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Cheese Cake Variegato

 


La storia del cheesecake variegato risale alle origini della creazione del cheesecake stesso, che ha origini antiche e incerte. Alcune fonti lo fanno risalire all'antica Grecia, ma è stato poi portato in America dai coloni europei nel XVIII secolo.

Il cheesecake classico consiste in una base di biscotti sbriciolati, su cui viene posizionato un composto morbido a base di formaggio cremoso, zucchero e uova, che viene cotto in forno e servito freddo. Negli anni, sono state create numerose varianti del cheesecake originale, tra cui il cheesecake variegato.

La variante variegata del cheesecake prevede l'aggiunta di una salsa dolce sullo strato superiore del cheesecake. Questa salsa può essere fatta con frutti di bosco, cioccolato o caramello, per esempio. Molte volte, gli ingredienti della salsa vengono mescolati direttamente al composto di formaggio prima della cottura, creando un effetto marmorizzato o variegato.

Il cheesecake variegato è diventato molto popolare negli ultimi anni grazie alla sua versatilità e alla possibilità di personalizzarlo a seconda dei gusti individuali. È un dessert perfetto per ogni occasione, dalla cena formale alla festa informale tra amici.




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La Charlotte di Marroni

 


La Charlotte di Marroni è un dolce tipicamente preparato con purea di castagne, savoiardi e panna montata. La purea di castagne viene impastata con zucchero, vaniglia e gelatina, quindi incorporata alla panna montata. I savoiardi vengono poi immersi nel caffè o nel liquore e disposti lungo i lati di uno stampo prima di essere riempiti con il composto di castagne. Una volta che il dolce si è solidificato, viene tipicamente guarnito con cacao in polvere o noci tritate.

I Savoiardi, sono un tipo di biscotto dolce di pan di spagna comunemente utilizzato in dolci come il tiramisù e la charlotte di marroni. Hanno la forma di un dito e hanno una consistenza leggera e ariosa. I savoiardi sono solitamente fatti con uova, zucchero e farina e sono spesso aromatizzati con vaniglia o scorza di limone. Possono essere mangiati da soli o usati come base per altri dolci.


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Brownies Cake


 

La storia dei brownies è poco chiara e ci sono molte storie che circondano la loro invenzione. Una teoria popolare è che i brownies siano stati creati da Fanny Farmer, una famosa autrice di libri di cucina alla fine del 1800. Un'altra storia è che i brownies furono inventati da una casalinga che stava cercando di fare una torta al cioccolato ma si dimenticò di aggiungere il lievito.

Indipendentemente dalle loro origini, i brownies sono diventati rapidamente un dolce popolare in America e nel mondo. I brownies sono disponibili in molte varietà diverse, tra cui fudgy, cakey e gommosi. Ad alcune persone piace aggiungere noci o glassa ai loro brownies, mentre altri li preferiscono semplici.

I brownies sono diventati un dolce classico per molte occasioni, dalle feste di compleanno ai potluck, fino a gustarli semplicemente come dolcezza a casa. Esistono anche molte varianti della classica ricetta dei brownie, tra cui i blondies (che usano la vaniglia al posto del cioccolato) e i brownies senza glutine o vegani.

Nel complesso, i brownies sono un dolce amato che ha superato la prova del tempo e continua ad essere apprezzato da persone di ogni età e provenienza.



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Torta degli ebrei

 


La "torta degli ebrei" è un termine che si riferisce ad una torta tradizionale ebraica chiamata "mandelbrot", che significa "pane di mandorle". La ricetta originale prevede l'utilizzo di mandorle, uova, zucchero, farina e burro. Tuttavia, il nome "torta degli ebrei" ha assunto un significato negativo in quanto è stato associato in passato alla discriminazione contro gli ebrei.

In realtà non esiste una storia specifica legata alla "torta degli ebrei" perché il nome stesso è considerato offensivo e discriminatorio. Tuttavia, la cucina ebraica presenta una vasta gamma di piatti e dolci tradizionali che riflettono le influenze culturali e geografiche delle comunità ebraiche in tutto il mondo. Alcuni di questi piatti includono il falafel, lo tzatziki, il hummus, il bagel, il matzo ball soup e molti altri ancora.

È importante ricordare che ogni cultura culinaria rappresenta una parte importante della storia e dell'identità culturale di un popolo e che i piatti tradizionali sono spesso simboli di celebrazione, condivisione e appartenenza.



