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Caffè Nuovo

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Il Caffè Nuovo è stato uno storico caffè di Roma, chiuso nel 1879.

 

Storia

Al piano terreno del Palazzo Ruspoli (ex Gaetani), che sorge fra piazza San Lorenzo in Lucina, largo Goldoni e il Corso Umberto, c'era il Caffè Nuovo: otto sale affrescate, tra cui la Barchessa con aerei e luminosi pergolati, dipinta nel 1827 dall'olandese Lindström.
La prima decorazione ad affresco, di gusto schiettamente arcadico e oggi interamente perduta, era stata commissionata da Francesco Maria Ruspoli nel 1715 e vi avevano lavorato Pietro Paolo Cennini, Antonio Bicchierai, Antonio Amorosi, Christian Reder e Francesco Borgognone (François Simonet). Gli affreschi resistettero fino al 1838, quando furono distrutti. «Una memoria la troviamo in un dipinto di Karl Jhoan Linström La sala boschereccia al Caffè Nuovo a Palazzo Ruspoli, 1827, oggi a Roma, Museo Napoleone.»
Stendhal descrisse le sale del Caffè Nuovo in questi termini, nelle sue Promenades dans Rome, alla data 10 ottobre 1828: «Hanno grandi porte finestre, che si aprono direttamente su un giardino pieno d'aranci, le cui frutta dorate sono pronte per essere colte.» Ad aspettare gli avventori, all'ingresso sul Corso sostava il nano Giovanni Giganti, detto Bajocco (1792-1834), che faceva un curioso gioco di abilità con una monetina: la metteva sulla fronte, poi con un volteggio la lanciava in aria e la riprendeva in bocca. Alla sua morte, Bajocco meritò una citazione nel sonetto del Belli L'anima der curzoretto apostolico.


Il Perdono di Pio IX

Il 16 luglio 1846, per la sua elevazione a pontefice, Pio IX promulgò l'editto del Perdono, con il quale cancellava i delitti di natura politica, liberava dal carcere i detenuti politici e troncava i processi per delitti politici. Un tripudio di feste attraversò l'intero Stato della Chiesa: luminarie, balli in piazza, odi di ringraziamento. Qui nacque la speranza illusoria che il Pontefice poteva essere messo a capo di una Unione politica dell'Italia.
Dal racconto di un cronista del tempo sappiamo che cosa accadde al Caffè Nuovo: «Nel novero de' domestici tripudii siami lecito ricordare quello che ebbe luogo nel giardino del caffè sotto il palazzo Ruspoli, procurato dal proprietario di esso, Vincenzo Ricci. Ivi furono canti, suoni, fuochi artifiziati; e il tutto procedette col più bell'ordine, e mantenne la letizia nel popolo. Dirò pure, come l'esterna parte del caffè che guarda sul corso facesse vaga mostra per questa iscrizione:
Vivi alla felicità de' tuoi popoli
Vivi all'amor de' tuoi figli
Vivi alla venerazione del mondo.
Sulla porta poi, per cui si ha ingresso al giardino del caffè, era lo stemma del Pontefice, colla seguente iscrizione sottostante:
Ti salutino o venerato stemma le genti
Siccome aurora di giorni più avventurosi.
Tanto questa, quanto l'antecedente epigrafe furono dettate da quel vivace ingegno che è Francesco Spada.»
Nel 1847 il Caffè Nuovo fu il primo locale romano ad essere illuminato a gas.



Gli anni dell'attesa

Dopo la caduta della Repubblica romana i militari francesi furono trattati con scortesia dal personale del Caffè Nuovo, tanto che fu necessario chiuderlo. Alla riapertura, il suo nome era mutato in Café Militaire Français. Al contrario, le vittorie del 1859 furono celebrate in piena concordia, da festanti avventori francesi e italiani. Una sala del Caffè Nuovo diventò il luogo d'incontro dei poeti della Scuola romana, un gruppo di poeti e scrittori, tra cui i fratelli Giovanni Battista e Giuseppe Maccari, il giovanissimo Domenico Gnoli e il duca Giovanni Torlonia - figlio di don Marino - poeta, filantropo e collezionista di antiche iscrizioni latine. Ai tavolini del caffè sedettero Giosuè Carducci, in visita per esplorare le rovine romane ed Enrico Nencioni. I discorsi rimbalzavano dalla metrica alla traduzione di liriche dell'antica Grecia, da Dante a Orazio, da Leopardi a Cicerone. Di romanticismo, di Berchet, degli Inni di Manzoni, questi poeti non volevano sentir parlare.


