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La ricetta del bacio pantesco





Quelli di dama o di Perugia sono sicuramente più famosi, ma anche l’isola di Pantelleria ha i suoi baci. Sono delle frittelle farcite con la ricotta, tipica del posto, e le scaglie di cioccolato. Si tratta di un dolce buonissimo ed è per questo che vi proponiamo la ricetta del bacio pantesco.
E’ semplicissimo da fare, ma occorre avere dei ferri particolari che abbiano degli stampi metallici particolari, dalla forma di corolla di fiore stilizzata, per preparare le frittelle (si trovano in qualsiasi negozio che vende strumenti per la cucina). La tradizione racconta che un pastore lo abbia creato per regalarlo alla sua amata, non avendo altro da donarle. Voi avete già individuato a chi regalarlo per esprimerle/gli tutto il vostro amore?

Ingredienti

  • Per il ripieno:
  • 300 gr di ricotta
  • gocce di cioccolato
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • cannella qb
  • Per le “scorce” (le frittelle):
  • 2 uova
  • 120 gr di latte
  • 150 gr di farina
  • 2 gr di lievito di birra
  • In più:
  • olio di semi
  • zucchero a velo

Preparazione

Iniziate dalla parte più semplice: il ripieno. Sbriciolate la ricotta in una ciotola ed aggiungete un cucchiaio di zucchero, un po’ di cannella (giusto per profumare) e le gocce di cioccolato. Non c’è una misura giusta. Dipende dal vostro gusto: più vi piace il cioccolato, più siete autorizzati ad esagerare! Amalgamate bene tutti gli ingredienti e fate riposare la crema in frigorifero.
Mentre la crema riposa, voi preparate la pastella per le frittelle. In una ciotola mettete le due uova. Sbattetele e aggiungete il latte, la farina e il lievito di birra. Mescolate in modo da amalgamare tutti gli ingredienti e da formare una pastella liscia e senza grumi. A questo punto fate scaldare l’olio di semi per friggere. L’olio deve essere abbondante, infatti la frittura deve avvenire per immersione. Quando l’olio è ben caldo prendete il ferro e scaldatelo nell’olio. Dopodiché intingete lo stampo nella pastella e di nuovo immergetelo nell’olio. tempo un minuto e la frittelle si staccherà dal ferro. Vuol dire che è pronta.
Fatela asciugare su un foglio di carta assorbente da cucina e poi farcitela con la ricotta. Richiudete con un’altra frittella e spolverizzate con lo zucchero a velo. Chi saprà resistere ad una dichiarazione d’amore di questo tipo?
L’idea in più. Se vi piacciono nella ricotta potete aggiungere anche dei canditi misti.
Vi consiglio di riempirle proprio prima di servirle in tavola o la ricotta “ammorbidirà” la frittella…!

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Baci di dama


I baci di dama sono dei dolcetti originari del Piemonte della città di Tortona dove nacquero un secolo fa, chiamati così perché composti da due calotte di pasta che richiamano a due labbra intente a baciare.

Ingredienti

  • farina
  • nocciole
  • zucchero
  • cioccolato fondente
  • burro

Abbinamenti consigliati

  • L'Alta Langa spumante rosato, ha un sentore che ricorda il lievito, la crosta di pane e la vaniglia, di sapore secco, sapido ben strutturato, perciò può esser servito come spumante da dolci da dessert a tavola, ben freddo, ad una temperatura di 9 °C.
  • Monferrato Chiaretto o Ciaret Monferrato Chiaretto o Ciaret. Tre Castelli. Vini da dessert.

Ingredienti per 40 baci di dama

    • Farina 150 gr
    • Mandorle pelate 150 gr
    • Zucchero 110 gr
    • Burro 150 gr
    • Cioccolato 150 gr
    • Vaniglia qualche goccia di estratto
    • Sale un grosso pizzico
    • Arance la scorza grattugiata di 1

■ Preparazione

Baci di dama

Per preparare i baci di dama, mettete le mandorle nel vaso del mixer e frullatele insieme allo zucchero (1), lo zucchero servirà ad assorbire l'olio che sprigioneranno le mandorle. In una ciotola aggiungete il burro morbido (ma non molle) tagliato a pezzi, la farina (2) e le mandorle tritate e cominciate ad amalgamare con le mani (3).

