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Panficato

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Il panficato è un dolce tipico dell'isola del Giglio.
Nasce a Giglio Castello, il borgo fortificato dell'isola, utilizzando i frutti dell'isola: i fichi e l'uva essiccati al sole su piastre di granito.
Somiglia al panforte senese e molto probabilmente proprio da esso deriva. Infatti nel 1544, dopo una feroce scorreria saracena la famiglia dei Medici ripopolò l'isola con un trasferimento forzato di popolazioni di origine senese che continuarono la loro tradizione utilizzando però ciò che offriva l'isola.
Nella ricetta originaria al posto del vino, troppo prezioso, veniva utilizzata della vinella ottenuta dai raspi bagnati lasciati fermentare. Miele e cioccolato venivano aggiunti solo dalle famiglie abbienti.
Per preparare il panficato occorrono ben due giorni di lavorazione.


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Panforte

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Il panforte è un tipico dolce natalizio che ha origini molto antiche: le prime testimonianze scritte risalgono all'anno Mille. A quel tempo veniva chiamato Pane Natalizio o Pane Aromatico o Pan Pepatus.
La preparazione era demandata all'Arte dei Medici e Speziali di Siena ed era destinato esclusivamente ai nobili, ai ricchi ed al clero in considerazione al fatto che conteneva, oltre alle conce di arancia, cedro e melone, mandorle, droghe e spezie costosissime per quei tempi. Con il passare del tempo il Panpepato non subì sostanziali modifiche e gli ingredienti rimasero più o meno gli stessi, fino al 1879 anno in cui la regina Margherita andò in visita alla città di Siena.
Per l'occasione uno speziale preparò un panforte senza la concia di melone e con una copertura di zucchero vanigliato anziché di pepe nero. I senesi l'offrirono alla regina come "Panforte Margherita", nome col quale questo panforte "bianco", più delicato, è ancor oggi noto e commercializzato.
Nel maggio del 2013 il Panforte di Siena ha ottenuto la certificazione IGP.

Origine del nome
Curiosa è anche la storia dell'origine del nome dato a questo dolce: fin dal X secolo è stata infatti parte della tradizione culinaria "povera" la preparazione di una semplice focaccia a base d'acqua e farina, successivamente resa più dolce dall'aggiunta di miele e frutta, che veniva amalgamata nella preparazione a pezzetti, senza una precedente cottura. Accadeva così, in particolar modo se ci si trovava in primavera o in estate, con il clima caldo e l'umidità alta, che alla fine del processo la
frutta non si seccasse del tutto, donando al prodotto un caratteristico sapore asprigno, da cui il nome, che letteralmente significa pane acido.






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Cremino (gelato)

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Il cremino è il primo gelato prodotto dall'azienda alimentare italiana Algida. È un gelato alla crema di latte con copertura al cacao magro su bastoncino di legno. È disponibile in confezioni singole da 44 grammi l'uno, o in confezioni multiple da sei.

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Dessert

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Il dessert è una portata dolce che viene normalmente servita alla fine del pasto. La parola, infatti, deriva dal verbo francese desservir (il/elle dessert) che significa "sparecchiare".
Sebbene l'usanza di mangiare frutta fresca o secca a fine pasto sia molto vecchia, il dessert entra a tutti gli effetti a far parte del pasto occidentale in tempi relativamente recenti.
Prima del XIX secolo, che ha portato l'ascesa della classe media e la meccanizzazione nell'industria dello zucchero, i dolci erano un privilegio dell'aristocrazia o un raro diversivo riservato alle feste. Quando lo zucchero diventa più economico e maggiormente disponibile cresce parallelamente lo sviluppo e la popolarità del dessert.
In molte culture non è prevista una portata dolce finale, ma un mix di piatti dolci e saporiti lungo tutto il pasto, come nella cucina cinese, oppure si riserva la preparazione di svariati ed elaborati dessert alle occasioni speciali.


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Cucciolone

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Il Cucciolone è un gelato con biscotto prodotto dall'Algida; i biscotti al malto, con sopra disegnate delle vignette umoristiche, racchiudono tre strisce di gelato variegato a tre gusti: vaniglia, cacao magro e zabaione.