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Biscotti

 


La storia dei biscotti risale a diversi secoli fa. Infatti, l'origine dei biscotti è legata alla necessità di conservare a lungo gli alimenti e, in particolare, il pane. Durante il Medioevo, infatti, il pane era un alimento fondamentale per la popolazione e, poiché non esistevano ancora i moderni metodi di conservazione, era difficile mantenerlo fresco per molto tempo.

Per ovviare a questo problema, si iniziò a cuocere il pane una seconda volta, ottenendo così dei biscotti duri e secchi che potevano essere conservati per mesi senza deteriorarsi. Inizialmente, questi biscotti venivano utilizzati soprattutto come razione alimentare per i marinai durante le lunghe traversate in mare, ma presto diventarono uno snack molto popolare anche sulla terra ferma.

Con l'avvento della produzione industriale, la produzione di biscotti si è notevolmente sviluppata, dando vita a un'ampia varietà di prodotti, dai classici biscotti secchi alle varianti più dolci e golose, come quelli farciti con crema o cioccolato. Oggi i biscotti sono tra i prodotti alimentari più diffusi e popolari al mondo, apprezzati sia per la loro bontà che per la loro praticità e versatilità.




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Gelato allo yogurt


 

Lo yogurt e il gelato sono due prodotti lattiero-caseari molto amati in tutto il mondo. Probabilmente hanno origini diverse, entrambi sono prodotti ottenuti dal latte, ma attraverso processi di lavorazione diversi.

Lo yogurt ha origini antichissime, risalenti alla cultura nomade delle tribù del Medio Oriente. Si dice che gli antichi popoli nomadi conservassero il latte in contenitori di pelle d'animale, che grazie al calore e all'azione dei batteri presenti naturalmente nel latte, si trasformava in yogurt. Questo alimento andava apprezzato per la sua durata e la sua capacità di nutrire anche in condizioni difficili.

Il gelato, invece, ha origini italiane. La sua prima forma conosciuta è il sorbetto, una bevanda dolce a base di frutta e acqua ghiacciata, che era popolare nell'antica Roma. Il gelato vero e proprio è nato in Italia nel XVII secolo, quando il mercante di Venezia Procopio Coltelli iniziò a vendere una crema dolce e ghiacciata chiamata "gelato" nei suoi caffè.

Nonostante le loro origini diverse, lo yogurt e il gelato si sono evoluti nel corso dei secoli diventando prodotti molto diversi tra loro. Lo yogurt viene prodotto attraverso la fermentazione del latte, che viene mescolato con batteri specifici che trasformano il lattosio in acido lattico, dando al prodotto finale la sua consistenza densa e cremosa. Il gelato, invece, viene prodotto attraverso un processo di emulsione che unisce il latte, lo zucchero e altri ingredienti, come la frutta o il cioccolato, a cui viene aggiunta aria per rendere la consistenza morbida e cremosa.

Tuttavia, negli ultimi anni, sono state sviluppate nuove tecniche di produzione che hanno portato alla creazione di un nuovo prodotto chiamato "gelato allo yogurt". Questo prodotto combina la cremosità dello yogurt con la dolcezza del gelato, ottenendo così un prodotto che è più sano del gelato tradizionale ma che ha comunque un gusto delizioso.

In sintesi, lo yogurt e il gelato hanno origini e processi di lavorazione diversi, ma entrambi sono prodotti lattiero-caseari molto amati in tutto il mondo. Negli ultimi anni, è stato sviluppato un nuovo prodotto chiamato "yogurt gelato" che combina la cremosità dello yogurt con la dolcezza del gelato, offrendo un'alternativa più sana al gelato tradizionale.


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Delizia al limone

 


La "delizia al limone" è un dolce tipico della cucina italiana, originaria della Campania. Si tratta di un dessert molto fresco e leggero, perfetto per la stagione estiva.

La sua origine non è del tutto chiara, ma si pensa che la delizia al limone sia stata creata nel XVIII secolo, quando il re di Napoli, Ferdinando IV di Borbone, chiese ai pasticceri della sua corte di creare un dolce che rappresentasse la bellezza e la dolcezza della sua amata città.

Il risultato fu la delizia al limone, un dolce composto da due strati di pasta sfoglia farciti con crema al limone e decorato con zucchero a velo.

