La
pate à bombe
è una base della pasticceria che serve per pastorizzare
le uova in preparazioni fredde (tiramisù, mousse, semifreddi).
Consiste in una montatura di tuorli a cui si aggiunge a filo uno
sciroppo di acqua e zucchero cotto a 121 °C.
La pasta genovese
17:50 |
La pasta genovese, anche detta
génoise
è un dolce italiano originario di Genova e simile al pan
di Spagna. Oltre a essere un
alimento ideale da consumare con una spolverata di zucchero a velo,
costituisce la base per molte torte soffici, ripiene e ricoperte
preparate nell'Europa settentrionale.
Strucchi
15:10 |
Gli
strucchi
sono dei dolci friulani dalla
forma di fagottini realizzati con lo stesso ripieno della gubana e
originari della zona delle Valli del Natisone. Sono considerati,
insieme alla gubana, un dolce tipico delle Valli del Natisone. Il
nome e la grafia sono variabili a seconda delle zone friulane e
giuliane, possono essere chiamati strucchi, struchi, struki, strucoli
o strucoleti. L'etimologia del nome è incerta, anche se lo strudel
di mele (Apfelstrudel) è chiamato nella cucina triestina "strucolo
de pomi" e quindi la parola potrebbe indicare in generale un
dolce col ripieno. In Slovenia esiste un dolce con un nome simile,
gli struklji o struki, ma non sono realizzati a fagottino bensì con
un rotolo di pasta.
Gli strucchi possono essere fritti
oppure lessi (cotti).
Nel caso siano fritti, la pasta esterna
con la quale vengono realizzati è una pasta frolla. Si realizza una
sorta di raviolo con la pasta frolla al centro del quale viene
apposto il ripieno.
Nel caso in cui siano cotti, la pasta
esterna con la quale sono realizzati è fatta con le patate e il
condimento è con burro fuso, zucchero e cannella. Il ripieno sia per
gli strucchi cotti che per quelli fritti è variabile ma comprende
generalmente noci, nocciole, pinoli, uvetta, scorza di limone,
zucchero, grappa.
Pan co' santi
10:50 |
Il
pan co' santi,
pane co' Santi o pane dei Santi
è un tipico dolce senese che
viene preparato nel periodo della festa di Ognissanti. È la versione
senese dei dolci con uvetta e frutta secca tipici di questo periodo
dell'anno preparati in tutta Italia, la sua particolarità consiste
nello spiccato odore di pepe nero e il (relativamente) basso
contenuto in zucchero. Ha ottenuto il riconoscimento di prodotto
agroalimentare tradizionale.
Questo dolce consiste in una sorta di
pane morbido, con crosta sottilissima croccante o morbida a seconda
dei gusti di chi lo prepara. L'impasto, a base di farina di frumento,
strutto di maiale e olio, è dolcificato con miele e aromatizzato con
pepe nero. Nell'impasto vengono infine amalgamati noci e uvetta
rinvenuta nel vinsanto; proprio questi ultimi due ingredienti vengono
detti i "santi". Infine la pagnotta viene dorata con il
tuorlo d'uovo.
La dolcezza viene regolata secondo i
gusti; le fette abbrustolite di una versione molto poco dolce viene
servita con gli arrosti.
Il pan co' santi andrebbe accompagnato
con un bicchiere di vinsanto o (se meno dolce e più "pepato")
con un vino rosso invecchiato. "Il vino d'elezione per
accompagnarlo era il Vin Santo nuovo insieme "all'assaggio"
del vino dell'ultima vendemmia in prima svinatura ancora aspro e
incompleto".
Recentemente è comparso sugli scaffali
dei supermercati una variante chiamata Pane santo pasquale che, nelle
intenzioni dei produttori, vorrebbe essere una nuova interpretazione
del classico pane co' Santi, incrociato con la colomba pasquale.
Sklandrausis
10:44 |
Lo
Sklandrausis
(in dialetto livoniano: sūrkak),
chiamato anche
žograusis o
dižrausis, è una torta dolce-salata tradizionale della cucina
lettone, originario della Livonia.
Si tratta di un tortino di colore
giallo-arancio, preparato con una crosta di farina di segale farcita
con un ripieno salato di patate (un terzo) e dolce di carote (due
terzi). La superficie è aromatizzata con il cumino.
Considerato un piatto nazionale della
Lettonia, nel 2013 lo sklandrausis ha ottenuto dall'Unione europea il
riconoscimento di specialità tradizionale garantita (STG).
