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Focaccia veneta

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La focaccia veneta (in lingua veneta fugassa o fugassin) è un pane lievitato dolce analogo a colomba pasquale o pandoro.

Ingredienti

La ricetta è a base di:
  • farina
  • uova
  • burro
  • alcuni aromi fondamentali (marsala, cedro, vaniglia)
Data la bassa quantità di burro risulta come un dolce leggero.

Preparazione

La lavorazione è un po' impegnativa e comprende tre impasti.
  1. Partire da un piccolo impasto di farina, lievito, latte.
  2. Dopo una breve lievitazione, fare un secondo impasto, aggiungendo farina, zucchero, uova, burro.
  3. Lasciare lievitare per alcune ore e ripartire con il terzo impasto sempre aggiungendo gli stessi ingredienti. Attendere una nuova lievitazione e poi aggiungere gli aromi.
  4. Fare le forme e far rilievitare.

Consigli

  • Con alcune accortezze si possono ridurre a due le lievitazioni.
  • Gli impasti sono un po' impegnativi, sarebbe conveniente usare un'impastatrice planetaria o simile. Le dosi e i tempi di lievitazione andrebbero adattati alla temperatura ambiente.
  • Al di fuori delle dosi indicate, è importante avere occhio e saper correggere eventuali impasti troppo duri o troppo morbidi. A seconda delle stagioni, delle temperature, della resa delle uova e della farina, può essere necessario variare le dosi di farina o di burro.
  • Riguardo alla farina è importante usarne una forte (W250) che permette lavorazioni lunghe e assorbe bene i liquidi.



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Fave dei morti

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Ingredienti

Per 5 persone:
  • 75g di mandorle
  • 60g di zucchero o di glucosio
  • 50g di farina
  • 1/2 cucchiaio di cannella
  • 30g di burro
  • una fialetta (al limone)
  • 1 uovo
  • 1 chiara d'uovo
  • 20 g di lievito baching
  • 5 g vaniglia

Preparazione

  1. Triturare le mandorle, e aggiungere lo zucchero, la farina, la cannella, la fialetta e metà burro.
  2. Terminare il composto con l'uovo e la chiara, in modo che diventi omogeneo, ricavarne tanti "gnocchetti" spessi 1cm e lunghi 3cm.
  3. Mettere in una teglia la carta forno e disporre i tronchetti. Lasciarli cuocere finché non assumono un colore dorato.

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Cuddura

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La cuddura (dal greco kulloura che significa "corona") è una ciambella. Nell’antichità era prodotta da pastori o viandanti i quali la infilavano nel bastone o nel braccio e portavano seco nei loro spostamenti

Ingredienti

Per 6 persone:
  • 1 kg di farina
  • 300 g di zucchero
  • 200 g di strutto
  • 10 g di lievito in polvere
  • varie uova
  • ½ l di latte
  • una bustina di vanillina.

Preparazione

  1. Versare sulla spianatoia la farina a fontana. Mettere al centro quattro uova sgusciate, lo zucchero, lo strutto, il lievito e la vanillina.
  2. Impastare aggiungendo poco alla volta il latte tiepido, poi stendere la pasta allo spessore di 1 cm.
  3. Preparare un cartoncino a forma di colomba (o tanti cartoncini da poter contenere almeno due uova); ritagliare la pasta in forma.
  4. Al centro disporre una fila di uova sode (da 3 a 6 per la colomba grande). Legarle con una striscia di pasta, pennellarle con uovo sbattuto.
  5. Cuocere in forno a 200° circa 35 minuti, fino a far colorire.

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Crema ganache

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Ingredienti

Ganache ordinaria

  • 500g di cioccolato
  • 500g panna fresca
  • un baccello di vaniglia.

Ganache all'uovo

  • 500g cioccolato
  • 200g zucchero
  • da 3 a 5 tuorli
  • 250g di panna fresca
  • un baccello di vaniglia
Utilizzando il latte concentrato, sarà possibile conservare la ganache più a lungo.

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Brigidino di Lamporecchio

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È un dolce o meglio un trastullo speciale della Toscana che si trova in tutte le fiere e feste di campagna e lo si vede cuocere in pubblico sotto forma di cialde.

