Sütlü Nuriye (tr. dal turco:
"Nuriye con latte") o Nuriye tatlısı ("Nuriye
dolce") è un dessert della cucina turca molto simile al
baklava. La differenza fondamentale è che il nuriye è ricoperto da
uno sciroppo di zucchero con latte e ha un aspetto luminoso e
brillante. Poiché ha più latte che sciroppo, è più leggero del
baklava e di altri dolci turchi di impasto con sciroppo.
Panino al latte
16:49 |
Il panino al latte, (in inglese
bun) è un tipo di panino dolce e morbido statunitense. Presenta una
forma rotonda quando viene usato per preparare i panini con hamburger
mentre ha una forma allungata se utilizzato per gli hot dog.
Il termine bun, con cui viene designato
in lingua inglese, viene anche usato nei paesi anglosassoni per
identificare, con un'accezione diversa, una torta dolce e di piccole
dimensioni.
Ringo
00:48 |
I Ringo sono dei biscotti prodotti
dalla Pavesi, nati nei primi anni sessanta. Tradizionalmente, i Ringo
sono composti da due biscotti (uno alla vaniglia e uno al cacao),
uniti fra loro da uno strato di crema al latte o al cioccolato, anche
se negli anni seguenti ne sono state prodotte numerose varianti.
Storia
L'idea dei Ringo venne a Mario Pavesi
dopo un viaggio negli Stati Uniti. Mario Pavesi, infatti, intendeva
lanciare un prodotto destinato a una fascia di pubblico più adulto
rispetto a quella a cui si rivolgeva l'altro prodotto di punta
dell'azienda, i pavesini. Quindi il target di riferimento erano gli
adolescenti, e, non a caso, il nome Ringo era preso in prestito da
quello di Ringo Starr, componente del gruppo britannico The Beatles,
molto popolare fra i giovani. In seguito, le campagne pubblicitarie
del prodotto punteranno soprattutto sul mondo dello sport e sul
concetto di interrazzialità, rappresentato in modo simbolico dal
colore diverso dei due biscotti circolari.
Promozione
Le prime campagne pubblicitarie dei
Ringo risalgono ai primi anni sessanta e furono mandate in onda
durante Carosello. Dagli anni ottanta la promozione fu concentrata
sul concetto di sportività del prodotto e nacque l'idea dei Ringo
boys, una squadra di volta in volta di sport diversi (football,
baseball, calcio, pallacanestro ed hockey su ghiaccio), formata da
giovanissimi atleti. Dal 2013 il testimonial è Stephan El Shaarawy
che ha preso il posto di Kaká.
Varianti
Ai "tradizionali" Ringo con
crema alla vaniglia sono stati affiancati negli anni una serie di
varianti:
Torta Ringo, una torta gelato con
stracciatella con biscotti Ringo in edizione limitata fra cui i Ringo
con crema al cacao e i Ringo con crema di nocciola e choco;
Ringo Black, entrambi i biscotti al
cioccolato (in risposta agli Oreo);
Ringo Goal, composti da un biscotto,
uno strato di crema alla vaniglia o al cacao ed uno strato di
cioccolato;
Ringo Match, composti da due biscotti -
uno bianco e uno nero - racchiusi in una tavoletta di cioccolato;
Ringo MiniBall, molto simili ai Lindor,
con le differenze che hanno un lato bianco e uno nero e che
all'interno c'è un croccante mini biscotto alla vaniglia o al cacao;
Ringo Extra Time, merenda coperta da
uno strato di cioccolato ripieno con crema al latte e cereali
soffiati;
Ringo Thin, biscotti Ringo alla
vaniglia o al cacao più sottili (come suggerisce il nome) e
croccanti.
Ptasie mleczko
00:44 |
I ptasie mleczko (in polacco ptaɕɛ
mlɛtʂkɔ), letteralmente "latte di uccello", sono
cioccolatini ripieni di spumosa meringa o soufflé al latte tipici
della Polonia. Si tratta di uno dei dolci di cioccolato più
conosciuti della Polonia, che detiene dei diritti esclusivi per il
nome. La parola "ptasie mleczko" viene anche usata per
riferirsi a caramelle al gusto di vaniglia, panna, limone o
cioccolato.