Negli anni successivi, la delizia al limone divenne sempre più popolare nella regione campana e in tutta Italia, diventando uno dei dolci più rappresentativi della cucina napoletana.

Oggi, la delizia al limone è considerata un classico della pasticceria italiana, presente in molte varianti e reinterpretazioni da parte dei pasticceri di tutto il paese.





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Torta di mele


 

La storia della torta di mele ha le sue radici negli Stati Uniti, dove è diventata una delle torte più amate e rappresentative della cucina americana. Tuttavia, la torta di mele ha origini europee e risale almeno al 14° secolo.

In America, la torta di mele ha iniziato a guadagnare popolarità nel XVII secolo, quando i primi coloni inglesi si portarono con sé la loro ricetta tradizionale. Nel corso del tempo, la torta di mele è diventata un simbolo della cultura americana e un'importante parte della festa del Ringraziamento.

La torta di mele è diventata ancora più popolare negli anni '60, quando la compagnia alimentare americana McDonald's ha iniziato a servirla nei suoi ristoranti. La versione McDonald's della torta di mele è diventata famosa in tutto il mondo e ha contribuito a diffondere la sua popolarità.

Negli ultimi decenni, la torta di mele è stata rivisitata e reinventata in numerose varianti, ma la versione classica rimane sempre una delle torte più apprezzate e riconoscibili della cucina americana.



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Torta al cocco e nutella

 


La storia della torta al cocco e Nutella ha radici piuttosto recenti e non è del tutto chiara la sua origine precisa. Tuttavia, si pensa che questa deliziosa torta sia stata creata in Italia intorno agli anni '90.

La torta al cocco e Nutella è una torta a base di cocco e Nutella, una crema spalmabile al cioccolato e alle nocciole molto popolare in tutto il mondo. La base della torta è di solito fatta con farina, zucchero, uova, burro e cocco grattugiato, mentre la farcitura è composta da uno strato di Nutella.

La torta al cocco e Nutella è diventata molto popolare in Italia e in molti altri paesi, grazie alla sua bontà e alla sua semplicità di preparazione. Oggi esistono molte varianti della torta al cocco e Nutella, alcune delle quali includono anche altri ingredienti come frutta secca o frutti di bosco.

In ogni caso, la torta al cocco e Nutella è diventata una delle torte più amate in tutto il mondo, e continua a essere un'ottima scelta per ogni occasione, dalle feste di compleanno alle cene con gli amici.


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Mousse

 


La mousse è un dolce leggero e arioso tipicamente fatto con panna montata, uova, zucchero e aromi come cioccolato, frutta o caffè. Gli ingredienti vengono combinati e poi montati fino a formare una consistenza leggera e soffice, che viene poi raffreddata per solidificarsi. La mousse può essere servita in piatti singoli o utilizzata come farcitura per torte o pasticcini. Alcune varianti di mousse includono anche la gelatina per aiutarla a solidificarsi, mentre altre usano ingredienti alternativi come il tofu o l'avocado per creare una versione vegana o più sana. La mousse è un dolce popolare in tutto il mondo e può essere trovata in molti gusti e stili diversi.



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Ravioli Dolci

 


I ravioli dolci sono un tipo di gnocchi dolci italiani che vengono spesso serviti come dessert. Si realizzano riempiendo dei quadratini di pasta sfoglia con un ripieno dolce come ricotta, cioccolato o confettura di frutta, poi ripiegando la pasta e sigillandola per creare una tasca.

Per fare i ravioli dolci potete iniziare preparando un semplice impasto di pasta con farina, uova e un po' d'acqua. Dopo aver impastato l'impasto, lasciarlo riposare per circa 30 minuti per consentirgli di rilassarsi.

Successivamente, stendete la pasta in una sfoglia sottile e con un taglia ravioli o un coltello tagliatela a quadratini. Versare un po' di ripieno su ogni quadrato, lasciando un po' di spazio intorno ai bordi.

Una volta riempiti tutti i quadrati, spennellare i bordi con un po' d'acqua e ripiegare la pasta in modo da creare una tasca. Con una forchetta schiacciare i bordi e sigillare i ravioli.