Arrivo degli italiani

Dopo il 1870 il proprietario Vittorio Ricci, che possedeva anche il Caffè Veneziano, decise di cambiare ancora una volta il nome al locale che diventò il Caffè d'Italia. Ebbe poca fortuna. Nel 1874 una triste notizia di cronaca si diffuse in città: al Caffè d'Italia si era verificato un caso di suicidio. Gli avventori disertarono il locale, che decadde. Fu chiuso nel 1879, ma la nuova atmosfera della Capitale d'Italia aveva mutato i gusti degli avventori e non fu rimpianto.

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Songpyeon

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I songpyeon, noti anche come songbyeong (송병, 松餠) o songyeopbyeong (송엽병, 松葉餠), sono un tipo di dolce coreano rientrante nella categoria dei tteok, e consistono in piccole torte di riso glutinoso ripiene, a forma di mezzaluna, consumate tradizionalmente durante il chuseok, la festa di metà autunno. Il ripieno è composto da vari ingredienti, come semi di sesamo, miele, fagioli mungo, cannella, pinoli, noci, castagne e giuggiole. Vengono cotti a vapore su uno strato di aghi di pino, dai quali prendono il profumo e il nome (song significa "pino"), e in seguito spennellati di olio di sesamo.
La loro forma a mezzaluna è considerata di buon augurio e portatrice di un futuro luminoso: si tramanda infatti una leggenda secondo la quale, durante il regno di Uija di Baekje, la frase "Baekje è la Luna piena e Silla è la mezzaluna", trovata incisa sul guscio di una tartaruga, predisse la caduta di Baekje e l'avvento di Silla, profezia che si avverò quando quest'ultimo sconfisse il regno rivale in guerra.
La storia dei songpyeon è vaga, ma è credenza comune che abbiano cominciato ad essere preparati durante il regno di Goryeo, e venissero dati ai servitori.


