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Assabesi: una tradizione dolciaria tra storia, sapori e curiosità

Nel panorama della pasticceria italiana, i cosiddetti “Assabesi” rappresentano una categoria di dolci dal fascino articolato e variegato. La denominazione, che può apparire insolita ai più, indica infatti diverse preparazioni dolciarie, accomunate principalmente dall’impiego di cacao o liquirizia, ma anche un formato di pasta. Questo termine racchiude dunque un mondo di prodotti dalla forma, consistenza e gusto differenti, la cui storia è legata a eventi storici e culturali ben precisi. Scoprire gli Assabesi significa immergersi in un passato ricco di suggestioni, tra la tradizione coloniale italiana e l’evoluzione della pasticceria locale.

Il nome “Assabesi” deriva dal luogo geografico di Assab, una baia situata nel Corno d’Africa, che nel XIX secolo divenne una delle prime colonie italiane. Nel 1884, durante l’Esposizione Generale Italiana, alcuni abitanti di questa regione vennero presentati come attrazioni, un evento che rifletteva lo spirito coloniale dell’epoca e che ebbe risvolti anche nel campo gastronomico.

Lo storico Guido Abbattista sostiene che proprio in seguito a questa esposizione il termine “Assabesi” iniziò a essere utilizzato per denominare particolari dolci italiani che presentavano ingredienti esotici, come il cacao e la liquirizia. Già nei primi mesi del 1885, pubblicità su giornali italiani attestano la presenza di biscotti chiamati “Assabesi”, anticipando l’inserimento della ricetta nel manuale di pasticceria di Ciocca, uno dei testi più autorevoli dell’epoca.

Il termine “Assabesi” si riferisce a tre principali tipologie di dolci:

  1. Biscotti al cacao a forma di ciambella: Questi biscotti si distinguono per la loro forma rotonda e l’aroma marcato di cacao, che conferisce un sapore intenso e leggermente amaro, equilibrato dalla dolcezza dell’impasto. La loro consistenza è croccante, ideale per essere accompagnata da bevande calde.

  2. Pasticcini di pan di Spagna ricoperti di crema e cioccolato: Una versione più elaborata che unisce la morbidezza del pan di Spagna alla ricchezza del cioccolato e della crema, creando un dessert raffinato, dalla consistenza soffice e avvolgente. Questi pasticcini rappresentano una declinazione più golosa e adatta a occasioni speciali.

  3. Caramelle di liquirizia e gomma arabica a forma di facce o animali: Un prodotto più giocoso e distintivo, le caramelle di liquirizia assumono forme particolari, ispirate a volti africani o a figure animali, richiamando le origini geografiche e culturali del nome. Questi dolciumi sono caratterizzati da un sapore intenso e persistente, apprezzato dagli amanti della liquirizia.

Un ulteriore utilizzo del termine “Assabesi” riguarda un formato di pasta, meno noto ma che arricchisce ulteriormente la complessità del vocabolo.

Ricette e preparazione

Biscotti al cacao a forma di ciambella

Per preparare questi biscotti è necessario un impasto semplice ma curato nei dettagli:

Ingredienti:

  • 250 g di farina 00

  • 70 g di cacao amaro in polvere

  • 150 g di zucchero semolato

  • 120 g di burro morbido

  • 2 uova medie

  • 1 bustina di lievito per dolci

  • Un pizzico di sale

  • Aromi a piacere (vaniglia o scorza di agrumi)

Procedimento:

  1. In una ciotola si lavora il burro con lo zucchero fino a ottenere una crema morbida.

  2. Si aggiungono le uova una alla volta, continuando a mescolare.

  3. In un’altra ciotola si setacciano farina, cacao, lievito e sale.

  4. Gli ingredienti secchi vengono incorporati al composto liquido, mescolando fino a ottenere un impasto omogeneo e leggermente elastico.

  5. Si preleva una piccola quantità di impasto e si modella a forma di ciambella.

  6. I biscotti vengono disposti su una teglia foderata di carta forno e cotti a 180°C per 15-18 minuti.

  7. Una volta raffreddati, si possono conservare in una scatola di latta per mantenerne croccantezza e aroma.

Pasticcini di pan di Spagna ricoperti di crema e cioccolato

Questa preparazione richiede più passaggi e un’attenzione particolare alla crema:

Ingredienti:

  • Pan di Spagna (preparato o acquistato)

  • Crema pasticcera al cioccolato

  • Cioccolato fondente per copertura

  • Zucchero a velo per decorare

Procedimento:

  1. Il pan di Spagna viene tagliato in piccoli rettangoli o forme ovali.

  2. Ogni pezzo viene farcito con crema al cioccolato, preparata scaldando latte, zucchero, tuorli, farina e cacao in polvere.

  3. I pasticcini vengono poi ricoperti di cioccolato fondente fuso, lasciando raffreddare per far solidificare la glassa.

  4. Infine, una spolverata di zucchero a velo conferisce un tocco elegante.

Caramelle di liquirizia e gomma arabica

Queste caramelle richiedono l’uso di liquirizia pura e gomma arabica, un ingrediente naturale che dona elasticità e morbidezza al prodotto finale:

Ingredienti:

  • Estratto di liquirizia pura

  • Zucchero

  • Sciroppo di glucosio

  • Gomma arabica

  • Aromi naturali

Procedimento:

  1. Si sciolgono zucchero, sciroppo e gomma arabica a temperatura controllata.

  2. Si aggiunge l’estratto di liquirizia e gli aromi.

  3. Il composto viene colato in stampi a forma di volti o animali e lasciato raffreddare.

  4. Le caramelle vengono poi confezionate singolarmente per preservarne freschezza e sapore.

Gli Assabesi si prestano ad accompagnamenti diversi a seconda della tipologia:

  • Biscotti al cacao: Ideali con caffè espresso, tè nero o bevande a base di latte, che ne esaltano la croccantezza e il sapore intenso. Possono accompagnare anche vini dolci da dessert, quali il Moscato d’Asti o il Vin Santo.

  • Pasticcini di pan di Spagna: Perfetti con vini liquorosi come il Passito di Pantelleria o un Brachetto d’Acqui, grazie alla loro dolcezza e cremosità che si bilanciano con la componente alcolica.

  • Caramelle di liquirizia: Consigliate insieme a infusi digestivi, come tisane a base di finocchio o menta, oppure con amari alle erbe che ne armonizzano l’aroma deciso.

Gli Assabesi, nella loro varietà, rappresentano più di un semplice dolce: sono una testimonianza della cultura e della storia italiana, intrecciata a momenti di espansione coloniale e alla valorizzazione di ingredienti esotici. La loro preparazione e il loro consumo raccontano storie di tradizione e innovazione, che meritano di essere conosciute e mantenute vive nelle cucine di oggi.

In un’epoca in cui la globalizzazione spesso tende a uniformare sapori e ricette, riscoprire prodotti come gli Assabesi significa abbracciare l’identità culinaria locale e riconoscere la ricchezza delle nostre radici. Se volete assaporare un pezzo di storia dolciaria italiana, preparare o gustare gli Assabesi è un passo che vi condurrà in un viaggio tra gusto e memoria.



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