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Apple Pie: la Torta di Nonna Papera che Profuma d’America e d’Infanzia

Una crosta dorata e fragrante, un cuore morbido di mele profumate e spezie, l’eco rassicurante delle merende raccontate nei fumetti. La Apple Pie – o, come la chiamavamo da bambini, la torta di Nonna Papera – è molto più di un dolce: è un ponte tra mondi, un inno alla semplicità che sa essere profondo come un abbraccio familiare.

La Apple Pie americana è approdata nelle cucine italiane ben prima di diventare un simbolo di lifestyle nelle serie TV. È grazie al Manuale di Nonna Papera, pubblicato in Italia nel 1970, che questa torta è entrata nell’immaginario collettivo di almeno tre generazioni. Ogni settimana, tra le pagine del settimanale Topolino, apparivano le ricette della famosa cuoca di Paperopoli: una gallina con il grembiule che sfornava dolci e consigli per tutta la famiglia.

E l’Apple Pie era lì, in ogni casa, anche se solo nella fantasia: alta, lucida, perfetta, poggiata sul davanzale in attesa che Qui, Quo e Qua la rubassero ancora fumante. L’abbiamo poi incontrata nei film, nei diner americani, nelle mani di mamme sorridenti che la servivano con una pallina di gelato alla vaniglia.

Ma al di là dell’icona pop, l’Apple Pie resta prima di tutto una torta rustica, di origine inglese, adottata negli Stati Uniti come simbolo nazionale. E nonostante le innumerevoli versioni esistenti, la sua essenza è sempre la stessa: mele, zucchero, spezie e una crosta fragrante.

Ingredienti per una teglia da 24 cm

Per la pasta (senza burro):

  • 300 g di farina 00

  • 100 g di ricotta vaccina

  • 80 ml di olio extravergine di oliva delicato

  • 60 ml di acqua fredda

  • 1 cucchiaio di zucchero

  • Un pizzico di sale

Per il ripieno:

  • 5 mele (meglio se renette o golden)

  • 100 g di zucchero di canna

  • 1 cucchiaino di cannella in polvere

  • Succo di 1/2 limone

  • 1 cucchiaio di amido di mais o farina

  • 1 pizzico di noce moscata (facoltativo)

Per decorare:

  • Latte o tuorlo per spennellare

  • Zucchero semolato q.b.

Preparazione

1. L’impasto alternativo (senza burro):
In una ciotola capiente unisci la farina, la ricotta, il pizzico di sale e lo zucchero. Versa l’olio e l’acqua fredda poco per volta, mescolando con una forchetta fino ad ottenere un composto grezzo ma omogeneo. Lavora l’impasto con le mani su una spianatoia finché diventa liscio e compatto. Avvolgilo nella pellicola e lascialo riposare in frigo per almeno 30 minuti.

2. Il ripieno classico di mele e spezie:
Sbuccia e affetta le mele in fettine sottili. Raccoglile in una ciotola capiente e condiscile con lo zucchero di canna, la cannella, il succo di limone, l’amido di mais e, se desideri un tocco in più, la noce moscata. Mescola con cura e lascia riposare: le mele si insaporiranno e rilasceranno un po’ di liquido, che potrai eventualmente scolare leggermente per evitare di inumidire troppo la base della torta.

3. Assemblaggio:
Dividi l’impasto in due parti, una leggermente più grande per la base. Stendi la parte più grande con il mattarello tra due fogli di carta forno, fino a ottenere un disco di circa 3 mm di spessore. Fodera la teglia precedentemente unta o coperta di carta forno, facendo aderire bene l’impasto ai bordi.

Versa il ripieno distribuendolo in modo uniforme. Stendi anche il secondo disco e adagialo sopra, sigillando bene i bordi con una leggera pressione. Incidi con un coltello al centro per permettere la fuoriuscita del vapore durante la cottura. Spennella la superficie con latte o tuorlo e cospargi con zucchero semolato per una crosticina dorata.

4. Cottura:
Inforna in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 45-50 minuti. La torta sarà pronta quando la superficie sarà ben dorata e l’interno comincerà a sfrigolare.

Lasciala raffreddare almeno un’ora prima di tagliarla, così da permettere al ripieno di assestarsi.

Varianti e consigli

  • Con burro: se desideri una versione più tradizionale, sostituisci ricotta e olio con 150 g di burro freddo, tagliato a cubetti e lavorato con la farina fino a ottenere un impasto sabbioso, da unire poi con acqua ghiacciata.

  • Con uvetta o frutta secca: puoi aggiungere all’interno una manciata di uvetta ammollata nel rum, o qualche gheriglio di noce tritato grossolanamente, per una nota più corposa.

  • Con zucchero semolato: se preferisci un gusto meno rustico, sostituisci lo zucchero di canna con quello semolato, anche nella decorazione finale.

La Apple Pie è perfetta servita tiepida, accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia o da una cucchiaiata di panna montata non zuccherata. Anche uno zabaione al Marsala, servito freddo, ne esalta la rotondità gustativa.

Per un tocco più deciso, abbinala a un bicchiere di Calvados o a una tazza fumante di tè nero robusto come un Darjeeling. Se invece preferisci un pairing più delicato, un infuso di rooibos alla cannella o un sidro di mele leggermente frizzante saranno ideali.

In un’epoca in cui le ricette corrono veloci tra social e app, la Apple Pie resta un rituale lento, da preparare con calma, magari insieme a un bambino che guarda incuriosito l’impasto che si stende e le mele che profumano di autunno. È un dolce che unisce generazioni, unisce culture, unisce memoria e quotidianità.

Ed è proprio questo che rende speciale la torta di Nonna Papera: la capacità di riportarci, anche solo per un istante, in quella cucina disegnata a matita dove ogni fetta era un premio e ogni morso una storia.



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