In epoca sovietica, tale specialità si
è anche diffusa in Russia, dove il dolce è stato rinominato ptichye
moloko (in russo: птичье молоко?, traslitterato:
ˈptʲitɕjɪ məlɐˈko), ovvero latte di uccello, e riadattato
sotto forma di caramelle e torte soufflé. Il dolce mantiene intatta
la stessa etimologia nelle altre nazioni in cui si diffuso ovvero
l'Ucraina, dove vengono prodotti i ptashyne moloko (in ucraino:
пташине молоко?) e la Moldavia, dove sono diffusi i
lapte de pasăre.
Etimologia
"Ptasie mleczko" significa
letteralmente "latte di uccello" o "latte del gozzo",
una sostanza prodotta da alcuni uccelli per nutrire i loro piccoli.
Tuttavia la vera origine del nome è da ricercarsi nell'Antica
Grecia, dove l'idioma "latte di uccello" veniva usato per
indicare una "delicatezza irraggiungibile". Aristofane
parlava di "latte degli uccelli" nei drammi Gli uccelli e
Le vespe per indicare una rarità proverbiale. L'espressione si trova
anche nella Geografia di Strabone, dove l'isola di Samo viene
descritta come un paese benedetto a cui "coloro i quali ne
tessono le lodi non esitano ad applicarle il proverbio: produce anche
latte di uccello". Un'espressione simile, il lac gallinaceum
("latte di pollo" in lingua latina) fu poi usato da
Petronio e Plinio il Vecchio come termine per indicare una grande
rarità. L'idioma divenne più tardi comune in molte lingue e apparve
nei racconti popolari slavi. In una di queste favole, la principessa
mette alla prova l'ardore e l'intraprendenza del suo pretendente
inviandolo nel deserto per trovare il latte d'uccello, che sarebbe
l'unico lusso che le manca. In una fiaba di Aleksey Remizov (che ha
scritto molte imitazioni dei tradizionali racconti popolari slavi) la
leggendaria creatura alata Gagana produce latte.
Storia
Jan Wedel, proprietario dell'azienda
polacca E. Wedel, preparò il primo ptasie mleczko nel 1936. Secondo
la storia ufficiale dell'azienda, l'ispirazione di Wedel per il nome
della confetteria proviene dai suoi viaggi in Francia, quando si
chiese che cosa avrebbe potuto portare maggiore felicità a un uomo
che avesse avuto già tutto. Avrebbe risposto alla sua domanda
affermando "forse solo latte per uccelli".
In Russia, il ptichye moloko era
originariamente un tipo di caramella introdotto nel 1967 a
Vladivostok e nel 1968 dalla Rot Front di Mosca. La caramella ebbe
successo e la sua produzione di massa iniziò nel 1975 dalla fabbrica
di dolci Krasny Oktyabr di Mosca.
Nel 1978, la famosa caramella venne
trasformata in una torta da Vladimir Guralnik nel Ristorante Praga di
Mosca. Questo era un pan di spagna leggero riempito con un soufflé
arioso e condita con glassa di cioccolato. Una caratteristica
distinta della ricetta russa è l'uso dell'agar agar al posto della
gelatina come agente addensante in quanto esso resiste alle alte
temperature necessarie per raggiungere la consistenza ottimale del
soufflé. La ricetta venne rapidamente copiata da altri ristoranti di
Mosca, come Moskva, Budapesht e Ukraina. Negli anni ottanta, nel
quartiere di Čerëmuški, a sud di Mosca, venne costruita una
fabbrica che produceva torte di ptichye moloko. Oggi, le torte e le
caramelle di ptichye moloko sono diffusissime in tutta la Russia e la
fortuna dei dolci al cioccolato si è diffusa anche all'estero in
diverse varianti. Fra le aziende che producono prodotti correlati ai
all'infuori della nazione russa vi sono l'estone Kalev, che produce
le linnupiim, e la moldava Bucuria, che prepara le lapte de pasăre,
da non confondere con l'omonimo dolce rumeno.
Oreo
00:33 |
Oreo è il nome commerciale di un biscotto famoso a livello internazionale, prodotto e commercializzato da Mondelēz International attraverso varie società. Il biscotto è formato da due biscotti circolari a base di farina, olio di palma e olio di colza, con il 4.6% di cacao, e uno strato interno morbido (definito creme e non cream dato che non contiene latte) al gusto di vanillina. Dall'inizio della sua commercializzazione sono stati venduti oltre 490 miliardi di biscotti Oreo, rendendolo il biscotto più venduto di tutto il XX secolo.
