolce come lo conosciamo oggi.
Secondo la tradizione Escoffier aveva particolarmente apprezzato Nellie in una sua interpretazione del Lohengrin di Wagner e per omaggiarla, le fece trovare il giorno dopo a cena il dolce inventato in suo onore:
«Ripensando al maestoso cigno mitico che apparve nel primo atto del Lohengrin, le feci servire, al momento opportuno, delle pesche disposte su di un letto di gelato alla vaniglia, all’interno di una coppa d’argento incastrata tra le ali di un superbo cigno scolpito in un blocco di ghiaccio e ricoperto da un velo di zucchero filato.
L’effetto prodotto fu sorprendente e la signora Melba si mostrò estremamente colpita dalla mia attenzione. La grande artista, che di recente mi è capitato di rivedere all’Hôtel Ritz di Parigi, mi ha ricordato la serata delle famose “pesche al cigno”»
(Auguste Escoffier, Ricordi inediti, Slow Food Editore)



Successo e risonanza furono grandissimi e il dolce divenne ben presto molto popolare e imitato, anche liberamente.
Originariamente chiamato “pesche al cigno”, secondo alcune fonti solo all'inaugurazione successiva dell'Hotel Carlton fu ribattezzato definitivamente "pesca Melba".

Preparazione

Gli ingredienti sono solo pesche tenere e mature (possibilmente fresche, altrimenti sciroppate), purea zuccherata di lamponi (o altri frutti di bosco) e gelato alla vaniglia. Il dessert viene realizzato macerando le pesche in casseruola nello sciroppo di zucchero, poi, una volta lasciate raffreddare nello sciroppo, pelandole e dividendole in due parti, privandole del nocciolo (se non è già stato fatto), e infine adagiandole in una coppetta su di un letto di gelato alla vaniglia facendo in modo che la parte tagliata della pesca sia rivolta verso il gelato. A questo punto le pesche vengono ricoperte con la purea setacciata di lamponi (o una marmellata, se non si hanno frutti di bosco freschi). Si può decorare ulteriormente con panna montata o con mandorle fresche in scaglie (altrimenti tostate in forno con zucchero semolato) o con un poco di zucchero filato (caramello).


Ricette collegate

Talvolta melba indica anche la purea di lamponi e gelatina di Ribes rubrum, che si trova anche in un'altra ricetta, il melba toast, anche se non è chiaro se queste ricette sono da attribuirsi a Escoffier.




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Crumble

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Il crumble è un piatto di origine inglese e irlandese. Esistono due versioni del piatto: dolce o salata.
La versione più diffusa è quella dolce che viene preparata usando frutta cotta con zucchero e ricoperta da un impasto friabile di burro, farina e zucchero. La versione salata, invece, contiene carne, verdure salsa e formaggio. Il prodotto va cotto in forno fino a quando la copertura diventa croccante. La variante dolce viene servita con crema pasticciera o panna, mentre quella salata viene spesso accompagnata con verdure. La frutta solitamente utilizzata nel crumble, include mele, more, pesche, rabarbaro, uva, prugne e cocco. Alcune volte si possono abbinare alcuni di questi frutti in un solo crumble. La mela e il rabarbaro, per esempio, vengono spesso usati insieme. La copertura può essere preparata impiegando anche fiocchi d'avena, mandorle o altri tipi di frutta con guscio. Spesso viene aggiunto dello zucchero di canna, che caramellizza una volta cotto, oppure frammenti di biscotti e cereali.

La ricetta ha origine in Gran Bretagna nella Seconda guerra mondiale a causa del ferreo razionamento delle risorse alimentari.

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Pan di zenzero

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Il pan di zenzero è un prodotto alimentare dolce. In particolare si chiama pan di zenzero un impasto ottenuto dal miscelamento di un composto di miele o melassa e zucchero raffinato o di canna, aromatizzato con zenzero e cannella, con l'eventuale aggiunta di chiodi di garofano.
Il pan di zenzero non viene servito nella sua forma naturale ma viene impiegato come base di un dolce più complesso o come biscotto.


