Kerststol
Dolci pasquali
- Colomba pasquale, prodotto industriale o artigianale
- Pastiera, tipica della Campania
- Cassata, tipica della Sicilia
- Pigna dolce, del Lazio meridionale
- Scarcella della Puglia o pizz palumm, Cuddura, "cicilio" della Sicilia, sorta di grossa ciambella guarnita con uova sode munite di guscio, parzialmente inglobate nell'impasto e fermate da strisce di pasta frolla decorata, infornate
- Schiacciata, della Toscana
- Pie, dolce tipico della Calabria e della tradizione di Mileto fatte da una sorta di pasta frolla a doppio strato contenente all'interno marmellata di uva con noci e aromi naturali,
- Cuzzupa, Anguta o Sguta, dolce tipico della Calabria
- Casadina, dolce tipico della Sardegna realizzato con una sottile sfoglia di pasta racchiuso a mo' di scodellina con i bordi delicatamente frastagliati, ha all'interno un ripieno a base di formaggio (il nome ricorda appunto il nome latino del formaggio) o ricotta e uva passa, così conosciuto nella zona del Logudoro, mentre al centro-sud, nel Campidano è realizzata in forme e ingredienti più o meno simili (sovente con l'aggiunta di zafferano prodotto nel sud dell'isola) col nome di Pàrdula
- Pinza triestina, dolce lievitato, di forma rotonda con tre tagli in superficie. Tipico delle province di Gorizia e Trieste
- Pizza di Pasqua di Civitavecchia, dolce tipico di Civitavecchia e zone limitrofe. La pasta lievitata dopo la cottura presenta una pellicola scura e l'interno di color nocciola. Ha un inconfondibile profumo di cannella e i pezzettoni di cioccolato la rendono golosissima. Si può mangiare anche accompagnata da affettati e uova nella classica colazione di Pasqua
- Tortano di Pasqua di Gaeta, dolce tipico della città di Gaeta consistente in una ciambella (tipo plumcake) ricoperta di glassa e zuccherini colorati
- zambela romagnola, dolce tipico della romagna che le azdòre (massaie) andavano a cuocere al forno la domenica delle palme
- pasimata, dolce lucchese tipo pane dolce, consumato tradizionalmente durante la Quaresima e, benedetto in chiesa, nel giorno di Pasqua.
- focaccia, prodotto industriale o artigianale.
- Uovo di cioccolato (fondente o al latte) il simbolo per eccellenza di questa festa, da quando nel 1857 un grande orafo, Fabergé ne realizzò uno speciale, in oro, platino e pietre preziose, per regalarlo alla zarina Maria di Russia.
- Colomba pasquale
- Agnello pasquale, tipico della Sicilia
- Pecorella, tipica della Puglia
- Carciofi arrostiti, piatto tipico della Campania.
- Casatiello, preparato in Campania.
- Crescia di Pasqua: panettone salato al formaggio, tipico dell'Italia centrale.
- Frittata di maccheroni, tipico della Campania.
- Torta pasqualina: torta rustica con ricotta, spinaci e uova sode, tipica della Liguria.
- Uova sode, presenti in tutta Italia (ed in altri Paesi europei) spesso vengono decorate.
Gelato
Il gelato è una preparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti portata allo stato solido o pastoso mediante congelamento e contemporanea agitazione per insufflazione di aria.
- il prodotto è solitamente fresco e prodotto dallo stesso rivenditore
- minor quantità di grassi (6-10% in quello prodotto artigianalmente 8-12% in quello industriale)
- minor quantità d'aria (max 35% negli artigianali, min 70% in quelli industriali)
La miscela base per i gusti deve essere sottoposta a pastorizzazione al fine di renderla igienicamente sicura e di ottenere un miglior legame tra componenti solidi e acqua, risultante in una struttura più stabile e una tessitura più cremosa nel prodotto finale. Nel gelato artigianale di frutta all'acqua, noto popolarmente come sorbetto, sono tipicamente assenti ingredienti quali latte e suoi derivati (laddove presenti il prodotto perde le sue caratteristiche di dessert freddo privo di grassi e di lattosio); taluni operatori ne fanno comunque uso in base a usi alimentari locali o per sopperire all'incapacità tecnica di ottenere un prodotto ugualmente cremoso. I rimanenti ingredienti sono la frutta (dal 25 al 60 per cento in peso sul totale) e gli zuccheri aggiunti (intorno al 25 per cento). Dal momento che il sorbetto è in media meno cremoso del gelato, alcuni gelatieri aggiungono comunque grassi o latte per migliorarne la consistenza e rendere così il prodotto finito apprezzabile da una più vasta gamma di consumatori.