Varietà

Esistono diverse varietà regionali di songpyeon:
  • Osaek songpyeon (songpyeon di cinque colori) di Seul: la pasta di riso viene divisa in cinque panetti, quattro dei quali vengono colorati aggiungendo un ingrediente tra artemisia (verde scuro), semi di gardenia (giallo dorato), fragole o bacche omija (rosa) e cannella (marrone) in polvere. Sono ripieni di castagne, fagioli verdi e rossi, semi di sesamo e miele. I diversi colori rappresentano l'armonia della natura.
  • Jogae songpyeon (songpyeon a conchiglia) della provincia di Pyeongan: sono ripieni di semi di sesamo, zucchero e salsa di soia, e sagomati a forma di conchiglia.
  • Nobi songpyeon (songpyeon degli schiavi) della provincia di Hwanghae: sono ripieni di fagioli rossi pelati.
  • Songpyeon a forma di fiore della provincia di Jeolla: la pasta di riso viene divisa in cinque panetti, quattro dei quali vengono colorati aggiungendo un ingrediente tra artemisia, fiori di gardenia, estratto d'uva e acqua di bacche omija. I dolci che restano bianchi vengono decorati, prima di essere cotti, con pasta colorata sagomata a forma di fiore. Sono ripieni di pinoli, sale al sesamo e zucchero.
  • Gamja songpyeon (songpyeon di patata) della provincia di Gangwon: il riso della pasta viene sostituito dalla fecola di patate. Sono ripieni di piselli, fagioli, castagne e zucchero. A Gangneung, le persone lasciano sulla superficie dei dolci l'impronta delle proprie mani.
  • Dotori songpyeon (songpyeon di ghiande) della provincia di Gangwon: alla farina di riso vengono aggiunte ghiande dal sapore amaro. Sono di color marrone.
  • Songpyeon di patate congelate della provincia di Hamgyeong: le patate congelate, simbolo del rigido inverno della zona, vengono macinate per ottenere la farina con cui fare la pasta. Sono ripieni di fagioli rossi e zucchero.
  • Mosi songpyeon (songpyeon di foglie di ramia) della provincia di Gyeongsang: alla farina di riso vengono aggiunte foglie di ramia bollite e tritate. Sono ripieni di semi di sesamo, castagne, miele e zucchero, e sono di colore verde scuro.
  • Songpyeon con polvere di radice di kudzu della provincia di Gyeongsang.
  • Chilk songpyeon (songpyeon di arrowroot) della provincia di Jeolla: alla farina di riso viene aggiunto amido di arrowroot.
  • Maehwa songpyeon (songpyeon a forma di fiore) della provincia di Jeolla: non contengono ripieno.
  • Hobak songpyeon (songpyeon di zucca) della provincia di Chungcheong: alla farina di riso viene aggiunta polvere di zucca ricavata tritando l'ortaggio essiccato. Sono ripieni di semi di sesamo, castagne e miele, e sono di colore giallo dorato.
  • Songpyeon con polvere di fagioli verdi della provincia di Jeju.
  • Songpyeon con foglia di canapa: alla farina di riso viene aggiunta la polvere ricavata tritando le foglie di canapa.
  • Songi songpyeon (songpyeon di pino): alla farina di riso viene aggiunto lo strato più interno della corteccia di pino sbriciolato.


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Caffè Gilli

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Il Caffè Gilli è un esercizio storico di Firenze, situato in piazza della Repubblica 36-39r.


Storia

Nel 1733 nella Firenze di Gian Gastone De’ Medici, la famiglia svizzera Gilli apre in via de’ Calzaiuoli “La Bottega Dei Pani Dolci” ed è subito un successo. La nobiltà fiorentina apprezza di buon grado le sue specialità e comincia a frequentare assiduamente la “confetteria”.
Nella seconda metà dell'Ottocento Caffè Gilli si sposta in via degli Speziali proprio di fronte al celebre Trianon accrescendo ulteriormente la sua notorietà a Firenze.
All'inizio del secolo scorso si sposta infine nell'attuale ubicazione in Piazza della Repubblica, allora Piazza Vittorio Emanuele, che diviene in quel periodo il polo dei caffè letterari.
Durante il periodo del Futurismo Gilli è frequentato da intellettuali e letterati, nascono le riviste, il conflitto politico s'infiamma e Piazza Vittorio con i suoi caffè ne è testimone.
Anche i personaggi più focosi come Marinetti e Soffici si guardano bene dal prendersi a seggiolate da Gilli, cosa che usano fare negli altri locali della Piazza. Gilli diventa presto anche luogo di ritrovo di artisti e pittori come Doni, Caligani, Pozzi, Polloni, Ferroni, e Pucci.
Dal dopoguerra in poi Gilli diviene luogo d'incontro esclusivo dei giovani fiorentini ma anche dei primi turisti che iniziano in questi anni a frequentare la città. Innumerevoli sono le testimonianze fotografiche di artisti internazionali immortalati all'interno delle sale del Caffè Gilli.
Qui venne scattata la famosa fotografia di Ruth Orkin intitolata American girl in Italy 1951, che ben rappresenta quell'epoca: una bella ragazza americana che passa sul marciapiede davanti al bar e attira le attenzioni di tutto un gruppo di giovanotti.
Oggi il locale mantiene ancora intatto quello stile che lo ha sempre contraddistinto nella sua lunghissima storia che fanno oggi di questo esercizio l'unico esempio di caffetteria Belle epoque rimasta in Firenze con le pareti color avorio, i lampadari di Murano, il soffitto affrescato, gli archi, il banco Bar maestoso e angolare potrebbero regalare ancora oggi un'immagine di Gilli così come si presentava all'inizio del novecento. Concessioni al turismo di massa hanno portato il cambiamento della terrazza in una "vetrina" con tetto e quasi senza vista e musica commerciale amplificata all'interno del locale e anche sulla terrazza rovinando così l'atmosfera originale del caffè storico.
Impossibile non notare l'ingresso alla sala da tè alla quale si accede attraverso l'arco a vetrata con l'orologio più famoso della città che ha contato le ore e i minuti di cent'anni di storia. La sala conserva l'arredamento originale del locale, purtroppo - visto l'inquinamento acustico - senza mantenendo l'atmosfera distinta tipica dei caffè classici.

