Cronut
Cuddura
- Sicilia
- Cuddura cull'ova o pani cu' l'ovu o aceddu cu' l'ova
- Cuddura di San Paulu (P.A.T)
- Cuddureddi (P.A.T)
- Cudduredda o Cuddrureddra
- Cudduruni
- Cuddrireddra (P.A.T)
- Pupi cull'ova (P.A.T)
- Calabria
- Cucùlu
- Cuddura col lardo
- Cuddhuraci o 'Nguti (P.A.T) o pupa
- Cuddrurieddru, Cullurialli o Culluraci
- Cuddracci
- Sguta (P.A.T)
- Puglia
- Cuddhrure o Puddhriche (P.A.T)
- Cuddhura cu l'oe
- Puddhica cu l'oe
- Palomba o Palummeddhra
- Panareddhra
- Pupu cu l'ovu
Boero
Storia
Bombolone
La preparazione
Il consumo
Differenza con il krapfen e con altri dolci di simile forma
Esistono tre differenze tra il bombolone toscano e dolci di forma simile come il krapfen austriaco:- la ricetta del bombolone toscano non prevede le uova
- il bombolone toscano è vuoto, non è quindi ripieno né di crema pasticcera, né di marmellata;
- il bombolone toscano è fritto in olio non troppo caldo, assumendo una fragranza particolare;
- il bombolone toscano è fatto di pasta morbida e poco consistente (anche definita "pasta vuota"), mentre il krapfen o la bomba italiana o altri dolci simili, tipo il donuts americano sono di pasta molto consistente (anche definita "pasta piena").
Differenza con la "bomba" di origine laziale
Bossolà bresciano
Origini del nome
Preparazione e ingredienti
- Ingredienti per 4 persone
- 3 uova
- 150 g zucchero semolato
- 150 g burro di affioramento naturale
- 200 g farina bianca tipo 00
- 150 g fecola di patate
- una scorza di limone grattugiato
- 30 grammi lievito di birra
- vaniglia in baccello
- 150 grammi di latte
Brasadelo
Bussilan
« Fa la nana al me
putèn,
al papà l'è andè a Milàn, par comprar al bosilàn: méz p'rincò e méz par dmàn. » |
(Filastrocca
popolare parmigiana)
|
Perché nei ristoranti giapponesi non ci sono dolci giapponesi?
A dir la verità in un ristorante asiatico non ci dovrebbero essere dessert. Il concetto di pasto a portate che termina col dessert è europeo.
Questo è un pasto in casa.
E questo uno al ristorante.
Chiunque abbia mangiato in Asia sa che le pietanze arrivano tutte insieme o a poca distanza l’una dall’altra e senza un ordine preciso.
È un modo di mangiare che
personalmente preferisco di molto e a volte utilizzo anche con piatti
freddi italiani.
Permette di mangiare una varietà maggiore di
pietanze (se si è in sei o sette una decina), in quantità molto
variabili e circa allo stesso prezzo di un pranzo all’europea. È
quindi più divertente e pratico.
Spesso questo modo di servire viene usato anche nei ristoranti italiani. Il piatto di spaghetti viene messo in mezzo e ciascuno si serve. Poi arriva una pizza che subisce lo stesso trattamento. E così via.
I dolci una volta si mangiavano in occasioni differenti, ad esempio feste o durante la passeggiata serale nel giardino di un tempio buddista vicino a casa. Il concetto era quello del gelato da passeggio.
Il dessert è sì diventato comune, ma non avendo un suo posto preciso dettato dalla tradizione è un po’ un corpo estraneo che causa rigetto e non segue regole.
A volte trovi dessert europei in un ristorante di sushi, a volte (raramente) trovi dolci giapponesi in un ristorante europeo. Ma regole non ce ne sono. Tutto dipende dal padrone del posto e dalle sua preferenze.
Caldi dolci
Ingredienti
- Farina di mais (250 g)
- Latte (1 l)
- Vino cotto (1 l)
- Burro (100 g)
- Zucchero (100 g)
- Pinoli (100 g)
- scorza di limone grattugiata
- cannella
- chiodi di garofano (4)
- Sale (un pizzico)
I dolci "turkish delights" sono stati inventati in Turchia
I dolci che nel mondo occidentale si chiamano "turkish delights" sono stati inventati a Istambul da un uomo chimato Ali Muhiddin Haci Bekir Efendi. Lui era un pasticciere di Kastamonou (provincia dell'odierna Turchia) che nel 1777 ha aperto un negozio di dolci nella capitale dell'Impero Ottomano.
Quando Bekir Efendi ha fatto questo dolce per la prima volta lo chiamò “rahatu’l hulkum” che è un termine Arabo. Nel tempo però il nome del dolce si tramutò in semplice lokum mentre fuori dalla Turchia si chiama "Turkish Delight"
A Bekir Efendi è stato dato un riconoscimento imperiale per l'invenzione di questo dolce e successivamente è diventato anche il pasticciere del palazzo imperiale. Lo stesso titolo sarebbe poi toccato a suo figlio Mehmet Muhiddin Efendi e anche al suo nipote Ali Muhiddin Efendi
Nel 1873 la fama di questo dolce era cresciuta tale da diventare un marchio internazionale dell'azienda Hadji Bekir.
Le delizie di Hadji Bekir vinsero la medaglia d'argento alla Fiera di Venezia nel 1873 e alla Fiera di Colonia in Germania nel 1888. Vinsero la medaglie d'oro alla Fiera di Bruxelles nel 1897 e alla Fiera di Nizza in Francia nel 1906.
Giustamente i propiertari aggiunsero queste medaglie al logo della loro azienda.
Mehmet Muhiddin Efendi ha anche portato il dolce alla esposizione mondiale di Chicago del 1893.
Ma questa famiglia non faceva dolci solo per il palazzo imperiale Ottomano ma anche per il palazzo dei Khedive in Egitto, all'epoca stato tributario dell'impero Ottomano.
Qui sotto l'inventore dei "Turkish Delights" Bekir Efendi in un dipinto del maltese Amadeo Preziosi.
Nel corso degli anni il negozio della famiglia a Istambul non è mai passato di moda e la gente ha sempre continuato ad andarci.
La famiglia dell'inventore di lokum possiede una delle aziende più vecchie del mondo. E la cosa più incredibile e che loro sono ancora un business di successo a Istambul.