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Pane al cardamomo

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Il pane al cardamomo (detto anche pulla ) è un tipo di pane aromatizzato al cardamomo e guarnito con glassa alla vaniglia e noci.
Talora il pane al cardamomo può essere preferibilmente condito con uva passa.
Il pane al cardamomo è un dolce tradizionale della Svezia e della Finlandia e viene accompagnato comunemente ad una tazza di tè o caffè.


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Mekitsa

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La Mekitsa (in Bulgaro мекица, anche traslitterato comemekica; al plurale mekici) costituisce un tradizionale piatto bulgaro a base di pasta lavorata con yogurt e successivamente ben fritta.
Le mekici sono composte da farina, uova, yogurt, lievito chimico, acqua, sale e olio. Nella cucina serba vengono chiamate mekike (sing. mekika). Sono simili alle lángos ungheresi.  La Mekitsa, tradizionalmente, viene consumato come pasto per la colazione. Dopo che l'impasto è lievitato, viene diviso in piccole sfere da stendere successivamente fino al raggiungimento di una superficie piatta e non troppo spessa, facendo attenzione a mantenere, al tempo stesso, la tipica forma circolare. Quindi, vengono fritte nell'olio bollente. Alcune ricette, suggeriscono di usare alternativamente il lievito, il bicarbonato di sodio, il latte o lo yogurt. Una ricetta originaria di Silistra usa lo yogurt e il pane di soda (pane al bicarbonato). Un'altra ricetta, originaria di un villaggio vicino Stara Zagora, raccomanda l'utilizzo di lievito e yogurt. Una ricetta originaria di Aytos, invece, suggerisce di usare il lievito e il latte. Prima di friggere le mekici, si consiglia vivamente di modellarne la forma con le mani bagnate.
Al momento di servirle, le mekici vengono solitamente ricoperte con dello zucchero a velo o guarnite con marmellata, miele o con il sirene (un formaggio bianco simile alla feta). Possono anche essere mangiate con lo yogurt.  A differenza delle lángos ungheresi, le mekici non vengono servite né con la maionese né con il ketchup e non sono guarnite così riccamente.
Il nome deriva dalla radice bulgara mek ("soffice") che si riferisce alla consistenza della vivanda. –itsa è un suffisso femminile della lingua slava.


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Kalburabastı

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Il Kalburabastı o Kalbura bastı (in turco), nei Balcani noto anche come Hurmašice o Hurme, e talvolta conosciuto anche con il nome di Hurma, è un pasticcino turco fritto e poi imbibito in uno sciroppo di zucchero che ha una forma corrugata. Esso è tra le specialità preferite preparate durante le festività islamiche, tra cui lo Şeker Bayramı (chiamato "Festa dei dolci" in lingua turca) della durata di tre giorni e il Kurban Bayramı (la "Festa dello sgozzamento" in turco). Di questo dolce turco ottomano esiste una variante molto simile ("Hurmašice" o "Hurme") che si produce in Bosnia Erzegovina e Serbia.

Preparazione
L'impasto è fatto con farina, zucchero, yogurt, burro o margarina, olio d'oliva, uova, noci e lievito in polvere, mentre acqua, zucchero e succo di limone vengono usati per lo sciroppo.


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syrniki

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syrniki (russo: сы́рник[и], in ucraino сирники, sirniki) sono un piatto della cucina russa, bielorussa, lituana e ucraina. Sono simili agli olad'i, pancake fritti di fiocchi di latte a uova e farina. Alcuni chef credono che per i veri syrniki non sia necessaria la farina. Di solito i syrniki si friggono nell'olio ma secondo alcune ricette vanno cotti in forno. Ci sono delle ricette che raccomandano di cuocerli a vapore. La particolarità della ricetta è che la ricotta va accuratamente pressata e passata al setaccio o frullata. Più viene pressata meno farina serve per ottenere un impasto omogeneo. L'ideale è utilizzare solo un pizzico di farina. I syrniki completamente senza farina, ciò nonostante, vengono impanati e fritti. I syrniki più famosi sono quelli semplici e quelli con l'uvetta ma sono comuni anche i syrniki con altre farciture, ad esempio carote, albicocche secche, mele, pere, noci e patate. In casi rari anche con erba cipollina e aneto. A tavola i syrniki possono essere serviti su un piatto o in una terrina accompagnate da latte condensato, smetana o marmellata. Le varianti salate dei syrniki possono essere servite anche con ketchup o maionese.

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Raviola di ricotta

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La raviola di ricotta è un dolce tipico della cucina siciliana, ripieno di ricotta. È cucinato fritto o al forno.
Nel territorio siciliano esistono diverse versioni di questo dolce.

