I syrniki (russo:
сы́рник[и], in ucraino сирники, sirniki) sono un
piatto della cucina russa, bielorussa, lituana e ucraina. Sono simili
agli olad'i, pancake fritti di fiocchi di latte
a uova e farina. Alcuni chef credono che per i veri
syrniki non sia necessaria la farina. Di solito i syrniki si
friggono nell'olio ma secondo alcune ricette vanno cotti in forno. Ci
sono delle ricette che raccomandano di cuocerli a vapore. La
particolarità della ricetta è che la ricotta va accuratamente
pressata e passata al setaccio o frullata. Più viene pressata
meno farina serve per ottenere un impasto omogeneo.
L'ideale è utilizzare solo un pizzico di farina. I syrniki
completamente senza farina, ciò nonostante, vengono impanati e
fritti. I syrniki più famosi sono quelli semplici e quelli con
l'uvetta ma sono comuni anche i syrniki con altre farciture, ad
esempio carote, albicocche secche, mele, pere, noci e patate. In casi
rari anche con erba cipollina e aneto. A tavola i syrniki possono
essere serviti su un piatto o in una terrina accompagnate da latte
condensato, smetana o marmellata. Le varianti salate
dei syrniki possono essere servite anche con ketchup o maionese.
Raviola di ricotta
19:01 |
La raviola di ricotta è un dolce
tipico della cucina siciliana, ripieno di ricotta. È cucinato fritto
o al forno.
Nel territorio siciliano esistono
diverse versioni di questo dolce.
Provincia di Catania
La raviola fritta catanese è preparata
con un impasto simile alla graffa, che viene tagliato ricavando delle
mezzalune, che sono farcite di ricotta e chiuse; dopo la frittura in
olio, il dolce viene passato nello zucchero granellato.
La raviola al forno catanese è
preparata con pasta sfoglia che viene tagliata ricavando dei
triangoli, che sono farciti di ricotta e chiusi; dopo la cottura al
forno, il dolce viene passato nello zucchero a velo.
Provincia di Siracusa
La raviola fritta siracusana è simile
a quella catanese, ma viene chiamata romana alla ricotta. La raviola
al forno non è preparata con la pasta sfoglia, ma con una pasta
simile a quella della brioscia.
Provincia di Messina
La versione messinese è fritta e viene
chiamata panzerotto fritto di ricotta o balò di ricotta.
Provincia di
Caltanissetta
La raviola di ricotta nissena è fritta
ed è preparata con impasto a base di pasta sfoglia.
Provincia di Trapani
La versione trapanese è conosciuta
come cassatella di ricotta, ha la forma di una mezzaluna ed è
fritta. Nella preparazione dell'impasto si usano il vino bianco e il
marsala.
Umm Ali
11:38 |
L'Umm Ali od Om Ali (in egiziano ام
على) è un dolce egiziano. Si tratta di una pasta sfoglia
imbevuta di latte caldo e insaporita con cannella, cocco in polvere,
pistacchi e uva passa. Il nome del piatto significa "la mamma di
Alì" si riferisce alla prima moglie del re di una dinastia
Ayyubide.
Ricetta
Per preparare l'Umm Ali bisogna
utilizzare un impasto a base di pane o pasta sfoglia spezzettato che
viene mescolato con pistacchi, scaglie di cocco, uvetta e
un'abbondante quantità di zucchero. Successivamente viene aggiunto
del latte e della cannella in polvere sopra il composto. Infine, la
miscela viene cotta nel forno fino a quando la superficie del dolce
diviene dorata. L'Umm Ali può essere consumato caldo o freddo.
Esistono numerose varianti dell'Umm Ali
fra cui una contenente panna. In altre parti del mondo esistono
piatti simili fra cui la khumaiaa, una variante irachena del dolce
egiziano, e il pudding di pane e burro inglese, che a differenza
dell'Umm Ali contiene le uova.
Tavuk göğsü
15:44 |
Il tavuk göğsü (in turco:
tavukgöğsü, ovvero "petto di pollo"), è un dolce turco
a base di latte e petto di pollo triturato.