- gelati al latte contenenti il 32% di sostanza secca totale;
- gelati di frutta se composti da almeno il 15% di frutta (10% per gli agrumi), il 18% di zuccheri, il 28-31% di residuo secco totale.
La truffa delle colombe pasquali: multa al pasticciere Cova
Pisanka
Pasticcerie storiche siciliane
Pancake
Clafoutis
Gaufre
Plăcintă
La Placinta è un dolce che fa parte della pasticceria tradizionale romena, moldava e ucraina simile ad un sottile, piccola torta rotonda o di forma quadrata, di solito piena di mele o di un morbido formaggio come l'Urda.
La parola plăcintă deriva dal latino placenta, che significa "torta", dal greco πλακοῦς plakoûs, πλακουντ- plakount- "torta piatta".
Come si evince dall'etimologia della parola, la plăcintă ha le sue origini nell'Antica Roma, e risale a quando la Romania faceva parte dell'Impero Romano, vedi Torta alla placenta.
Gli antichi fornai greci preparavano il loro pane con olio d'oliva, erbe aromatiche e formaggio. Il segreto per fare i dolci fu dato ai romani durante l'invasione. All'inizio c'erano solo due varietà di torte, chiamate il libum e la placenta. Il libum era una piccola torta, usata come offerta agli dei. Per quanto riguarda la placenta, i romani svilupparono la ricetta come un dolce a base di farina fine ricoperta di formaggio, miele e profumate foglie di alloro. I fornai romani antichi usavano preparare una grande placenta che veniva tagliata in quadrati per essere messa in vendita.Questo è il modo in cui i rumeni continuano a preparare la loro plăcinta.
plăcintă cu mere è pieno di mela.
plăcintă cu brânză è ripieno di formaggio di pecora o di mucca, come il telemea .
plăcintă cu cartofi è ripieno di patate.
plăcintă cu urdă è ripieno di ricotta e aneto, o uvetta.
plăcintă cu ciocolată è ripieno di cioccolato .
plăcintă clătită (letteralmente "torta sciacquata"), oggi chiamata semplicemente clătită , è lavarietà di frittellerumenesimile alla crêpe , conosciuta anche in altri paesi dell'Europa orientale e centrale come palatschinke.
Torta di Kiev
Una torta di Kyiv (in ucraino: торт "Київський") è una marca di torta da dessert, prodotta a Kiev, Ucraina, URSS dal 6 dicembre 1956 dalla fabbrica di dolciumi Karl Marx (ora sussidiaria della società Roshen). Divenne presto popolare in tutta l'Unione Sovietica.
La torta è diventata uno dei simboli di Kiev, in particolare per il nome del marchio e la confezione, raffigurante la foglia di ippocastano, lo stemma informale di Kiev.
La torta ha due strati ariosi di meringa con nocciole, glassa al cioccolato e un ripieno simile alla crema al burro.
Una volta i pasticceri si sono dimenticati di mettere un po' di albume per il biscotto in una cella frigorifera. La mattina dopo lo chef Kostyantyn Petrenko, con l'aiuto dell'assistente diciassettenne Nadia Chornohor, per nascondere l'errore dei suoi colleghi, ha spalmato torte ghiacciate con crema al burro, cosparse di polvere, decorate con ornamenti floreali.
La ricetta della torta di Kiev è cambiata nel tempo: negli anni '70, i fornai hanno perfezionato il processo di preparazione della miscela di albumi e noci, quindi hanno iniziato ad aggiungere la nocciola nella torta e hanno iniziato a sperimentare con arachidi e anacardi. Tuttavia, queste costose noci hanno aumentato il costo della torta, quindi la fabbrica è tornata a utilizzare le nocciole.
Le noci vengono fritte, tritate finemente e mescolate con la farina. Montare gli albumi, aggiungendo gradualmente lo zucchero e la polvere di vaniglia. Entrambe le miscele sono combinate. L'impasto risultante viene steso su carta in uno strato uniforme di 0,6-0,7 cm di spessore e cotto a 150-160 ° C. Le torte cotte vengono essiccate per 12 ore a 25-30 ° C, quindi la carta viene separata da esse inumidendola con acqua. Le torte vengono spalmate con crema al burro al cioccolato e assemblate. Anche i lati sono ricoperti di crema e vengono applicate briciole dai resti delle torte. La parte superiore è rifinita con crema al burro colorata (immagine di un castagno in fiore) e decorata con frutta e canditi.