Ingredienti

  • 2 uova
  • 120 gr di zucchero
  • 10 gr di anaci
  • una presa di sale
  • farina q.b.

Preparazione

  1. Fatene una pasta piuttosto soda, lavoratela colle mani sulla spianatoia e formatene delle pallottole grosse quanto una piccola noce.
  2. Ponetele alla stiaccia nel ferro da cialde a una debita distanza l'una dall'altra e, voltando di qua e di là il ferro sopra il fornello ardente con fiamma di legna, levatele quando avranno preso colore.



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Biscotti tirolesi

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Biscotti molto semplici da preparare; decisamente appropriati per essere serviti con il tè.

Ingredienti

  • 280 g di farina di frumento tipo 0
  • 120 g di burro
  • 100 g di zucchero semolato
  • 1 uovo
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere
  • 1 pizzico di sale
  • 1 limone

Preparazione

  1. In una terrina setacciare la farina con il lievito, aggiungere zucchero semolato, l'uovo ed un pizzico di sale, e la buccia grattugiata di 1 limone.
  2. Lavorare il tutto per un po', quindi aggiungere il burro freddo tagliato a pezzetti.
  3. Impastare rapidamente, al fine di non riscaldare troppo il burro, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
  4. Tirare la sfoglia con un mattarello e ritagliarla con uno stampino della forma voluta.
  5. Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 15 minuti circa.

Consigli

  • Una variante molto interessante consiste nel ricavare con uno stampo rotondo dei dischi di circa 10cm di diametro, inserire al centro della marmellata ai frutti di bosco oppure crema di nocciole, quindi piegare a mezzaluna e cuocere in forno.

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Biscotti rustici con grano saraceno

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Biscotti molto semplici da preparare, decisamente rustici poiché realizzati con farine grezze, facili da arricchire con spezie (zenzero, cannella, ...)

Ingredienti

per 2 placche da forno
  • 180 g di farina di frumento integrale
  • 180 g di margarina vegetale
  • 130 g di farina di frumento per torte
  • 105 g di grano saraceno
  • 60 g di zucchero grezzo di canna
  • 60 g di zucchero semolato
  • 50 g di fiocchi d'avena macinati
  • 40 g di latte
  • 1 uovo piccolo
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
  • 1 pizzico di sale

Preparazione

  1. In una terrina inserire la margarina ed i due tipi di zucchero, quindi lavorare utilizzando un mestolo in legno fino ad ottenere un composto omogeneo.
  2. Aggiungere l'uovo ed il burro ammorbidito, quindi mescolare con una frusta, ed aggiungere il latte mescolando.
  3. In una seconda terrina, mescolare le farine, i fiocchi d'avena macinati, il lievito ed il bicarbonato di sodio, quindi aggiungere il composto ottenuto, un po' per volta, all'impasto ottenuto precedentemente, mescolando con un cucchiaio di legno.
  4. Terminare la lavorazione dell'impasto con le mani, su una spianatoia.
  5. Con un mattarello tirare la sfoglia fino ad oggenere un'altezza di circa 8mm, e quindi ritagliarla con uno stampo per biscotti che poi dovranno essere riposti in una placca da forno rivestita con carta da forno.
  6. Coprire i biscotti con uno strato di zucchero di canna, che dovrà essere leggermente premuto sul biscotto in modo che resti attaccato
  7. Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C, non ventilato, per 16-17 minuti circa.

Consigli

  • È possibile aggiungere al composto qualche spezia, ad esempio zenzero o cannella in polvere.

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Biscotti del Lagaccio

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Il biscotti del Lagaccio (in genovese bescheutti do Lagasso) sono biscotti originari del quartiere del Lagaccio, a Genova.
Questo tipo di biscotto è chiamato, soprattutto nell'ovadese, anche "biscotto della salute" (in genovese bescheutti da salûte). In realtà, l'unica differenza che corre tra i due tipi di biscotto è l'aggiunta - nel biscotto del Lagaccio - di una piccola parte di liquore digestivo all'anice.