Etimologia

Il termine deriva dal latino zingiber (tramite francese antico gingebras) di cui conserva zenzero. Ha poi fatto riferimento ad una confezione a base di miele e spezie. Pan di zenzero è spesso usato per tradurre il termine francese Pain d'épices (letteralmente "pane di spezie") o il termine tedesco Lebkuchen (pane di vita, letteralmente: torta di vita) o Pfefferkuchen.

Pepparkakor

I Pepparkakor (in svedese, conosciuti anche come Peparkake e Pepperkake in norvegese e Piparkakku in finlandese) sono biscotti speziati, tipici della Scandinavia ma famosi anche presso le altre popolazioni di lingua tedesca. Sono una specialità tradizionalmente natalizia.

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Battenberg cake

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Il Battenberg cake è un dolce tipico della Gran Bretagna.
Si narra sia stato creato nel 1884, per le nozze della nipote della regina Vittoria e il principe tedesco appartenente alla casata Battenberg.
I due impasti vengono uniti fra loro con della confettura di albicocche, alternando i colori, infine viene chiuso nel marzapane e fatto compattare in frigo. Dolce molto caratteristico, che attira subito l'attenzione per il suo aspetto cromatico, solitamente viene utilizzato per accompagnare il tè.




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Altoids

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Altoids è una nota marca di mentine in circolazione da più di 200 anni. Le mentine Altoids sono pastiglie di menta piperita più forti delle mentine comuni e sono state prodotte per la prima volta dalla Smith & Company in Gran Bretagna nel 1780. Il marchio è attualmente di proprietà della Wrigley, una azienda di gomme da masticare.
Le mentine Altoids sono famose tanto per il loro sapore quanto per la loro confezione, un barattolino rettangolare in latta. Sono la marca di mentine più famosa e apprezzata in America.


La storia delle Altoids

Creazione

Alla fine del 1780, in Inghilterra, Smith Kendon, il fondatore di una piccola società dolciaria chiamata Smith & Company, inventò la ricetta di un nuovo prodotto che venne chiamato Altoids. Erano mentine inizialmente create per curare dolori di mal di stomaco e disturbi intestinali.



Arrivo in America

Le Altoids arrivarono per la prima volta negli Stati Uniti nel 1918. Lo slogan pubblicitario recitava “Le originali e celebrate mentine curiosamente forti” e affermava che le mentine potevano combattere i dolori di stomaco. La loro "forza curiosa" era infatti attribuita all'abbondante presenza nelle mentine di olio di menta piperita reale, come prescritto nella ricetta originale. Ben presto le Altoids vennero usate dai consumatori per combattere l'alito cattivo e da allora il prodotto iniziò ad essere commercializzato come cura per problemi di alitosi.


Cambio di proprietà

Il marchio Altoids è passato di proprietario in proprietario nel corso del tempo.
A metà dell'Ottocento l'azienda ideatrice del prodotto, la Smith & Company, venne fusa con la Callard & Browser, una famosa pasticceria inglese fondata nel 1837.
Nel 1982 la Callard & Browser venne venduta alla Terry's of York, produttrice di cioccolato e dolciumi in Inghilterra.
Nel 1993 la Terry's of York fu rilevata dalla compagnia di tabacco Kraft/Philip Morris e così anche il marchio Altoids.
Nel 2004 la compagnia di gomme da masticare Wrigley of Chicago ha comprato il marchio Altoids dalla Kraft per 1,5 miliardi di dollari.


Produzione

Inizialmente le mentine Altoids venivano prodotte a Bridgend, Galles. L'attuale azienda proprietaria Wrigley ha spostato la produzione delle mentine dalla Gran Bretagna allo stabilimento di Chattanooga, TN, a partire dal 2007, poiché gli Stati Uniti sono il paese dove vengono maggiormente vendute le Altoids.
Le gomme da masticare Altoids vengono invece prodotte in Italia.



