La torta Titano è una torta
tipica di San Marino a base di cialde quadrate sovrapposte in cinque
strati farcita con crema al cacao, caffè e nocciole rifinite col
cioccolato fondente. Ha il riconoscimento del Marchio di origine e
tipicità dei prodotti dell'Artigianato della Repubblica di San
Marino.
Glassa
11:16 |
La glassa (o ghiaccia) è
una preparazione di cucina, soprattutto di pasticceria, con cui si
rivestono, in tutto o in parte, alcuni dolci con lo scopo di
abbellirli o di esaltarne il gusto. Caratteristica della glassa è di
asciugare, formando un guscio lucido sul dolce.
Le glasse possono essere colanti o in
pasta.
Sono preparazioni cremose che vengono
riversate su un dolce e quindi spalmate con una spatola apposita o
con il dorso di un coltello. Tra le più frequenti troviamo la glassa
colante o glassa reale a base di zucchero a velo e un liquido a
piacere (liquore, succo di frutta, gelatina allungata o semplice
acqua). Questa glassa viene usata nella pasticceria e pasticceria
minuta per ricoprire torte o pasticcini vari, specie i bignè.
Altrettanto famosa è la glassa
colante al cioccolato in cui alla glassa reale viene
aggiunto cioccolato fondente sciolto a bagnomaria. Questa glassa,
tipica della torta Sacher, viene spalmata e successivamente passata
brevemente in forno per livellarla e renderla lucida.
Sono preparazioni in pasta a base di
sciroppo di zucchero che vengono spianate con un matterello e
successivamente drappeggiate sulla torta, come una tovaglia sopra al
tavolo.
La glassa fondente o fondant
è più difficile da preparare rispetto alla glassa colante o reale,
e spesso è appannaggio dei pasticceri, da cui si può comprare
pronta. Richiede di cuocere uno sciroppo di zucchero a circa 115° o
al grado detto della media bolla. Viene quindi lavorato con
una robusta spatola per qualche minuto snervandolo e schiacciandolo
avanti e indietro. Dopo breve tempo si trasforma in una pasta liscia
e bianca, che può preservarsi mesi se riposta in frigorifero e
avvolta in pellicola. Da questa pasta, che può venire colorata a
piacere, si ricavano anche una serie di decorazioni varie: fiori,
foglie, pupazzetti, lettere ed altro. È particolarmente utile per
approntare quei dolci che non hanno forma geometrica regolare, ma la
forma di un oggetto, come un libro. In mancanza di teglie apposite
della forma desiderata, si crea la forma con il pan di Spagna, si
farcisce a piacere e la si completa e compatta ricoprendolo di
fondant. Quindi si decora il fondant nei modi più vari.
Yōkan
11:15 |
Lo yōkan è un dessert
gelatinoso compatto composto da pasta di fagioli rossi, agar agar
e zucchero. È venduto di solito a cubetti, e mangiato a fette. Ci
sono due tipi di yōkan: neri yōkan e mizu yōkan.
Mizu vuol dire acqua, e indica che è preparato con più acqua
del solito; il mizu yōkan è spesso congelato e consumato in
estate.
Anche se lo yōkan che si trova
in Giappone e in altre nazioni è preparato tipicamente con pasta di
fagioli rossi, è anche comune quello preparato con la pasta di
fagioli white kidney; questo tipo di yōkan è latteo e
traslucente con un sapore più delicato del primo; entrambi possono
essere aromatizzati e colorati con polvere di tè verde. Lo yōkan
può anche contenere castagne sbriciolate, cachi, fagioli azuki,
fichi e patate dolci tra gli altri. Lo zucchero può essere
sostituito da miele, zucchero scuro integrale o melassa per variare
il gusto del yōkan. C'è anche il shio yōkan, che
contiene una piccola quantità di sale.