Ingredienti

  • 500 g di farina di grano tenero
  • 280 ml di acqua a temperatura ambiente circa
  • 15 g di lievito di birra
  • 150 g di zucchero
  • 120 g di burro
  • un cucchiaino di sale
  • alcune volte può essere aggiunto 15 g di finocchietto dolce o anche di liquore all'anice, soprattutto nell'ovadese

Preparazione

  1. Sciogliere il lievito con l'acqua e cominciare ad impastare aggiungendo subito 300 gr. di farina. Continuare ad impastare aggiungendo lo zucchero e la farina rimanente ("a manciate") fino a raggiungere un buon punto pasta
  2. Aggiungere a questo punto il burro morbido, cucchiaio dopo cucchiaio, badando bene a farlo assorbire correttamente.
  3. Unire il sale e completare l'impasto.
  4. Lasciare lievitare fino a quando non ha raggiunto il doppio del volume (Ad una termperatura ambiente di 20° serviranno circa 4 ore).
  5. Creare due filoni di pasta e lasciarli lievitare nuovamente (Per almeno 1 ora).
  6. Infornare a 180°C per circa 30/40 minuti e far raffreddare su una grata per 12/24 ore.
  7. Tagliare i filoni a fette "sbieche" allo spessore di 3 cm circa.
  8. Far biscottare a temperatura media (120/140°) fino a che le fette risulteranno leggermente dorate da entrambe le parti.
Una volta raffreddati i Biscotti del Lagaccio possono essere conservati a lungo in una scatola ermetica, mantenendo intatte friabilità e fragranza.

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Ciambellone di frutta



Ingredienti

per 4 persone:
  • 3 uova
  • 300g zucchero
  • 300g farina
  • 100g burro
  • 1/2 bustina di lievito (per dolci)
  • noci q.b.
  • uvetta q.b.
  • limone grattugiato
  • 1 pera
  • 1 banana
  • 1 mela

Preparazione

Mettere in un recipiente le uova con lo zucchero e mescolare. Successivamente aggiungere la farina. Far sciogliere il burro a bagno maria e versarlo nell'impasto. Aggiungere il lievito e mescolare il tutto. Infine mettere le noci, l'uvetta, il limone grattugiato, una pera, una banana e una mela tagliati a cubetti.
Cuocere a 180° in forno ventilato.

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Ciambelle dolci di patate

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Le ciambelle dolci di patate sono un dolce preparato nella zona degli altipiani di Colfiorito, entrate nella tradizione della cucina umbra solo dopo il 1978 grazie al lancio della ricetta fatto dalla Mostra Mercato e Sagra della Patata Rossa.

Ingredienti

  • 1 kg patate rosse di Colfiorito
  • 1,2 kg farina
  • 8 uova
  • 200 gr zucchero
  • 125 gr burro
  • 50 gr lievito di birra fresco
  • 2 bustine (32 gr) lievito in polvere per dolci
  • aromi a piacere (vaniglia, scorzetta di limone o arancia grattugiata etc.)

Procedimento:

  1. Lessare le patate, poi pelarle. Sciogliere il lievito in pochissima acqua e far intiepidire il burro.
  2. Mescolare tutti gli ingredienti e lasciare riposare un poco.
  3. Formare delle ciambelle di circa 12 cm di diametro e farle a lievitare.
  4. Friggere le ciambelle in olio o strutto bollenti ed inzuccherarle passandole nello zucchero semolato quando sono ancora calde.


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Qual è il modo migliore per spalmare il gelato?

Utilizzare un misurino pieno di liquido, come questo.



Il calore della mano dell'operatore viene condotto attraverso l'alluminio nel liquido all'interno della paletta. Il calore viene poi trasportato dal liquido nella ciotola della paletta, mantenendo la paletta più calda del gelato e riducendo la forza necessaria per tagliare il gelato.

Ho servito con molti cucchiai, ma ho sempre trovato che usare questa paletta sia un gioco da ragazzi.


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Alcuni dei gusti di gelato più strani

1. Gelato alle pere e gorgonzola


2.Cenere di Caramello salato della "Frankie & Joe", gelati a base di piante.

Questo gelato fatto bruciando il caramello è descritto da molti come un gustoso cemento.


