La
Girella
è una merendina immessa sul
mercato italiano da Motta nel 1973. È una delle merendine da più
tempo presenti nel comparto, spesso associata al Buondì, immesso
anch'esso in commercio da Motta dal 1953, ed è stata definita la
"prima merendina culturalmente rivoluzionaria".
Dopo che la SME, finanziaria del
settore agroalimentare di proprietà dell'IRI, rilevò il controllo
di Motta nel 1968, e poco dopo, nel 1970, il 50% del capitale di
Alemagna (sua tradizionale rivale nel settore dolciario e alimentare
italiano ed ancor più nell'industria artigianale milanese), fu
deciso da parte della società delle Partecipazioni Statali lo
sviluppo del settore dei prodotti da forno a consumo a continuativo
(le cosiddette monodose), fino ad allora considerato solo come
d'accompagno alla colazione al bar (in origine il Buondì era stato
creato proprio per questo) che potesse essere alternativo alle
merende abitualmente consumati dai ragazzi fino ad allora quasi
esclusivamente basate su brioche tradizionali e prodotti e snack a
base di cioccolato.
Considerate un
prodotto "di nicchia" nei primi anni settanta,[5] il
mercato delle merendine cominciò ad espandersi proprio grazie agli
investimenti messi in campo nel settore dalla SME, divenuta presto in
quegli anni tra i leader indiscussi del settore (ed anche nel
decennio successivo: nel 1982 Sidalm deteneva una quota pari al 22,8%
del mercato delle monodose; e a conferma di ciò, nel 2012 è stato
pubblicato un libro, Correva l'anno della Girella in cui gli autori,
facendo un'analisi delle abitudini di quel periodo, mettono in
evidenza come chi ha vissuto la propria adolescenza in quell'epoca
storica si trovi disorientato rispetto agli usi e costumi delle nuove
generazioni, e pongono la Girella prodotta all'epoca come una delle
cose maggiormente rimpiante da chi era giovane di quei tempi), che
portarono via via ad una diffusione sempre più frequente di questo
genere di alimenti dolciari tra gli adolescenti (e non solo)
dell'epoca. Soprattutto dopo che SME operò nel 1976 la fusione tra
Motta ed Alemagna in Unidal (operazione rivelatasi subito
fallimentare e che comportò lo scioglimento della società dopo solo
un anno dalla sua costituzione, e le cui attività nel settore
dolciario furono rilevate da Sidalm nel 1977, altra società del
gruppo SME),
furono immesse sul mercato, oltre
a Buondì e Girella, numerose nuove merendine monodose a marchio
Motta e Alemagna.
Tra queste, tra la fine del 1979 e
l'inizio del 1980 vi fu la versione ricoperta al cioccolato di
Girella (fino ad allora prodotta solamente nella versione farcita con
strati di nocciola al suo interno), comunemente nota come Girella
Ricoperta, commercializzata esattamente per un decennio fino
all'inizio del 1990; in quello stesso anno vi fu l'inizio della
privatizzazione del settore dolciario della SME, con lo scioglimento
di Alivar (società che nel 1986 aveva rilevato da Sidalm la gestione
di tale comparto), e la costituzione di Nuova Forneria, una joint
venture tra SME, Barilla Dolciaria e Ferrero che rilevò il segmento
delle merendine Motta.
Successivamente la società sarà
acquisita nel 2002 dal gruppo Bistefani, a sua volta interamente
rilevato nel 2013 da Bauli, da quel momento in poi produttrice e
titolare di Girella.
Nei mercati al di fuori di quello
italiano, Girella viene commercializzata da Bauli International,
divisione operativa estera del gruppo veronese, con il marchio Bauli
e non Motta (stessa cosa avviene per il Buondì).
Memorabili sono state le campagne
pubblicitarie che hanno reclamizzato Girella tra la fine degli anni
settanta e gli inizi degli anni ottanta: fu creata una vera e propria
serie fumettistica (che compariva puntualmente in ogni edizione dei
giornali per ragazzi dell'epoca) chiamata Le Avventure di Toro
Farcito, dove il protagonista era un capo tribù pellerossa (il cui
nome richiamava il noto Toro Seduto), il quale aveva il compito di
difendere il suo accampamento dal cowboy chiamato Golosastro, che
dopo aver divorato quantità industriali di Girella ed esser "quasi
rimasto a secco" voleva entrare nella Valle della Buona Merenda
con lo scopo di rubare quelle dei membri della tribù indiana. Ogni
volta il Golosastro veniva sconfitto e scacciato, mentre Toro Farcito
consumava la Girella meritatamente conquistata sul campo come trofeo
esclamando lo slogan: "la morale è sempre quella, fai merenda
con Girella". La serie reclamistica fu contemporaneamente
realizzata anche in spot pubblicitari televisivi che erano dei veri e
propri cortometraggi di cartoni animati, realizzati dal disegnatore e
animatore Guido Manuli, con tanto di jingle del celebre slogan
preparato dal maestro Gianfranco Tadini.
I valori nutrizionali della Girella
sono i seguenti, per 100 g di alimento:
- Carboidrati 57 g
- Proteine 5,8 g
- Grassi 12 g
- Valore energetico 372 kcal (1 564 kJ)