La spongata,
o spungata, è un dolce tipico natalizio diffuso in alcune zone delle
province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Massa-Carrara e
La Spezia. È un dolce di antiche tradizioni, ebraiche secondo alcuni
pareri, tanto che fu inviata in dono al duca Francesco Sforza di
Milano nel 1454. I primi luoghi che si contendono la produzione
artigianale sono Brescello, Pontremoli e Sarzana. Famosa è quella di
Busseto.
Il nome deriva probabilmente da
spongia, spugna, per l’aspetto spugnoso e irregolare della sua
superficie.
È una torta con una base di pasta
simile alla pasta brisée riempita con marmellata di mele e pere,
frutta candita, pinoli e mandorle, e ricoperta da un secondo strato
di sfoglia. Questo viene bucherellato fittamente per facilitare la
cottura, in forno, ed infine modellato con uno stampo di legno.
Riconoscimenti di tipicità
La Regione Emilia-Romagna ha ottenuto
dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali il
riconoscimento dei seguenti prodotti tipici:
- Spongata di Busseto
- Spongata, spunghèda
- Spongata di Piacenza, spungada, spungä
- Spongata di Reggio Emilia
75 gr. di nocciole
75 gr. di mandorle dolci pelate
300 gr. di farina bianca
300 ml. circa di vino bianco secco
200 gr. di miele
150 gr. di gherigli di noci
125 gr. di zucchero semolato
100 gr. di pane biscottato (io ho usato i biscotti frollini)
80 gr. di burro a temperatura ambiente
100 gr. di cedro e arancia canditi (Io non li ho messi)
50 gr. di uvetta sultanina
30 gr. di pinoli
5 gr. di cannella in polvere
una grattugiata di noce moscata
1 cucchiaio di cognac
zucchero a velo
sale
Preparazione:
Mettete l’uvetta in ammollo in acqua tiepida.
Sciogliete sul fuoco in una casseruola il miele con 150 ml. di vino.
Mettete l’uvetta in ammollo in acqua tiepida.
Sciogliete sul fuoco in una casseruola il miele con 150 ml. di vino.
Frullare le mandorle e le fette
biscottate e ottenere una polvere sottile, tritare grossolanamente
noci e nocciole , poi unite il tutto, insieme ai pinoli, la cannella
e un pizzico di noce moscata.
Unire tutto nella casseruola insieme al
vino, il miele e l'uvetta sgocciolata e strizzata e il cognac.
Far mantecare bene tutto e spegnere il fuoco e far riposare per almeno 3 ore.
Far mantecare bene tutto e spegnere il fuoco e far riposare per almeno 3 ore.
Impastare la farina con il burro, lo
zucchero semolato, un pizzico di sale e circa 150 ml.di
vino, o quanto ne occorre per ottenere un impasto ben amalgamato e omogeneo.
Mettere il frigo e far riposare 30 minuti.
Dividere l'impasto in due pezzi uno più grande e uno più piccolo, e stenderli su un piano infarinato,
ad una altezza di circa 3 - 4 mm. si otterrano due dischi di circa 22 e 26 cm.
(Per la base sotto ho preso come misura un piatto e quella sopra di circa 2 cm. più grande.)
vino, o quanto ne occorre per ottenere un impasto ben amalgamato e omogeneo.
Mettere il frigo e far riposare 30 minuti.
Dividere l'impasto in due pezzi uno più grande e uno più piccolo, e stenderli su un piano infarinato,
ad una altezza di circa 3 - 4 mm. si otterrano due dischi di circa 22 e 26 cm.
(Per la base sotto ho preso come misura un piatto e quella sopra di circa 2 cm. più grande.)
Stendere il composto sulla base più
piccola, e ricoprire con la base più grande fissando bene i bordi.
Praticare dei piccoli fori con la
forchetta, far riposare per almeno un'altra ora e
infornare a 180° per circa 25-20 minuti.
infornare a 180° per circa 25-20 minuti.
Sformare, far raffreddare su una gratella e avvolgere in un foglio di alluminio.
Mangiarla dopo due o tre giorni è più buona.
Cospargere con zucchero a velo e servire.
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