Vermicelles
La più grande menzogna sulla cucina francese
Semplice e immediata: il croissant non è francese.
Fino al XIX Secolo, i francesi consideravano il croissant una novità straniera, venduta solo in speciali panetterie viennesi nelle zone più costose di Parigi. E come sia arrivato originariamente in Francia rimane ancora oscuro.
Gli esperti concordano sul fatto che il croissant sia stato ispirato dal kipferl austriaco, un cornetto a forma di mezzaluna con una generosa quantità di burro o strutto e talvolta di zucchero e mandorle. Secondo la tradizione popolare, il kipferl ebbe origine nel 1683 come forma di festosa celebrazione della vittoria austriaca sugli ottomani durante l'assedio di Vienna. La leggenda racconta anche di un fornaio che, alzatosi presto per fare il pane, salvò la città dando l'allarme quando sentì i turchi che scavavano un tunnel sotto la città. La forma curva del kipferl, che si dice imiti la falce di luna della bandiera ottomana, sembrerebbe quindi rendere un tributo poetico allo spirito indomito di una città che ha resistito a una potente forza d'invasione.
Dammsugare
Kanelbulle
Pepparkakor
Canestru
Ingredienti
Skånsk spettkaka
Toscakaka
Cosa ne penso della crema spalmabile Pan di Stelle
Credo che la crema spalmabile Pan di Stelle sia una delle mie più grosse delusioni recenti.
L’ho attesa per mesi, ampiamente strombazzata da influencer che su Instagram postavano vasetti traboccanti di crema con biscotti Pan di Stelle affondati in cima e sottofondo di Fontana di Trevi o Duomo di Milano. Bellissime operazioni che facevano pregustare un prodotto in grado di scardinare l’immaginario morettiano di pane e (gigantesca) Nutella.
Poi l’attesa è proseguita con le risposte degli addetti dei supermercati che mi continuavano a ripetere che
è talmente richiesta che la produzione non è riuscita a stare dietro alle richieste. Arriverà la prossima settimana…
… e via di prossima settimana in prossima settimana.
Poi finalmente qualche giorno fa la trovo! Compulsivamente ne compro tre vasetti, non si sa mai che si esaurisca di nuovo, o che scoppi una guerra e rimanga senza, o che chissà che cosa.
Arrivo a casa, affondo il cucchiaio e…
… riaffondo il cucchiaio e…
… vado a fare un giro al parco, torno e riaffondo il cucchiaio e…
… niente.
Nel senso che non ha nulla di particolare. Ma come? Si chiama “Crema Pan di Stelle”, dovrebbe sapere di Pan di Stelle! O avere una nota che li ricordi! O che cavolo ne so, sapere di qualcosa che mi faccia venire in mente le distese di grano del Mulino Bianco! Nulla…
Non so che lavoro abbiano fatto al centro ricerca e sviluppo di Barilla, ma temo non si siano coordinati con il marketing, perchè la promessa espressa dal marchio, dall’etichetta e dalla confezione è assolutamente difforme dal contenuto. Ovviamente si tratta di una mia personalissima valutazione, ma parlandone con altri amici, ho sentito esprimere la stessa identica perplessità. Questa crema non ha niente che faccia dire: mi ricorda i Pan di Stelle! Si tratta di una comunissima crema alla nocciola, neppure buonissima, neppure eccezionale, ma neanche particolare.
Non voglio stilare una graduatoria della miglior crema alla nocciola in circolazione, anche perchè non sarei capace di venirne a capo tra Novi (per la quale propendo per colpa di un lontano zio che lavorava in quello stabilimento) e Rigoni (spaziale…), ma voglio solo cercare di esprimere cosa intendo quando dico che in Barilla avrebbero potuto fare un prodotto con maggiore identità.
Avete mai provato l’Ovomaltine Crunchy Cream? Può piacere o non piacere, ma sa di Ovomaltina, con in più quella nota crunchy estremamente personale.
Avete mai provato la Crema Spalmabile Pernigotti? Può piacere o non piacere, ma sa di cioccolatini Pernigotti, in particolare quella al gianduia.
Avete mai provato la Crema Spalmabile Lindt? Può piacere o non piacere, ma sa di cioccolato Lindt, con la stessa consistenza tipica di questa marca.
Avete mai provato la Nutella? Può piacere o non piacere (e io non ne sono mai stato un estimatore), ma ha un sapore caratteristico che nessun’altra crema possiede.
Ebbene, la crema spalmabile Pan di Stelle manca di quella nota di personalità che dovrebbe avere. Mancano le stelle. E non è poco, perchè se chiudo gli occhi e la mischio in un assaggio alla cieca ad altre marche sconosciute (fatto), a parte quelle briciole di qualcosa disseminate nella crema, non ha nulla di particolare. Senza infamia e senza lode, buona sì, ma nulla per cui strapparsi i capelli o su cui litigare per le classifiche delle migliori spalmabili in circolazione. Nulla che cambierà i gusti degli italiani, nulla che, per dirla alla Fassone: “sposterà gli equilibri”.