Nel cuore della campagna veronese, tra filari di viti e campi di mais, nasce il Tressiàn, un dolce semplice e genuino che racconta storie di tradizione e convivialità. Questo dolce, ormai di diffusione limitata, rappresenta un patrimonio culinario da riscoprire e valorizzare.
Il Tressiàn affonda le sue radici nella cucina contadina del veronese, dove la farina di mais era un ingrediente fondamentale. Preparato con ingredienti facilmente reperibili nelle case rurali, questo dolce era spesso consumato durante le festività o le occasioni speciali, diventando simbolo di condivisione e festa.
Ingredienti e Preparazione
La ricetta tradizionale del Tressiàn prevede l'utilizzo di:
250 g di farina di frumento
150 g di farina di mais
1/2 bicchiere di latte
3 uova
80 g di zucchero
Scorza di limone grattugiata
Una manciata di pinoli
50 g di frutta candita
1/2 mela a pezzetti
100 g di uvetta passa
30 g di olio d'oliva
Lievito per dolci
Procedimento:
In una ciotola capiente, mescolare le due farine con lo zucchero e il lievito.
Aggiungere le uova, il latte e l'olio d'oliva, amalgamando bene gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo.
Incorporare la scorza di limone, la mela a pezzetti, l'uvetta precedentemente ammollata, i canditi e i pinoli.
Versare l'impasto in una teglia imburrata e infarinata.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 40-45 minuti, o fino a quando la superficie risulterà dorata e uno stecchino inserito al centro uscirà pulito.
Il Tressiàn, con la sua consistenza rustica e il sapore dolce e fruttato, si presta a diversi abbinamenti:
Vini dolci: come il Recioto di Soave o il Moscato d'Asti, che ne esaltano le note fruttate.
Bevande calde: tè neri o infusi speziati, ideali per accompagnare una fetta di Tressiàn durante le fredde giornate invernali.
Formaggi freschi: come la ricotta o il mascarpone, che contrastano piacevolmente con la dolcezza del dolce.
Oggi, il Tressiàn è un dolce poco conosciuto al di fuori delle zone rurali del veronese. Tuttavia, grazie all'interesse crescente verso la riscoperta delle tradizioni culinarie locali, alcune pasticcerie e agriturismi della zona hanno iniziato a riproporlo, contribuendo alla sua valorizzazione. Iniziative culturali e gastronomiche locali, come sagre e fiere, offrono l'opportunità di degustare il Tressiàn e di conoscerne la storia, mantenendo viva la memoria di questo dolce semplice ma ricco di significato.
Il Tressiàn rappresenta un esempio di come la cucina tradizionale possa raccontare la storia e la cultura di un territorio. Riscoprirlo e valorizzarlo significa preservare un patrimonio gastronomico che merita di essere tramandato alle future generazioni.
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