Lo yōkan era in origine un
prodotto cinese preparato con gelatina, ottenuta da pecore bollite ed
è stato introdotto in Giappone dai buddisti zen nei periodi Kamakura
e Muromachi. Poiché il buddismo proibisce di uccidere gli animali
come gelatina fu usato l'agar; tale forma modificata diventò la base
dello yōkan moderno. Uno dei più popolari dolci giapponesi,
si è evoluto ulteriormente durante il periodo Edo quando lo zucchero
fu maggiormente reperibile. Può essere conservato per molto tempo
senza refrigerazione se è chiuso, ed è un articolo da regalo molto
popolare.
Cupcake
11:08 |
Un cupcake
(letteralmente, in lingua inglese, "torta in tazza"),
chiamata anche fairy cake in Inghilterra e patty
cake in Australia, è una mini-torta cotta in un pirottino di
ceramica, imburrato e infarinato, oppure in uno stampo di carta da
forno come quello utilizzato per la preparazione dei muffin.
La ricetta originale, old-fashioned
cupcake, prevede una glassatura, detta "frosting"
(glassa reale, naspro, ghiaccia, pasta di zucchero o crema al burro),
una farcitura (crema) e una decorazione, si può variare dalle più
moderne guarnizioni in zucchero colorato o cioccolato plastico alla
più classica ciliegia, in questa forma originale corrisponde al
tradizionale pasticcino italiano, il "sospiro", di origine
siciliana.
L'origine di questo dolce risale al
secolo XIX. Prima della invenzione degli appositi stampi, queste
tortine venivano cotte in casseruole, tazze, scodelle; da ciò
deriverebbe quindi il nome del dolce e potrebbe derivare anche dal
fatto che in passato la tazza era il più semplice e comune mezzo
nella misurazione degli ingredienti di qualsiasi ricetta.
La ricetta base dei cupcake è
simile a qualsiasi altra torta: burro, zucchero, uova e farina.
Possono essere pertanto applicate molte varianti alla ricetta base
con la differenza che la preparazione di una tortina piccola risulta
molto più semplice e veloce. È uno dei dolci serviti più
frequentemente nelle celebrazioni di compleanni e di varie festività
negli Stati Uniti e ha avuto una grande diffusione anche in Europa,
soprattutto grazie a vari programmi televisivi di cucina.
Alfajor
10:56 |
L'alfajor è un nome comune a
diverse forme di dolci elaborati in Spagna e Sud America, che hanno
le proprie origini nella tradizione culinaria araba, come testimonia
anche il suo nome, che in arabo significa 'ripieno' (al-hasú).
In Argentina, Bolivia, Cile, Paraguay,
Uruguay e altri paesi de Sudamerica, l'Alfajor è composto da due
biscotti uniti da un ripieno dolce (solitamente dulce de leche) e
generalmente bagnati nel cioccolato, glassa o zucchero in polvere.
Esistono anche Alfajor di frutta, mousse di cioccolato e differenti
ripieni.
In Spagna, gli Alfajor sono dolci
tipicamente natalizi, propri dell'Andalusia e Murcia realizzati a
partire da una pasta a base di mandorle, noci e miele, similmente ad
altri dolci di tradizione araba, come il torrone o il marzapane.
Possono essere a forma di cilindro compatto, fatto con la massa
agglomerata con pane grattugiato, o anche con pasta di miele come
ripieno.
Yubeshi
10:53 |
Lo yubeshi è un tipo di wagashi
(un dolce giapponese). Ha diverse varietà di gusto e di forma, le
più comuni con noci o agrumi giapponesi (di solito lo yuzu), e può
essere rotondo o quadrato, ma tutte le varietà sono a base di riso
glutinoso o farina di riso, zucchero e salsa di soia.
Red velvet
10:49 |
La torta red velvet
("velluto rosso") è una torta molto in voga negli Stati
Uniti. Il colore rosso, da cui deriva il nome, può variare tra rosso
scuro, rosso vivo e rosso marrone. Normalmente viene preparata come
base per una torta a strati, poi guarnita con crema di vaniglia,
crema al burro o crema di formaggio. Si usa una crema chiara per
aumentare il contrasto con il rosso della torta.
In origine il colore rosso scuro della
torta era dato dalla reazione chimica tra il cacao in polvere con gli
ingredienti acidi, quali il latte acido o latticello. Ora la
colorazione viene data con l'aggiunta di un colorante alimentare.