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Torta lunare

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La torta lunare (月餅, 月饼, yuèbǐng, yüeh-ping, jyutping: jyut beng) è un dolce cinese tradizionalmente consumato durante la Festa di metà autunno, una delle festività cinesi più importanti. La torta lunare deriva il suo nome dal fatto che la festa di metà autunno è dedicata all'osservazione ed al culto della Luna.
Le torte lunari tradizionali sono rotonde o rettangolari, hanno un diametro di circa 10 cm ed una profondità di 4–5 cm. Un ripieno spesso e pastoso, composto tradizionalmente di anko o di pasta di semi di loto, è circondato da una crosta sottile (2-3mm) e può a volte contenere tuorli salati di uova d'anatra. Le torte lunari vengono solitamente consumate come accompagnamento al tè. In tempi moderni, è diventata pratica comune regalare le torte lunari ai propri clienti o familiari, pratica che ha portato alla creazione di torte sempre più fantasiose e lontane dalla tradizione. Il contenuto calorico di una torta lunare è approssimativamente di 1000 calorie per una torta di 10 cm (tuttavia l'apporto calorico può variare a seconda dei ripieni).


Descrizione generale

La maggior parte delle torte lunari consistono di una sfoglia di pasta tenera e sottile che avvolge un ripieno denso e dolce, e può contenere uno o due tuorli d'uovo salati interi posti al centro, a simboleggiare la luna piena. Molto raramente, le torte possono essere servite anche cotte al vapore o fritte, ma la cottura tradizionale è al forno.
Tradizionalmente, le torte lunari hanno una stampa di caratteri cinesi che simboleggiano "longevità" e "armonia", anche se spesso si trovano caratteri che indicano il nome della pasticceria che ha prodotto il dolce oppure il tipo di ripieno che vi si può trovare. A volte i caratteri possono essere decorati con una cornice stampata che rappresenta la luna, la dea della luna Chang'e, dei fiori, dei tralci di vite o un coniglio (simbolo cinese della luna).

Storia

Festa di metà autunno

La festa di metà autunno è collegata al culto ed alle leggende di Chang'e, la mitologica dea lunare dell'immortalità.
Secondo il Libro dei riti (Li Ji), l'antico testo cinese che raccoglieva gli usi e i costumi cerimoniali, l'imperatore doveva ogni anno offrire sacrifici al sole in primavera ed alla luna in autunno. Il quindicesimo giorno dell'ottavo mese del calendario lunare cade il giorno chiamato di "mezzo autunno". La notte del giorno di mezzo autunno è chiamata "notte della luna". Durante la dinastia Song (420), questo giorno fu ufficialmente istituito come Festa di metà autunno.
Grazie al ruolo centrale che rivestono all'interno della festa di metà autunno, le torte lunari sono rimaste popolari fino ai giorni nostri. L'importanza cerimoniale delle torte lunari hanno fatto sì che, recentemente, la festa di metà autunno iniziasse ad essere chiamata anche "festa delle torte lunari".