Provincia di Catania
La raviola fritta catanese è preparata con un impasto simile alla graffa, che viene tagliato ricavando delle mezzalune, che sono farcite di ricotta e chiuse; dopo la frittura in olio, il dolce viene passato nello zucchero granellato.
La raviola al forno catanese è preparata con pasta sfoglia che viene tagliata ricavando dei triangoli, che sono farciti di ricotta e chiusi; dopo la cottura al forno, il dolce viene passato nello zucchero a velo.

Provincia di Siracusa
La raviola fritta siracusana è simile a quella catanese, ma viene chiamata romana alla ricotta. La raviola al forno non è preparata con la pasta sfoglia, ma con una pasta simile a quella della brioscia.

Provincia di Messina
La versione messinese è fritta e viene chiamata panzerotto fritto di ricotta o balò di ricotta.

Provincia di Caltanissetta
La raviola di ricotta nissena è fritta ed è preparata con impasto a base di pasta sfoglia.

Provincia di Trapani

La versione trapanese è conosciuta come cassatella di ricotta, ha la forma di una mezzaluna ed è fritta. Nella preparazione dell'impasto si usano il vino bianco e il marsala.

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Umm Ali

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L'Umm Ali od Om Ali (in egiziano ام على) è un dolce egiziano. Si tratta di una pasta sfoglia imbevuta di latte caldo e insaporita con cannella, cocco in polvere, pistacchi e uva passa. Il nome del piatto significa "la mamma di Alì" si riferisce alla prima moglie del re di una dinastia Ayyubide.

Ricetta
Per preparare l'Umm Ali bisogna utilizzare un impasto a base di pane o pasta sfoglia spezzettato che viene mescolato con pistacchi, scaglie di cocco, uvetta e un'abbondante quantità di zucchero. Successivamente viene aggiunto del latte e della cannella in polvere sopra il composto. Infine, la miscela viene cotta nel forno fino a quando la superficie del dolce diviene dorata. L'Umm Ali può essere consumato caldo o freddo.
Esistono numerose varianti dell'Umm Ali fra cui una contenente panna. In altre parti del mondo esistono piatti simili fra cui la khumaiaa, una variante irachena del dolce egiziano, e il pudding di pane e burro inglese, che a differenza dell'Umm Ali contiene le uova.

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Tavuk göğsü

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Il tavuk göğsü (in turco: tavukgöğsü, ovvero "petto di pollo"), è un dolce turco a base di latte e petto di pollo triturato.

Cenni storici
Il piatto è molto simile al biancomangiare, un piatto che era popolare nelle tavole dell'alta borghesia europea, e menzionato nei Racconti di Canterbury. Tuttavia, a differenza del tavuk göğsü, il biancomangiare darà origine a diverse varianti consumate in Europa e America Latina. In epoca ottomana il tavuk göğsü fu una delle prelibatezze più celebri fra i sultani, che erano soliti mangiarlo nel Palazzo di Topkapi. Oggi è considerato un piatto tipico della Turchia.

Caratteristiche e preparazione

La versione tradizionale del tavuk göğsü presenta il petto di pollo bianco, preferibilmente cappone macellato di recente. La carne viene ammorbidita mediante ebollizione e separata in filamenti o rillette molto sottili. nelle ricette moderne la carne del pollo viene talvolta martellata fino a quando questa diviene una polvere fine. Il pollo viene quindi mescolato con latte, zucchero, riso sbriciolato e/o altri addensanti e aromi come la cannella. In seguito, il pudding viene modellato a piacere.

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Come erano i dolci nel Medioevo tenendo per esempio conto che il cioccolato, ingrediente chiave nella pasticceria moderna, non era conosciuto?

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In realtà molti dei dolci dell'epoca non erano molto diversi da quelli che conosciamo oggi dalla tradizione culinaria europea. Molti ingredienti come frutta, uova, burro, latte, miele e farina erano già disponibili.
Nel medioevo lo Zucchero (originario dell'India) venne introdotto in Europa dagli Arabi, infatti la parola "Zucchero" (o l'inglese "Sugar") derivano dall'arabo Sukkar. Però era molto meno utilizzato rispetto ad oggi, perchè era piuttosto costoso.
Poichè il pane era alla base dell'alimentazione, anche molti dolci erano in realtà dei panini dolci. Usavano molto la frutta o la frutta secca, magari dolcificandola con del miele. Per esempio sembra che già a quei tempi esistessero il pampepato o il panforte tipici dell'Italia centrale. In Spagna nel '200 è stato inventato il torrone, forse come derivazione di una precedente ricetta araba. Esistevano anche cialde, frittelle e crepes simili ai moderni waffle belgi o ai graufe francesi.

Una delle caratteristiche che rendevano la cucina medievale, soprattutto quella dei nobili, un po' diversa dalla nostra era il fatto che mentre noi mangiano i dolci a fine pasto, a quei tempi si alternavano portate dolci e salate, inoltre i nobili amavano addolcire anche la carne o il vino. Insomma, una cucina molto agrodolce.






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