3. Gelato al gusto di wasabi



4. Gelato alla birra

In paesi come la Germania è diventato molto famoso ed è uno dei protagonisti indiscussi durante l’oktoberfest. In Italia è possibile trovarlo in alcuni ristoranti abbinati a piatti a base di pesce.



5.Gelato al Parmigiano Reggiano



6. Gelato al nero di seppia e calamari

Un gelato che sta conquistando tutta l’asia, dal Giappone, alla Corea.


7. Gelato alla vaniglia con sciroppo d’acero e bacon croccante



8. Gelato al gusto pizza



9.Gelato al prosecco



10.Gelato al prosciutto


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Un dolce da preparare in pochi minuti con zero sforzo e tanta resa

Uova dolci al tegamino.

Ne esistono diverse varianti, la mia preferita è quella con sotto una base come biscotto e sopra una glassa di zucchero.




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Un dessert gustoso ma facile da preparare

Gelatina di anguria

Quando le angurie sono abbondanti …



Rimuovi i semi da un'anguria, passala attraverso un frantoio. Per ogni litro di succo aggiungi 100 grammi di zucchero, 80 di amido di mais e un bastoncino di cannella. Porta a ebollizione mescolando. Lascia cuocere e aggiungi le gocce di cioccolato.

Buon appetito


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Di che cosa sono fatte le caramelle gommose?

Di gelatina alimentare, una sostanza ricavata dalla cartilagine o tessuti connettivi di maiali e bovini sottoposti a un procedimento che si chiama idrolisi.



Nota come “colla di pesce” si scioglie in acqua tiepida e quando si raffredda assume una consistenza gelatinosa e per questo viene utilizzata come agente gelificante nella produzione alimentare o in prodotti come le caramelle gommose.

Costituita per il 99% da proteine con un ottimo profilo amminoacidico, è però carente di triptofano, amminoacido essenziale.


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Consigli per un dolce semplice ma d’effetto?

La torta bouquet di crema pasticcera e mele!

L'unica complessità, se proprio vogliamo definirla tale, è la preparazione della crema pasticcera. Ci si impiega poco più di 5 minuti e con il procedimento sottomano viene una crema squisita senza dubbio.

Allego una foto di internet perché quando la faccio io non ho nemmeno il tempo di fotografarla da quanto viene apprezzata



Se si vuole un effetto più scenico si presta maggior attenzione alla decorazione con la sac a poche, io ad esempio faccio sempre tante piccole rose.


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Il gelato è italiano?

Sì. Fu 'inventato' da un ragazzo italiano di Palermo (Sicilia), Francesco Procopio, nel 1686 a Parigi. Tra l'altro sostituì il miele utilizzato nei sorbetti (di origine araba) con lo zucchero per ottenere la consistenza tipica del gelato.

Il gelato italiano (che significa 'ghiacciato, congelato') gode ancora oggi di un'ottima reputazione, anche all'estero.

Gelateria Italiana a Marbella, in Spagna



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Il gelato di Superman

Finché non ho letto questa domanda, non avevo idea che esistesse il gelato di Superman.

Eccolo qui:



È un gelato con i colori della calzamaglia di Superman. Non so che sapore abbia, ma ho visto che si dice che sia il gusto di gelato preferito del Michigan.


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Perché il gelato italiano è accompagnato a volte da brioche e biscotto?

Anche se ogni parte della Sicilia vorrebbe arrogarsi la nascita di questa specialità



la famosa "brioche con il tuppo" SENZA DUBBIO è nata a Catania per accompagnare la granita sostituendo (ma non del tutto) il "pani cà ciciulena" (ciciulena= semi di sesamo)




La tipica forma è un omaggio ai seni di Sant'Agata (patrona di Catania) e ha la stessa forma del meno famoso ma più antico dolce "minni di Sant'Agata"



infatti in origine il "tuppo" era solo una pallina all'apice della brioche che poi col tempo è divenuto il tuppo che conosciamo oggi.

Essendo il consumo della granita relegato ai soli mesi estivi in primavera e autunno (raramente in inverno) le brioshe vengono riempite dal gelato, naturalmente questa buona abitudine si è diffusa in tutta Italia e sta già conquistando l'Europa.