La storia dello sklandrausis risale a
molti secoli fa: gli antichi abitanti della Lettonia avevano la
tradizione di preparare questo tortino in occasione della festa per
la fine del raccolto (Jumis) durante l'equinozio d'autunno o altre
festività, come la Pasqua o il Natale.
Inizialmente era una semplice focaccia
di farina di segale non lievitata, cotta sulle ceneri del camino per
poi divenire un tortino ripieno. L'esistenza del ripieno è
comprovata dall'etimologia stessa del prodotto: la parola sklanda
significa staccionata, mentre rausis significa tortino; questi bordi
servivano appunto per evitare che il ripieno cadesse nel fuoco. La
coltivazione della carota in Lettonia risale al XVI secolo, e l'uso
di tale radice per la farcitura dello sklandrausis è documentata fin
dai tempi del Ducato di Curlandia (fra i secoli XVI e XVII).
Successivamente all'introduzione della patata (secolo XVII),
anch'essa venne aggiunta, finemente tagliata o grattugiata, come
ingrediente della ricetta. In un documento del 1914 vi è un
riferimento al consumo dello sklandrausis in Curlandia.
La farina di segale viene stemperata in
acqua calda con burro e sale. L'impasto viene steso e tagliato in una
forma circolare, che viene posta al'interno di una teglia imburrata,
ripiegando i bordi verso l'alto.
Il ripieno inferiore del tortino viene
preparato con patate bollite schiacciate (oppure patate crude
grattugiate), a cui viene aggiunto sale, burro (o panna) ed
eventualmente un uovo.
Il ripieno superiore (che per quantità
è circa il doppio del primo) è preparato nello stesso sistema, ma
con le carote e lo zucchero al posto delle patate e sale.
Dopo aver posto prima lo strato di
patate e poi quello delle carote, il tortino viene cotto nel forno ad
alta temperatura (220-250 °C) per 15-30 minuti, ovvero fino a quando
la base non sia asciutta e le carote divenino di colore marroncino.
Lo sklandrausis viene infine servito
ricoperto con panna acida spolverata di zucchero, con un'evenutuale
spruzzata di cannella o semi di cumino. Il rivestimento può essere
preparato anche con una miscela di panna, zucchero e uova (in questo
caso il tortino viene cotto nuovamente in forno per altri cinque
minuti).Lo sklandrausis viene tradizionalmente accompagnato da una
bevanda di latte e miele, oppure dalla skābputra (porridge
fermentato di latte e orzo).
Supangle
20:58 |
La Supangle o Sup
è un tipo di budino al cioccolato
presente nella cucina turca. Il suo strato inferiore include pezzi di
torta o di pandispagna ed è spesso guarnito con pistacchio o cocco e
gocce di cioccolato.
Il nome supangle deriva da soupe
anglaise, francese per zuppa inglese. Si può pensare che sia la
traduzione letterale del nome del dolce italiano Zuppa Inglese, ma la
Zuppa Inglese è conosciuta con il suo nome italiano in Francia e il
nome soupe anglaise non viene utilizzato. Nonostante il possibile
legame etimologico, il dessert non ha alcuna somiglianza con la zuppa
inglese. La Supanglez è attestato in tre diversi libri di cucina
pubblicati in Turchia negli anni '40.
La supangle si prepara utilizzando
latte, zucchero, farina e cacao in polvere, con l'aggiunta di burro e
cioccolato. Lo strato inferiore della supangle è costituito da pezzi
di torta, biscotti o biscotti, per i quali è possibile utilizzare
gli avanzi. In alcune ricette vengono utilizzate anche uova e crema
alle nocciole (ad es. Nutella). È decorata con pistacchi macinati o
cocco grattugiato e servita fredda. Anche servirla con il dondurma
sta diventando sempre più popolare.
Whoopie pie
13:54 |
La
whoopie pie, conosciuta
nelle aree occidentali della Pennsylvania con il nome
gob, è un dolce
statunitense composto da due metà rotonde di torta al cioccolato e
un ripieno di crema di marshmallow. Tali caratteristiche rendono il
dolce un ibrido fra un biscotto, un sandwich e una torta.
Sebbene le sue origini siano
rivendicate da diversi stati degli USA, fra cui il Maine e la
Pennsylvania, la whoopie pie ha le sue radici nella cultura Amish e
nella contea di Lancaster e veniva preparate usando gli impasti di
torta avanzati. Secondo una tradizione Amish, il nome del panino
proviene dall'esclamazione "whoopie!" che facevano i
bambini appena vedevano delle whoopie pie nel loro sacchetto del
pranzo.