Confezione

Inizialmente le mentine Altoids erano confezionate in piccole scatoline di cartone rettangolari. Solo a partire dal 1920 iniziarono ad essere vendute negli attuali famosi contenitori di latta, una decisione presa dalla compagnia per evitare schiacciamenti o involontarie fuoriuscite da tasche e borse.
Il materiale utilizzato per la confezione delle Altoids è uno dei materiali più riciclabili usati nella fabbricazione di prodotti confezionati. Al giorno d'oggi le confezioni di latta vuote delle mentine Altoids sono un accessorio di tendenza che può essere riutilizzato per un numero illimitato di scopi. Alcune persone riempiono le confezioni vuote di bende e garze e le riutilizzano come kit medici di emergenza, altre le riempiono con tabacco o addirittura droghe illegali. Alcune confezioni sono state trasformate in MP3, radio amatoriali, macchine fotografiche semplici, scatole ricordo, pacchetti regalo decorati, kit da cucito e persino fornelli da campeggio di emergenza.



Varietà

Callard and Bowser ha usato il nome Altoids anche per altri prodotti. Il suo prodotto più conosciuto rimane la mentina originale al sapore di menta pipertita, ma si sono aggiunte col tempo altre varietà di gusti che hanno reso popolare il marchio Altoids.
La prima varietà, Wintergreen, un tipo di pianta, fu introdotta nel 1997. Da allora seguirono l'aggiunta dei gusti menta verde, cannella e crema di menta e di mentine senza zucchero.
Dal 2001 diventa disponibile la popolare edizione di San Valentino delle Altoids, “Love Tins”.
Dal 2002 sotto il marchio Altoids vengono commercializzate nella stessa confezione di latta non solo mentine, ma anche caramelle in diversi gusti quali mela, lampone, mango, frutto della passione.
Dal 2003 entrano a far parte del marchio anche le gomme da masticare. Nel dicembre dello stesso anno vengono introdotte anche le gomme da masticare senza zucchero.
Nel 2007 le mentine Altoids sono disponibili anche sotto forma di cioccolato fondente.
Nell'ottobre 2009 tra le mentine viene introdotto il nuovo sapore di Miele.
Nel marzo del 2010 sono introdotte versioni di mentine Altoids in misura più piccola.


Altoids negli altri paesi

Le Altoids sono vendute anche in altri paesi al di fuori degli Stati Uniti, quali Canada, Germania, Sud America, Corea del Sud e Gran Bretagna.

Altoids in Italia

In Italia i prodotti Altoids sono disponibili presso i supermercati come le gomme da masticare prodotte in Italia.

Curiosità

  • Non è conosciuto il motivo per cui sono state chiamate Altoids. La compagnia attribuiva il suffisso “oids” a tutti i suoi prodotti che avevano un fine medico, ma il perché venne aggiunto il prefisso “alt” rimane sconosciuto.
  • Non sono mai stati riscontrati dei benefici medici nelle mentine Altoids. Le mentine donano un alito fresco ma non curano definitivamente l'alito cattivo dovuto a problemi di stomaco come inizialmente veniva promesso.
  • Le Altoids sono famose anche per essere spesso usate dagli attori hollywoodiani prima di filmare scene che coinvolgono baci.
  • Uno dei lati negativi riscontrato nelle mentine Altoids è il fatto che lasciano un leggero strato di polverina sulle dita che si può facilmente attaccare ai vestiti.
  • Tre mentine Altoids contengono 10 calorie. Una mentina senza zucchero contiene 0,5 calorie.
  • Lo Slogan pubblicitario in lingua originale recita: "The Original Celebrated Curiously Strong Peppermints".
  • In un'intervista Harrison Ford dichiara di essere Altoids-dipendente e di chiamarle le Altoids "acting pills", pillole di scena.
  • Il prodotto viene usato anche da altre star quali Whitney Cummings, Kevin Rudolf, Cheryl Burke, Jessica Stroup.