Tenendo presente il variare delle
ricette, gli ingredienti più usati sono farina, burro, zucchero,
latticello, cacao e coloranti alimentari. Come guarnizione la crema
di formaggio è la più comune ed è associata nell'immaginario
collettivo americano a questo tipo di torta.
Pur essendo un torta tipica della
cucina del Sud degli Stati Uniti, la sua popolarità è molto
aumentata negli ultimi anni. Ora la si può comunemente trovare nelle
pasticcerie di tutto il paese.
Pasticceria statunitense
10:40 |
La pasticceria statunitense
deriva dalla tradizionale pasticceria europea e si occupa
principalmente di dolci colorati, zuccherini e spesso di dimensioni
ridotte come minicakes e cupcakes. Un recente sviluppo della
pasticceria statunitense è il cake design, l'arte di ricoprire i
dolci con la pasta di zucchero in modo da renderli più belli e
appetitosi.
Tra i dolci più conosciuti della
tradizione statunitense ci sono i pancakes, la red velvet, i
cupcakes, i muffin, i brownies, i donuts, la pumpkin pie, la angel
food cake, la Boston cream pie, gli whoopie pies ed i cookies.
Donuts
I donuts (o doughnuts) sono
molto simili alle ciambelle italiane, ma invece di essere cosparsi di
zucchero bianco, sono ricoperti di glassa, che può essere dei più
svariati colori e sapori.
Essi sono a base di farina, lievito,
latte, burro, uova e zucchero e aromatizzati con cannella e noce
moscata. Una volta preparato, l'impasto viene fatto riposare fino a
che non raddoppia rispetto al volume iniziale. Con l'aiuto di uno
stampo per biscotti vengono ritagliati dei cerchi di pasta e con uno
più piccolo il tradizionale buco centrale. Quando l'olio raggiunge
la temperatura di 175°C i dischi vengono fritti per poi, una volta
intiepiditi, essere ricoperti di glassa. Esiste tuttavia, anche una
seconda versione, non molto tradizionale, ma che aiuta a renderli più
leggeri, la quale prevede una cottura al forno. Questi dolcetti
possono sostituire la classica torta, se disposti su un'alzata a
piramide con vari livelli.
La ricetta dei donuts è comparsa per
la prima volta negli Stati Uniti nei primi anni dell'800. La loro
diffusione si deve però agli olandesi, che li importarono sotto il
nome di olykoeks. Si trattava di impasto per torte fritto nel
grasso di maiale e farcito, per esempio con la marmellata, per
mascherare il fatto che il centro non fosse ben cotto. Hanson
Gregory, un capitano americano di marina, decise di eliminare il
centro della torta per rendere la cottura più omogenea e ancora si
deve a lui l'attuale forma dei donuts.
Numerose sono, fra Stati Uniti e Canada, le catene di industrie produttrici di donuts, come la Dunkin’ Donuts, la Krispy Kreme e Tim Hortons. Questi prodotti sono diventati popolari in tutto il mondo grazie anche alla serie TV The Simpson, in cui uno dei personaggi principali, Homer, ha l'abitudine di mangiarli spesso, oltre che ai telefilm polizieschi dove si è soliti consumarli durante gli appostamenti.
Numerose sono, fra Stati Uniti e Canada, le catene di industrie produttrici di donuts, come la Dunkin’ Donuts, la Krispy Kreme e Tim Hortons. Questi prodotti sono diventati popolari in tutto il mondo grazie anche alla serie TV The Simpson, in cui uno dei personaggi principali, Homer, ha l'abitudine di mangiarli spesso, oltre che ai telefilm polizieschi dove si è soliti consumarli durante gli appostamenti.
Cookies
I cookies sono i tipici biscotti
americani rotondi con gocce di cioccolato, dorati e croccanti
all'esterno, ma morbidi all'interno.