Storia del biscotto
Il biscotto Oreo fu ideato e prodotto
dalla ditta Nabisco, una società americana produttrice di biscotti,
nel febbraio 1912 presso la ditta Chelsea a New York (successivamente
diventata Chelsea Market). Fu creato principalmente per il mercato
britannico, i cui biscotti erano considerati dalla Nabisco come
troppo 'ordinari'. Originariamente fu prodotto con una forma di
piccola montagna e disponibile in due sapori: lemon meringue e cream.
In America furono venduti a 30 centesimi di dollaro la libbra in
lattine con un tappo di vetro, che permetteva ai clienti di vedere i
biscotti all'interno.
Un nuovo design per i biscotti fu
introdotto nel 1916 e, poiché il ripieno di crema era il più amato
tra i due sapori disponibili, la Nabisco decise di ridurre la
produzione del biscotto alla meringa al limone durante gli anni
venti. L'Oreo attuale fu sviluppato nel 1952 da William A. Turnier al
fine di incidervi il logo della Nabisco.
Esistono molte teorie riguardo
l'origine del nome 'Oreo' che includono l'ipotesi dell'origine dalla
parola francese 'or', oro (la confezione originaria era dorata), o
dalla parola greca oros, che significa montagna o collina (a causa
della forma originale del biscotto) o persino dalla parola greca
'oreos', che significa 'bello'. Altre teorie indicano che la sillaba
're' della parola cream fu inserita tra le due 'o' della parola
chocolate, oppure semplicemente perché sembrava una combinazione
melodica di suoni.
L'Oreo è molto simile al biscotto
Hydrox prodotto dalla ditta Sunshine, che fu introdotto nel 1908,
lasciando il dubbio che l'Oreo sia stato ispirato dalla Sunshine. I
biscotti Hydrox sono stati ritirati dal mercato nel 1999 a causa del
predominio commerciale dell'Oreo. Anche una nuova versione del
biscotto, chiamata Droxie, fu in seguito ritirata dal mercato.
Il 22 agosto 2017, grazie ad un accordo
tra Mondelez e Google, come precedentemente fatto con KitKat, il nome
Oreo viene scelto per la versione 8.0 del sistema operativo Android,
seguendo la tradizionale nomenclatura alfabetica di dolci.
Produzione del biscotto
Secondo le dichiarazioni di Kim
McMiller, Direttore Associato per le Relazioni con i Consumatori,
viene utilizzato un processo in due fasi per produrre i biscotti
Oreo. I biscotti rotondi sono cotti in un forno lungo circa 90 metri.
Gli ingredienti principali comprendono: zucchero (successivamente
sostituito da sciroppo di fruttosio ottenuto dal mais, ma solo negli
Stati Uniti), cacao olandese e liquore di puro cioccolato acquistato
da fornitori esterni, farina direttamente prodotta nei mulini della
Nabisco. La maggior parte dell'attuale produzione degli Oreo è
effettuata presso la ditta Kraft/Nabisco a Richmond in Virginia; in
Europa vengono prodotti in Spagna.
Varietà
Oltre alla tradizionale forma di wafer
a due biscotti ripieni di crema, gli Oreo sono prodotti in molte
differenti varietà sin dalla loro iniziale commercializzazione, e
talvolta gli ingredienti del biscotto sono la base per altri dolci
derivati come alcuni tipi di cioccolato, gelato e dolci, prodotti da
Mondelez o da altre aziende su licenza. Alcune tipologie di Oreo, non
disponibili in tutti i paesi, sono:
Oreo WaferStix sono barrette lunghe di
wafer con un contenuto di crema coperti di cioccolato;
Golden Chocolate Creme Oreo sono Oreo
invertiti: in due wafer di vaniglia è inserita una crema di
cioccolato. Fino al 2007 erano denominati Uh-Oh Oreo;
Golden Oreo sono wafer di vaniglia con
il tradizionale ripieno di crema bianca. Sono commercializzati anche
alla crema di cioccolato;
Mini Oreo sono versioni ridotte del
tradizionale Oreo, della grandezza di un bocconcino;
Double Stuf Oreo (introdotti nel 1975,
in Italia dal 2017 con il nome Oreo Double) hanno il contenuto doppio
di crema bianca;
Double Delight Oreo (introdotti nel
1987) sono composti da biscotti di cioccolato con due ripieni: burro
di arachidi e cioccolato, menta e crema, caffè e crema. È simile al
Double Stuf;
Flavored Oreos contengono un singolo
ripieno in una grande varietà di creme, comprendente burro di
arachidi, cioccolato, menta, caramello e milkshake alla fragola.