La rivoluzione Ming

Secondo una leggenda popolare cinese, il rovesciamento del governo mongolo degli Yuan fu facilitato proprio dall'opportunità di passare messaggi segreti nelle torte lunari.
Le torte lunari furono usate come mezzo di comunicazione per distribuire lettere segrete dai rivoluzionari della dinastia Ming, durante lo spionaggio volto a ribaltare il governo straniero della dinastia Yuan in Cina. Si dice che l'idea sia stata concepita da Zhu Yuanzhang (朱元璋) e dal suo consigliere Liu Bowen (劉伯溫), i quali misero in giro delle voci secondo le quali si stesse diffondendo un'epidemia mortale, e che il solo modo per evitarla era mangiare delle torte lunari speciali. Questo incoraggiò la distribuzione veloce delle torte lunari, che venivano usate in realtà per nascondere messaggi segreti che avrebbero dovuto coordinare i cinesi Han durante la rivolta del quindicesimo giorno dell'ottavo mese lunare.
Un altro metodo di nascondere messaggi era quello di stampare sulla faccia della torta lunare un semplice rompicapo o mosaico, e poi impacchettare quattro torte insieme. Per leggere il messaggio criptato, ognuna delle quattro torte lunari doveva essere tagliata in quattro parti. I 16 pezzi di torta, allora, dovevano essere riarrangiati in modo da poter leggere il messaggio. Successivamente, i pezzi dovevano essere mangiati per eliminare ogni traccia.


Stili tradizionali

Ripieni

A seconda delle diverse culture regionali, le torte lunari possono essere ripiene di ingredienti diversi:
  • pasta di semi di loto (蓮蓉, lían róng): considerato come il ripieno originale delle torte lunari, la pasta di semi di loto si trova in tutte le varianti regionali e non cinesi.
  • anko (o pasta di fagioli dolci; 豆沙, dòu shā): sebbene questo sia il ripieno più comune per le torte lunari che si vendono nelle chinatown di tutto il mondo, in alcune varianti regionali si preferiscono altri tipi di paste di fagioli, come i fagioli mungo o i fagioli neri.
  • pasta di jojoba (棗泥, zǎo ní): è una pasta dolce fatta dei frutti maturi della piante di jojoba (datteri). Il ripieno è di colore rosso scuro e di sapore leggermente acidulo.
  • cinque noccioli (五仁, wǔ rén): questo ripieno consiste di cinque tipi di frutta secca e semi, sminuzzati grossolanamente e tenuti insieme da sciroppo di maltosio. Le ricette sono diverse da regione a regione, ma i frutti più comunemente usati sono: semi di zucca, semi di cocomero, noci, arachidi, mandorle e semi di sesamo. In genere, la miscela può contenere anche melone invernale caramellato, prosciutto di Jinhua o pezzi di zucchero roccioso.


Pasta

Ciò che è considerato "tradizionale" nella preparazione delle torte lunari dipende ampiamente dalla regione di produzione. In molte regioni, i tipi di ripieno possono cambiare di molto, ma le varietà di pasta sono più limitate. Sebbene si producano delle torte vegetariane nelle quali la pasta è ammassata con olii vegetali, in genere si preferisce usare il lardo animale per conferire un sapore più deciso. Nella cucina cinese, sono tre i tipi principali di paste per le torte lunari:
  • gommosa: questo tipo di pasta, che presenta un colore marrone-rossiccio ed una patina lucida, è il tipo più comune di pasta nelle torte lunari cantonesi. Per merito dell'esportazione, è anche il tipo di torta che si trova comunemente nelle chinatown del Nord America e dei paesi occidentali in generale. Questa pasta si ottiene attraverso la combinazione di uno sciroppo di zucchero denso, acqua di soda (碱面 Na2CO3), farina ed olio, che le donano una consistenza gommosa eppure tenera ed un sapore piuttosto forte. Per aumentare la gommosità dell'impasto, si può aggiungere ulteriormente sciroppo di maltosio.
    La pasta può essere cotta anche all'interno di formine raffiguranti pesci o porcellini (cantonese: jue zai bang; 豬仔餅) e venduta dalle pasticcerie come comuni snack.
  • a falde: la pasta a falde è più comune delle varianti di torte di Suzhou e Taiwan. L'impasto viene sovrapposto arrotolando insieme strati alternati di pasta oleosa e farina precedentemente fritta in olio. La consistenza di questa pasta è simile alla pasta sfoglia.
  • tenera: alcune varianti minori delle torte lunari preferiscono utilizzare una pasta tenera, piuttosto che gommosa o a falde. La consistenza di questo tipo di pasta è simile a quella della pasta frolla occidentale, che si usa per numerosi tipo di torte o pasticci. La pasta tenera delle torte lunari è principalmente un impasto omogeneo di zucchero, olio, farina ed acqua.




