Storia
Si tratta di uno dei più antichi e
longevi locali pubblici italiani. La sua attività iniziò, infatti,
nel 1775 quando il mercante veneziano Giorgio Quadri, rientrato in
patria dopo una lunga permanenza a Corfù, all'epoca territorio della
Repubblica di Venezia, decise insieme alla moglie greca Naxina di
aprire un locale in cui preparare e vendere il caffè sotto forma di
acqua negra bollente. Questa consuetudine fu introdotta in
città nel 1683 quando alcuni commercianti turchi aprirono una
bottega per la degustazione del caffè in piazza San Marco, sotto i
portici delle Procuratie Nuove. La novità incontrò subito il favore
del pubblico, al punto che nel 1775 nella sola piazza San Marco erano
presenti ben 24 botteghe del caffè su un totale cittadino di
oltre 200.
Giorgio Quadri aprì il suo locale
sotto le Procuratie Vecchie, rilevando una vecchia rivendita di vino
e caffè già rinomata in città e la sua bottega del caffè
divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo preferiti
dell'aristocrazia veneziana.
Il locale subì una prima importante
ristrutturazione nel 1830, sotto la gestione dei fratelli Vivarini,
che ne ampliarono sia gli spazi che le attività, acquistando il
piano superiore che fu adibito a ristorante. Il piano terreno venne
decorato con stucchi in tinte pastello, con prevalenza dei colori
verde e giallo, e completato con vedute e scene di vita veneziana,
opera del pittore Giuseppe Ponga, ispirate allo stile di Pietro
Longhi.
Nel 2011 il Caffè, che dispone
dell'unico ristorante presente in piazza San Marco, è passato sotto
la gestione della famiglia padovana Alajmo.
Clienti famosi
Durante il loro soggiorno a Venezia,
fra i clienti regolari del caffè Quadri vi furono Stendhal, George
Byron, Alexandre Dumas padre, Richard Wagner, Marcel Proust e, in
epoca contemporanea, Michail Gorbačëv, François Mitterrand e Woody
Allen.
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