Oreo Thins (in Italia dal 2017 come
Crispy & Thin) sono la versione sottile del biscotto (66% più
leggeri).
Muhallebi
00:24 |
Il muhallebi (in arabo: محلبی,
anche riportato con la grafia muhallabieh e muhallabiyya), muhallebi
in Turco, è un dolce della cucina levantina. Il dolce è simile a un
budino e composto da, zucchero, farina di riso e latte.
Storia
Le origini del dolce si perdono nella
leggenda e sono state fatte risalire all'epoca della Persia sasanide
(224-651). Secondo una leggenda, il muhallebi fu introdotto nella
cucina araba alla fine del settimo secolo da un cuoco persiano che lo
servì a un generale arabo di nome Al-Muhallab ibn Abi Sufra.
Quest'ultimo avrebbe apprezzato così tanto il piatto che gli avrebbe
dato il suo nome. In origine, durante il decimo secolo, esistevano
tre ricette diverse di muhallebi: la prima era a base di latte
addensato e riso macinato, la seconda veniva usata miscelando latte,
chicchi di riso e pollo, mentre la terza conteneva una crema
pasticcera all'uovo senza riso. La prima ricetta del muhallebi fu
attribuita a Ibn Sayyar al-Warraq di Baghdad. Due libri di cucina
araba del tredicesimo secolo pubblicati rispettivamente da Muhammad
bin Hasan al-Baghdadi e da un autore dell'Andalusia, contengono una
variazione speziata e con la carne di montone al posto di quella di
pollo. Le origini persiane del piatto sono confermate dal tomo di
cucina andaluso.
Esistono documenti risalenti all'epoca
dell'Impero ottomano che riportano due versioni differenti del
muhallebi: una con pollo tagliuzzato (tavuk göğsü) servita durante
il regno di Maometto II, e una ricetta successiva degli anni trenta
del Cinquecento senza carne e aromatizzata con acqua di rose.
Un libro di cucina inglese del
diciannovesimo secolo contenente una ricetta per preparare il
muhallebi definisce l'alimento "torta di Ramazan" (Ramazan
cake). La ricetta è a base di latte, farina di riso e zucchero che
vengono fatti bollire fino a quando la massa del composto non si
riduce. Successivamente, la "torta di Ramazan" viene
cosparsa di estratto di rosa o gelsomino e lasciata raffreddare prima
di essere cosparsa di zucchero a velo.
Varianti
Tavuk göğsü
Il tavuk göğsü è un dolce simile al
muhallebi a base di carne consumato solamente in Turchia. Sebbene non
abbia il sapore del pollo, la carne tagliuzzata conferisce al dessert
una consistenza distintiva. L'ufficiale navale George Coleman De Kay
dichiarò che il budino "deve il suo peculiare sapore eccellente
alla presenza del petto di polli molto giovani, che sono in qualche
modo così intimamente mescolati e incorporati con la crema da essere
appena distinguibili". Il kazandibi è invece una variante del
classico tavuk göğsü in cui lo strato inferiore viene caramellato.
Quando viene servito, il dolce viene poi ribaltato.
Sakızlı muhallebi
Il sakızlı muhallebi è una variante
del muhallebi con il mastic. Questo dolce può contenere amido di
mais o di grano e può essere addensato con la farina di riso a
seconda delle preferenze del cuoco.
Malabi
Il malabi (in arabo: מלבי)
è un dolce popolare israeliano con panna, latte cotto con amido di
mais e aromatizzato con acqua di rose o di arancia e insaporito con
pistacchi tritati e cocco essiccato. Il malabi ha pertanto vari
elementi in comune con il cosiddetto keşkül turco e, secondo quanto
riportato nel loro volume Jerusalem: A Cookbook (2012), gli chef
Yotam Ottolenghi e Sami Tamimi sostengono che il budino al latte
sarebbe "l'equivalente dolce del salab", una farina di
tuberi del genere orchis da cui si ricava un'omonima bevanda calda.
In occasione di alcune celebrazioni in cui non è possibile consumare
latte o carne, come il Talmud, il latte viene rimpiazzato dal succo
d'uva e reso pertanto un cosiddetto piatto pareve.