Cenni storici
Il piatto è molto simile al
biancomangiare, un piatto che era popolare nelle tavole dell'alta
borghesia europea, e menzionato nei Racconti di Canterbury. Tuttavia,
a differenza del tavuk göğsü, il biancomangiare darà origine a
diverse varianti consumate in Europa e America Latina. In epoca
ottomana il tavuk göğsü fu una delle prelibatezze più celebri fra
i sultani, che erano soliti mangiarlo nel Palazzo di Topkapi. Oggi è
considerato un piatto tipico della Turchia.
Caratteristiche e
preparazione
La versione tradizionale del tavuk
göğsü presenta il petto di pollo bianco, preferibilmente cappone
macellato di recente. La carne viene ammorbidita mediante ebollizione
e separata in filamenti o rillette molto sottili. nelle ricette
moderne la carne del pollo viene talvolta martellata fino a quando
questa diviene una polvere fine. Il pollo viene quindi mescolato con
latte, zucchero, riso sbriciolato e/o altri addensanti e aromi come
la cannella. In seguito, il pudding viene modellato a piacere.
Come erano i dolci nel Medioevo tenendo per esempio conto che il cioccolato, ingrediente chiave nella pasticceria moderna, non era conosciuto?
12:43 |
In realtà molti dei dolci dell'epoca
non erano molto diversi da quelli che conosciamo oggi dalla
tradizione culinaria europea. Molti ingredienti come frutta, uova,
burro, latte, miele e farina erano già disponibili.
Nel medioevo lo Zucchero (originario
dell'India) venne introdotto in Europa dagli Arabi, infatti la parola
"Zucchero" (o l'inglese "Sugar") derivano
dall'arabo Sukkar. Però era molto meno utilizzato rispetto ad oggi,
perchè era piuttosto costoso.
Poichè il pane era alla base
dell'alimentazione, anche molti dolci erano in realtà dei panini
dolci. Usavano molto la frutta o la frutta secca, magari
dolcificandola con del miele. Per esempio sembra che già a quei
tempi esistessero il pampepato o il panforte tipici dell'Italia
centrale. In Spagna nel '200 è stato inventato il torrone, forse
come derivazione di una precedente ricetta araba. Esistevano anche
cialde, frittelle e crepes simili ai moderni waffle belgi o ai graufe
francesi.
Una delle caratteristiche che rendevano
la cucina medievale, soprattutto quella dei nobili, un po' diversa
dalla nostra era il fatto che mentre noi mangiano i dolci a fine
pasto, a quei tempi si alternavano portate dolci e salate, inoltre i
nobili amavano addolcire anche la carne o il vino. Insomma, una
cucina molto agrodolce.
Sütlü Nuriye
17:13 |
Sütlü Nuriye (tr. dal turco:
"Nuriye con latte") o Nuriye tatlısı ("Nuriye
dolce") è un dessert della cucina turca molto simile al
baklava. La differenza fondamentale è che il nuriye è ricoperto da
uno sciroppo di zucchero con latte e ha un aspetto luminoso e
brillante. Poiché ha più latte che sciroppo, è più leggero del
baklava e di altri dolci turchi di impasto con sciroppo.
Panino al latte
16:49 |
Il panino al latte, (in inglese
bun) è un tipo di panino dolce e morbido statunitense. Presenta una
forma rotonda quando viene usato per preparare i panini con hamburger
mentre ha una forma allungata se utilizzato per gli hot dog.
Il termine bun, con cui viene designato
in lingua inglese, viene anche usato nei paesi anglosassoni per
identificare, con un'accezione diversa, una torta dolce e di piccole
dimensioni.
Ringo
00:48 |
I Ringo sono dei biscotti prodotti
dalla Pavesi, nati nei primi anni sessanta. Tradizionalmente, i Ringo
sono composti da due biscotti (uno alla vaniglia e uno al cacao),
uniti fra loro da uno strato di crema al latte o al cioccolato, anche
se negli anni seguenti ne sono state prodotte numerose varianti.
