La buko pie è una torta
filippina preparata usando del cocco poco maturo e del latte
condensato zuccherato, che contribuisce ad addensare l'alimento. Il
latte condensato usato per preparare la torta può essere rimpiazzato
da quello evaporato. La buko pie può inoltre contenere altri
ingredienti a piacere come pandano, vaniglia o mandorle.
Storia
Il dolce risulta ideato dalle sorelle
Pahud a Los Baños, nelle Filippine, durante la seconda metà del
Novecento. Dopo aver lavorato come domestica negli USA, Soledad Pahud
decise di aprire una panetteria ove avrebbe venduto la torta di mele,
che aveva precedentemente imparato a fare durante il suo soggiorno
oltreoceano. Non potendo però preparare quel dolce dal momento che
le mele non sono originarie delle Filippine, Pahud utilizzò, su
consiglio della sorella Apolonia, del cocco poco maturo (buko in
lingua tagalog) al posto di tali frutti. La panetteria delle sorelle
Pahud, l'Orient Buko Pie Bakeshop di Los Baños, è specializzata
nella vendita di torte al cocco e di varianti della buko pie con
mele, ananas e frutti tropicali. Sebbene fosse un tempo possibile
preparare il dessert nelle sole Filippine, le tecnologie di
congelamento rapido l'hanno reso un alimento che si può esportare
all'estero. Oltre a essere considerata una specialità di Los Baños,
la buko pie è un prodotto di pasticceria noto in tutte le Filippine
ed è spesso acquistata dai turisti.
Varianti
Se la buko pie viene preparata usando
il macapuno (una cultivar di cocco con una quantità anomala di
endosperma) il dolce risulterà più denso e appiccicoso e prenderà
il nome di macapuno pie.[9] La buko pie è simile alla klappertaart,
una specialità di origine olandese anche diffusa in Indonesia e nel
Sudafrica. A differenza del prodotto filippino, la klappertaart è un
dolce a base di crema pasticcera al cocco con uvetta, noci confettura
di albicocche e cannella.
Valori nutrizionali
La buko pie è ricca di grassi,
zucchero, calorie, carboidrati, proteine, calcio, ferro, magnesio,
niacina, folati e una media quantità di sodio. La sua percentuale di
carboidrati semplici è superiore a quella di carboidrati complessi.