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Cos'è la frutta martorana?
La frutta Martorana (Marturana in siciliano) prende il nome dalla nobildonna Eloisa Martorana, che per la prima volta la preparò a Palermo.
Si tratta di dolci formati ad imitazioni di frutta vera (talvolta ortaggi o pesci) realizzati con pasta reale (pasta di mandorle), fatta con farina di mandorle e miele, simile al marzapane ma molto più dolce e saporita.
Con quali biscotti si può fare il tiramisù?
I classici biscotti con cui si fa il tiramisù sono i savoiardi, perfetti per l’inzuppo del caffè. Come variante si possono usare anche i pavesini, che hanno la pecca di essere meno spessi ed avere anche le dimensioni più piccole, quindi bisogna metterne di più per ricoprire lo stesso spazio che avrebbero ricoperto meno savoiardi. C’è anche chi usa le lingue di gatto o i biscotti di pastafrolla, io comunque consiglio vivamente di usare i classici savoiardi, perché sono quelli che tradizionalmente fanno parte della ricetta del tiramisù e si abbinano alla perfezione con tutti gli altri ingredienti del dolce
Nel 2003 la Lavazza realizzò delle tazzine di caffè fatte di biscotti con all'interno una glassa resistente al calore
Si ma non è stata immessa sul mercato e non si sa se verrà mai venduta.
Secondo me non lo è stata per la fragilità della struttura del biscotto!
Dove è stata inventata la panna cotta?
Ricette simili a quella della panna cotta si possono trovare in Grecia, Francia e Inghilterra (blanc manger). In alternativa alla colla di pesce alcune ricette utilizzano come addensante l'albume d'uovo. In Danimarca il tradizionale “Moos hwit” è un dolce al cucchiaio identico alla panna cotta riconosciuta come ricetta della Regione Piemonte. Nei ricettari danesi si legge che la ricetta più antica della Moos hwit è stata scritta da Henrik Harpestræng, morto nel 1244.
Puoti
Un segreto di cucina che tutti dovrebbero conoscere
Accendi il forno quando inizi a cucinare!
Questo consiglio mi è stato dato da un anziano pasticciere, quando mi ha dato dei consigli per far sì che torte, dessert e prodotti da forno in generale abbiano successo.
Secondo le sue indicazioni, per ottenere risultati spettacolari, un impasto preparato di un dolce, di una torta, di un mix, non bisogna aspettare, una volta terminata la preparazione. Infatti, ho potuto verificarlo, le migliori torte e pasticcini sono il risultato di una temperatura già pronta a riceverli, al momento giusto.
Ecco perché, ogni volta che inizio una ricetta, preparo prima la fonte (il secondo consiglio) nel caso in cui sia imburrata o infarinata o con carta, o altro, e accendo il forno. Non sono solo gli ingredienti che ci daranno un risultato delizioso e piacevole alla vista, ma anche il tempo prezioso.
Tutti i frutti è un gusto di gelato?
Una specie
In realtà si scrive "Tutti Frutti" ed è di origine italiana. Significa "tutti i frutti".
In origine, significava una pasticceria composta da diversi tipi di frutta candita mista.
Tuttavia, ora significa solo un gelato con diversi gusti di frutta mescolati.
Questo è fantasia con frutta tritata mista, ma spesso è solo uno con un sapore di frutta indistinto composto da un mix di diversi sapori di frutta.
Qual è il Paese dove costa di più il gelato?
In Italia. Già, sembrerà strano ma il gelato probabilmente più costoso del mondo si trova a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari.
Viene chiamato lo "Scettro del Re" e costa (a cono!) 70 euro.
Per prepararlo, i gelatai utilizzano latte appena munto nella provincia di Altamura, uova zucchero e zafferano Iraniano. La preparazione è talmente lunga che, per averlo, c'è bisogno di prenotarlo 3 giorni prima (solo la fusione dello zafferano è intorno alle 4 ore!).
Dopo una mantecazione da 15 minuti circa, il gelato è pronto per essere posto sul cono. Il fondo del cono è farcito con panna e tre Pistacchi di Bronte DOP, mentre sopra il gelato si aggiunge un velo di panna fresca.
Ciò che rende il gelato realmente uno scettro del Re sono i metalli preziosi posti al di sopra: chiude la composizione un foglio di oro alimentare.
Si può acquistare solo per un minimo di due coni e una vaschetta da mezzo chilo costa tra i 450 e i 500 euro.
Non so voi… ma io preferisco il classico stracciatella e nocciola.
Quaresimali
Chi ha inventato i Krapfen?
Pensate un po': furono gli antichi Romani! Nel suo "De Re Coquinaria", Marco Gavio Apicio, vissuto da buon "sibarita" e gastronono durante il tempo dell'imperatore Tiberio, parla di un dolce -- "Aliter Dulcia" -- che può riferirsi al krapfen oggi conosciuto. In virtù della sua nomenclatura, tuttavia, nel comune immaginario, si fa risalire agli Austriaci, che nei primi del Seicento, durante il celebre carnevale di Graz, le donne preparavano e vendevano per vie e piazze in festa. Da Graz a Vienna e quindi nel Trentino, il gioco dell' appetibilità fu molto facile…