Storia
L'idea dei Ringo venne a Mario Pavesi
dopo un viaggio negli Stati Uniti. Mario Pavesi, infatti, intendeva
lanciare un prodotto destinato a una fascia di pubblico più adulto
rispetto a quella a cui si rivolgeva l'altro prodotto di punta
dell'azienda, i pavesini. Quindi il target di riferimento erano gli
adolescenti, e, non a caso, il nome Ringo era preso in prestito da
quello di Ringo Starr, componente del gruppo britannico The Beatles,
molto popolare fra i giovani. In seguito, le campagne pubblicitarie
del prodotto punteranno soprattutto sul mondo dello sport e sul
concetto di interrazzialità, rappresentato in modo simbolico dal
colore diverso dei due biscotti circolari.
Promozione
Le prime campagne pubblicitarie dei
Ringo risalgono ai primi anni sessanta e furono mandate in onda
durante Carosello. Dagli anni ottanta la promozione fu concentrata
sul concetto di sportività del prodotto e nacque l'idea dei Ringo
boys, una squadra di volta in volta di sport diversi (football,
baseball, calcio, pallacanestro ed hockey su ghiaccio), formata da
giovanissimi atleti. Dal 2013 il testimonial è Stephan El Shaarawy
che ha preso il posto di Kaká.
Varianti
Ai "tradizionali" Ringo con
crema alla vaniglia sono stati affiancati negli anni una serie di
varianti:
Torta Ringo, una torta gelato con
stracciatella con biscotti Ringo in edizione limitata fra cui i Ringo
con crema al cacao e i Ringo con crema di nocciola e choco;
Ringo Black, entrambi i biscotti al
cioccolato (in risposta agli Oreo);
Ringo Goal, composti da un biscotto,
uno strato di crema alla vaniglia o al cacao ed uno strato di
cioccolato;
Ringo Match, composti da due biscotti -
uno bianco e uno nero - racchiusi in una tavoletta di cioccolato;
Ringo MiniBall, molto simili ai Lindor,
con le differenze che hanno un lato bianco e uno nero e che
all'interno c'è un croccante mini biscotto alla vaniglia o al cacao;
Ringo Extra Time, merenda coperta da
uno strato di cioccolato ripieno con crema al latte e cereali
soffiati;
Ringo Thin, biscotti Ringo alla
vaniglia o al cacao più sottili (come suggerisce il nome) e
croccanti.
Ptasie mleczko
00:44 |
I ptasie mleczko (in polacco ptaɕɛ
mlɛtʂkɔ), letteralmente "latte di uccello", sono
cioccolatini ripieni di spumosa meringa o soufflé al latte tipici
della Polonia. Si tratta di uno dei dolci di cioccolato più
conosciuti della Polonia, che detiene dei diritti esclusivi per il
nome. La parola "ptasie mleczko" viene anche usata per
riferirsi a caramelle al gusto di vaniglia, panna, limone o
cioccolato.
In epoca sovietica, tale specialità si
è anche diffusa in Russia, dove il dolce è stato rinominato ptichye
moloko (in russo: птичье молоко?, traslitterato:
ˈptʲitɕjɪ məlɐˈko), ovvero latte di uccello, e riadattato
sotto forma di caramelle e torte soufflé. Il dolce mantiene intatta
la stessa etimologia nelle altre nazioni in cui si diffuso ovvero
l'Ucraina, dove vengono prodotti i ptashyne moloko (in ucraino:
пташине молоко?) e la Moldavia, dove sono diffusi i
lapte de pasăre.
Etimologia
"Ptasie mleczko" significa
letteralmente "latte di uccello" o "latte del gozzo",
una sostanza prodotta da alcuni uccelli per nutrire i loro piccoli.
