- Regione Emilia-Romagna
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Castagnaccio
Castagne del prete
Quali sono curiosità interessanti sugli studenti giapponesi?
Gli studenti giapponesi portano sempre con sé delle barrette di cioccolato KitKat durante il periodo degli esami scolastici.
Questo curioso fatto è dovuto alla pronuncia della parola KitKat in giapponese, che è molto simile a Kitto Katsu: questa si può tradurre come "vincere sicuramente", rendendo il cioccolato una sorta di porta fortuna.
Ironicamente, KitKat in giapponese può essere pronunciato anche come "Kitto Katto", che si significa fallire.
Celli ripieni
Sticky toffee pudding
È un dolce inglese composto da un pan di spagna molto umido, fatto con datteri tritati finemente, ricoperto da una salsa toffee e servito con il gelato alla vaniglia.
Chiacchiere
- l'impasto viene fritto;
- l'impasto viene cotto al forno.
- bugie (Torino, Cuneo, Asti, Genova, Imperia, Savona);
- cenci o crogetti (Pistoia, Prato, Firenze);
- strufoli o melatelli (se con miele) zona Grosseto, Massa Marittima (Toscana);
- chiacchiere (Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Campania, Lazio, Abruzzo meridionale e adriatico, Molise, Umbria meridionale, a Milano, La Spezia, Massa, Carrara, Sassari e Parma);
- cioffe (Sulmona, centro Abruzzo);
- cróstoli, gróstoli o gròstoi o grustal (Ferrara, Imperia, Rovigo, Vicenza, Treviso, Belluno, Trentino, Venezia Giulia);
- cróstui o cróstoli (Friuli);
- cunchiell' o qunchiell (in alcune aree del Molise);
- fiocchetti (Montefeltro e Rimini);
- frappe (Roma, Viterbo, Urbania, Perugia, Terni, L'Aquila, Modena e Ancona);
- galàni (Venezia, Padova)
- gale o gali (Vercelli, Bassa Vercellese, Novarese e Barenghese);
- gasse (Basso Alessandrino);
- guanti (Alife, Caserta);
- gròstoi o grostoi (Trento);
- intrigoni (Reggio Emilia);
- lattughe o latǖghe (Mantova, Brescia);
- maraviglias (Sardegna);
- merveilles[2] (Valle d'Aosta);
- rosoni o sfrappole (Modena, Bologna, Romagna);
- galarane (Bergamo)
- saltasù, lattughe (Bergamo, Brescia);
- sfrappe (Marche);
- sfrappole (Bologna);
- sprelle (Piacenza);
- risòle (Cuneo e sud del Piemonte);
- sossole (Verona);
- pizze fritte (Ravenna);
- e ancora stracci, lasagne, pampuglie, manzole, garrulitas.
Paese o regione |
Nome |
---|---|
Bielorussia |
хрушчы ou фаворкі |
Croazia |
krostole |
Danimarca |
klejner |
Francia |
oreillettes, bugnes, merveilles |
Germania |
Raderkuchen |
Lituania |
žagarėliai |
Polonia |
chruściki, chrusty ou faworki |
Romania |
minciunele, cirighele ou scovergi |
Russia |
хворост |
Slovacchia |
fánka |
Svezia |
klenäter |
Ungheria |
csöröge |
Ukraina |
вергуни |
Chiaro di luna
Cialda di Montecatini
Ciambellino
Ciaramicola
- 500 g di farina
- 200 g di zucchero
- 120 g di burro o strutto
- 3 uova
- 50 ml di alchermes
- scorza grattugiata di buccia d'arancia o limone
- una bustina di lievito per dolci (dose per 1/2 kg)
- latte
- confettini colorati
« La ciaramicola è
collegata ad una tradizione: veniva regalata dalle fidanzate agli
innamorati il giorno di Pasqua. »
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(Almadori, 2013
op. cit., pag. 114)
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Confetto di Sulmona
Il confetto di Sulmona è una specialità dolciaria tipica della città di Sulmona in provincia dell'Aquila dove esiste la più antica fabbrica del dolce.
Il confetto ha una storia antica, la sua fabbricazione intesa come moderna risale al XV secolo mentre si è evoluta come lavorazione artistica già a cominciare dallo stesso secolo.
Oltre alle mandorle prodotte nella valle Peligna e in Abruzzo vengono adoperate quelle provenienti dalla Sicilia, raccolte tra le province di Siracusa, in particolare la rinomata mandorla Pizzuta di Avola, e in Ragusa.
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha inserito il confetto prodotto a Sulmona nella lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani, riconoscendolo con il marchio P.A.T.
Storia
Secondo leggende, il confetto sarebbe stato prodotto già ai tempi della conquista romana nella valle Peligna (I secolo a.C.). Fonti certe però dimostrano che una piccola bottega artigianale sorgesse, nel XV secolo, presso il monastero di Santa Chiara, e che addirittura le monache si cimentassero in questa arte. Nel XX secolo il confetto sulmonese vede il suo periodo di decisivo sviluppo economico, con la costruzione di molte fabbriche (alcune di età ottocentesca), tra le quali spicca la Fabbrica Pelino.
In occasione del matrimonio nobile di William d'Inghilterra e Kate Middleton, la fabbrica Pelino ha spedito in dono di nozze una confezione speciale di confetti. A partire dagli anni '60, con la produzione industriale, la fabbrica vecchia è stata dismessa per la costruzione di un edificio maggiore per la produzione. Tuttavia le politiche locali hanno saputo conservare la tradizione, assieme ai discendenti Pelino, affinché la storica fabbrica, oltre a funzionare, divenisse un museo.
Descrizione
Esistono varie tipologie di confetti sulmonesei, i più caratteristici dei quali formati da mazzi di fuori variopinti, oppure margherite o papaveri. Ciascun confetto di ciascun mazzo inoltre ha varie tipologie di gusto, dal cioccolato al caramello, dalla mela all'arancia. Vi sono anche sculture o varie raffigurazioni di piante o antropomorfe, realizzate su commissione del cliente, oppure sculture di confetti che rievocano i personaggi fantastici in voga nella moda giovanile.
Brutti e Buoni
Ingredienti
- mandorle
- nocciole
- zucchero
- vaniglia
- albume