In alcune case di sefarditi, il malabi
viene servito per interrompere il digiuno durante la festa ebraica
dello Yom Kippur. Viene anche consumato durante i matrimoni ebrei in
Turchia per simboleggiare la dolce vita che la coppia vivrà. I
sefarditi lo servono anche durante lo Shavuot, ricorrenza in cui si è
soliti mangiare cibo caseario. Tuttavia, secondo lo storico
alimentare Gil Marks, la vera ragione che spinge i sefarditi a
servire il malabi durante lo Shavuot è la presenza dell'acqua di
rose sul dolce, in quanto tale celebrazione viene anche ricordata per
essere la cosiddetta "festa delle rose".
Mahalebi
Il mahalebi (Μαχαλεπί) o
mahalepi cipriota non contiene latte ed è a base di acqua, zucchero,
farina di mais o amido e può includere l'acqua di rose. I ciprioti
aggiungono sopra di essa uno sciroppo chiamato triantafyllo
(τριαντάφυλλο).
Quali sono le pratiche sostenibili contro gli sprechi in pasticceria?
12:43 |
Grazie per la domanda!
In pasticceria abbiamo molti sistemi
per evitare lo spreco di materie prime e di scarti di lavorazione:
(Quando parlo di frutta, panna e
materie prime in generale intendo sempre prodotti NON scaduti ma che
andranno in scadenza a breve termine e che devo utilizzare a breve)
Frutta:
la soluzione migliore è sempre la
produzione di confetture, dato che se preparate correttamente (io
utilizzo un sistema con pochi zuccheri e basse temperature) sono il
miglior prodotto cotto ottenibile con la frutta. Se ho bisogno di un
inserto gustoso per una torta, le fragole cotte senza zucchero per
pochi minuti e qualche goccia di succo di limone, rappresentano forse
la soluzione piú gustosa ed economica. Mentre scrivo sto
pastorizzando le confetture di arance di cui allego questa foto.
Panna:
con una eccedenza di panna si possono
preparare semifreddi da stoccare in conservatore o bollirla per
preparare ganashe per cioccolatini (in inverno). Nel caso estremo di
averne veramente tanta si puó sbattere fino a farla diventare burro,
scolare bene e usare negli impasti.
Cioccolato:
il cioccolato e le praline temono
le alterazioni di gusto date da un eccessiva esposizione all’aria e
all’umidità. Se peró viene esposto correttamente (e non contiene
panna) si puó sciogliere e, con l’aggiunta magari di un pralinato
di nocciole o mandorle, diventare la base di un semifreddo o un
ripieno.
Scarti di lavorazione secchi:
con questo intendo frolla, sfoglia
o frutta secca che non hanno breve scadenza e sono comunque molto
saporiti. La soluzione più semplice è il famoso Salame di
cioccolata, in cui aggiungendo cioccolato, cacao e marmellata si puó
creare il prodotto preferito da ogni bimbo che conosco.
Scarti di lavorazione freschi:
quindi tutto ciò che è invenduto di
pasticceria fresca della giornata (es. cannoncini, bignè) o che è
venuto in contatto con creme fresche (scarti di millefoglie). Tutto
questo deve essere rigorosamente ELIMINATO. Sono molto preciso su
questo punto perchè purtroppo se ne sentono di ogni tipo da
laboratori di ogni fascia di prezzo. Quando avanzano molti prodotti
freschi la cosa migliore è donarli alla prima associazione per i
poveri che li venga a prendere. I ringraziamenti e l’indotto che ne
derivano valgono di gran lunga di piú del guadagno su qualche
pastina riproposta per giorni.
Creme fresche:
se non si pensa di utilizzarle a
breve, la soluzione migliore è inserirle su un prodotto da cuocere.
Se non è possibile utilizzarle, purtroppo bisogna eliminarle.
Questo è ció che mi viene in mente.
La pasticceria generalmente non ha grossi sprechi ma se hai qualche
dubbio o richiesta diversa son quí per rispondere!
Che cos'è la sponge cake?
13:43 |
La sponge cake è una torta di origine
inglese dalla consistenza spugnosa che si utilizza come base per
torte di compleanno, decorate oppure a più piani. Si presta,
infatti, ad ogni tipo di farcitura per la sua base molto spessa che
regge bene le decorazioni usate solitamente per i festeggiamenti di
compleanno. Potrebbe ricordare il Pan di Spagna, di cui è una valida
alternativa, ma si distingue da esso perché più burroso, il che
rende la sponge cake perfetta come torta di compleanno perché resta
comunque molto resistente. La ricetta è molto semplice e si realizza
velocemente con pochi passaggi.
