La canjica è una ricetta tipica
della cucina brasiliana. Anche se si consuma durante tutto l'anno, il
picco di domanda per questo dessert è quello che corrisponde alle
feste juninas e julinas, che si svolgono nei mesi
invernali australi, particolarmente in corrispondenza delle feste dei
solstizi d'estate in Europa.
Nella regione del Nordeste è
accompagnata della cannella, o dalla cagliata fresca, dipendendo dai
gusti. Il termine deriva dalla lingua quimbundo dell'Angola: kanjika.
La canjica è preparata con
grani di mais, latte, burro, zucchero, acqua, arachidi, latte di
cocco e cannella.
Il Ministero dell'Agricoltura,
Allevamento e Distribuzione brasiliano, con decreto 109 del 24
febbraio 1989, ha definito le norme riguardanti l'identificazione,
qualità, presentazione e imballaggio della canjica di mais
brasiliana, definendo merceologicamente il «milho de canjica».
Regionalismi
Il termine canjica identifica due preparazioni distinte a base di mais:- la crema o pappa (mingau) di mais, che è conosciuta come canjica nel Nordest mentre si chiama curau in San Paolo, Centro-Ovest e Sud del Brasile;
- il mais bianco sgranato e brillato, cucinato nel latte di cocco o di vacca, che nel Nordest è chiamato munguzá e nel Sudest, Centro-Ovest e Sud del Brasile è conosciuto come canjica;
Nel Minas Gerais, il diminutivo
canjiquinha designa un piatto differente, salato, fatto con
grani di mais duro spezzati nel mortaio (definita come "quirera
de milho" in San Paolo e altri stati) e cucinati, generalmente
con costine di maiale. La canjiquinha mineira quindi è una
varietà del piatto luso-brasiliano conosciuto come xerém in
altri luoghi.