Scopri la storia e la ricetta del Pan de Muerto, il dolce messicano legato al Día de los Muertos, tra rituali antichi e sapori evocativi.
Nel cuore del Messico, tra il 31 ottobre e il 2 novembre, le strade si vestono di cempasúchil, le marigold dal colore del sole, mentre gli altari domestici si riempiono di fotografie, candele e offerte. In mezzo a teschi di zucchero e statuine colorate, c'è un profumo dolce che si diffonde ovunque: quello del Pan de Muerto. È più di un semplice pane dolce: è una preparazione rituale, un messaggero profumato che collega il mondo dei vivi a quello dei morti.
Un aneddoto curioso racconta che alcuni panettieri, nel cuore di Oaxaca, iniziano a impastare il Pan de Muerto a mezzanotte, in silenzio, per onorare i propri antenati con gesti antichi e solenni. Le forme variano da regione a regione, ma tutte portano con sé un simbolismo profondo e una storia che affonda le radici nei tempi precolombiani.
Il Día de los Muertos, come lo conosciamo oggi, è il frutto di un intreccio secolare tra riti aztechi e influenze cattoliche. Prima della conquista spagnola, i popoli nahua celebravano la vita ultraterrena attraverso offerte a Mictecacihuatl, la Signora della Morte. In quei tempi si offrivano pani di amaranto, sangue e miele, che avevano significato sacrificale.
Con l'arrivo dei conquistadores e la diffusione del cristianesimo, queste pratiche vennero reinterpretate e integrate nella liturgia cattolica. Il "pan de ánimas", offerto ai defunti il 2 novembre, divenne l'antenato diretto del Pan de Muerto. Il pane dolce di oggi è dunque figlio del sincretismo: l’Europa portò il frumento, lo zucchero e la panificazione lievitata; l’America precolombiana offrì il simbolismo e il culto ancestrale.
Nei secoli, ogni regione messicana ha sviluppato una propria versione del Pan de Muerto. A Città del Messico è rotondo, guarnito con croci di impasto che richiamano le ossa. A Oaxaca assume forme antropomorfe, mentre a Puebla è profumato all'anice e spesso ricoperto di glassa colorata. Il pane è sempre presente sugli altari (ofrendas) e viene consumato in famiglia, in segno di comunione con i defunti.
La ricetta tradizionale del Pan de Muerto prevede farina, burro, uova, zucchero, lievito e acqua di fiori d’arancio. Quest’ultimo ingrediente è il più simbolico: il suo profumo delicato rappresenta la presenza invisibile ma reale delle anime.
Negli ultimi decenni, chef e panificatori hanno proposto varianti creative: con cioccolato, farciture di crema, glasse al caffè o al liquore, impasti vegani o integrali. Tuttavia, anche le versioni più moderne mantengono gli elementi fondamentali: la forma circolare (ciclo della vita), le “ossa” in croce e la sfera centrale, che rappresenta il cranio o il cuore.
Ricetta originale del Pan de Muerto
Ingredienti per 2 pani:
500 g di farina 00
100 g di burro ammorbidito
120 g di zucchero
3 uova
15 g di lievito di birra fresco
100 ml di latte tiepido
1 pizzico di sale
2 cucchiai di acqua di fiori d’arancio
Zucchero semolato per decorare
1 uovo per spennellare
Preparazione:
Attivare il lievito: sciogliere il lievito nel latte tiepido con un cucchiaino di zucchero. Lasciare riposare 10 minuti.
Impasto base: in una ciotola grande, mescolare la farina con lo zucchero e il sale. Aggiungere il lievito attivato, le uova, l’acqua di fiori d’arancio e iniziare a impastare.
Incorporare il burro: unire il burro a pezzetti, lavorando a lungo fino a ottenere un impasto elastico e omogeneo. Coprire e lasciar lievitare per 2 ore.
Formare i pani: dividere l’impasto in due. Da ciascun pezzo, ricavare una pallina centrale (il cranio) e 4 strisce allungate (le ossa). Modellare il resto in una palla e decorare con le ossa incrociate e la sfera al centro.
Seconda lievitazione: disporre i pani su una placca foderata di carta forno. Coprire e far lievitare per un’altra ora.
Cottura: spennellare con l’uovo sbattuto e cuocere a 180°C per 30-35 minuti.
Decorazione finale: a cottura ultimata, spennellare con poco burro fuso e cospargere di zucchero semolato.
Cosa non sapevi del Pan de Muerto
La forma delle “ossa” cambia a seconda della regione: in alcuni luoghi hanno una spirale, in altri una struttura ondulata che rappresenta il cammino dell’anima.
Il Pan de Muerto è talmente sentito nella cultura messicana che, in alcune comunità rurali, viene benedetto prima di essere posto sull’altare.
In alcune versioni, il pane viene aromatizzato con cannella o semi di sesamo, a seconda delle influenze culturali locali.
Il Pan de Muerto si accompagna tradizionalmente a una tazza di cioccolata calda messicana, speziata con cannella e talvolta con un pizzico di peperoncino. In alternativa, può essere gustato con un caffè de olla (caffè filtrato con cannella e piloncillo) o con un bicchiere di atole, bevanda densa a base di mais.
Chi desidera un abbinamento più audace può provarlo con un vino passito o un Porto giovane, che ne esalta la dolcezza e i profumi agrumati. Anche un sidro artigianale può offrire un piacevole contrasto fruttato.
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