Baci di dama

Quindi aggiungete all'impasto la buccia d'arancio grattugiata (4), l'essenza di vaniglia, e il grosso pizzico di sale. Impastate il tutto fino ad ottenere un unico panetto (5), avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un'ora (6).

Baci di dama

Una volta che l'impasto si sarà rassodato, suddividetelo in tanti bastoncini, da cui poi taglierete delle piccole porzioni di impasto (di circa 6-8 gr) che utilizzerete per formare delle palline. Disponete le palline di impasto su una placca da forno, foderata con l'apposita carta (7). Rimettete di nuovo le palline così formate in frigorifero per almeno altri 30 minuti. Dopodiché infornate e lasciate cuocere in forno statico a 160 gradi per circa 20 minuti, o fino a che la base del biscotto non si sarà dorata; se utilizzate il forno ventilato, la temperatura sarà di 135 gradi.
Nel frattempo fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, oppure nel forno a microonde. Quando i biscotti saranno cotti, lasciateli raffreddare. Aiutandovi con un cucchiaino o con una siringa, disponete il cioccolato sciolto (lasciatelo raffreddare fino a che risulti piuttosto denso) sulla parte piatta del biscotto (8) e ricoprite delicatamente con un altro biscotto (9). Mettete i baci di dama su di un vassoio e lasciate che il cioccolato indurisca, poi potrete servire i vostri deliziosi baci di dama.

■ Conservazione

Potete conservare i baci di dama chiusi in una scatola di latta, per 4-5 giorni al massimo.

Consigli

Per personalizzare i vostri baci di dama, potreste realizzare ripieni diversi dal cioccolato fondente: con del cioccolato al latte, per esempio, oppure con delle creme alla frutta (frutto della passione, limone, kiwi...), il burro e lo zucchero a velo. Volendo potete sostituire la farina di mandorle con quella di nocciole.












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Anello di Monaco



L'anello di Monaco è un tipico dolce natalizio della cucina mantovana.

Descrizione

È un dolce dalla complessa preparazione prodotto artigianalmente esclusivamente dai forni e dalle pasticcerie della città di Mantova e nel solo periodo natalizio. Dolce di pasta lievitata, appare simile a un panettone con un foro interno, glassato con zucchero in superficie e farcito di crema a base di nocciole o noci o con marron glacé tritati e in altre versioni con cioccolato. Nella forma ricorda anche una ciambella di notevole altezza (20-30 cm), nella sommità decorata dalla glassa bianca zuccherata. Internamente la pasta appare di colore giallo contenente mandorle e uvetta, e avvolgente la farcitura prescelta. L'anello di Monaco emana un profumo e un sapore di nocciole e burro.

Ingredienti

  • Farina (500 g)
  • Latte (300 ml)
  • Burro (120 g)
  • Zucchero (120 g)
  • Uova (4)
  • Mandorle (80 g)
  • Uvetta (150 g)
  • Scorza di un limone
  • Lievito di birra (45 g)
  • Sale (un pizzico)
  • Zucchero a velo (una bustina)
  • Zucchero a velo (200 g) per la glassa
  • Albume (1) per la glassa
  • Crema di nocciole o cioccolato o frutta (quantità a piacere per la farcia)
  • Burro (35 g) per stampo

Origini

Dal 1789 in poi, Mantova ha accolto decine di pasticceri e caffettieri svizzeri, prevalentemente immigrati dal Cantone dei Grigioni, che importarono dolci della loro tradizione come facilmente rilevabile anche da un altro tipico dolce mantovano, l'Helvetia. Ne consegue che anche le origini dell'Anello di Monaco sono da ricercarsi in area svizzera-austro-tedesca. Fu infatti nel 1798 che la famiglia di Adolf Putscher di origine svizzera, propose per la prima volta ai mantovani l'Anello di Monaco, produzione che fu poi perfezionata localmente durante la dominazione austriaca. Possiamo considerarlo la versione cisalpina del dolce germanico Gugelhupf.

Etimologia

Il nome fu imposto dall'uso dei cittadini mantovani in sostituzione del più ostico nome tedesco Kugelhupf, di cui è una derivazione. Probabilmente a suggerirne il nome fu la forma e la ricchezza dell'impasto e nell'immaginare la nota città di Monaco di Baviera come collocata in Svizzera. Altre ipotesi fanno risalire l'origine del nome ai monaci benedettini.



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