Varianti regionali nella Cina continentale e a Taiwan

Tra i numerosi tipi di varianti regionali delle torte lunari, i più ampiamente consumati sono:
  • torta lunare di Pechino: la torta lunare della capitale cinese ha due varianti. La prima, chiamata di qiang, è stata influenzata dalla regione di Suzhou, ha quindi un impasto leggero e spumoso piuttosto che a sfoglia. La seconda variante, chiamata fan mao, è invece composta dall'impasto bianco a falde. I due ripieni più comuni si ottengono dai boccioli di biancospino di montagna e di glicine. Le torte lunari pechinesi, in genere, sono meticolosamente decorate.
  • torta lunare cantonese: originaria della provincia cinese del Guangdong, la torta lunare cantonese ha numerose varianti. Gli ingredienti più comunemente usati per il ripieno sono pasta di semi di loto, pasta di semi di melone, frutta secca, prosciutto, pollo, anatra, maiale arrosto, funghi e tuorli d'uovo. Le versioni più elaborate contengono quattro tuorli d'uovo interi, che rappresentano le quattro fasi lunari. Alcune forme recenti e contemporanee (assolutamente non tradizionali) vendute ad Hong Kong possono contenere anche cioccolata, gelato o gelatina di frutta.
  • torta lunare di Chaoshan: variante a pasta a falde, la torta lunare di Chaoshan è stata largamente influenzata dalla variante di Suzhou, tuttavia è più grande di questa, di dimensioni simili alla varietà cantonese (anche se più sottile). I ripieni usati variano moltissimo, ma la particolarità di questa torta è la pasta, in cui il sapore del lardo dopo l'arrostimento viene enfatizzato.
  • torta lunare di Ningbo: prevalentemente prodotta nella provincia del Zhejiang, questa variante ha una copertura compatta. I ripieni, principalmente salati, prediligono prosciutto e alghe. Le torte lunari di Ningbo sono particolarmente conosciute per i loro sapori salati e piccanti.
  • torta lunare di Suzhou:: una delle più antiche varianti di torta lunare, quella di Suzhou è attestata più di mille anni fa. Più piccola della maggior parte delle altre varianti tradizionali, all'interno di questo tipo si possono avere più di una dozzina di variazioni distinte. La torta di Suzhou è conosciuta per il suo impasto a falde, particolarmente generoso nella distribuzione di zucchero e lardo. Queste torte hanno ripieni sia dolci che salati, ma per questi ultimi si predilige in genere un macinato di carne di maiale che andrà servito caldo. Per quanto riguarda i ripieni di dolci, il più comune è composto da sesamo nero arrostito (椒鹽, jiāoyán').
  • torta lunare dello Yunnan: conosciuta anche con il nome di t'o nel dialetto locale, questa variante regionale ha la particolarità di essere impastata con una combinazione di farine di tipi diversi, come farina di riso, di grano e di grano saraceno. Nella variante dello Yunnan, i ripieni sono quasi esclusivamente dolci.
  • torta lunare di Taiwan: il tipo più tradizionale di torta lunare che si trova nell'isola di Taiwan è ripiena di pasta di fagioli rossi addolcita, e a volte vi si può trovare un mochi al centro. Tra le varianti tradizionali taiwanesi, però, la più comune è una torta ripiena di fagioli mungo (lü dou, nel quale si troverà generalmente un tuorlo d'anatra saltato) o pasta di patata dolce viola (all'interno del quale, invece, può trovarsi un intero uovo d'anatra salato o un altro tipo di snack salato). In tempi recenti, si vendono molto nell'isola varianti del dolce a basso contenuto di grassi, senza lardo oppure con gelato. I ripieni contemporanei più popolari sono tè verde, cioccolato e tiramisù.