Qual è l'origine del tiramisù?
00:13 |
Il tiramisù tradizionale contiene un
breve elenco di ingredienti: biscotti, tuorli d'uovo, zucchero,
caffè, mascarpone, cacao in polvere e talvolta liquore.
La forma originale della torta è
rotonda, sebbene la forma dei biscotti consenta l'uso di una padella
rettangolare o quadrata, diffondendo l'immagine classica "a
piastrella". [È necessario un chiarimento] Tuttavia, è spesso
assemblata in bicchieri rotondi, che mostrano i vari strati, o
piramide. Le versioni moderne hanno di norma l'aggiunta di panna
montata o uovo montato, o entrambi, combinato con crema al
mascarpone. Questo rende il piatto più leggero, denso e schiumoso.
Tra i cambiamenti alcolici più comuni c'è l'aggiunta di Marsala. La
torta viene solitamente consumata fredda.
Un'altra variante prevede la
preparazione della crema con le uova riscaldate per sterilizzarla, ma
non tanto che le uova si mescolano. Nel corso del tempo, sostituendo
alcuni degli ingredienti, principalmente il caffè, sono nate
numerose varianti come il tiramisù con cioccolato, amaretto, frutti
di bosco, limone, fragola, ananas, yogurt, banana, lampone, cocco e
persino birra (birramisu). Sebbene questi non siano considerati vero
Tiramisù in quanto queste variazioni condividono solo la
caratteristica stratificata del Tiramisù; questi esempi assomigliano
più da vicino alle variazioni della sciocchezza.
Esistono numerose varianti di Tiramisu.
Alcuni cuochi usano altre torte o pane dolce e lievitato, come il
panettone, al posto dei savoiardi. Vengono utilizzate anche altre
miscele di formaggi, alcune contenenti uova crude e altre che non
contengono affatto uova. Il vino Marsala può essere aggiunto alla
ricetta, ma altri liquori vengono spesso sostituiti sia nel caffè
che nella miscela di formaggi, tra cui rum scuro, Madeira, porto,
brandy, Malibu o crema irlandese e soprattutto liquori al caffè come
Tia Maria e Kahlúa. Disaronno è anche spesso usato per esaltare il
gusto del tiramisù.
Quali sono alcuni dolci buonissimi che non si trovano in Italia?
00:01 |
In Inghilterra ce ne sono tantissimi
vista la loro cultura, non strettamente culinaria, ma più sul
versante del dolciario Particolarmente sviluppata, tanto e vero che
non rappresenta solo una tradizione e un fatto culturale che ha
segnato ed é stato segnato dai passaggi storici piú importanti, ma
una propria fissazione ancora viva tutt’ora, specificando anche che
il Cake design conosciuto in tutto il mondo é nato e si é
sviluppato in Inghilterra e programmi come i classici Bake Off sono
seguiti alla pari di una partita giocata con la maglia della loro
nazionale. Quindi non ci scherzano, hanno un giro di affari da piú
di 8 miliardi.
Tra quelli piú conosciuti (
probabilmente in qualche maniera sono reperibile anche qua vista
questa globalizzazione e internalizzazione che rende accessibile
tutte le varietá di merci in commercio e informazioni su come
eventualmente ottenerle, comprese quelle alimentari )ma che fatti
come nella loro madrepatria, non se ne trovano di eguali e
replicabili in italia, sono :
- Battenberg cake
2.Carrot cake
3.Lemon Curd
Sicuramente ce ne sono altri, ma questi
sono alcuni di quelli piú caratteristici e storici della loro
tradizione, particolarmente “appealling” come direbbero gli
inglesi stessi.
Rossana
18:07 |
La Rossana è una caramella, conosciuta
anche come Rossana Perugina, o, più semplicemente, come Rossa. È
considerata una delle caramelle più conosciute fra quelle prodotte
in Italia.
Prodotto
La caramella si presenta di forma
simil-parallelepipeda, proposta con l'imballaggio tradizionale,
avvolta in un incarto di colore rosso rubino con, in evidenza, la
scritta del suo nome. Dura fuori per l'involucro caramellato, la
Rossana possiede un nucleo morbido con un ripieno cremoso al latte.
Tra i suoi ingredienti entrano a far
parte soprattutto nocciole e mandorle.