La loro preparazione prevede farina, bicarbonato di sodio, sale, zucchero di canna scuro, zucchero bianco, uova e gocce di cioccolato. Le gocce sono di cioccolato fondente nella ricetta originale, tuttavia possono essere sostituite con gocce di cioccolato bianco, noci, nocciole, o qualsiasi altro tipo di snack al cioccolato.
La loro preparazione prevede farina, bicarbonato di sodio, sale, zucchero di canna scuro, zucchero bianco, uova e gocce di cioccolato. Le gocce sono di cioccolato fondente nella ricetta originale, tuttavia possono essere sostituite con gocce di cioccolato bianco, noci, nocciole, o qualsiasi altro tipo di snack al cioccolato.
La parola di origine olandese “koekje”
ha subito un mutamento linguistico ed è diventato “cookie”,
termine ancora oggi usato.
La ricetta originale prevedeva che al posto delle gocce di cioccolato venisse usata la polvere di cacao amaro. Negli anni Trenta, la cuoca e proprietaria dell'hotel Toll House Inn, Ruth Wakefield, mentre stava preparando questi biscotti si accorse di non avere la polvere di cacao, ma decise comunque di portare a termine la ricetta. Si convinse a sostituire quel fondamentale ingrediente con una barretta di cioccolato, la Nestlé Semi-Sweet Chocolate Bar, tagliandola in scaglie. Con suo grande stupore vide che i clienti accolsero positivamente la novità, e decise di continuare a farli nella nuova versione. Da quel momento i cookies divennero il biscotto più popolare del mondo.
Nel 1939 la Nestlé inizia a produrre il cioccolato direttamente in gocce, cercando di trarne vantaggio economico. Propone a Ruth Wakefield una fornitura a vita del prodotto, in cambio del permesso poi approvato, di scrivere sul retro della confezione la ricetta dei famosi biscotti.
La ricetta originale prevedeva che al posto delle gocce di cioccolato venisse usata la polvere di cacao amaro. Negli anni Trenta, la cuoca e proprietaria dell'hotel Toll House Inn, Ruth Wakefield, mentre stava preparando questi biscotti si accorse di non avere la polvere di cacao, ma decise comunque di portare a termine la ricetta. Si convinse a sostituire quel fondamentale ingrediente con una barretta di cioccolato, la Nestlé Semi-Sweet Chocolate Bar, tagliandola in scaglie. Con suo grande stupore vide che i clienti accolsero positivamente la novità, e decise di continuare a farli nella nuova versione. Da quel momento i cookies divennero il biscotto più popolare del mondo.
Nel 1939 la Nestlé inizia a produrre il cioccolato direttamente in gocce, cercando di trarne vantaggio economico. Propone a Ruth Wakefield una fornitura a vita del prodotto, in cambio del permesso poi approvato, di scrivere sul retro della confezione la ricetta dei famosi biscotti.
Angel cake
La angel cake (o angel food cake)
è una classica torta statunitense dal colore molto chiaro e
caratterizzata dalla sua leggerezza. È indicata anche per gli
intolleranti al lattosio, perché priva di burro, latte o suoi
derivati. Tra gli ingredienti ci sono gli albumi, la farina, il sale,
il cremor tartaro, lo zucchero e la vaniglia.
È ideale per una colazione leggera, ma
può essere anche farcita con marmellata, ricoperta di ganache al
cioccolato o decorata con della frutta fresca.
Molto importante per la riuscita della
torta è lo stampo, che è simile a quello del tradizionale
ciambellone, ma più alto, con la base estraibile e con tre piedini
situati lungo il bordo. Una volta tolta dal forno, infatti, la torta
viene capovolta, dando la possibilità al vapore di fuoriuscire,
mantenendola soffice e delicata mentre raffredda.
La angel cake ha origini britanniche e
appare per la prima volta negli USA in un ricettario del 1839 The
Kentucky Housewife di Lettice Bryan e successivamente nel 1878 in
The Home Messenger Book of Tested Recipes di Isabella Stewart.
Boston cream pie
La Boston cream pie è costituita da
una base (una sponge cake, soffice e prevalentemente al
burro), una farcitura centrale di crema di vaniglia e una copertura
al cioccolato. Tra gli ingredienti della base ci sono uova, burro,
farina, latte, zucchero, lievito e vaniglia. La base può essere
bagnata con succhi o liquori a piacimento.