Per cuocere i ravioli dolci, portare a ebollizione una pentola di acqua salata e immergervi delicatamente i ravioli. Fate cuocere per qualche minuto fino a quando non vengono a galla, quindi prelevateli con una schiumarola e servite con la vostra salsa o guarnizione preferita, come il cioccolato fuso o una spolverata di zucchero a velo.




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"Pasta sfoglia" e "sfogliata"

  


"Pasta sfoglia" e "sfogliata" sono entrambi termini usati per descrivere un tipo di pasta che si ottiene sovrapponendo sottili sfoglie di pasta e grasso. "Pasta sfoglia" è il termine italiano per questa pasta, mentre "sfogliata" è il termine equivalente nei dialetti italiani parlati in alcune regioni d'Italia.

Entrambi i termini si riferiscono allo stesso tipo di pasta, quindi possono essere usati in modo intercambiabile. L'impasto utilizzato per fare la pasta sfoglia o sfogliata è tipicamente fatto con farina, acqua e burro o altro tipo di grasso. L'impasto viene steso in fogli sottili, quindi ricoperto di grasso aggiuntivo, come burro o strutto, prima di essere piegato e steso nuovamente.

Questo processo crea numerosi strati di pasta sottile separati da sottili strati di grasso, che conferiscono alla pasta una consistenza friabile e croccante una volta cotta. La pasta sfoglia o sfogliata può essere utilizzata per realizzare una varietà di pasticcini dolci o salati, come croissant, pasta sfoglia e crostate.

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Come fare in casa il tipico gelato sovietico al gusto crème brûlée tra due wafer croccanti.


Era una vera delizia made in Urss, con il tocco chic di ricordare il celebre dessert francese. Ecco la ricetta

Nei primi anni della sua produzione in Russia, il gelato veniva venduto principalmente da carrettini mobili, all’interno dei quali si utilizzava del ghiaccio secco per mantenere la temperatura necessaria. Non era nemmeno preconfezionato: il gelataio “modellava” manualmente il gelato, spalmandolo all’interno di due fette di wafer, come fosse il ripieno di un panino, o semplicemente lo vendeva a peso.

Più tardi, negli anni Cinquanta, iniziarono ad aprire delle gelaterie, con una loro atmosfera speciale. Andare a un primo appuntamento in gelateria era una cosa comune. Per pochi soldi si potevano avere tre palline di vari gusti: cioccolato, noci, crème brûlée, ecc. Pagando un piccolo extra, ti ci mettevano sopra della marmellata di frutta o o delle scaglie di cioccolato. In quelle gelaterie, si potevano persino trovare prelibatezze come gelato il con lo champagne o con il cognac (ovviamente, le loro versioni made in Urss: lo shampànskoe e il konjàk).

All’inizio degli anni Sessanta, cominciò la produzione di massa, con macchinari per riempire di gelato coppette o cialde di wafer e per fare ghiaccioli.

Il biscotto al gelato al gusto crème brûlée era uno dei preferiti dai sovietici. Era fatto con latte e panna naturali, con l’aggiunta di sciroppo di caramello, e aveva un bel colore tostato. Era racchiuso tra due wafer che rimanevano croccanti e leggeri. Lo sciroppo di caramello era in realtà prodotto con il latte condensato, la sgushjonka, e richiamava il sapore del celebre dessert francese pur conservando il suo carattere russo.

È molto semplice preparare questo gelato a casa. Otterrete un prodotto naturale, gustoso, e con una goccia di nostalgia per le gelaterie sovietiche.


Ingredienti:

Per il gelato:

  • Latte intero – 450 ml

  • Panna – 270 ml

  • Latte condensato – 215 g

  • Zucchero – 60 g

  • Agar agar – 3 g

Per lo sciroppo al gusto crème brûlée:

  • Latte condensato – 50 g

  • Zucchero – 40 g

  • Acqua – 115 ml


Preparazione:

In primo luogo, preparate un caramello. In una piccola pentola unite 15 ml di acqua, zucchero e latte condensato. Accendete il fuoco e, a fuoco medio, mescolate costantemente fino a quando non otterrete un colore marrone caramello e una consistenza densa.



Versate con cura il resto dell’acqua (100 ml) nella pentola con il caramello e portate il composto a ebollizione. Fate bollire e continuate a mescolare fino a quando il denso caramello non si sarà dissolto nell’acqua. Mettete da parte lo sciroppo ottenuto, per raffreddarlo.