Storia

La sua storia comincia nel 1979 quando la Eldorado, azienda gelatiera oggi incorporata dall'Algida, affianca al Camillino, il primo gelato con biscotto italiano, un nuovo gelato, il Cucciolone appunto. Negli anni ottanta inizia una collaborazione con la Disney che, oltre che la creazione di nuovi gelati, fra i quali i ghiaccioli "Topolino" e "Pippo" e la coppetta "Sport Goofy", porta una innovazione al Cucciolone: sui biscotti compaiono infatti delle vignette con protagonisti Paperino, Topolino, Pippo e altri membri della famiglia Disney.
Conclusa l'esperienza con la Disney, le vignette rimangono, ma cambiano i protagonisti; nascono le avventure di Eldo Leo, il leone mascotte della Eldorado, inventato da Silver, disegnate dal famoso fumettista Giorgio Cavazzano. Con l'incorporazione della Eldorado, la Algida fece suo il Cucciolone, mantenendo la ricetta e le vignette; nel 2009 però l'azienda ha rinnovato i disegni, sostituendo i personaggi della Eldorado con dei nuovi, con protagonista una mucca, disegnata da Federico Panella. Negli ultimi anni la Algida ha creato una vera linea di gelati che vantano il nome Cucciolone, tra cui il Cucciolone Cooky. In realtà, quest'ultimo esisteva già da tempo col nome di Cooky Snack ed era un creazione della stessa Algida, anziché della Eldorado.
Dal 2014 sono cambiate nuovamente le barzellette, con una serie dedicate alla N.O.I.A., un'agenzia dedita a far annoiare la gente, che il Cucciolone avrebbe il compito di combattere.



Pubblicizzazione

« Cucciolone: gli altri gelati hanno i morsi contati »
(slogan dello spot)



Lo spot più famoso del Cucciolone risale al 1991; un ragazzo sfida tre ragazzini a mangiare il cucciolone in dieci morsi ("Cucciolone: dieci morsi, dieci!"), decantandone le qualità mentre scorrono le immagini del gelato e del biscotto. Lo spot termina con i tre ragazzini che chiedono se possono mangiarlo e il ragazzo che ripropone la sfida, con lo slogan a concludere.



Barzellette

Qui di seguito sono elencate alcune delle barzellette stampate sul Biscotto
  • "Attento a quel cuoco..." "Manda tutti a farsi friggere!"
  • "Qual è il contrario di melodia?" "Se lo tenga"
  • "Qual è la prima parola detta dal figlio del pasticciere?" "Babà!"
  • "Qual è la televisione preferita dai karateki?" "Te-le dò"
  • "Il pompiere mangia con molta calma" "Eh, già: vuole evitare bruciori di stomaco"
  • "Che differenza c'è tra una valigia e una porta?" "La valigia si porta, ma la porta non si valigia!"



Varietà

  • Latte E Biscotti
  • Bisco Time
  • Cooky Snack (noto precedentemente come Cucciolone Cooky) - Biscotto rotondo con cioccolato a scaglie e gelato alla stracciatella
  • Milk Stick
  • Latte e Cacao (2009 - in produzione) - Coppetta con gelato al latte e cacao
  • Tricolore (2013 - in produzione) - dimensioni e forma come l'originale, ma ai gusti pistacchio, vaniglia e fragola

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Sono veramente buoni i dolci di Iginio Massari o è solo pubblicità?

Non li ho mai assaggiati, ma è sicuramente nella mia lista di cose da fare.




A livello visivo sono davvero bellissimi


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Bethmännchen

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I Bethmännchen o Frankfurter Bethmännchen sono un dolce natalizio tedesco, tipico di Francoforte sul Meno.

Il nome e le origini
Il nome Bethmännchen significa piccoli Bethmann. Leggenda vuole infatti che il dolce sia stato inventato nel 1838 dal cuoco della famiglia Bethmann, noti banchieri, in onore dei quattro figli. Quando uno di essi morì, il dolce, che inizialmente era decorato da quattro mezze mandorle, ne perse una, assumendo l'aspetto che ha tuttora.
In realtà risulta che la ricetta sia più antica, e l'origine del dolce è sconosciuta, anche se è probabile derivi da un altro biscotto diffuso a Francoforte, i Brenten.

