La 'Nzuddha è un dolce tipico della Calabria, caratterizzato da un impasto semplice a base di farina, miele e aromi naturali. Conosciuti per la loro consistenza croccante e il gusto intenso di miele, questi biscotti sono tradizionalmente preparati in occasione delle feste patronali e delle sagre paesane, rappresentando un vero e proprio simbolo dell'identità culturale calabrese.
L'origine delle 'Nzuddha affonda le radici nell'antica tradizione dolciaria calabrese, influenzata dai Greci e dai Saraceni che portarono nell'Italia meridionale l'uso del miele e delle spezie. Il nome "'Nzuddha" deriva probabilmente da "Zùccaru" (zucchero in dialetto locale), ma anche da "Nzuddha", un termine che richiamava l'aspetto scuro e caramellato del miele utilizzato.
Anticamente, queste focaccine dure e croccanti venivano preparate dai "Pasticceri Itineranti", che giravano per i paesi con carretti carichi di dolciumi durante le fiere e le feste religiose. Il loro consumo era legato principalmente alle celebrazioni religiose, come la festa di San Giuseppe o la Madonna del Carmine, quando venivano benedette e distribuite ai fedeli come simbolo di prosperità e buon augurio.
Nel tempo, le 'Nzuddha hanno mantenuto intatta la loro ricetta tradizionale, diventando un dolce iconico della pasticceria calabrese. Ancora oggi, vengono preparati artigianalmente nei forni locali, spesso utilizzando stampi in legno intagliati con simboli religiosi o motivi decorativi tipici della cultura calabrese.
Preparazione Tradizionale
Ingredienti:
500 g di farina 00
250 g di miele di fichi o miele di fiori d'arancio (in alternativa, miele millefiori)
Un pizzico di cannella in polvere (facoltativo)
Un pizzico di chiodi di garofano macinati (facoltativo)
Olio extravergine di oliva (per ungere le mani)
Procedimento:
Preparazione dell'Impasto:
In un pentolino, scaldare il miele a fuoco basso fino a renderlo fluido, ma senza portarlo a ebollizione.
In una ciotola capiente, setacciare la farina e aggiungere le spezie (cannella e chiodi di garofano) se si desidera un aroma più intenso.
Versare lentamente il miele caldo nella farina, mescolando con un cucchiaio di legno fino a ottenere un impasto compatto e leggermente appiccicoso.
Ungere le mani con olio extravergine di oliva e impastare energicamente fino a ottenere una consistenza omogenea.
Formazione delle 'Nzuddha:
Dividere l'impasto in piccoli pezzi e formare delle focaccine ovali oa rombo, alte circa 1 cm e lunghe 5-7 cm.
Se disponibile, utilizzare stampi in legno per imprimere decorazioni tradizionali sulla superficie dei biscotti. In alternativa, praticare delle leggere incisioni con un coltello.
Cottura:
Preriscaldare il forno a 180°C.
Disporre la 'Nzuddha su una teglia rivestita di carta da forno, mantenendo una leggera distanza tra di esse.
Cuocere per 15-20 minuti, fino a quando risultano dorate e croccanti.
Sfornare e lasciare raffreddare completamente prima di gustarle.
Curiosità
Simbolismo Religioso: Le 'Nzuddha sono legati a celebrazioni religiose, specialmente nelle festività dedicate ai Santi Patroni. In alcuni paesi, vengono benedette durante le processioni e distribuite come segno di devozione e buon auspicio.
Stampi Decorativi: La tradizione vuole che i biscotti vengano decorati con stampi in legno intagliati a mano, raffiguranti simboli religiosi come croci, colombe o cuori, o motivi floreali che richiamano l'arte popolare calabrese.
Conservazione e Gusto: Grazie all'alto contenuto di miele, le 'Nzuddha si conservano a lungo senza perdere croccantezza. Anzi, col passare del tempo, il loro gusto diventa più intenso e aromatico.
Varianti Locali: Esistono numerose varianti locali: in alcune zone della Calabria, si aggiungono mandorle tritate, mentre altrove vengono ricoperte con una leggera glassa di zucchero per renderle più dolci e decorative.
Dolce da Viaggio: Data la loro consistenza e la lunga conservazione, le 'Nzuddha erano spesso portate dai contadini nei campi come spuntino energetico o regalate ai parenti emigrati all'estero come "dolce ricordo" delle tradizioni calabresi.
La 'Nzuddha è molto più di un semplice biscotto al miele: è un pezzo di storia e cultura calabrese che racconta di fede, tradizione e famiglia. Ogni morso evoca il profumo delle sagre di paese, il suono delle processioni religiose e il calore delle case di un tempo, dove le nonne impastavano con amore e devozione.
Oggi, la 'Nzuddha continua a essere un dolce senza tempo, che unisce le generazioni e mantiene vivo il legame con le radici calabresi. Se desideri scoprire altre ricette tradizionali o approfondire la storia dei dolci regionali italiani, fammi sapere!
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