Il Caffè Gilli è un esercizio
storico di Firenze,
situato in piazza della Repubblica 36-39r.
Storia
Nel 1733 nella Firenze di Gian Gastone
De’ Medici, la famiglia svizzera Gilli apre in via de’ Calzaiuoli
“La Bottega Dei Pani Dolci” ed è subito un successo. La nobiltà
fiorentina apprezza di buon grado le sue specialità e comincia a
frequentare assiduamente la “confetteria”.
Nella seconda metà dell'Ottocento
Caffè Gilli si sposta in via degli Speziali proprio di fronte al
celebre Trianon accrescendo ulteriormente la sua notorietà a
Firenze.
All'inizio del secolo scorso si sposta
infine nell'attuale ubicazione in Piazza della Repubblica, allora
Piazza Vittorio Emanuele, che diviene in quel periodo il polo dei
caffè letterari.
Durante il periodo del Futurismo Gilli
è frequentato da intellettuali e letterati, nascono le riviste, il
conflitto politico s'infiamma e Piazza Vittorio con i suoi caffè ne
è testimone.
Anche i personaggi più focosi come
Marinetti e Soffici si guardano bene dal prendersi a seggiolate da
Gilli, cosa che usano fare negli altri locali della Piazza. Gilli
diventa presto anche luogo di ritrovo di artisti e pittori come Doni,
Caligani, Pozzi, Polloni, Ferroni, e Pucci.
Dal dopoguerra in poi Gilli diviene
luogo d'incontro esclusivo dei giovani fiorentini ma anche dei primi
turisti che iniziano in questi anni a frequentare la città.
Innumerevoli sono le testimonianze fotografiche di artisti
internazionali immortalati all'interno delle sale del Caffè Gilli.
Qui venne scattata la famosa fotografia
di Ruth Orkin intitolata American girl in Italy 1951, che ben
rappresenta quell'epoca: una bella ragazza americana che passa sul
marciapiede davanti al bar e attira le attenzioni di tutto un gruppo
di giovanotti.
Oggi il locale mantiene ancora intatto
quello stile che lo ha sempre contraddistinto nella sua lunghissima
storia che fanno oggi di questo esercizio l'unico esempio di
caffetteria Belle epoque rimasta in Firenze con le pareti color
avorio, i lampadari di Murano, il soffitto affrescato, gli archi, il
banco Bar maestoso e angolare potrebbero regalare ancora oggi
un'immagine di Gilli così come si presentava all'inizio del
novecento. Concessioni al turismo di massa hanno portato il
cambiamento della terrazza in una "vetrina" con tetto e
quasi senza vista e musica commerciale amplificata all'interno del
locale e anche sulla terrazza rovinando così l'atmosfera originale
del caffè storico.
Impossibile non notare l'ingresso alla
sala da tè alla quale si accede attraverso l'arco a vetrata con
l'orologio più famoso della città che ha contato le ore e i minuti
di cent'anni di storia. La sala conserva l'arredamento originale del
locale, purtroppo - visto l'inquinamento acustico - senza mantenendo
l'atmosfera distinta tipica dei caffè classici.
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