Nel frattempo, preparate il gelato. In una pentola di medie dimensioni versate latte, panna e latte condensato. In una piccola ciotola unite lo zucchero e la polvere di agar agar; mescolando il tutto.



Mettete la pentola con i liquidi a fuoco medio e scaldate il composto. Quando la miscela diventa calda aggiungete lo sciroppo al gusto di crème brûlée che avete preparato e girate fino a rendere il tutto omogeneo. Ora, fate sobbollire la miscela, mescolando costantemente, e versate la miscela agar agar (che fa da addensante) e zucchero. Continuate a sbattere per un minuto fino a quando tutte le polveri si saranno disciolte. Togliete la pentola dal fuoco e raffreddate la miscela. Coprite la massa del gelato con una pellicola trasparente in modo che non si formi una pellicina sulla parte superiore, e mettetela in frigorifero per almeno 4 ore a maturare.




Dopo 4 ore posizionate la massa nel congelatore. Tiratela fuori ogni 30 minuti per mescolarla con un cucchiaio in modo che il gelato sia più uniforme, oppure posizionate la massa in una gelatiera, fino al congelamento.


Distribuite la massa tra due wafer e lasciatela congelare di nuovo in freezer per almeno un’ora.



Buon appetito.


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Pastarelle

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Ingredienti

Per 6 persone
  • 6 uova
  • 6 hg di zucchero semolato
  • 60 gr di bicarbonato di ammonio (ammoniaca da cucina o lievito rapido)
  • 1/2 l di latte
  • 2 cucchiai di strutto di maiale
  • 1 limone grattugiato
  • 1/2 kg di farina

Procedimento

  1. Mettere la farina sulla spianatoia, aggiungere le uova, lo zucchero, il latte, lo strutto, il limone grattugiato e infine l'ammoniaca.
  2. Impastare il tutto e dividere in tante striscioline e spianare con il matterello, poi infornare.
  3. Lasciare cuocere per 30/35 minuti.

Consigli

  • Si possono inzuppare nel latte o nel vino.

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Crema inglese

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La crema inglese è una crema pasticcera senza farina, molto più liquida ed adatta a varie preparazioni di dolci al cucchiaio o come gustosa guarnizione.

Ingredienti

Per 6 persone:
  • 10 tuorli d'uovo
  • 200 g di zucchero semolato
  • ½ litro di latte
  • ½ stecca di vaniglia o 0,5 g di aroma di vaniglia

Preparazione

  1. In una casseruola antiaderente, mettete i tuorli d'uovo già divisi dagli albumi, lo zucchero e amalgamate il tutto con una frusta.
  2. A parte mettete il latte in un pentolino sul fuoco, aprite la stecca di vaniglia e immergetela nel latte (oppure versate l'aroma di vaniglia) e portatelo ad ebollizione.
  3. versate adagio il latte bollente sui tuorli frustando energicamente.
  4. ponete sulla fiamma al minimo e mescolate con un cucchiaio di legno, lentamente e raschiando il fondo della pentola, per evitare che possa bruciare.
  5. controllate la temperatura con un termometro a sonda e continuate a cuocere fino a 83° (cottura alla rosa). in mancanza del termometro, controllate a vista la crema che si deposita sul retro del cucchiaio: quando forma una leggera patina senza colare via avete raggiunto la temperatura necessaria per la coagulazione dei tuorli.
  6. a cottura ultimata versate la crema in un recipiente freddo, dove non possa continuare a cuocere. infatti se supera la temperatura prevista, anche di pochi gradi, la crema può "impazzire" formando dei grumi d'uovo cotto.
  7. lasciate raffreddare a temperatura ambiente, coprite con pellicola per alimenti e conservate in frigorifero per un massimo di 24 ore.




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Bavarese

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Classico dolce al cucchiaio, la bavarese si può fare al gusto preferito, fragola, frutti di bosco, caffè.
La ricetta seguente è per farla classica, gusto vaniglia.

