I cavallucci sono biscotti
tipici toscani di origine Toscana. Sono composti da un impasto molto
consistente aromatizzato con spezie e arricchito di noci.
Sono dolci di antiche origini,
preparati per conservarsi a lungo, e già diffusi ai tempi di Lorenzo
il Magnifico con il nome di Biriquocoli. Gli ingredienti
tipici sono miele e più recentemente zucchero, farina, noci, spezie
e canditi raffinati. Col passare del tempo presero il nome di
cavallucci, perché venivano offerti soprattutto nelle osterie di
campagna, dove si fermavano diligenze e barrocci e venivano consumati
dai conducenti di cavalli e dai passanti.
I cavallucci vengono serviti con vini
liquorosi nei quali vengono solitamente inzuppati: Vin santo,
Marsala, Passito di Pantelleria, Asti Spumante o Moscato.
Preparazione
Il metodo per ottenere l'impasto di
questi biscotti è piuttosto semplice: una volta fatto sciogliere a
fuoco molto lento un composto di acqua, zucchero e miele, si impasta
il caramello formatosi con: farina tipo "0", zucchero e/o
miele, canditi (arancia, cedro), anice, noci e lievito, e si
preparano delle forme allungate con diametro di circa 2/3 cm.
Successivamente si procede alla divisione dei filoncini di impasto in
piccole parti che, dopo una cottura di circa mezz'ora a 200 °C,
saranno pronti da servire in tavola, o da confezionare.
Origine
Si può trovare un particolare
riferimento storico che dà la possibilità di delineare
temporalmente l'origine di questi biscotti: appare infatti da
numerose carte dell'epoca che il Concistoro, nei primi anni del XVII
secolo, avesse usanza di distribuire tra i suoi membri panpepato e
"bericuocoli", che altro non erano se non i moderni
Cavallucci, che hanno nel tempo acquisito questo nome per via della
loro grande diffusione tra la gente di cavalli che frequentava le
stazioni di cambio e di posta.
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