La farcia è molto simile alla crema pasticcera, ma in versioni meno tradizionali può essere sostituita con crema al cioccolato o al caffè.
Fondamentale per la riuscita della torta è il modo in cui vengono incorporati zucchero e uova: devono produrre delle bolle d'aria che contribuiscano a rendere la base spugnosa.
Per l'inaugurazione del Parker House Hotel (oggi Omni Parker House Hotel) di Boston, nel 1856, era stato assunto uno chef di origine franco-armena, M. Sanzian. Egli in occasione dell'evento ideò la Boston cream pie, che originariamente aveva i nomi di Chocolate Cream Pie o Parker House Chocolate Cream Pie.
L'originale prevedeva una sponge cake tagliata orizzontalmente in due parti, bagnate con sciroppo di rum. La crema pasticcera serviva sia come ripieno all'interno, sia per ricoprirne i lati, in un secondo momento cosparsi di mandorle a fette tostate. Il tutto veniva ricoperto da uno strato di cioccolato fondente.
La farcia è molto simile alla crema pasticcera, ma in versioni meno tradizionali può essere sostituita con crema al cioccolato o al caffè.
Fondamentale per la riuscita della torta è il modo in cui vengono incorporati zucchero e uova: devono produrre delle bolle d'aria che contribuiscano a rendere la base spugnosa.
Per l'inaugurazione del Parker House Hotel (oggi Omni Parker House Hotel) di Boston, nel 1856, era stato assunto uno chef di origine franco-armena, M. Sanzian. Egli in occasione dell'evento ideò la Boston cream pie, che originariamente aveva i nomi di Chocolate Cream Pie o Parker House Chocolate Cream Pie.
L'originale prevedeva una sponge cake tagliata orizzontalmente in due parti, bagnate con sciroppo di rum. La crema pasticcera serviva sia come ripieno all'interno, sia per ricoprirne i lati, in un secondo momento cosparsi di mandorle a fette tostate. Il tutto veniva ricoperto da uno strato di cioccolato fondente.
Whoopie pie
Gli whoopie pies (o semplicemente
whoopies) sono dolcetti americani originari della comunità Amish. Si
chiamano così perché le donne usavano prepararli per i loro figli e
mariti, i quali, trovandoli nei loro cestini della merenda,
esclamavano “whoopie”, ovvero “evviva”.
Si tratta di due piccoli pezzi rotondi e morbidi al cioccolato del diametro di circa 4-5 centimetri uniti da una crema marshmallows. In alternativa la crema può essere anche al burro o al formaggio.
I dischi sono fatti unendo zucchero, burro, cioccolato amaro in polvere, uova, latte, latticello, farina, sale, lievito e vaniglia.
A contendersi l'invenzione di questo dolce sono due stati degli Usa: il Maine e la Pennsylvania. Quest'ultima ne rivendica la scoperta a causa della comunità Amish che abitava lo stato, tuttavia, il Maine, per ragioni meno note fa lo stesso.
Entrambi festeggiano il Whoopie pie festival. A quello del Maine sono presenti molte gare per varie categorie. I premi vanno, ad esempio, a chi riesce a mangiare più tortini in un minor tempo, al whoopie più buono e a quello più originale. Si festeggia dal 2009 nella Contea di Piscataquis, a Dover-Foxcroft. Nel 2016 hanno partecipato all'evento più di 8.000 persone.
In Pennsylvania, invece, viene eletta la regina degli whoopies e si festeggia ogni anno a settembre nella contea di Lancaster dove sono presenti più di cento varietà di questi dolcetti.
Si tratta di due piccoli pezzi rotondi e morbidi al cioccolato del diametro di circa 4-5 centimetri uniti da una crema marshmallows. In alternativa la crema può essere anche al burro o al formaggio.
I dischi sono fatti unendo zucchero, burro, cioccolato amaro in polvere, uova, latte, latticello, farina, sale, lievito e vaniglia.