Ingredienti

  • ½ L di panna
  • 1 L di latte
  • 8 fogli di colla di pesce (è una gelatina solida)
  • 8 tuorli d'uovo
  • 300 g di zucchero
  • 1 stecca di vaniglia

Preparazione

  1. Mettete la gelatina animale a bagno in acqua fredda.
  2. In una casseruola antiaderente, mettete i tuorli d'uovo già divisi dagli albumi, lo zucchero e amalgamate il tutto con una frusta.
  3. A parte mettete il latte in un pentolino sul fuoco, aprite la stecca di vaniglia e versatene i semi nel latte (oppure versate l'aroma di vaniglia) e portatelo ad ebollizione.
  4. Versate adagio il latte bollente sui tuorli frustando energicamente.
  5. Ponete sulla fiamma al minimo e mescolate con un cucchiaio di legno, lentamente e raschiando il fondo della pentola, per evitare che possa bruciare.
  6. Controllate la temperatura con un termometro a sonda e continuate a cuocere fino a 83° (cottura alla rosa). in mancanza del termometro, controllate a vista la crema che si deposita sul retro del cucchiaio: quando forma una leggera patina senza colare via avete raggiunto la temperatura necessaria per la coagulazione dei tuorli.
  7. A cottura ultimata versate la crema in un recipiente freddo, dove non possa continuare a cuocere. infatti se supera la temperatura prevista, anche di pochi gradi, la crema può "impazzire" formando dei grumi d'uovo cotto.
  8. Strizzate la gelatina per togliere l'acqua in eccesso a aggiungetela mescolando nella crema ancora calda (ma non al di sopra dei 60°).
  9. Lasciate raffreddare fino a 26°- 28°
  10. Montate la panna al 70% e amalgamatela alla crema, con movimenti delicati.
  11. Versate la bavarese negli stampini e lasciate solidificare in frigorifero.
  12. Servitela con zucchero caramellato.

Consigli

  • Se invece volete aggiungere gusto alla vostra bavarese, mettete a bollire dello zucchero con un po' d'acqua (l'acqua deve superare il livello di zucchero di 3-5 centimetri circa, si chiama sciroppo di zucchero).
  • Poi aggiungeteci quello che volete: fragole tagliate ad esempio e lasciatele cuocere 5-10 minuti, poi frullate il tutto e aggiungetelo al latte.
  • Se invece la fate al caffè, non c'è motivo di metterlo nello sciroppo di zucchero, ma aggiungete semplicemente 1 o 2 tazzine di caffè al latte.



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Krapfen

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Ingredienti

  • 300 g di farina
  • 160 ml di latte
  • 60 g di burro
  • 20 g di lievito
  • 30 g di zucchero
  • 2 tuorli d'uovo
  • 1 bustina di zucchero vanigliato
  • 1 pizzico di sale
  • 1 presa di scorza di limone grattugiata
  • 1 c di rum
  • zucchero a velo da spolverare
  • marmellata o crema per il ripieno

Preparazione

  1. Versare la farina formando una tipica fontana
  2. mescolare il latte tiepido con il lievito sbriciolato e lo zucchero, versare il composto al centro della fontana, riporre il tutto in luogo caldo e far riposare per 20 minuti.
  3. Aggiungere il burro fuso, i tuorli, lo zucchero vanigliato, il sale, il limone e il rum, ed impastare bene. Coprire la pasta con un panno e farla lievitare in modo da raddoppiarne il volume
  4. impastare nuovamente e dividere la massa in 10 parti a cui sarà data la forma sferica dei krapfen
  5. adagiare su una superficie un panno, cospargerlo di farina e ricoprirli con un panno. Far lievitare i krapfen in modo che raddoppino il loro volume.
  6. Disporre i krapfen nell'olio bollente con la parte superiore rivolta verso il basso. Il grasso deve avvolgerli. Chiudere la padella con un coperchio e continuare brevemente la cottura. Voltare i krapfen e terminare senza coperchio.
  7. Asciugarli e quindi farcirli con il ripieno scelto e cospargerli di zucchero a velo.

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Frittelle di riso di san Giuseppe

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Le frittelle di riso sono il dolce tradizionale che viene preparato in Toscana il 19 marzo (sono note anche con il nome di "Frittelle di San Giuseppe").

Preparazione

  1. Cuocere il riso nel latte insaporito con zucchero, scorza di limone ed un pizzico di sale. Raffreddato l'impasto, levare la scorza di limone e aggiungervi rossi d'uovo, rhum, farina, pinoli ed uva passa. Lasciare riposare e aggiungere infine gli albumi montati a neve.
  2. Friggere l'impasto, versato con un cucchiaio, con olio di oliva ed appena le frittelle sono dorate, scolarle e cospargerle di zucchero a velo.






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