Il bigné (adattamento
del francese beignet) è una piccola pasta dolce
di forma tondeggiante, talvolta allungata: in questo caso si
chiama éclair. I bignè si preparano in due modi completamente
differenti fra loro: i bignè fritti e i bignè ripieni.
È la forma originaria del dolce,
diffusa in numerosi paesi d'Europa. È formato da una pasta di
farina, uova, latte, zucchero, burro, liquore e lievito che viene
divisa in piccole forme, successivamente fritte e spolverate di
zucchero a velo. In molte regioni è un tipico dolce di carnevale.
Una versione differente del bignè fritto è tradizionale delle
zone cajun degli Stati Uniti d'America molto
famosa a New Orleans. In questa versione, di nota derivazione
francese, il bignè è un dolce quadrato fritto.
Si ricava da una pasta lievitata che
viene stesa con il mattarello, tagliata in quadrati che
vengono fritti in olio di semi di cotone e
spolverati di zucchero a velo. È un dolce comune e amato, reperibile
nelle caffetterie, cui ci si riferisce impropriamente come doughnuts,
sebbene questo termine indichi nel resto degli stati anglofoni
la ciambella dolce, fritta e glassata.
È un piccolo dolce composto da un
guscio di pasta choux ripieno di creme variamente
aromatizzate, diventata famosa dalla Belle époque in poi.
La pasta choux, inserita in una tasca da pasticcere, con
bocchette di vario diametro e scanalatura, viene spremuta in piccole
quantità su una placca da forno e cotta. Al variare delle bocchette
e delle forme impresse, si ottengono diversi risultati estetici. I
gusci di bignè cuociono brevemente a temperature intorno ai 200º e
nel cuocere gonfiano divenendo leggeri e cavi all'interno. Questa
stessa cavità viene riempita di farcitura; successivamente il dolce
viene coperto di glassa. A seconda del ripieno assumono un nome
preciso, che spesso viene usato solo in alta pasticceria.
Tra i più famosi ricordiamo lo
Chantilly. Tuttavia, poiché la pasta choux è di gusto neutro, il
bignè viene spesso farcito salato, ad esempio con salsa besciamella,
crostacei, funghi o fondute di formaggio e servito
come stuzzichino per buffet o aperitivi. La dimensione del
bignè dolce può variare da un diametro di 10 – 12 cm
alle dimensioni di una noce, tipiche della pasticceria minuta in uso
specialmente in Piemonte. Il bignè salato è solitamente piccolo,
tra i 3 e i 6 cm di diametro. Vi si fa riferimento anche con il
nome di choux o bignola. Quest'ultimo termine, però, può
trovarsi anche applicato alle ricette tradizionali del bignè fritto.
I Bignè di San Giuseppe sono dei dolci
simili ai più comuni bignè alla crema. Possono essere cotti al
forno o fritti. In alcune regioni italiane vengono chiamati zeppole.
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