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Laddu: il dolce indiano che racchiude profumo di spezie e antiche celebrazioni


Nel cuore della cultura culinaria indiana, ogni festività, nascita, matrimonio o preghiera trova la sua dolce conclusione in una piccola sfera dorata: il Laddu (o Ladoo). Dietro il suo aspetto semplice si cela un mondo di significati, rituali e sapori. È più di un dolce: è un simbolo di auspicio, amore e comunità.

Tradizionalmente preparato in casa, il laddu si offre durante il Diwali, i matrimoni o le cerimonie religiose. In alcune regioni, viene anche consumato come energetico naturale per donne incinte o bambini, grazie alla sua ricchezza nutritiva. Ne esistono numerose varianti, ma la ricetta base resta fedele alla triade sacra della cucina indiana: farina, zucchero e ghee (burro chiarificato).

Le origini del laddu risalgono all’India antica, con menzioni nei testi sanscriti già nel 4° secolo a.C. Inizialmente non era solo un dolce: i medici ayurvedici lo usavano per somministrare erbe medicinali, mascherandone il gusto amaro. La forma sferica e il sapore gradevole lo resero ideale per questo scopo.

Con il tempo, però, il laddu passò dalle mani dei guaritori a quelle delle cuoche di famiglia, diventando protagonista delle cucine domestiche. A seconda delle regioni, la base può cambiare: besan (farina di ceci), rava/sooji (semolino), moong dal (lenticchie gialle) o perfino cocco grattugiato.

La bellezza del laddu sta nella sua semplicità e versatilità. Ecco gli ingredienti essenziali per una versione classica al besan:

  • Besan (farina di ceci): la base più diffusa. Dona consistenza e un aroma tostato inconfondibile.

  • Ghee: il burro chiarificato indiano, essenziale per ottenere la giusta consistenza e un gusto profondo.

  • Zucchero a velo o semolato fine: dolcifica e lega.

  • Spezie: cardamomo in polvere per un profumo caldo e avvolgente.

  • Frutta secca (opzionale): pistacchi, mandorle o uvetta, per dare croccantezza e valore nutrizionale.

Ricetta tradizionale del Laddu al besan

Ingredienti (per circa 15 laddus)

  • 250 g di farina di ceci (besan)

  • 120 ml di ghee fuso

  • 100 g di zucchero a velo setacciato

  • ½ cucchiaino di cardamomo in polvere

  • 2 cucchiai di frutta secca tritata (mandorle o pistacchi, facoltativi)

  • Un pizzico di sale

Preparazione passo passo

1. Tostare la farina

Scalda il ghee in una padella antiaderente a fuoco medio. Aggiungi il besan e mescola continuamente per evitare che bruci. Il segreto di un buon laddu sta in questa fase: la farina va tostata a fuoco dolce per almeno 15–20 minuti, finché il composto non diventa dorato e profuma di nocciola.

2. Far raffreddare leggermente

Spegni il fuoco e lascia intiepidire il composto, mescolando ogni tanto. Non deve essere troppo caldo quando si aggiunge lo zucchero, altrimenti questo si scioglierà, rendendo difficile formare le palline.

3. Aggiungere gli aromi

Unisci il cardamomo in polvere e la frutta secca. Mescola bene.

4. Unire lo zucchero

Aggiungi lo zucchero a velo al composto tiepido. Impasta con le mani o con un cucchiaio di legno fino a ottenere una massa densa e malleabile.

5. Formare i laddus

Con le mani leggermente unte di ghee, preleva piccole porzioni di impasto e forma delle sfere di circa 3–4 cm di diametro. Lasciale riposare su un vassoio foderato con carta da forno.

6. Conservazione

Una volta raffreddati, i laddus si conservano in contenitori ermetici per fino a due settimane, anche fuori frigo, in luogo fresco e asciutto.

Varianti da provare

  • Laddu al rava (semolino): più friabile, si prepara con semolino fine tostato.

  • Coconut laddu: con cocco fresco grattugiato o essiccato e latte condensato.

  • Motichoor laddu: fatti con micro-perle di besan fritte e legate con sciroppo di zucchero – tipici dei templi.

  • Laddu alle lenticchie: ricchi di proteine e diffusissimi nell’India del sud.

In India, non esiste un solo momento per gustare un laddu. Si serve:

  • Durante le festività religiose (come Diwali, Ganesh Chaturthi, Raksha Bandhan)

  • In occasione di matrimoni e nascite, come augurio di prosperità

  • Come offerta agli dei nei templi o negli altari domestici

  • A scuola, dopo gli esami: un modo per festeggiare i traguardi dei bambini

Un laddu non richiede molto altro. Tuttavia, per esaltarlo:

  • Con tè Masala Chai: l’infusione speziata indiana ne rafforza gli aromi.

  • Con latte caldo speziato alla curcuma, per un momento di coccola serale.

  • Oppure semplicemente con una mano tesa: in India, spesso il laddu si porge come gesto di affetto.

Il laddu è più di un dolce. È una testimonianza di come la cucina possa raccontare cultura, spiritualità e legami familiari con pochi ingredienti e un gesto antico: formare una sfera con le mani.

Oggi puoi trovarlo nei ristoranti indiani di tutto il mondo, nei negozi di dolci orientali o prepararlo facilmente in casa. Il profumo che si diffonderà mentre tosti il besan ti porterà lontano, tra strade polverose, mercati pieni di colori e templi incensati.

E allora perché non provarlo oggi stesso? Preparare un laddu è come scrivere una poesia con spezie e zucchero — e ogni morso è una strofa.


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