Storia
La Rossana nasce nel 1926 come prodotto
della Perugina, in onore a Roxanne, la dama amata da Cyrano de
Bergerac.
Nel 2016, la Nestlé, proprietaria
della Perugina dal 1988, ha deciso la vendita del marchio ad altro
produttore, la piemontese Fida, che nel 2019 lancia la crema
spalmabile Rossana.
Maxibon
18:07 |
Maxibon è un tipo di sandwich
gelato immesso sul mercato da Italgel (gruppo SME) nel 1989, e
successivamente prodotto da Nestlé (dopo l'acquisizione della
società italiana da parte della multinazionale svizzera) dal 1993 e
da Froneri (joint venture tra il gruppo inglese R&R e la stessa
Nestlé che ha rilevato le attività nel settore dei gelati di
quest'ultima) dal 2016.
Caratteristiche del
prodotto
Consiste sostanzialmente in un blocco
di crema di gelato al gusto di panna con pezzettini di cioccolato,
rivestito da uno strato solido di crema al cacao con frammenti di
nocciola da una parte e racchiuso fra due fette di pasta di biscotto
morbido dall'altra.
Un Maxibon in formato classico pesa 95
g e misura circa 140 ml in volume, con un contenuto energetico di
circa 1.280 kJ (290 kcal), che può variare leggermente a seconda dei
dettagli di preparazione.
Storia
Maxibon é un prodotto originariamente
creato in Italia da Gelati Motta (Italgel), e diffuso poi nei mercati
internazionali da Nestlé a partire dal 1993, quando il colosso
svizzero dell'alimentare rilevò la società da SME. Nei vari mercati
del continente americano, era commercializzato da Nestlé con il nome
Tandem. Dal 2016 il marchio appartiene a Froneri, joint venture tra
il gruppo inglese operante nel ramo del freddo R&R e la stessa
Nestlé, che ha rilevato le attività e la proprietà dei suoi marchi
nel settore di quest'ultima.
Storici sono gli spot pubblicitari che
hanno promosso questo prodotto girati dal regista Daniele Luchetti.
Negli anni novanta proprio grazie alle pubblicità del Maxibon Motta
ha infatti preso il via la carriera di Stefano Accorsi, e
successivamente quella di Cristiana Capotondi. Celebre la frase in
inglese maccheronico che caratterizzava lo spot del 1994 Du gust is
megl che uan, che a quei tempi ha costituito un vero e proprio
tormentone.
Gusti e varianti
Oltre alla versione originale alla
stracciatella, nel corso degli anni sono state introdotte sul mercato
diverse varianti del prodotto.
Maxibon Mini: venduto al dettaglio in
confezioni da 6, ha un peso di 85 g.
Maxibon Cookie: formato da un biscotto
con gocce di cioccolato, gelato alla vaniglia, granella di cioccolato
e copertura al cacao e latte.
Maxibon Pops: tronchetti di gelato alla
vaniglia ricoperti con cacao scuro, distribuiti in confezioni da più
pezzi.
Maxibon 360°: composto interamente da
pasta di biscotto, è di forma circolare, farcito da un lato con
vaniglia mista a pezzettini di cioccolato e dall'altro solo
cioccolato.
Maxibon Black Cookie: gelato al
cioccolato con granella di cioccolato (5%) e biscotti al cacao con
gocce di cioccolato (24%) e copertura al cacao (13%) con granella di
nocciole (0,5%) e granella di biscotti (0,5%).
Sul mercato è presente anche il
Maxicono, cono gelato lanciato sul mercato nel 1984 da Italgel
insieme ad altri due prodotti della linea Maxi messi poi fuori
produzione: Maxicup (coppa di gelato) e Maxistecco (gelato su
bastoncino, all'epoca prodotto da SME-Alivar anche in versione
merendina tradizionale).
Quali possono essere i testi fondamentali da studiare per gestire al meglio il marketing di una pasticceria o un ristorante?
17:37 |
Mi sembra di capire che non il
marketing non è il tuo settore, ma vorresti capirne di più.
Pertanto credo sia inutile consigliarti manuali tecnici, altrimenti
potresti trovare molte difficoltà.
Credo quindi che il miglior libro da
consigliare sia L'arte della guerra di Sun Tzu. È un manuale
di strategia bellica scritta da un generale cinese, nel III secolo
a.C. È stato un best seller in tutte le migliori business schools
americane negli anni ’90 e credo sia ancora validissimo. Ti aiuterà
a capire qual’è la mentalità giusta da avere per approcciarsi con
successo a qualunque business (secondo me, a qualunque cosa) e che
nulla va lasciato al caso, ma pianificato con estrema attenzione.