A contendersi l'invenzione di questo dolce sono due stati degli Usa: il Maine e la Pennsylvania. Quest'ultima ne rivendica la scoperta a causa della comunità Amish che abitava lo stato, tuttavia, il Maine, per ragioni meno note fa lo stesso.
Entrambi festeggiano il Whoopie pie festival. A quello del Maine sono presenti molte gare per varie categorie. I premi vanno, ad esempio, a chi riesce a mangiare più tortini in un minor tempo, al whoopie più buono e a quello più originale. Si festeggia dal 2009 nella Contea di Piscataquis, a Dover-Foxcroft. Nel 2016 hanno partecipato all'evento più di 8.000 persone.
In Pennsylvania, invece, viene eletta la regina degli whoopies e si festeggia ogni anno a settembre nella contea di Lancaster dove sono presenti più di cento varietà di questi dolcetti.
Le caramelle
Durante il Medioevo le caramelle
venivano vendute ad un prezzo molto elevato a causa della scarsa
reperibilità degli ingredienti e quindi solo persone ricche se le
potevano permettere.
Ancora non erano vere e proprie caramelle, anzi, venivano vendute come medicinale dai farmacisti ed erano indicate soprattutto per curare i disturbi digestivi.
Nel XVII secolo lo zucchero divenne un prodotto più accessibile e, sia in America che in Inghilterra, si iniziò a consumare le caramelle di zucchero bollite con frutta e noci. Nel XVIII secolo anche i lecca-lecca erano noti a tutti e nella metà dell'800 erano presenti più di 380 fabbriche di questi prodotti nel solo territorio degli Stati Uniti.
Dopo la scoperta della barbabietola da zucchero nel XIX secolo e il progresso tecnologico, l'industria dolciaria si sviluppò rapidamente. Vennero ideati nuovi sapori e consistenze e presto fu abbandonata la preparazione a mano per passare alla produzione industriale. In questo modo fu possibile la realizzazione in serie di tali prodotti, ad un costo meno elevato e quindi furono accessibili a tutti. In America divennero molto popolari principalmente le caramelle dure, alla menta o al limone.
La “Candy Corn”, il popolare dolcetto di Halloween fu inventato da George Renninger, un dipendente Wunderlee Candy Company nel 1880. George Smith inventò il primo Lolly Pop nel 1908.
Ancora non erano vere e proprie caramelle, anzi, venivano vendute come medicinale dai farmacisti ed erano indicate soprattutto per curare i disturbi digestivi.
Nel XVII secolo lo zucchero divenne un prodotto più accessibile e, sia in America che in Inghilterra, si iniziò a consumare le caramelle di zucchero bollite con frutta e noci. Nel XVIII secolo anche i lecca-lecca erano noti a tutti e nella metà dell'800 erano presenti più di 380 fabbriche di questi prodotti nel solo territorio degli Stati Uniti.
Dopo la scoperta della barbabietola da zucchero nel XIX secolo e il progresso tecnologico, l'industria dolciaria si sviluppò rapidamente. Vennero ideati nuovi sapori e consistenze e presto fu abbandonata la preparazione a mano per passare alla produzione industriale. In questo modo fu possibile la realizzazione in serie di tali prodotti, ad un costo meno elevato e quindi furono accessibili a tutti. In America divennero molto popolari principalmente le caramelle dure, alla menta o al limone.
La “Candy Corn”, il popolare dolcetto di Halloween fu inventato da George Renninger, un dipendente Wunderlee Candy Company nel 1880. George Smith inventò il primo Lolly Pop nel 1908.
Influenza in Italia
Nel 2016 l'aumento della presenza di
pasticcerie americane, chiamate bakery, sul territorio
italiano si attesta al 2% rispetto al 2015 e cresce sempre di più.
L'incremento di tendenza allo stile statunitense si realizza
soprattutto tra i giovani, tra 20 e 40 anni.
I clienti scelgono questo tipo di ambiente per ogni genere di occasione, dalla più quotidiana, come colazioni, merende o semplicemente luogo di incontro, alla più particolare come compleanni o anniversari.