Stili contemporanei

Negli anni, sia l'impasto sia la composizione dei ripieni delle torte lunari si sono ampiamente diversificati, in particolar modo a causa della spinta commerciale della competizione tra diversi produttori. Molti di questi stili contemporanei sono popolari soprattutto tra i giovani delle grandi città e tra i cinesi che vivono all'estero, dove sono inevitabili contaminazioni con la cucina occidentale.
I primi cambiamenti nella produzione delle torte lunari sono avvenuti per quanto riguarda il ripieno, quando furono inseriti degli ingredienti un tempo considerati "inusuali", sebbene oggi siano passati a far parte della tradizione di alcune varianti regionali (tra questi, la pasta di patata dolce viola (芋泥, yù ní), l'ananas e il durian, introdotti inizialmente tra le comunità cinesi del sudest asiatico, dove l'utilizzo dei frutti tropicali è la norma nella cucina locale). La pasta esterna, successivamente, si è evoluta con l'introduzione della "torta lunare dalla pelle nevosa", la variante ammassata con farina di riso glutinoso. Un altro cambiamento è avvenuto nelle dimensioni delle torte, che sono state prodotte in versioni "mini" per consentire il consumo individuale.
Negli anni più recenti, grazie alla diffusione di stili di vita salutista, sono apparse per la prima volta anche torte lunari a ridotto contenuto di grassi. Tra queste, torte con ripieno di yogurt, confetture di frutta e gelato senza grassi. Hanno fatto la loro apparizione sul mercato perfino torte lunari ad alto contenuto di fibre e senza zucchero. Queste varianti ultramoderne sono impacchettate singolarmente e sono state create in modo da dare al cliente la scelta della dimensione e del tipo di ripieno più congeniale.
Le torte lunari contemporanee, seppure sempre più popolari, hanno anche i propri detrattori. Gli ingredienti sempre più costosi hanno portato ad un aumento di prezzo del prodotto, causando l'ipotesi di una "bolla di mercato delle torte lunari" in Cina. Alcuni critici culinari hanno a volte sottolineato che le "torte lunari al cioccolato" altro non sono che cioccolato a forma di torta lunare, mentre altri iniziano a chiedersi se le catene di produttori alimentari non inventino sapori sempre più esotici solamente per approfittare della richiesta sul mercato, senza molte preoccupazioni per il risultato finale.




Ripieni

I ripieni delle torte lunari contemporanee si sono diversificati fino ad includere qualsiasi cibo possa diventare una pasta. Torte ripiene di patata dolce viola o ananas, che erano considerate molto inusuali al tempo della loro invenzione, ora sono diventate quasi tradizione in alcune regioni. Per dare un gusto moderno al dolce tradizionale, sono stati introdotti ripieni come caffè, cioccolato, frutta secca (noci ecc...), frutta fresca (ananas, melone, prugne, litchi ecc...), verdure (patata dolce ecc...) e perfino prosciutto. Sta diventato sempre più comune, inoltre, cambiare la consistenza del ripieno da una pasta densa e farinosa ad una crema simile alla crema pasticcera.
Altri esempi includono:
  • philadelphia
  • filamenti di carne essiccata (rousong, 肉鬆)
  • tiramisù
  • tè verde
  • torta pandan
  • durian
  • gelato (di diversi gusti)
  • cioccolata
  • caffè
  • arachidi
  • mango
  • pomelo
  • sago
Alcune pasticcerie e ristoranti hanno tentato di fare un salto di mercato, spesso con risultati eccellenti. Le torte lunari ricoperte d'oro sono state talmente popolari quando sono apparse per la prima volta, che è ormai possibile trovare torte intere fatte di oro puro. Per quanto riguarda i ripieni, le leccornie tradizionali cinesi come il ginseng ed il nido d'uccello sono state presto seguite dall'orecchia di mare e dalla pinna di squalo. Anche compagnie alimentari straniere con mercato florido in Cina si sono inserite nella "corsa alla torta lunare". L'azienda produttrice di gelati Häagen-Dazs è stata tra le prime a creare una torta lunare ripiena di gelato, con una scelta di impasto esterno variabile tra la "tradizionale" pelle nevosa oppure impasti al cioccolato belga bianco, al latte o fondente. Altre catene produttrici di gelati e ristoranti hanno presto seguito l'esempio, tanto che non è raro trovare torte lunari ripiene di ingredienti occidentali quali crema ganache allo champagne, whisky di malto, caramello di sale vulcanico e perfino tartufo nero, caviale e foie gras.