Tuttavia la vera origine del nome è da ricercarsi nell'Antica
Grecia, dove l'idioma "latte di uccello" veniva usato per
indicare una "delicatezza irraggiungibile". Aristofane
parlava di "latte degli uccelli" nei drammi Gli uccelli e
Le vespe per indicare una rarità proverbiale. L'espressione si trova
anche nella Geografia di Strabone, dove l'isola di Samo viene
descritta come un paese benedetto a cui "coloro i quali ne
tessono le lodi non esitano ad applicarle il proverbio: produce anche
latte di uccello". Un'espressione simile, il lac gallinaceum
("latte di pollo" in lingua latina) fu poi usato da
Petronio e Plinio il Vecchio come termine per indicare una grande
rarità. L'idioma divenne più tardi comune in molte lingue e apparve
nei racconti popolari slavi. In una di queste favole, la principessa
mette alla prova l'ardore e l'intraprendenza del suo pretendente
inviandolo nel deserto per trovare il latte d'uccello, che sarebbe
l'unico lusso che le manca. In una fiaba di Aleksey Remizov (che ha
scritto molte imitazioni dei tradizionali racconti popolari slavi) la
leggendaria creatura alata Gagana produce latte.
Storia
Jan Wedel, proprietario dell'azienda
polacca E. Wedel, preparò il primo ptasie mleczko nel 1936. Secondo
la storia ufficiale dell'azienda, l'ispirazione di Wedel per il nome
della confetteria proviene dai suoi viaggi in Francia, quando si
chiese che cosa avrebbe potuto portare maggiore felicità a un uomo
che avesse avuto già tutto. Avrebbe risposto alla sua domanda
affermando "forse solo latte per uccelli".
In Russia, il ptichye moloko era
originariamente un tipo di caramella introdotto nel 1967 a
Vladivostok e nel 1968 dalla Rot Front di Mosca. La caramella ebbe
successo e la sua produzione di massa iniziò nel 1975 dalla fabbrica
di dolci Krasny Oktyabr di Mosca.
Nel 1978, la famosa caramella venne
trasformata in una torta da Vladimir Guralnik nel Ristorante Praga di
Mosca. Questo era un pan di spagna leggero riempito con un soufflé
arioso e condita con glassa di cioccolato. Una caratteristica
distinta della ricetta russa è l'uso dell'agar agar al posto della
gelatina come agente addensante in quanto esso resiste alle alte
temperature necessarie per raggiungere la consistenza ottimale del
soufflé. La ricetta venne rapidamente copiata da altri ristoranti di
Mosca, come Moskva, Budapesht e Ukraina. Negli anni ottanta, nel
quartiere di Čerëmuški, a sud di Mosca, venne costruita una
fabbrica che produceva torte di ptichye moloko. Oggi, le torte e le
caramelle di ptichye moloko sono diffusissime in tutta la Russia e la
fortuna dei dolci al cioccolato si è diffusa anche all'estero in
diverse varianti. Fra le aziende che producono prodotti correlati ai
all'infuori della nazione russa vi sono l'estone Kalev, che produce
le linnupiim, e la moldava Bucuria, che prepara le lapte de pasăre,
da non confondere con l'omonimo dolce rumeno.
Oreo
00:33 |
Oreo è il nome commerciale di un biscotto famoso a livello internazionale, prodotto e commercializzato da Mondelēz International attraverso varie società. Il biscotto è formato da due biscotti circolari a base di farina, olio di palma e olio di colza, con il 4.6% di cacao, e uno strato interno morbido (definito creme e non cream dato che non contiene latte) al gusto di vanillina. Dall'inizio della sua commercializzazione sono stati venduti oltre 490 miliardi di biscotti Oreo, rendendolo il biscotto più venduto di tutto il XX secolo.
Storia del biscotto
Il biscotto Oreo fu ideato e prodotto
dalla ditta Nabisco, una società americana produttrice di biscotti,
nel febbraio 1912 presso la ditta Chelsea a New York (successivamente
diventata Chelsea Market). Fu creato principalmente per il mercato
britannico, i cui biscotti erano considerati dalla Nabisco come
troppo 'ordinari'. Originariamente fu prodotto con una forma di
piccola montagna e disponibile in due sapori: lemon meringue e cream.
In America furono venduti a 30 centesimi di dollaro la libbra in
lattine con un tappo di vetro, che permetteva ai clienti di vedere i
biscotti all'interno.