Poi, se ne avrai ancora voglia, potrai
provare a cimentarti con libri più specifici o a delegare la cosa a
specialisti del settore.
Però ricorda: il marketing non è una
scienza esatta (è come l’economia: ci sono tante teorie, migliaia
di guru, tantissime previsioni, ma nessuno potrà mai garantire un
risultato certo futuro), quindi prendi con le pinze qualunque
consiglio, perché le variabili in gioco sono tante e i risultati
sempre incerti.
Mars
17:08 |
Il Mars è una barretta di
cioccolato prodotta dalla Mars, Incorporated. È stato confezionato
per la prima volta a Slough nel Regno Unito nel 1932, da Forrest
Mars, come una versione ancora più zuccherosa dello snack americano
Milky Way, che la Mars, Inc. produceva negli Stati Uniti (da non
confondere con la versione europea del Milky Way). All'interno vi è
uno strato di malto e uno di caramello ricoperto da cioccolato al
latte.
Una differente barretta di cioccolato
con lo stesso nome è stata venduta negli USA fino al 2002, fino a
che il suo nome non è stato cambiato in Snickers Almond Bar. Il Mars
è composto da una base di torrone, mandorle, caramello e cioccolato
al latte. La composizione della barretta è rimasta invariata nel
corso degli anni, salvo qualche piccolo cambiamento nella proporzione
degli ingredienti principali, e nella dimensione.
Barretta Mars (UK style)
Diverse varianti del Mars sono state
messe in commercio in vari paesi. In alcuni casi, quelli che dovevano
essere "edizioni limitate" si sono trasformate in prodotti
fissi.
Mars Almond
Mars Dark and Light
Mars Midnight, stesso ripieno di un
normale Mars, ma ricoperto di cioccolato fondente. È rimasto
permanentemente in commercio in Canada con il nome di Mars Dark.
Mars Gold
Mars Mini Eggs (disponibili nel periodo
di Pasqua)
Pirates of the Caribbean: Dead Man's
Chest Mars Bar
Mars Triple Chocolate (Australia)
Mars Lava (Australia - al gusto di
arancia)
Mars Fling (Australia)
Mars Miniatures
Mars XXX (Australia)
Mars Chill (Australia e Nuova Zelanda)
Mars Rocks (Australia e Nuova Zelanda)
Prodotti correlati
Altri prodotti messi in commercio
utilizzando il marchio "Mars" sono i seguenti:
Mars Delight
Mars Drink
Mars Ice Cream
Mars Midnight Ice Cream
Mars Cake Bar
Mars Bisc (Australia e UK)
Mars Pods (Australia e Nuova Zelanda)
Mars Rocks
Mars Muffin
Mars Planets
Riferimenti nella
cultura di massa
Il gruppo rock The Undertones ha
registrato una canzone chiamata "Mars Bars", che contiene
numerosi riferimenti al prodotto.
I terroristi nel film Die Hard (1988)
sono spesso mostrati mentre mangiano delle barrette Mars e bevono
Coca-Cola.
Il marchio apparve come sponsor
principale del Napoli, all'epoca di Diego Armando Maradona e del
secondo scudetto della società partenopea.
Il quattordicesimo episodio della terza
stagione del telefilm Veronica Mars è intitolato Mars, Bars, un
riferimento al fatto che la protagonista Veronica Mars, viene chiusa
in carcere (bars in inglese vuol dire anche sbarre, riferendosi a
quelle di un carcere). Dopo l'interruzione dello show, diversi fan
hanno spedito delle barrette di cioccolato Mars agli uffici
dell'emittente, per salvare il telefilm
I due ragazzi nel film "L'ospite
d'inverno" consumano una barretta Mars dividendosela esattamente
a metà.
Nel libro del 1997 Harry Potter e la
pietra filosofale di J. K. Rowling, il protagonista Harry chiede alla
signora del carrello dei dolci sul treno per Hogwarts se avesse delle
barrette Mars.
Quando il dittatore iracheno Saddam
Hussein fu catturato dalle truppe americane nel 2003, nel suo angusto
rifugio furono trovate, fra l'altro, alcune barrette di Mars che egli
era aduso consumare.
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