Paste

Le torte lunari cosiddette "nevose" sono apparse per la prima volta sul mercato all'inizio degli anni '80. Queste torte non sono cotte, hanno pasta chiara o colorata e vengono servite fresche. Sono due i tipi principali di pasta con cui sono fatte:
  • riso glutinoso: la pasta ottiene una consistenza simile a quella del mochi giapponese. Queste torte sono conosciute colloquialmente con il nome di "torte lunari dalla pelle nevosa" o "torte lunari dalla pelle di ghiaccio" (冰皮 o 冰皮月餅).
  • gelatinosa: la pasta è fatta di miscele gelificate come agar, gelatina o konnyaku e viene aromatizzata con una vasta gamma di aromatizzanti alla frutta.


Varianti di altri Paesi

Indonesia

In Indonesia ci sono centinaia di tipi di torne lunari, dalle varianti tradizionali a quelle più moderne. I tipi tradizionali sono stati importati durante il periodo delle invasioni cinesi e giapponesi, sono rotondi a simboleggiare la luna, hanno una pasta bianca e sono piuttosto sottili. I ripieni comuni includono maiale, cioccolato, formaggio, latte, durian, jackfruit ed altri frutti tropicali.

Giappone

In Giappone, le torte lunari sono conosciute con il nome di geppei (月餅), una traduzione diretta del nome cinese. Associate alla cultura cinese, si vendono durante tutto il corso dell'anno nelle chinatown della nazione. Il tipo più comune di ripieno è quello di azuki (pasta di fagioli rossi), ma si usano anche ripieni di diversi tipi di fagioli e anche di castagne. Diversamente da quanto accade nelle altre nazioni, in Giappone è rarissimo trovare torte che contengano tuorli d'uovo.



Vietnam

In Vietnam le torte lunari sono conosciute con il nome di bánh trung thu (letteralmente: "torta di metà autunno"). A differenza di ciò che accade in tutte le altre nazioni, qui le torte vengono sempre consumate a coppie. I ripieni vietnamiti tradizionali sono semi di loto, melone invernale ricoperto di zucchero, salsiccia cinese, arachidi e semi di sesamo, tuttavia esistono numerosi altri ripieni dolci e salati che possono includere ingredienti quali pollo arrosto, maiale, pinna di squalo, fagioli mungo, cocco e durian.


Filippine

Nelle Filippine, sebbene le torte lunari tradizionali siano ancora disponibili, è stata creata dai cinesi-filippini una variante chiamata hopia (letteralmente: "torta buona"). La hopia può avere diversi tipi di ripieni, anche salati. I più comuni sono: fagioli mungo, maiale, fagioli azuki e patata dolce viola.


Thailandia

In Thailandia, le torte lunari (in thailandese: ขนมไหว้พระจันทร์) sono vendute nelle pasticcerie cinesi durante i periodi di festa. A Bangkok, tuttavia, la vendita delle torte lunari non è limitata alla chinatown di Yaowarat, ma è estesa anche ai mercati e supermercati cittadini. Il tipo più popolare di torta lunare in Thailandia è quello con ripieno di durian, accompagnato da uno o due tuorli d'uovo saltati.



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