Ingredienti
- Farina di mais (250 g)
- Latte (1 l)
- Vino cotto (1 l)
- Burro (100 g)
- Zucchero (100 g)
- Pinoli (100 g)
- scorza di limone grattugiata
- cannella
- chiodi di garofano (4)
- Sale (un pizzico)
I dolci che nel mondo occidentale si chiamano "turkish delights" sono stati inventati a Istambul da un uomo chimato Ali Muhiddin Haci Bekir Efendi. Lui era un pasticciere di Kastamonou (provincia dell'odierna Turchia) che nel 1777 ha aperto un negozio di dolci nella capitale dell'Impero Ottomano.
Quando Bekir Efendi ha fatto questo dolce per la prima volta lo chiamò “rahatu’l hulkum” che è un termine Arabo. Nel tempo però il nome del dolce si tramutò in semplice lokum mentre fuori dalla Turchia si chiama "Turkish Delight"
A Bekir Efendi è stato dato un riconoscimento imperiale per l'invenzione di questo dolce e successivamente è diventato anche il pasticciere del palazzo imperiale. Lo stesso titolo sarebbe poi toccato a suo figlio Mehmet Muhiddin Efendi e anche al suo nipote Ali Muhiddin Efendi
Nel 1873 la fama di questo dolce era cresciuta tale da diventare un marchio internazionale dell'azienda Hadji Bekir.
Le delizie di Hadji Bekir vinsero la medaglia d'argento alla Fiera di Venezia nel 1873 e alla Fiera di Colonia in Germania nel 1888. Vinsero la medaglie d'oro alla Fiera di Bruxelles nel 1897 e alla Fiera di Nizza in Francia nel 1906.
Giustamente i propiertari aggiunsero queste medaglie al logo della loro azienda.
Mehmet Muhiddin Efendi ha anche portato il dolce alla esposizione mondiale di Chicago del 1893.
Ma questa famiglia non faceva dolci solo per il palazzo imperiale Ottomano ma anche per il palazzo dei Khedive in Egitto, all'epoca stato tributario dell'impero Ottomano.
Qui sotto l'inventore dei "Turkish Delights" Bekir Efendi in un dipinto del maltese Amadeo Preziosi.
Nel corso degli anni il negozio della famiglia a Istambul non è mai passato di moda e la gente ha sempre continuato ad andarci.
La famiglia dell'inventore di lokum possiede una delle aziende più vecchie del mondo. E la cosa più incredibile e che loro sono ancora un business di successo a Istambul.
Gli studenti giapponesi portano sempre con sé delle barrette di cioccolato KitKat durante il periodo degli esami scolastici.
Questo curioso fatto è dovuto alla pronuncia della parola KitKat in giapponese, che è molto simile a Kitto Katsu: questa si può tradurre come "vincere sicuramente", rendendo il cioccolato una sorta di porta fortuna.
Ironicamente, KitKat in giapponese può essere pronunciato anche come "Kitto Katto", che si significa fallire.
È un dolce inglese composto da un pan di spagna molto umido, fatto con datteri tritati finemente, ricoperto da una salsa toffee e servito con il gelato alla vaniglia.
Paese o regione |
Nome |
---|---|
Bielorussia |
хрушчы ou фаворкі |
Croazia |
krostole |
Danimarca |
klejner |
Francia |
oreillettes, bugnes, merveilles |
Germania |
Raderkuchen |
Lituania |
žagarėliai |
Polonia |
chruściki, chrusty ou faworki |
Romania |
minciunele, cirighele ou scovergi |
Russia |
хворост |
Slovacchia |
fánka |
Svezia |
klenäter |
Ungheria |
csöröge |
Ukraina |
вергуни |