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Bocconotto: Il dolce tradizionale del Sud Italia


Il bocconotto è un dolcetto tipico della tradizione gastronomica meridionale italiana, celebre per la sua forma compatta e il ripieno ricco di sapore. Diffuso in Abruzzo, Puglia e Calabria, rappresenta un simbolo della pasticceria regionale e una testimonianza della storia culinaria locale.

Il termine bocconotto sembra derivare dal termine bocconetto, già presente nel XVII secolo nei ricettari italiani, come quelli di Giovan Battista Crisci (Lucerna de Corteggiani, 1634). Antonio Latini, nel suo Lo Scalco alla Moderna del 1694, menzionava dolci chiamati "bocconotti alla Genovese", preparati con pasta frolla, tuorli, burro, zucchero e spezie. Nel XVIII secolo Vincenzo Corrado, con Il cuoco galante (1773), descrisse varianti come i “Bocconotti alla Caramella” e i “Bocconotti alla Regina”, piccole cassettine di pasta frolla farcite e cotte al forno, anticipando ricette successive come le “Bucchinotte d’amarene” di Ippolito Cavalcanti (1839).

Le leggende popolari attribuiscono l’invenzione del bocconotto a varie realtà locali:

  • In Abruzzo, una domestica di Castel Frentano avrebbe creato il dolce per omaggiare il marchese Crognale di Castelnuovo, utilizzando cioccolato, caffè e mandorle.

  • In Puglia, i bocconotti sarebbero nati tra i contadini murgiani, piccoli e facilmente conservabili, adatti a lunghi viaggi o come dolce da consumare in più giorni.

  • In Calabria, il dolce trae origine dalle “Varchiglie” preparate dalle monache, adattate poi a bocconotti casalinghi con ripieni più economici come marmellata d’uva e zucchero a velo.

Il bocconotto dolce è realizzato con pasta frolla con strutto e un ripieno che varia a seconda della regione:

  • Abruzzo (Castel Frentano): cioccolato, cannella e mandorle tostate.

  • Puglia (Bitonto e Gallipoli): ricotta, canditi, mandorle e amarene.

  • Calabria (Mormanno e Amantea): cioccolato, mandorle tritate, zucchero, cannella e, talvolta, chiodi di garofano; nella versione di Amantea, la forma è ovaleggiante e ricoperta di zucchero a velo.

Meno comune, la variante salata sostituisce la frolla con pasta sfoglia e il ripieno dolce con un impasto di funghi, rigaglie di pollo, animelle e tartufo.

Le dimensioni tradizionali dei bocconotti sono piccole, adatte a essere consumate in un solo boccone, da cui il nome stesso.

Il bocconotto rientra tra i Prodotti agroalimentari tradizionali (P.A.T.) italiani, con diverse varianti riconosciute:

  • Bocconotto di Castel Frentano (Abruzzo)

  • Bocconotto di Bitonto e Gallipoli (Puglia)

  • Bucconotto di Mormanno (Calabria)

Oltre a rappresentare un dolce regionale, il bocconotto conserva un valore culturale e folkloristico, essendo citato in poesie abruzzesi e tramandato di generazione in generazione.

Il bocconotto è ideale come dolce da colazione o merenda, accompagnato da caffè, tè o vini dolci locali. La sua compattezza e la concentrazione di sapore lo rendono perfetto anche come dolce da viaggio o da regalare durante le festività.

Il bocconotto è un piccolo scrigno di storia, cultura e gusto: ogni variante regionale racconta una storia di tradizione, adattamento locale e passione per la pasticceria, rendendolo uno dei dolci più emblematici del Sud Italia.


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