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Come è nato il dolce "bûche de Noël" e cosa significa?




La tradizione voleva che si prendesse un tronco o un ramo grosso, in modo che potesse durare, bruciando, il più possibile, veniva scelto da alberi come il ciliegio, il castagno o l’olivo. La preparazione seguiva un rituale preciso, tagliato al levar del sole, veniva decorato con foglie e bacche. Veniva benedetto dal capo famiglia e doveva essere acceso dal più giovane in famiglia, ma il rituale poteva variare da regione a regione in Francia. Doveva bruciare lentamente e durare al limite tutta la notte di Natale. La tradizione è oggigiorno rievocata con il dolce. Come bruciava, il colore delle fiamme potevano avere diversi significati. Le sue ceneri mescolate con vino, sale e miele, come pure con l’acqua benedetta, serviva come portafortuna, come protezione contro il maltempo, per fertilizzare il terreno o per attirare la prosperità. Spariti i camini e con la vita di città la tradizione è andata in disuso. È difficile collocare la data della sua creazione,la storia vuole che un maitre chocolatier di Parigi l’abbia creato nel 1834, ma si attribuisce anche ad un pasticcere di Lione nel 1860. Altri dicono che sia atato un pasticcere Antoin Caradot nel 1879 in rue di Buci a Parigi, altri il pasticcere di Carlo III di Monaco, Pierre Lacam nel 1898. Comunque sia, il dolce simbolizza e sostituisce il tronco il legno, in Francia questi tronchi natalizi erano anche confezionati con della génoiese, la pasta genovese simile al pan di spagna nostrano.

Il dolce è il classico tronco, o tronchetto, da pasticceria, in francese Bûche de Nöel o gâteau roulé, la base è il biscuit roulé che viene sagomato e ricoperto in modo da simulare un tronco d’albero. Il tronco si prepara partendo da un biscuit, o pasta biscotto, che viene stesa su una teglia larga e cotta in forno. La pasta biscuit fa parte delle masse montate, cioè quegli impasti in cui si ingloba aria montandoli con le fruste elettriche o,ancora meglio, con la planetaria,per ottenere una pasta soffice ed alveolata. È la proporzione di zucchero, uova e farina determina le categorie di masse sbattute: pesanti, medie e leggere. La struttura varia in base alla percentuale di liquidi presenti (uova) o di polveri (farina, polvere di frutta secca, come farina di mandorle o pistacchi...). Per esempio una massa montata pesante avrà una quantità inferiore di liquidi e, di conseguenza, più farina. Il biscuit appartiene alle masse leggere, per fare un confronto è più leggero del pan di spagna. Gli ingredienti sono quindi uova, farina e zucchero, nel biscuit su 1 kg di uova si aggiunge la metà di questo peso in zucchero, e circa ¼ del peso delle uova in farina, si montano in planetaria per 6-8 min e si stende con una spatola su una teglia antiaderente o su cui si è messa della carta da forno. e si cuoce in forno a circa 180 gradi per 12 minuti circa. Poi a seconda delle esigenze si possono aggiungere dei tuorli, o montare sepatamente tuorli ed albumi, ma la base è quella.

Il dolce si prepara stendendo la farcitura sul biscuit che può essere una classica crema pasticcera al cioccolato o una ganache. Si arrotola su se stesso il biscuit in modo da dargli la forma di un tronco, la ricopertura può avvenire con glassa al cioccolato o anche più semplicemente con una ganache al cioccolato.


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