Il pangiallo (o pancialle)
è un tipico dolce natalizio del Lazio.
Il pangiallo, meglio noto come
pangiallo romano è un dolce che ha la sua origine nell'antica Roma e
più precisamente durante l'era imperiale. Era, infatti, un'usanza di
quei tempi distribuire questi dolci dorati, durante la festa
del solstizio d'inverno, in modo da favorire il ritorno del
sole.
Il tipico pangiallo romano, ha subito
numerose trasformazioni durante i secoli a causa dell'espansione dei
confini territoriali e dell'incremento nella comunicazione tra le
varie regioni italiane.
Tradizionalmente il pangiallo veniva
ottenuto tramite l'impasto di frutta
secca, miele e cedro candito, il quale veniva in
seguito sottoposto a cottura e ricoperto da uno strato di pastella
d'uovo.
Fino a tempi molto recenti nella
preparazione del pangiallo le massaie romane mettevano i noccioli
della frutta estiva (prugne e albicocche) opportunamente essiccati e
conservati, in luogo delle costose mandorle e nocciole.
- Miele
- 200 g di Farina
- 200 g di Mandorle
- 200 g di Noci
- 200 g di Pinoli
- 300 g di Uva passa
- 100 g di Cedro candito
- 200 g di Fichi
- 200 g di Nocciole
- 100 g di Cioccolato Fondente (in pezzetti)
Amalgamare il tutto con farina e
spennellare con la parte rossa dell'uovo, dopodiché mettere 30
minuti in forno.