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Zuccotto di Roberta

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Ingredienti

per 4 persone
  • 1/2 pan di spagna
  • 150 g di ricotta
  • 1 vasetto marmellata arance
  • liquore di mandorla amara
  • il succo di 1 arancia
  • 1/2 tazza d'acqua
  • amaretti sbriciolati (se piacciono)
  • una insalatiera "tondeggiante"

Preparazione

  1. Tagliare il pan di spagna in fette alte circa 1 cm
  2. Mescolare acqua, liquore e succo di arancia
  3. Ammorbidire la ricotta con una forchetta, fino a renderla cremosa
  4. Foderare l'insalatiera con le fette di pan di spagna, lasciandone alcune da utilizzare in seguito
  5. Bagnare il pan di spagna con la miscela di acqua, liquore e succo
  6. Stendere uno strato di ricotta
  7. Stendere un po' di amaretti sbriciolati (se piacciono)
  8. Stendere uno strato di marmellata
  9. Disporre altro pan di spagna bagnato
  10. Proseguire, alternando gli ingredienti come sopra e finché il contenitore non è pieno
  11. Finire con uno strato di pan di spagna
  12. Coprire con un piatto di ceramica o vetro il "buco" dell'insalatiera (la plastica alimentare è sempre "dannosa") e porre il tutto in frigorifero per almeno 4 ore
  13. Al momento di servire, rovesciare lo zuccotto su un piatto

Consigli

È una buona merenda per i bimbi (e non solo) o un fine pasto "informale".

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Ricotta allo zafferano

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Tempo di preparazione: 10 minuti. Tempo di cottura: 0 minuti.
Ingredienti

Per 4/6 persone

    600 g ricotta di pecora
    zafferano
    zucchero q.b.
    vino passito q.b.

Preparazione

Amalgamare bene la ricotta e lo zafferano, unendo pochissimo zucchero e tre cucchiani di vino passito.

Da sistemare in coppa, servendo come dessert, accompagnato con un bicchiere di vino passito.

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Riso al latte

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Il riso al latte è un dolce originario della Grecia, noto anche come "Risogalo" (marca in vendita nei supermercati italiani: Risolat)
Ingredienti

    ½ litro di latte
    80 grammi di riso originale
    ½ bustina di vanillina
    2-3 cucchiai di zucchero
    scorza di un limone

Attenzione, è importante che il riso sia della qualità "originale" e non di altre (come pilaf, carnaroli, eccetera) in quanto deve scuocere ed avere una consistenza precisa.
Preparazione

    Fate scaldare il latte con la vanillina, lo zucchero e la scorza di limone.
    Quando bolle abbassate la fiamma al minimo e buttate dentro il riso (non cotto in precedenza), il latte deve sobbollire, andando il più lentamente possibile, mescolate molto poco, a bassa temperatura il riso non si attaccherà, evitate principalmente che faccia grumi o che si formi la pellicola sul latte.
    Dopo che il latte si sarà consumato, ci dovrebbe impiegare mezz'ora di tempo, (non meno di venti minuti in ogni caso), versate il preparato in un recipiente, lasciatelo raffreddare e poi mettetelo nel frigorifero.
    Servite freddo e mescolate prima di portare in tavola.

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Tiramisù

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Il tiramisù (o in dialetto veneto tirame sù) è il dolce italiano più diffuso al mondo.
Una fetta di tiramisù
Indice

    1 Ingredienti
    2 Preparazione
        2.1 Decorazione
    3 Ricetta alternativa per 10 persone
        3.1 Ingredienti
        3.2 Preparazione della crema
        3.3 Preparazione finale
        3.4 Alternative
    4 Ricette correlate
    5 Altri progetti

Ingredienti

    500 g di mascarpone
    80 g di zucchero
    4 uova
    250 g di savoiardi
    4 tazzine di caffè espresso (oppure una moca da 4 preparata con tanto caffè)
    cacao amaro in polvere q.b.
    eventualmente scaglie di cioccolato fondente

