Quando si parla di cucina napoletana, emergono subito immagini di piatti ricchi e saporiti, frutto di una tradizione gastronomica antica e radicata nella cultura partenopea. Tra i prodotti più apprezzati di questa cucina, ci sono senza dubbio il casatiello e il tortano, due preparazioni pasquali molto simili ma con alcune sottili differenze che meritano di essere esplorate. Spesso confusi o considerano la stessa cosa, casatiello e tortano condividono ingredienti e metodi di preparazione, ma si distinguono per alcuni dettagli che influenzano non solo l'aspetto, ma anche il loro gusto e simbolismo.
Entrambi, casatiello e tortano, hanno radici antiche e fanno parte della tradizione culinaria napoletana legata alla celebrazione della Pasqua. Questi due lievitati, simboli di abbondanza e rinascita, vengono preparati soprattutto in occasione della domenica di Pasqua, come antipasti o pietanze centrali nel menù delle famiglie napoletane.
Le loro origini risalgono a riti pagani che celebravano la primavera e l'arrivo della stagione fertile. Successivamente, con la diffusione del Cristianesimo, queste preparazioni sono state integrate nelle festività pasquali, assumendo una connotazione religiosa. Il casatiello, in particolare, ha una simbologia strettamente legata alla Pasqua: le uova intere con il guscio inserito nella pasta ricordano infatti la resurrezione di Cristo, rappresentando vita e rinascita.
Il tortano, invece, pur essendo molto simile al casatiello, non porta con sé lo stesso simbolismo religioso, ma è altrettanto amato per il suo sapore robusto e ricco.
Sia il casatiello che il tortano vengono preparati con un impasto a base di farina, acqua, lievito e strutto (noto come "nzogna" in dialetto napoletano). Lo strutto conferisce a questi prodotti una consistenza soffice e un sapore deciso, tipico delle preparazioni tradizionali. Il ripieno è altrettanto ricco e abbondante: formaggi come il provolone, il salame napoletano, ciccioli di maiale (detti anche "cicoli") e pepe nero.
Entrambi i lievitati sono cotti in forma circolare, creando una sorta di ciambella rustica. È proprio qui, tuttavia, che emerge una delle prime differenze visibili tra i due prodotti: nel casatiello, le uova sono disposte intere, crude e con il guscio, direttamente sopra l'impasto, fissate con piccole strisce di pasta che creano una sorta di gabbia, mentre nel tortano le uova sono sode e spezzettate, mescolate all'interno del ripieno.
Il primo elemento distintivo tra casatiello e tortano riguarda quindi proprio il trattamento delle uova. Nel casatiello, come detto, le uova sono poste sulla superficie e hanno un forte significato simbolico legato alla Pasqua, mentre nel tortano le uova sono un semplice ingrediente del ripieno, senza particolari valenze simboliche.
Un'altra differenza importante è la disposizione degli ingredienti. Nel tortano, il ripieno è distribuito più uniformemente all'interno dell'impasto, mentre nel casatiello la presenza delle uova intere in superficie crea un effetto visivo particolare e caratteristico.