Tra le più conosciute in Italia troviamo la California Bakery di Milano, la Bakery House a Roma e la Birdy's Bakery a Napoli, inaugurate rispettivamente nel 1995, 2012 e 2016.
Tra i prodotti in vendita, si spazia in una vasta gamma di cibi prevalentemente dolci, ma si possono trovare anche alimenti salati.
Oltre all'apertura di nuove bakery, sono in aumento anche corsi per imparare a sfornare e decorare i tradizionali piatti dolci americani, soprattutto per quanto riguarda il cake design.
La diffusione ha avuto recentemente un contributo decisivo da parte di numerosi reality e serie TV di successo come Il boss delle torte con Buddy Valastro, il celebre pasticcere italo-americano che illustra la sua attività, Il re del cioccolato con Ernst Knam e I dolcetti di Paola.
I clienti scelgono questo tipo di ambiente per ogni genere di occasione, dalla più quotidiana, come colazioni, merende o semplicemente luogo di incontro, alla più particolare come compleanni o anniversari.
Tra le più conosciute in Italia troviamo la California Bakery di Milano, la Bakery House a Roma e la Birdy's Bakery a Napoli, inaugurate rispettivamente nel 1995, 2012 e 2016.
Tra i prodotti in vendita, si spazia in una vasta gamma di cibi prevalentemente dolci, ma si possono trovare anche alimenti salati.
Oltre all'apertura di nuove bakery, sono in aumento anche corsi per imparare a sfornare e decorare i tradizionali piatti dolci americani, soprattutto per quanto riguarda il cake design.
La diffusione ha avuto recentemente un contributo decisivo da parte di numerosi reality e serie TV di successo come Il boss delle torte con Buddy Valastro, il celebre pasticcere italo-americano che illustra la sua attività, Il re del cioccolato con Ernst Knam e I dolcetti di Paola.
Tra quelle che si occupano di cake
design abbiamo My Cake Design – La Battaglia dello Zucchero,
con Renato Ardovino, pasticcere napoletano insieme a Eleonora
Giuffrida ed Elena Bosca, Torte d'autore con Paola Azzolina e
Torte in corso con Renato, presentato da Renato Ardovino.
Torta di rose
10:37 |
La Torte di Rose è un dolce tipico della cucina mantovana ed è realizzata con pasta lievitata ricca di burro e zucchero che viene arrotolata e disposta nella teglia assumendo la caratteristica forma di un cesto di boccioli di rose, da cui il nome.
Con l'arrivo di Isabella d'Este nel 1490, che divenne marchesa
consorte di Mantova sposando Francesco II Gonzaga, la cucina
mantovana venne influenzata da quella emiliana: la marchesa si
avvalse infatti della consulenza di Cristoforo di Messisbugo, cuoco
dei signori di Ferrara, che pare avesse creato appositamente per lei
la "torta delle rose".
Ricetta
Ingredienti
Per 10 personeImpasto
- 500 g farina tipo 0
- 125 g zucchero
- 100 g burro
- 20 g di lievito di birra
- 3 uova
- succo di 1/2 limone
- scorza di 1 limone
- 1 spicchio arancia
- sale q.b.
- latte q.b.
Ripieno
- 125 g zucchero
- 100 g burro
- 100 g nocciole
Preparazione
- Impastare tutti gli ingredienti per l'impasto e lasciarlo lievitare per 2 ore al buio.
- Stendere l'impasto dandogli una forma vagamente ovale.
- Mescolare gli ingredienti per il ripieno e stenderlo sull'impasto.
- Arrotolare la spianata per il lato corto e tagliare ogni 10 cm
- Disporre i Rotoli ottenuti in una teglia imburrata lasciando 2-3 cm tra una rosa e l'altra
- Lasciare lievitare un'altra ora fino a quando le rose siano unite le une con le altre
- Infornare a 180 °C Per 40 min
Variazioni
- Il ripieno può essere variato a piacimento: nutella,
cioccolata, creme. Allo stesso modo si possono usare delle
preparazioni rustiche.
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