Descrizione e preparazione
Dei Bethmännchen esistono molte ricette, ma di base sono dei biscotti preparati con marzapane, zucchero a velo, giulebbe, e - in alcune ricette - albume o mandorle tritate. L'impasto viene suddiviso in piccole palline, che vengono spennellate col tuorlo e decorate con tre mezze mandorle, divise per la lunghezza, prima di essere infornati.



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Quali sono alcune usanze francesi legate ai dolci

Le torte sono molto diverse da quelli degli Stati Uniti e di solito non vengono mangiate come dessert.

Fanno molte crostate, come la tarte al limone o la tarte tatin. Di solito vengono consumate come spuntino pomeridiano. La tarte tatin viene solitamente servita con la crema chantilly, una panna montata dura leggermente inacidita.

Le fette di tarte sono molto più piccole rispetto a quelle servite in America.




Se vogliono concedersi un dessert dopo il pranzo o la cena, di solito optano per dolci come la creme brûlée, la creme caramel, la mousse al cioccolato, il soufflé o il petit four.

A volte non mangiano nessun dolce poiché lo rimpiazzano con una fetta di formaggio.




C'é un enorme quantità di pasticcini come l'éclairs, il millefoglie, il paris-brest, i macarons, le madeleins ed il financier.








I pasticcini di solito vengono mangiati come spuntino pomeridiano con un caffè e anche in questo caso sono un po' piccoli rispetto agli standard statunitensi.




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Brenten

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I Brenten o Frankfurter Brenten sono dei biscotti natalizi tipici di Francoforte, a base di marzapane.

Descrizione
L'impasto è assai simile a quello di un altro biscotto natalizio di Francoforte, i Bethmännchen, che molto probabilmente dai Brenten ha origine. In entrambi i casi la base è il marzapane. Di ricette, tuttavia, ne esistono diverse versioni, ed ogni famiglia conserva la propria.
L'impasto viene poi messo in piccoli stampi rettangolari in legno, spesso caratterizzati da disegni in rilievo, che danno loro la tipica forma. Originariamente venivano cotti in grandi teglie, e successivamente tagliati, ma il successo dei Bethmännchen, più piccoli e più comodi da mangiare, spinse i pasticceri a realizzarli singolarmente.
Eduard Mörike ha dedicato ai Brenten una poesia, Frankfurter Brenten, che è una ricetta in versi.



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Christstollen

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Il Christstollen, o Weihnachtsstollen o più semplicemente Stollen è un tipico dolce natalizio tedesco, di cui si ha notizia sin dal XIV secolo. Il dolce, originario dell'area di Dresda, viene realizzato con diverse variazioni in tutta la Germania. Si tratta di una pasta dolce lievitata, particolarmente ricca di burro e frutta secca e canditi, soprattutto mandorle, uva passa, uvetta di Corinto, cedro e arancio candito, spesso ricoperta di zucchero a velo.

Cenni storici
La prima notizia documentata di questo dolce risale al 1329 a Naumburg, mentre circa a 150 anni dopo (1474) risale la prima citazione del dolce nella città di Dresda: da allora la città ed il dolce sono indissolubilmente legati ed il Dresdner Stollen (Stollen di Dresda) è coperto da indicazione geografica protetta. Nella ricetta originale si utilizzano farina, burro, uva passa o uvetta di corinto rinvenute nel rum, canditi, mandorle (dolci e amare), lievito, latte e scorza di limone grattugiata. Dopo la cottura, il dolce non viene consumato subito, ma dopo circa tre settimane.
In altre versioni vengono aggiunti, a seconda delle zone, marzapane, ricotta, vino rosso, mele, prugne o nocciole.
Un dolce assai simile viene realizzato nei Paesi Bassi: il Kerststol.



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Neujahrsbopp

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Il Neujahrsbopp è un pane dolce di forma allungata, che viene preparato esclusivamente per la notte di San Silvestro e per Capodanno, a Magonza.
La forma del panino è simbolica: le due teste rappresentano la fine dell'anno vecchio e l'inizio di quello nuovo, mentre le incisioni nella parte centrale rappresentano i dodici mesi dell'anno.
Molto simile nella forma e nel senso della tradizione è lo Stutzweck, pane dolce di Capodanno tipico di Francoforte sul Meno. Differenza fondamentale sono le dimensioni: mentre lo Stutzweck è un panino in singola porzione, il Neujahrsbopp è un pane che viene servito a fette.

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