Preparazione

    Prima cosa fare il caffè.
    Separare i tuorli dagli albumi.
    Montare i tuorli insieme allo zucchero fino a ottenere un composto il più possibile chiaro e spumoso.
    Unire al mascarpone il composto di uova e zucchero, amalgamandolo bene, possibilmente con una frusta a mano.
    Montare gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale e aggiungere con delicatezza alla crema di uova e mascarpone.
    Immergere velocemente i savoiardi nel caffè: i biscotti dovranno risultare ben imbevuti, ma non completamente zuppi. L'ideale sarebbe bagnare solo la metà inferiore dei biscotti, in modo che assorbano anche un po' dell'umidità della crema di mascarpone. Coprire il fondo di una vaschetta in plastica per alimenti con uno strato di savoiardi.
    Quindi stendere uno strato di crema al mascarpone, livellandolo con una spatola. Procedere con un secondo strato di biscotti e coprire con la rimanente crema, avendo cura di tenerne da parte una piccola quantità per la decorazione.

Decorazione

    Inserire la crema rimasta in una tasca da pasticciere e ricoprire tutta la superficie del dolce con una serie di rosette.
    Spolverare d’abbondante cacao amaro e rifinire con una manciata di scaglie di cioccolato. Riporre in frigorifero per almeno 1ora

Ricetta alternativa per 10 persone
Ingredienti

    500 grammi di mascarpone
    500 grammi di panna fresca
    3-4 confezioni di biscotti pavesini
    5 uova fresche
    zucchero, latte, caffè a volontà
    2 terrine per montare gli ingredienti
    2 piatti fondi
    1 terrina squadrata per preparare il dolce
    1 cucchiaio
    1 montatore elettrico

Preparazione della crema

    Dividere i tuorli delle uova dalle chiare, versando gli uni e le altre nelle due differenti terrine. Aggiungere ai tuorli 5 cucchiai di zucchero abbondante e, tramite montatore elettrico, montare il tutto fino ad ottenere un impasto ben amalgamato e montato.
    Dopo aver lavato accuratamente le fruste, aggiungere 1 cucchiaio di zucchero alle chiare e montarle fino a raggiungere un composto omogeneo.
    Unire poi ai tuorli montati il mascarpone, montare ancora con il montatore elettrico e, dopo aver raggiunto un buon livello di montatura, aggiungere le chiare montate.
    Mischiare il tutto con il montatore elettrico. Dopo aver lavato la terrina ove erano presenti le chiare montate, versarvi la panna da montare e aggiungere 1 cucchiaino di zucchero. Non usare panna spray, poiché è solitamente causa di troppa solidificazione al momento della fusione con la crema tuorli-mascarpone-chiare, creando una specie di appallottolamento della crema.
    Dopo aver montato la panna, aggiungerla alla crema mascarpone usando un cucchiaio e amalgamando bene il tutto. Lasciate riposare in frigo per 10 minuti circa e, nel frattempo, preparate il caffè (possibilmente con macchinetta da caffè moka ).

Preparazione finale

    Con l'aiuto del cucchiaio, spargere sul fondo un sottilissimo strato di crema. Aprire le confezioni di Pavesini e versare il caffè (facendo attenzione a non scottarsi) . Stendere un primo strato di Pavesini immergendoli prima nel caffè.
    Successivamente, stendere con il cucchiaio uno strato di mascarpone sopra i Pavesini, e poi stendere un altro strato di Pavesini,(se prima avete disposto i Pavesini orizzontalmente, fatelo adesso verticalmente). Procedete con gli strati (l'idea migliore è raggiungere 4 strati).
    Sopra l'ultimo strato, aggiungere ampiamente uno strato di crema mascarpone, in modo tale da non vedere i Pavesini sotto.
    Guarnire a fantasia e mettere in frigo almeno per due ore prima di servire.

Alternative
Ovviamente, alcuni ingredienti e alcune fasi della preparazione possono essere variate. Ad esempio, al posto dei savoiardi si possono mettere pavesini o pan di spagna, mentre si possono alternare (come scritto sopra) i vari liquidi inserendo liquori o altro. Si può anche non aggiungere panna. Infine, scatenate la fantasie: potete aggiungere yogurt alla crema per dare il sapore di fragola, cioccolata, ecc.


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