Un nuovo design per i biscotti fu
introdotto nel 1916 e, poiché il ripieno di crema era il più amato
tra i due sapori disponibili, la Nabisco decise di ridurre la
produzione del biscotto alla meringa al limone durante gli anni
venti. L'Oreo attuale fu sviluppato nel 1952 da William A. Turnier al
fine di incidervi il logo della Nabisco.
Esistono molte teorie riguardo
l'origine del nome 'Oreo' che includono l'ipotesi dell'origine dalla
parola francese 'or', oro (la confezione originaria era dorata), o
dalla parola greca oros, che significa montagna o collina (a causa
della forma originale del biscotto) o persino dalla parola greca
'oreos', che significa 'bello'. Altre teorie indicano che la sillaba
're' della parola cream fu inserita tra le due 'o' della parola
chocolate, oppure semplicemente perché sembrava una combinazione
melodica di suoni.
L'Oreo è molto simile al biscotto
Hydrox prodotto dalla ditta Sunshine, che fu introdotto nel 1908,
lasciando il dubbio che l'Oreo sia stato ispirato dalla Sunshine. I
biscotti Hydrox sono stati ritirati dal mercato nel 1999 a causa del
predominio commerciale dell'Oreo. Anche una nuova versione del
biscotto, chiamata Droxie, fu in seguito ritirata dal mercato.
Il 22 agosto 2017, grazie ad un accordo
tra Mondelez e Google, come precedentemente fatto con KitKat, il nome
Oreo viene scelto per la versione 8.0 del sistema operativo Android,
seguendo la tradizionale nomenclatura alfabetica di dolci.
Produzione del biscotto
Secondo le dichiarazioni di Kim
McMiller, Direttore Associato per le Relazioni con i Consumatori,
viene utilizzato un processo in due fasi per produrre i biscotti
Oreo. I biscotti rotondi sono cotti in un forno lungo circa 90 metri.
Gli ingredienti principali comprendono: zucchero (successivamente
sostituito da sciroppo di fruttosio ottenuto dal mais, ma solo negli
Stati Uniti), cacao olandese e liquore di puro cioccolato acquistato
da fornitori esterni, farina direttamente prodotta nei mulini della
Nabisco. La maggior parte dell'attuale produzione degli Oreo è
effettuata presso la ditta Kraft/Nabisco a Richmond in Virginia; in
Europa vengono prodotti in Spagna.
Varietà
Oltre alla tradizionale forma di wafer
a due biscotti ripieni di crema, gli Oreo sono prodotti in molte
differenti varietà sin dalla loro iniziale commercializzazione, e
talvolta gli ingredienti del biscotto sono la base per altri dolci
derivati come alcuni tipi di cioccolato, gelato e dolci, prodotti da
Mondelez o da altre aziende su licenza. Alcune tipologie di Oreo, non
disponibili in tutti i paesi, sono:
Oreo WaferStix sono barrette lunghe di
wafer con un contenuto di crema coperti di cioccolato;
Golden Chocolate Creme Oreo sono Oreo
invertiti: in due wafer di vaniglia è inserita una crema di
cioccolato. Fino al 2007 erano denominati Uh-Oh Oreo;
Golden Oreo sono wafer di vaniglia con
il tradizionale ripieno di crema bianca. Sono commercializzati anche
alla crema di cioccolato;
Mini Oreo sono versioni ridotte del
tradizionale Oreo, della grandezza di un bocconcino;
Double Stuf Oreo (introdotti nel 1975,
in Italia dal 2017 con il nome Oreo Double) hanno il contenuto doppio
di crema bianca;
Double Delight Oreo (introdotti nel
1987) sono composti da biscotti di cioccolato con due ripieni: burro
di arachidi e cioccolato, menta e crema, caffè e crema. È simile al
Double Stuf;
Flavored Oreos contengono un singolo
ripieno in una grande varietà di creme, comprendente burro di
arachidi, cioccolato, menta, caramello e milkshake alla fragola.
Oreo Thins (in Italia dal 2017 come
Crispy & Thin) sono la versione sottile del biscotto (66% più
leggeri).
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