Il biscotto a cialda


In tutto il mondo accompagna il gelato venduto in coppa o in altro contenitore, essendo lo stesso biscotto di cui è fatto il famoso "cono" che venne inventato da Italo Pietro Marchioni, nato a Peaio nel Cadore, che lo brevettò a Washington D.C. Il 13 dicembre 1903 ma che aveva venduto in America sin dal 1896.


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Che tipo di torta si può fare senza forno?

Pancake?

Forse molte delle torte asiatiche che vengono cotte a vapore usando un kuali o un wok.



Come il kuih lapis o la torta multistrato, o le tante iterazioni della torta alla banana e alla tapioca.



Adoro le mie torte senza forno.


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Il plumcake è stato creato perché era la ricetta del dolce più facile da ricordare

I dolci non devono essere super complicati per essere deliziosi. Prendiamo il plumcake, per esempio.



Non solo è fatto con alcuni ingredienti piuttosto comuni - burro, uova, zucchero e farina - ma il suo nome deriva dal fatto che la ricetta originale richiedeva una libbra (453 grammi) di ogni suo ingrediente.

Anche se può sembrare molto, la semplice ricetta (che risale all'Inghilterra nel 1700) era facile da ricordare in un'epoca in cui non tutti sapevano leggere.


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Un cioccolatino che in origine si chiamava "cazzotto"

Il Bacio Perugina è un cioccolatino dalla forma irregolare e tondeggiante, farcito con gianduia, granella di nocciola e ricoperto di cioccolato fondente.



Sembra che il Bacio sia nato dall'idea di Luisa Spagnoli di impastare, con altro cioccolato, i frammenti di nocciola che venivano gettati durante la lavorazione dei dolciumi.

Ne venne fuori uno strano cioccolatino dalla forma irregolare, che ricordava l'immagine di un pugno chiuso. Per questo fu inizialmente chiamato "Cazzotto".

Fu Giovanni Buitoni, amministratore delegato della Perugina e presidente della Buitoni, a rinominarli “Baci”, perché trovava il nome molto più adatto ad un prodotto da regalare.



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Ho provato le varie alternative alle creme spalmabili alla nocciola, come quella di castagne, datteri o pistacchio

Sì, sono una persona a cui piace sperimentare con la cucina e allo stesso tempo a cui non piacciono i sapori eccessivamente dolci, perciò in realtà preferisco le varie alternative alla classica Nutella.



Queste sono le scorte presenti al momento nella dispensa familiare, tutte comprate da me alla Lidl.

Da sinistra a destra ci sono:

  • Una crema alle amarene e cioccolato fondente in attesa di essere utilizzata per un'occasione estiva speciale.

  • Una crema al pinolo in attesa di essere utilizzata per un'occasione speciale il prossimo autunno.

  • Una crema al caramello salato ottima per qualsiasi colazione o dessert (sono al terzo barattolo).

  • Una crema di marroni molto dolce ma perfetta per i dessert invernali a base di castagne.

  • Del burro di arachidi, perfetto per sostituire le uova nelle ricette sia dolci che salate e da abbinare al cioccolato o al caramello nei dessert (è ottimo con la crema al caramello).

Altre creme che preferisco a quella classica sono:

  • La crema al cioccolato fondente e nocciole Pernigotti, che è l'unica che sa davvero di cioccolato fondente.

  • La crema moka con pezzetti di chicchi di caffè Deluxe, che sa veramente di caffè, ha il caratteristico retrogusto amarognolo e un po' di croccantezza data dai chicchi di caffè triturati.

  • La crema Pan di Stelle, che ha un deciso retrogusto di cacao amaro e la granella di biscotto croccantina che non guasta.

Ho provato, sempre della Lidl, le varie creme spalmabili in edizione limitata che si trovano sotto le feste, ma le trovo troppo dolci e le compro solo se mi servono per un dolce particolare.

Sono quelle bianche a base di pistacchio, mandorla o nocciola, che sono parte della stessa edizione di quella al pinolo, e quelle al mou, al cocco con scaglie di cocco e alla nocciola con granella di nocciola che sono parte della stessa collezione della crema moka.


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