Le prime whoopie pie furono
vendute presso la Labadie’s Bakery attiva dal 1925 a Lewiston, nel
Maine. Nel 1927 (secondo altre fonti nel 1931), la Berwick Cake
Company di Roxbury, nel Massachusetts iniziò a preparare il panino
dolce.
Negli anni trenta la Durkee Mower
Company, nota per la sua crema Marshmallow Fluff, pubblicò un libro
di cucina (Yummy Book) che indaga sulle origini della whoopie pie. Lo
stesso libro contiene la descrizione per preparare il dolce usando la
sua crema Marshmallow Fluff. La whoopie pie è divenuta uno dei dolci
tipici del Maine assieme alla torta ai mirtilli e della Pennsylvania.
Dal 2009, la città di Dover-Foxcroft, nella contea di Piscataquis,
nel Maine, ospita il Maine Whoopie Pie Festival.
Birnbrot
18:52 |
Il birnbrot (letteralmente pane
alle pere) è un dolce natalizio svizzero. Tale piatto è composto da
un ricco impasto che racchiude un ripieno di pere e acquavite di
ciliegie. Secondo quanto riporta l'Atlas der schweizerischen
Volkskunde del 1950, esistono due principali tipi di birnbrot: in uno
di essi, miscela di frutta viene spalmata sull'impasto e arrotolata
con esso, mentre un secondo metodo di preparazione consiste nel
mescolare la frutta alla pasta e al contempo avvolgerla all'esterno
con un impasto.
Vin cuit
18:50 |
Il vin cuit è un succo di
frutta concentrato tipico della Svizzera romanda.
Sin dai tempi antichi vengono preparate
delle riduzioni di frutta utilizzando metodi di conservazione
semplici per mantenere freschi gli alimenti raccolti per lunghi
periodi di tempo. Il vin cuit viene citato in testi antichi e
classici greci, ove viene definito siraion, nonché in opere di
autori romani come Plinio il Vecchio,
Apicio e Columella che lo
definiscono caroenum, defritum e defrutum. L'Encyclopédie d’Yverdon
pubblicata verso la fine del diciottesimo secolo definisce il vin
cuit un prodotto a base di mosto d'uva ridotto a 2/3 e destinato agli
ammalati. Il vin cuit fu utilizzato per secoli in Svizzera come
sostituto dello zucchero, che era considerato un alimento pregiato.
Il vin cuit è uno sciroppo di frutta
concentrato color marrone a base di mele, pere o, più raramente, uva
(in tal caso prende il nome di raisiné) utilizzato per la
preparazione di vari dolci alla frutta fra cui la tarte au vin cuit o
la mostarda di Bénichon del canton Friburgo. Può anche essere
consumato in combinazione con le crespelle e il gelato alla vaniglia.
Può conservarsi per molti anni. Non va confuso con il vin cuit, un
vino aromatizzato prodotto in Provenza. Il vin cuit si produce
riscaldando una pentola di rame contenente della frutta per un
periodo di tempo compreso fra le 12 e le 36 ore e a fuoco lento
affinché l'alimento non abbrustolisca. Al termine del processo, il
volume del composto si ridurrà di circa 10 volte e il prodotto
finito verrà quindi imbottigliato.
La coignard è un alimento simile al
vin cuit contenente pezzi di frutta tagliata fra cui pere, mele
cotogne o zucca.
Quando il prodotto viene preparato con
l'uva esso prende il nome di raisiné, che era un alimento spesso
utilizzato al posto del più costoso zucchero prima dello scoppio
della seconda guerra mondiale.
Torta al rabarbaro
15:49 |
La torta al rabarbaro (in
inglese rhubarb pie) è un dolce britannico.
Oltre al rabarbaro a cubetti, la torta
contiene quasi sempre una grande quantità di zucchero per bilanciare
l'intensa acidità della pianta. Spesso la torta al rabarbaro
contiene le fragole e, a volte, viene aromatizzata con la tapioca. Lo
strato inferiore della torta è sempre a base di crosta dolce mentre
le crostate al rabarbaro presentano una parte superiore a base di
crosta dolce. Negli Stati Uniti, dove è anche popolare (soprattutto
nella Nuova Inghilterra e nella regione delle Grandi Pianure), viene
normalmente utilizzata una crosta superiore a forma di reticolo per
la sua preparazione. Le torte e i dolci al rabarbaro sono molto
richiesti anche in Canada, poiché tale pianta può sopravvivere nei
climi freddi.
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