La ferratella arrotolata e farcita con crema di arance e mandorle rappresenta uno degli esempi più raffinati della pasticceria tradizionale abruzzese e molisana. Questo dolce, conosciuto con numerosi nomi locali come pizzella, neola, nivola o cancella, è un simbolo di storia, cultura e convivialità che attraversa generazioni, mantenendo intatta la sua identità. Non si tratta semplicemente di un dessert: è un ponte tra le stagioni, le feste patronali e le celebrazioni familiari, in cui ogni dettaglio, dalla cialda alla farcitura, racconta un patrimonio gastronomico antico.
Le radici della ferratella risalgono all’epoca romana, con il dolce chiamato Crustulum, che rappresentava la forma primordiale delle cialde abruzzesi. La preparazione moderna della ferratella è concentrata in Abruzzo, Molise e nelle zone confinanti del Lazio, dove si è consolidata come dolce tipico di matrimoni, festività e occasioni speciali. Il termine “ferratella” deriva dalla caratteristica trama a rombi o a cancellata impressa sulla superficie della cialda dalla piastra arroventata. In Molise, ad esempio, prende il nome di “cancella”, mentre nel teramano è chiamata “neola”.
Nel tempo, questo dolce ha assunto molteplici forme e utilizzi: da semplice cialda a base di farina e uova, a cialda arrotolata a cannolo e farcita, come nel caso della nostra versione con crema di arance e mandorle. Tradizionalmente, la piastra utilizzata per la cottura era un oggetto di dote, spesso incisa con le iniziali della futura sposa, conferendo alla ferratella anche un significato simbolico legato all’unione e alla continuità familiare.
Questa variante si distingue per la combinazione tra croccantezza della cialda e morbidezza del ripieno, offrendo un contrasto di consistenze unico. La cialda, sottile e leggermente dorata, trattiene la forma pur essendo flessibile abbastanza da permettere l’arrotolamento. La crema di arance e mandorle, ricca e aromatica, introduce un profumo agrumato che si sposa perfettamente con la delicatezza della cialda.
La preparazione richiede attenzione: la cialda deve essere perfettamente cotta ma ancora lavorabile, e la crema deve essere fredda e densa, in modo da evitare che l’umidità della farcitura comprometta la croccantezza della base. La sua duplice natura, croccante e cremosa, rende la ferratella arrotolata un dolce adatto a essere servito sia come dessert da tavola sia come dolce da buffet o da regalare nelle occasioni festive.
Ingredienti principali
Per la cialda:
Farina 00: 250 g
Uova: 2 intere
Zucchero: 100 g
Burro fuso: 50 g
Latte: 50 ml
Scorza di limone grattugiata: 1 cucchiaino
Per la crema di arance e mandorle:
Latte intero: 250 ml
Tuorli d’uovo: 3
Zucchero: 100 g
Farina o amido di mais: 20 g
Scorza d’arancia: 1 cucchiaino
Mandorle tritate finemente: 50 g
Burro: 20 g
Decorazione facoltativa:
Zucchero a velo
Mandorle intere tostate
Fili di scorza d’arancia candita
Preparazione della Crema di Arance e Mandorle
In una casseruola, scaldare il latte con la scorza d’arancia fino a sfiorare il bollore, quindi togliere dal fuoco.
In una ciotola a parte, sbattere i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungere la farina o l’amido setacciato, mescolando con cura per evitare grumi.
Versare lentamente il latte caldo sul composto di tuorli, mescolando continuamente.
Riportare tutto sul fuoco e cuocere a fiamma dolce, mescolando, fino a quando la crema si addensa.
Togliere dal fuoco e incorporare il burro e le mandorle tritate. Lasciare raffreddare completamente.
Preparazione della Ferratella
In una ciotola, sbattere le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto leggero.
Aggiungere burro fuso e latte, mescolando bene.
Incorporare la farina setacciata e la scorza di limone, ottenendo un impasto liscio e senza grumi.
Scaldare la piastra per ferratelle o un’apposita piastra per cialde, ungendola leggermente se necessario.
Versare un cucchiaio di impasto sulla piastra e cuocere fino a doratura leggera.
Appena sfornata, arrotolare la cialda a cannolo e lasciarla raffreddare leggermente prima di farcirla.
Assemblaggio
Riempire un sac-à-poche con la crema di arance e mandorle.
Farcire le ferratelle arrotolate, assicurandosi di distribuire la crema uniformemente lungo tutto il cilindro.
Lasciare raffreddare completamente in frigorifero per stabilizzare la crema e preservare la croccantezza.
Decorare a piacere con zucchero a velo, mandorle intere o fili di scorza d’arancia candita.
La ferratella arrotolata con crema di arance e mandorle si accompagna perfettamente a bevande calde come caffè espresso, tè verde o nero aromatizzato agli agrumi. Per un contrasto più intenso, un bicchierino di liquore agli agrumi o un vino dolce leggero come il Moscato d’Asti esalterà il profilo aromatico del dolce. La freschezza degli agrumi e la croccantezza della cialda creano un equilibrio ideale con bevande più strutturate e aromatiche, rendendo la degustazione un’esperienza completa.
La ferratella arrotolata non è solo un dolce, ma un simbolo di tradizione e identità territoriale. Preparata durante le feste patronali, a Natale, Pasqua o nei matrimoni, rappresenta l’abilità artigianale e la cura dei dettagli. La scelta di aromatizzare con arance e mandorle, ingredienti che richiamano la fertilità e l’abbondanza, conferisce al dolce un significato simbolico aggiuntivo: è un augurio di prosperità, dolcezza e armonia.
In Abruzzo e Molise, esistono numerose varianti della ferratella, che cambiano per forma, spessore della cialda o tipo di farcitura. La coperchiola, ad esempio, prevede due cialde sovrapposte farcite con crema, mentre in alcune zone viene arrotolata con marmellata d’uva o cioccolato. Tuttavia, la combinazione con crema di arance e mandorle rappresenta una delle interpretazioni più sofisticate e amate, bilanciando dolcezza e aromi mediterranei.
La ferratella arrotolata con crema di arance e mandorle incarna perfettamente la filosofia della pasticceria tradizionale italiana: armonia tra semplicità e complessità, tra tecnica e cultura, tra gusto e simbolo. Ogni cucchiaiata è un viaggio nel tempo e nello spazio, tra le colline dell’Appennino abruzzese, le piazze dei paesi molisani e le cucine familiari dove la manualità e la passione si tramandano di generazione in generazione.
Questo dolce non è solo un dessert: è una lezione di equilibrio, un’espressione di maestria artigianale e un omaggio alla storia e al territorio. La sua preparazione richiede attenzione, pazienza e rispetto per gli ingredienti, ma il risultato è un prodotto raffinato, elegante e versatile, capace di trasformare ogni occasione in un momento speciale.
Provare a prepararla in casa significa non solo gustare un dolce delizioso, ma connettersi con secoli di tradizione, apprezzando la capacità della cucina italiana di fondere sapori, tecniche e significati culturali in un unico gesto: l’arrotolamento di una cialda, farcita con crema di arance e mandorle, che racconta storie di festa, amore e artigianalità.






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